DUE CUORI UNA CAPANNA

DUE CUORI UNA CAPANNA

Sabina Santucci e Giorgio D’Ambrosio, “due cuori una capanna”.

 

DUE CUORI UNA CAPANNA

Sabina Santucci e Giorgio D’Ambrosio, “due cuori una capanna”. Nonostante la loro disabilità prestano preziosa opera di sostegno di “Digital Volunteer” e “Promotori Associativi” presso la PHI Foundation.  https://phifoundation.com/figlio-non-sei-i…ssere-mio-figlio/ ‎

 

Due cuori una capanna e cioè una famiglia, “Sabina e Giorgio” silenziosamente alcuni giorni addietro hanno lanciato il loro grido d’aiuto in Facebook, pubblicando un post che qui di seguito riportiamo integralmente:

 

Salve amici di Balsorano e della valle roveto, mi rivolgo a voi perché ho bisogno del vostro aiuto, come ben sapete io con la mia consorte siamo ricoverati presso una struttura a Perugia ma il 30 settembre veniamo dimessi. Antonella Buffone ci ha trovato una casetta ma abbiamo bisogno di tutto dal momento che la biancheria ed altro che è nella casetta in via Nazionale dove abitavamo è inservibile essendo esposta a ratti formiche ed altro. chiunque di voi mi può aiutare portando ciò che ritiene utile dal momento che non abbiamo nulla presso la sala parrocchiale di Balsorano contattando don Silvano Casciotti, Mauro Lancia, o il sindaco Antonella Buffone Abbiamo bisogno del vostro aiuto, vi ringrazio”.

 

AIUTIAMO LA FAMIGLIA SABINA E GIORGIO

PHI Foundation chiede di sostenere questa raccolta fondi a favore di Sabina e Giorgio al fine di permettere a questa famiglia (disabili al 100%) l’acquisto di mobilia per arredare una piccola casetta assegnata dal comune. 

 

CHI SONO SABINA E GIORGIO?

Sabina Santucci sposata con Giorgio D’Ambrosio da 18 anni; sono ambi due invalidi civili al 100% con patologie più o meno gravi, la moglie Sabina sofferente di psicosi con schizofrenia acuta e il marito Giorgio poliomielitico.

Sono stati sfrattati dalla casetta asismica dove vivevamo a Balsorano nel mese di gennaio 2017 per il cedimento di una porzione di solaio, spostati in diverse strutture per poi essere trasferiti il 1° di marzo 2017 a Perugia presso un centro riabilitativo di cui è stato pubblicato un articolo https://phifoundation.com/perugia-centro-socio-riabilativo-ed-educativo-pavone/.

Dal momento che le entrate economiche di Sabina e Giorgio sono esclusivamente la pensione sociale di circa 290 euro pro capite e non avendo possibilità economiche a disposizione, chiediamo a tutti voi un sostegno (anche con piccolissimo contributo) al fine di acquistare la mobilia per arredare la casetta assegnata dal comune di Balsorano.

La casetta in oggetto di pochi metri quadrati é sprovvista di tutto il necessario, dalla cucina, al letto, non ha neanche la stufa per riscaldarsi d’inverno.

La piccolissima struttura è completamente vuota ma sicuramente con il generoso contributo di tutti noi potremo renderla abitabile.

E stato stimato che 6 -7 mila euro sono sufficienti ad acquistare il far bisogno necessario e vi chiediamo di aiutarci a far vivere decorosamente la famiglia di Sabina e Giorgio.

La cosa è al quanto urgente poiché Sabina e Giorgio saranno trasferiti nella piccola casetta nell’ultima settimana di settembre 2017.

 

 

DUE CUORI UNA CAPANNA

Chiunque vuole aderire e dare un piccolo aiuto lo potrà fare direttamente donando un contributo volontario.

 

Per gli amici Networkers che vogliono aiutare con un piccolo sostegno, possono donare anche tramite Paypal trasferendo il contributo che si vuol donare.

 

Grazie ancora alle migliaia di persone che hanno fatto sentire la propria solidarietà nel sito PHI Foundation e sulle nostre pagine social Facebook, Linkedin, Twitter, Google + donando il loro tempo e la condivisione dell’appello di aiuto.

 

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Famiglia Bruno Gulotta

Famiglia Bruno Gulotta

LA FAMIGLIA DI BRUNO GULOTTA

 

Raccolta fondi. Bruno Gulotta era un padre di famiglia e lascia un vuoto incolmabile e un dolore lancinante, ma anche problemi concreti che noi di PHI Foundation vogliamo iniziare a risolvere insieme a voi.

 

AIUTIAMOLI CON UNA DONAZIONE

Donazione e raccolta fondi. PHI Foundation desidera ringraziare i cittadini che hanno voluto esprimere cordoglio e solidarietà con la famiglia di Bruno Gulotta. Il dolore sarà a lungo incurabile, ma da subito abbiamo sentito un’altra pressante urgenza: aiutare chi è rimasto solo.

