OLTRE PHI CITY PROGRAM PHILOSOPHY

Il PHI City Program è la realizzazione a livello locale della filosofia e del pensiero della Social Innovation, quel movimento che PHI Foundation intende sostenere e sviluppare.

Per PHI Social Innovation si intende un modo più pragmatico e concreto di realizzare i progetti sociali. Si può parlare di una tipologia di innovazione capace di creare nuovi saperi, tecnologie, strumenti e forme organizzative con finalità di natura Etica.

La PHI Social Innovation Community deve essere considerata una risorsa strategica per tutti quelli che vogliono pensare allo sviluppo della società in modo nuovo e concreto per rispondere alle difficoltà del momento e cercare di risolvere alcuni problemi della nostra società.

PHI Foundation Social Innovation Community è una comunità fondata sulla condivisione di valori etici con attitudine al cambiamento e alle innovazioni culturali, scientifiche e tecnologiche, al fine di soddisfare i bisogni sociali della collettività ed affrontare le nuove sfide per la crescita.

Social Innovation è creazione di nuove idee, prodotti, servizi che soddisfano bisogni sociali e simultaneamente creano nuove collaborazioni e relazioni.

Il termine Social Innovation esprime, infatti, un doppio significato: innovazione intesa come utilizzo di tecnologie e innovazione realizzata da una comunità e non da un unico individuo o un organismo; diventa così un risultato collettivo che richiede accordi, condivisione, co-adaptation e dialogo.

Si ha, infatti, innovazione sociale solo quando persone e organizzazioni svolgono un ruolo attivo e collaborativo nella realizzazione concreta dei processi innovativi, attraverso la creazione di reti sociali; soddisfare i bisogni della collettività ed affrontare le nuove sfide per lo sviluppo.

Le nuove comunità dovranno avere una grande capacità di vivere i cambiamenti derivanti: dall’evoluzione scientifica e tecnologica, dal confronto culturale, sociale ed economico con le altre comunità con cui bisogna cooperare e competere, dalle incertezze e dai rischi presenti nei piani per garantire un benessere minimo o una cittadinanza inclusiva.

Tutto questo può essere gestito al meglio solo attraverso la bussola della Social Innovation, che implica una strategia per la formazione di smart-people, i quali devono vivere secondo i principi dello smart-living in delle smart-communities o smart-cities.

Quest’ultime da intendere come città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governance partecipata.

Tutto questo spinge a puntare prioritariamente sulla smart-education (sviluppo di piattaforme territoriali di e-learning, di public digital library, ecc.), cittadinanza attiva (strumenti di open-government, legalità, uso responsabile del territorio, ecc), capacità di vivere il cambiamento (strumenti e azioni che agevolino il cambiamento delle regole sociali e la capacità di realizzare e utilizzare le innovazioni).

In tutte queste azioni è certamente rilevante il ruolo dell’ingegneria ed in particolar modo di quella legata all’ICT (Information & Communication Technology).

Phi Foundation Social Innovation Community è tutto questo ed altro ancora…

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

SVILUPPO LOCAL PHI CITY PROGRAM

Aderire al network PHI City Program, significa impegnarsi nel realizzare quegli obiettivi e quei progetti che rientrano nei programmi di PHI Foundation operativi nel terzo settore e in particolare orientati al Non Profit.

Alle Organizzazioni che aderiranno al programma sarà offerto supporto e consulenza in termini di visibilità e di opportunità nella creazione del proprio network locale.

Inoltre sarà data la possibilità di costituire una “PHI Local”, una vera e propria “costola” di PHI Foundation con una forte presenza territoriale e con ruoli e compiti indicati e coordinati con PHI Foundation Community.

Le PHI Local saranno il frutto di singola organizzazione o aggregazioni di più entità locali alle quali PHI Foundation fornirà tutto il suo contributo in termini di sviluppo relazionale sia con gli enti locali sia con tutta la filiera di attori che si occupano di sviluppo e di tematiche sociali in quel territorio.

Alcune delle attività e dei servizi che PHI Foundation si impegna a mettere a disposizione delle PHI Local sono: il Discovery territoriale; la realizzazione di Eventi Locali; la creazione di una Social Community; il Market Place.

Entra in PHI Foundation Social Innovation Community.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

 

L’EVOLUZIONE DEL PHI CITY PROGRAM

Il Social Innovation City Program è un progetto studiato e pianificato da PHI Foundation con l’obiettivo di connettere idee e persone all’interno di un network che abbia come scopo quello di innovare e valorizzare l’ecosistema culturale e sociale, attraverso la sviluppo di nuove pratiche relazionali e la creazione di nuove reti di contatti interpersonali.

PHI Foundation adotta un approccio partecipativo coinvolgendo le Organizzazioni Non Profit locali nello sviluppo del progetto nelle singole aree d’influenza.

Il PHI City Program vuole mettere in rete e in connessione tra loro i cittadini di un circoscritto ambito territoriale e stimolare l’ecosistema culturale locale per promuovere una innovazione sociale nell’ambito del terzo settore e in particolare delle attività Non Profit.

La speranza è di qualificare le competenze e incrementare la consapevolezza dei cittadini già attivi sui temi di innovazione sociale, sviluppo locale e partecipazione, individuando le criticità e le potenzialità più caratteristiche del territorio; elaborando innovativi modelli di finanziamento che coinvolgano il pubblico e il privato, progettando iniziative di raccolte fondi mediante più strumenti come il Crowdfunding e Fundraising civico per progetti sociali e culturali che riguardino la comunità locale di riferimento al fine di svilupare il territorio.

Entra in PHI Foundation Social Innovation Community.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

In arrivo la release del nuovo sito di PHI Foundation

Dopo diversi mesi passati ad implementare ed arricchire il nostro sito web, finalmente PHI Foundation è orgogliosa di comunicare che a brevissimo sarà lanciato il restyle della versione del suo sito.
Abbiamo mantenuto lo stesso stile e la stessa impostazione, forti anche dei vostri commenti positivi, ma abbiamo rinnovato tantissime sezioni e abbiamo inserito alcune nuove funzioni che, ci auguriamo, saranno utili a tutti.
In questo momento non vogliamo dilungarci troppo, ci tenevamo solo ad anticipare a tutti i nostri sostenitori, questa bellissima novità.
Vi aspettiamo presto per condividere insieme emozioni e gioie di questo bellissimo.
L’indirizzo è sempre lo stesso: www.phifoundation.com
Aspettiamo come sempre i vostri commenti, i suggerimenti ma, soprattutto, le critiche.
Buona giornata a tutti
PHI Foundation

UNA MANO ALLA VITA

SABATO 26 NOVEMBRE 2016 AUDITORIUM CARIPLO DI MILANO

Concerto a favore di UNA MANO ALLA VITA ONLUS

Sul palco per il decimo anno i Gospel Times

Special guest: Rejoice Gospel Choir e Enrico Intra

 

PHI Foundation presenta Una Mano alla Vita Onlus che sarà lieta di invitarvi al concerto che si terrà Sabato 26 Novembre alle ore 20:30 presso l’Auditorium Cariplo di Milano (Largo Gustav Mahler) per festeggiare il  trentesimo  anno  della propria costituzione.  L’evento è a sostegno dei progetti dell’Associazione che fornisce assistenza gratuita domiciliare ed in hospice a malati terminali. Nel corso della serata, dedicata alla musica blues, jazz e gospel, si esibiranno il gruppo Gospel Times, il Rejoice Gospel Choir diretti da Gianluca Sambataro e con la partecipazione straordinaria di Enrico Intra.

26 Novembre 1986 – 26 Novembre 2016. Trent’anni di attività e progetti di Una Mano alla Vita Onlus. Un percorso non sempre facile, ma contrassegnato dal raggiungimento di  traguardi importanti. Lo spettacolo proposto è “più di un concerto”, porterà agli ascoltatori una vera e propria carica di energia e di emozioni per festeggiare una duplice ricorrenza: il trentesimo anno di attività dell’Associazione e la decima edizione del concerto che i  Gospel Times hanno dedicato a Una Mano alla Vita. Ne risulterà un evento che verrà ricordato, oltre che per l’interessante omaggio offerto agli spettatori, anche e particolarmente per la vivacità dell’evento che saprà divertire, coinvolgere ed entusiasmare tutto il pubblico presente.

UNA MANO ALLA VITA Onlus, associazione senza fini di lucro, nasce nel 1986 con l’obiettivo di sviluppare e sostenere iniziative sanitarie, assistenziali e sociali per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti in fase  irreversibile e per il supporto alle loro famiglie. L’associazione è riconosciuta giuridicamente dalla Regione Lombardia, è iscritta nel Registro delle Onlus ed è Socio fondatore della Federazione Cure Palliative. Da trent’anni propri medici, psicologi ed infermieri che vengono inseriti in strutture sanitarie pubbliche a titolo completamente gratuito, curano e assistono a domicilio e in hospice i malati terminali con l’utilizzo delle cure palliative.  Maggiori informazioni sul sito www.unamanoallavita.it 

Il gruppo dei  GOSPEL TIMES nasce nel 2005 su iniziativa della cantante newyorkese Joyce E. Yuille unitamente a musicisti di alto livello come Julia St. Louis, Kenneth Bailey, Will Weldon Roberson. Artisti dalle personalità e caratteristiche diverse ma tutti accomunati dalla volontà di trasmettere, attraverso un vasto repertorio di traditional e spiritual,  il vero “sound gospel”. In questo concerto al gruppo originario si aggiungeranno il ballerino e coreografo Wendell Simpkins,  Josie St.Aimee e Scheol Dilu Miller. Il gruppo dei Gospel Times sarà accompagnato dai musicisti Stefano Calzolari al piano, Michele Bonivento all’organo, Franco Penatti alla batteria, Sandro De Bellis alle percussioni e Emilio Foglio alla chitarra.

Il REJOICE GOSPEL CHOIR nasce nel 2001 grazie all’iniziativa di Paola Gestori. Rejoice significa: “ Gioisci! Esulta! Fai festa! ” e questo è lo spirito che anima il coro, che mira a trasmettere a chi l’ascolta la stessa carica di gioia e di energia di chi canta. Il RGC è diretto e preparato vocalmente da Gianluca Sambataro, pianista jazz e gospel, che dal 2003 ne segue il progetto artistico e ne arrangia il repertorio dando quell’impronta di originalità che lo caratterizza.

ENRICO INTRA pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, ma anche organizzatore e ideatore di eventi e situazioni che hanno inciso nel tessuto socioculturale italiano. Si è affermato giovanissimo negli anni ’50 ed è stato tra i primi musicisti italiani ad elaborare un concetto “europeo” di jazz.

Grazie di cuore a voi tutti per il sostegno che ci avete dato in passato e che vorrete darci in futuro: vogliamo potervi raccontare i nostri prossimi trent’anni.

I biglietti per la serata sono acquistabili al prezzo di 31,50/21 euro platea e 26,25/15,75 euro balconata e galleria presso l’Auditorium Cariplo di Milano, sul sito www.vivaticket.it o direttamente presso Una Mano alla Vita Onlus in Via G. Govone 56 a Milano Tel. 0233101271-3476028473, email: umav@unamanoallavita.it – eventi@unamanoallavita.it e sul sito www.unamanoallavita.it

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

PROPOSTA INDECENTE PER IL WEEK-END

22 ottobre 2016 – oggi – Siete tutti invitati per l’aperitivo sul lago di Lugano cogliendo l’occasione di sorseggiare un ottimo drink mentre gioirete di una bellissima e suggestiva vista .

Si prega di annunciarsi via WhatsApp al numero telefonico +41-79-8638955.

 

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

UNA MANO PER LA SCUOLA 2016: 54.000 euro di prodotti IO DONO SICURO

PHI Foundation – 21 ottobre 2016 – Sebastiano de Falco – L’iniziativa vede da anni Istituto Italiano della Donazione (IID) al fianco di COOP Lombardia per raccogliere prodotti scolastici a favore della famiglie più bisognose

Grande successo anche quest’anno per il progetto “Una mano per la scuola” che ha visto protagonisti Istituto Italiano della Donazione (IID) e COOP Lombardiaimpegnati ad aiutare le famiglie in difficoltà nel periodo critico quanto oneroso del ritorno sui banchi di scuola.

Anche quest’anno infatti, COOP Lombardia insieme ad alcune Organizzazioni Non Profit selezionate, ha dato ai propri acquirenti la possibilità di regalare alle famiglie più bisognose prodotti per la scuola. Nei primi due week-end di settembre i clienti ed i soci COOP hanno incontrato e concretamente aiutato le Organizzazioni Non Profit presenti nei punti vendita per la raccolta di materiale scolastico.

I materiali raccolti, il cui valore stimato ha raggiunto circa 54.000 Euro, saranno destinati a sostegno di numerosi progetti che le Organizzazioni non profit iscritte a IO DONO SICURO stanno realizzando in Italia e all’estero. IO DONO SICURO è l’unico database in Italia composto solo da realtà non profit verificate.

“Siamo soddisfatti di questo ottimo risultato – dichiara Edoardo Patriarca, Presidente IID. “Ringrazio COOP Lombardia per averci scelto anche quest’anno come partner dell’iniziativa e per la grande opportunità che offre alle Organizzazioni non profit trasparenti e virtuose verificate dal nostro Istituto”.

Anche Alfredo De Bellis, Direttore Politiche Sociali COOP Lombardia, afferma: “Mai avremmo immaginato che il progetto ‘Una mano per la scuola’ avrebbe riportato un così ampio successo, che va crescendo di anno in anno. Gli ottimi risultati raggiunti ed il seguito riscontrato tra i nostri clienti ci spingono a pensare di riproporre il progetto anche negli anni a venire e far si che goda di sempre maggiore seguito e respiro”.

Entusiastica anche la voce dei referenti delle Organizzazioni Non Profit che hanno preso parte all’iniziativa. “Ringraziamo l’IID e Coop Lombardia per aver riproposto questa importante iniziativa, che ha permesso a tutti i clienti Coop di mostrare la loro grande generosità. Comprando quaderni, penne, matite e tanto altro, hanno dato la possibilità a tanti bambini in difficoltà di tornare sui banchi di scuola con tutto l’occorrente per affrontare al meglio l’anno scolastico. WeWorld, che ha partecipato per il terzo anno consecutivo alla manifestazione, ha visto crescere la risposta e l’entusiasmo dei partecipanti – dipendente e clienti Coop, volontari WeWorld. Con il risultato raggiunto quest’anno, siamo stati quindi in grado di aiutare i ragazzi dei nostri centri Frequenza200, in Lombardia, il progetto nazionale di WeWorld che si occupa di contrastare la povertà educativa” afferma Stefano Piziali, Head of Advocacy & Italian Programs Dept. di WeWorld.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

L’Umanesimo nel tempo del 4 punto 0

19 ottobre 2016 – Vi chiederete quale sia la relatività tra l’immagine di testata con gli argomenti qui presentati, eppure guardando bene, vi troverete delle analogie come sono state percepite da Sebastiano de Falco.

L’Umanesimo come la Social Innovation è un periodo storico in cui si caratterizza un più ricco e più consapevole fiorire di riflessioni considerate come strumento di elevazione spirituale dell’uomo.

Si parla di Umanesimo filologico o di Social Innovation filologico per distinguere le attività intese più generalmente alla creazione filosofica e all’elaborazione di una nuova civiltà.

Con riferimento, esplicito e implicito, all’Umanesimo quale periodo storico, il termine “Social Innovation” è usato infine per caratterizzare ogni orientamento che riprenda il senso e i valori affermatisi nella cultura: dall’amore delle cose che ci circondano alla concezione dell’uomo e della sua ‘dignità’ quale autore della propria storia, punto di riferimento costante e centrale della riflessione filosofica.

Non c’è futuro senza passato. Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine illustra bene quale sarà lo spirito della Social Innovation, ossia di quei concetti che – nel corso dei prossimi anni – permetterano la ‘riscoperta’ della nostra identità.

Nondimeno tale riscoperta non condurrà a imitare gli antichi, bensì, beneficiare della loro conoscenza e dei loro insegnamenti al fine di ritrovare l’identità perduta, e rinascere come moderni.

Questa straordinaria rifioritura nello spirito della Social Innovation avrà il suo epicentro in PHI Foundation per poi diffondersi ovunque.

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Google Ad Grants: Social Innovation

Stupendo lunedì 17 ottobre 2016 – Sebastiano de Falco in nome di PHI Foundation e per gentile concessione di Google ha il privilegio di comunicare quanto segue:

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PHI Foundation è beneficiaria di un premio Google Ad Grants.

 

Il programma Google Ad Grants sostiene organizzazioni non profit registrate che condividono la filosofia dei servizi rivolti alla comunità propria di Google per aiutare il mondo in settori quali scienza e tecnologia, istruzione, salute pubblica globale, ambiente, patrocinio dei giovani e arti.

 

Google Ad Grants è un programma pubblicitario che consente alle organizzazioni non profit di fare pubblicità online gratuitamente tramite Google AdWords.

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Desideriamo ringraziare ancora una volta Google per la preziosa opportunità di sviluppo concessa a PHI Foundation.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Social Innovation Community: La Sete di libertà

15 ottobre 2016 – Sebastiano de Falco – Ultimamente non comprendo cosa stia accadendo ma la mia mente continua a viaggiare in pensieri reconditi alla ricerca del giusto modello di Social Innovation facendo emergere dalla memoria antiche riflessioni come l’ottavo libro della “Repubblica di Platone”.

Ho voluto trascrivere questo brevi versi poiché si trovano molte analogie con i tempi che stiamo vivendo e più che un testo di circa 2.500 anni fa sembra quasi scritto ieri.

A voi il giudizio leggete queste brevi righe e sappiatemi dire se non avete la mia stessa sensazione (non cambiamo mai ripetiamo continuamente le stesse cose), vogliamo distruggere tutto invece di orientarci verso la tutela del bene comune.

Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. 

E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo;

che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. 

In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo e rispetto per nessuno. 

In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.

Forse è arrivato il tempo di cessare di perseverare una strada che conduce solo, esclusivamente, a ripetere i medesimi errori di sempre cercando l’evoluzione verso un cambiamento reale e un mondo migliore più solidale orientandoci verso una Social Innovation Community.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Sostegno ai più deboli e bisognosi

13 ottobre 2016 – Giorgio D’Ambrosio e la sua compagna hanno bussato alla porta della PHI Foundation rivolgendosi a Sebastiano De Falco hanno chiesto aiuto e sostegno per la loro particolare situazione.

Riportiamo qui di seguito il testo integrale della mail inviata da Giorgio D’Ambrosio a Sebastiano De Falco invitando tutti i lettori a prendere contatto con Giorgio tramite il social network Facebook:

https://www.facebook.com/dambrosio.giorgio.1?fref=pb&hc_location=profile_browser

Testo della mail inviata da Giorgio D’ambrosio a Sebastiano De Falco:

“Siamo una coppia sposata da 17 anni e siamo tutti e due invalidi civili al 100%; la mia invalidità è dovuta alla polio mentre mia moglie soffre di schizofrenia acuta. Non abbiamo una nostra abitazione ma siamo ospiti del comune presso una baracca (casetta asismica) le nostre giornate le trascorriamo dentro casa dato la malattia di mia moglie alla vita giornaliera debbo pensare io, dal bucato al cucinare, dalla spesa quotidiana al riassetto della casa (per quanto possibile) in merito ai parenti sia da parte mia che da parte sua siamo stati allontanati per colpa dei nostri handicap, è mio dovere dire anche che non siamo seguiti neanche dai servizi sociali voglio lanciare questa raccolta fondi per l’acquisto di un pedicab elettrico in modo da poter stimolare mia moglie ad uscire di casa, accompagnarla presso qualche centro di aggregazione od altro che possa servirle come stimolo per una vita dignitosa.”

Sosteniamo i meno fortunati aiutiamoli ad avere una vita dignitosa degna di essere vissuta.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Aiutare ci farà sentire meglio

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SOGNANDO UN MONDO MIGLIORE

12 ottobre 2016 – Sebastiano De Falco, pensando al PHI City Program e sviluppo della Social Innovation Community.

 

L’appiattimento delle ideologie, delle visioni critiche sul mondo, ma ancor più profondamente della centralità dell’uomo nell’interpretare o modificare la realtà, ossia si potrebbe proprio dire della mancanza di un umanesimo, invece che portare idee più libere, pacificanti, oggettive, in seno all’occidente contemporaneo, ha voluto dire, per una serie di ragioni storico-filosofiche, alcuni direbbero paradossalmente “ideologiche”, appiattimento e livellamento anche delle idee, sfiducia relativistica nel confronto che queste produce e articola, ma non nel relativismo che queste atomizza e allontana, non meno cristallizzazione in anacronistiche visioni, non più supportabili da una concreta prassi nel contesto attuale anche politico, oppure nuove forme di barbarie senza ideologie né idee, e di conseguenza, per reazione, sfiducia in ciò che è umano, opinabile, dialettico, storico alla fin fine, e fiducia, alcuni direbbero quasi “feticistica” o addirittura “teologica”, in ciò che è unificante, ossia tecnico, numerico, economico, burocratico.

Questa fiducia, privata dell’ampio respiro ideale della critica filosofica, della prospettiva relativizzante della storia e dell’esperienza artistica nella sua connotazione inattuale, ossia dell’umanità intesa come fulcro creativo, però non è esente dal creare contraddizioni reali, etiche, storiche e politiche, ossia da vivere anch’essa in un rimosso inconfessabile, in un terrore silente ma onnipresente, ossia che questa forma contemporanea di razionalismo sia produttrice suo malgrado di irrazionalismo, che l’efficienza si dimostri infine inefficiente, il progressismo regresso, lo sviluppo involuzione, l’ordine caos, l’unione disunione, tutte contraddizioni taciute, inaccettabili, sempre inattese, a volte insanabili, che minano questa stessa fede razionale nel mondo contemporaneo e nei suoi valori.

Inoltre se anche la razionalità tecnica o burocratica, caricata di quella fervida fiducia che si ripone in un culto infallibile, dimostrasse la sua fallibilità, il suo essere temporanea e così i suoi valori, considerati come universali, finali, “escatologici” per certi versi, invece si dimostrassero storici e positivi, connaturati all’umanità e alle sue intrinseche contraddizioni, allora vorrebbe dire che tutto è fede, e quindi tutto ermeneutica, interpretazione, aperta alle derive di ciò che storicamente diviene e proprio per questo creativa, non unitaria o unificabile, se non per astrazione o formalismo, bensì in realtà molteplice, imprevedibile effetto di una volontà umana troppo umana, quindi inconscia, talvolta anche violenta o incontrollabile, ossia l’opposto di ciò che si presume essere la fede contemporanea in ciò che è tecnico, razionale, automatico, burocratico.

Anche il migliore dei mondi possibili custodisce in sé un lato oscuro rimosso e non potrebbe essere altrimenti. Più si ricerca l’unità ideale e più cresce la frammentazione reale. Inoltre paradossalmente è proprio la presenza silente di questo rimosso violento e terrificante, che amplifica la fede nella stabilità dell’ordine visibile, nell’avvenire progressivo e totalizzante che questo solo sembra garantire, supponendo così che tra la manifestazione del mondo ordinato e la rimossa violenza, o il remoto terrore, non ci sia nessuna connessione diretta o indiretta, come se fossero in realtà due universi distinti e non comunicanti, che procedono paralleli sfiorandosi di tanto in tanto, sempre violentemente data l’opposta natura che li caratterizza, ma senza compenetrarsi né generarsi in qualche modo a vicenda, come se scegliendo l’uno si allontanasse di conseguenza l’altro.

Si può dire che l’appiattimento delle visioni critiche sul mondo contemporaneo e l’assenza indotta di umanesimo spirituale sia quindi congeniale ad un mondo unificante, materialistico, tecnico e anti-dialettico, che riesce a tollerare compiutamente solo se stesso, di conseguenza nessuna opposizione effettiva, o perfino nessuna dialettica radicale interna a sé, né quindi libera espressione dell’umanità in definitiva, che possa essere considerata razionale, legittima, affidabile, generatrice di senso, costruttrice di mondo. In questo senso ciò che si oppone o differisce deve avere sempre e comunque la maschera del caos, della violenza, dell’assurdità, della follia, della morte, ossia i volti nascosti e rimossi di questo stesso mondo contemporaneo.

 

Sebastiano De Falco

PHI Foundation

 

 

#DonoDay2016 Sostenuto da tutti Voi

 

8 ottobre – SIETE GRANDI! – ringraziamenti a tutti voi di Sebastiano de Falco per il PHI #DonoDay2016

 

Carissimi Amici,

 

il Giorno del Dono 2016 è stato un vero successo e questo anche grazie al vostro sostegno all’iniziativa donation day 2016.

 

La vostra collaborazione ci ha consentito di far conoscere sempre di più il Giorno del Dono, nel mondo digitale e in quello della carta stampata.

 

Ci auguriamo che il Giorno del Dono 2016 sia solo l’inizio di una collaborazione più duratura che vi veda sempre insieme a noi con il vostro preziosissimo sostegno.

 

Vi  terremo aggiornati costantemente, sia tramite le pagine del nostro blog www.phifoundation.com sia mediante le pagine dei social facebook, linkedin, twitter, google+ , intanto condivido con voi alcuni link con i materiali presentati il 4 ottobre:

 

Comunicato stampahttp://www.istitutoitalianodonazione.it/it/news-eventi/dd_121_2096/i-50000-protagonisti-del-giorno-del-dono

Foto dell’eventohttps://www.facebook.com/Ist.Ita.Donaz/photos/?tab=album&album_id=1139110029503283

Indagini presentatehttp://www.istitutoitalianodonazione.it/it/news-eventi/it/news-eventi/dd_121_2096/indagini/indagini-enti-esterni

Scuole premiatehttp://www.istitutoitalianodonazione.it/it/news-eventi/it/donoday/new-2016/i-vincitori-del-2-video-contest-per-le-scuole

Comuni premiatihttp://www.istitutoitalianodonazione.it/it/news-eventi/it/donoday/new-2016/i-vincitori-del-1-contest-per-i-comuni

Messaggi dei Bighttp://www.istitutoitalianodonazione.it/it/news-eventi/it/donoday/new-2016/testimonial-di-donoday2016

 

Vi Abbraccio tutti e ricordate voi, noi, insieme siamo una forza immensa indistruttibile.