 

Martina e i suoi due figli, piccolissimi, devono affrontare una perdita indescrivibile. Forse non possiamo aiutarli ad affrontare il dolore, ma possiamo e vogliamo aiutarli a rendere un po’ meno pesante questo tremendo fardello. E chiediamo a tutti voi di aiutarci ad aiutarli.

 

È stato creato uno speciale conto su Paypal per raccogliere donazioni. Il denaro servirà a Martina e ai bambini per ripartire e incamminarsi su una strada che, temiamo, non potrà che essere una lunga e faticosa salita. Cercheremo di essere accanto a loro in ogni modo, e crediamo che questo sia uno dei modi migliori e più concreti di farlo.

 

Il conto può ricevere donazioni di ogni entità, e ogni centesimo conta. Siamo certi che alcuni vorranno ma si vedranno nell’impossibilità di farlo, e che tanti altri mostreranno più generosità di quanto sarebbe lecito aspettarsi. Ancora prima di cominciare vi ringraziamo tutti con tutto l’affetto di cui siamo capaci.

 

Il conto, noterete, è a nome di Roberto Buonanno e non di Bruno. Questo perché è stato proprio Roberto, a creare il nuovo conto per la famiglia di Bruno. E l’ha fatto usando i suoi dati già registrati presso il servizio. Abbiamo ritenuto che non ci fosse tempo per fare diversamente, né ci è sembrato adeguato disturbare i famigliari di Bruno con sollecitazioni del tutto inopportune.

 

AIUTA LA FAMIGLIA DI BRUNO

Ci rendiamo conto che qualcuno potrebbe non gradire. Abbiamo agito con il massimo della buona fede, e rispettiamo le scelte di tutti. Se decidete che non vi piace, vi chiediamo solo di rispettare le persone che stanno soffrendo, e di evitare commenti che in altri momenti sarebbero senz’altro legittimi.

Per fare una donazione bisogna andare sulla pagina dedicata al conto Famiglia Bruno Gulotta. Prima di tutto scrivete nella casella quanto volete donare. Cliccate sul pulsante blu SUCC e fate l’accesso a PayPal. Tornerete alla stessa schermata dove potrete rivedere la quantità di denaro inviato e il costo reale, incluse le commissioni applicate da Paypal. Cliccando su INVIA DENARO ORA l’operazione si conclude. L’indirizzo email dell’intestatario è themagicvendor@gmail.com

Grazie ancora alle migliaia di persone che hanno fatto sentire la propria solidarietà nel sito PHI Foundation e sulla nostra pagina Facebook, Linkedin, Twitter, Google +

 

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Consigli per promuovere una ONP

Consigli per promuovere una ONP

Consigli per promuovere una ONP: quando il denaro non è tutto

 

Consigli: Spesso si sentono affermazioni come la seguente: “La nostra ONP ha bisogno di soldi, (è sempre la prima cosa che quasi tutti dicono!) per cui abbiamo deciso di fare fundraising”.   In questo caso il fundraising è visto come il toccasana miracoloso per cui tutto il mondo inizierà a sostenere la ONP per il solo fatto che chiedi soldi. Negli ultimi tempi si fa un gran parlare del crowdfunding (non è altro che fundraising online, svolto attraverso piattaforme dedicate): basta creare una campagna ed è fatto! Beh non proprio, ma andiamo con ordine.

Consigli per promuovere una ONP

La tua ONP esiste, è stata creata con una mission chiara, che definisce scopi e funzione. Essendo sconosciuta non ha sostenitori, oppure li ha ma in numero non sufficiente (la zia, il cugino e via dicendo). In questa prima fase è di fondamentale importanza farsi conoscere, enfatizzare gli aspetti positivi della tua ONP, i suoi obiettivi per quel determinato ambito sociale, creare rete con le singole persone e le altre realtà, creare interazioni significative con le istituzioni. La comunicazione è fondamentale, sia online che offline.

Online: E’ fondamentale realizzare un sito decente dove sia esposto chiaramente il programma della ONP, i suoi componenti, ciò che ha realizzato e i progetti che sta preparando. Sul lato social è bene iniziare una presenza su Facebook, con una pagina (non profilo e non gruppo!), compilata bene in tutte le sue parti, e seguita giornalmente. Non c’è un numero di post uguale per tutti, ma è fondamentale postare qualche volta al giorno in orari specifici, comunicando le iniziative, gli eventi (che vedremo più avanti), pubblicare foto ecc. Quando la pagina è ben avviata con un numero considerevole di like, puoi pensare a qualche inserzione pubblicitaria (Facebook Ads), realizzabile anche con budget ridotti. Twitter, Google plus, Instagram e quant’altro, li valuterete in base alle vostre forze e possibilità, sapendo che è inutile creare decine di account e abbandonarli come cattedrali nel deserto. Altro elemento importante della comunicazione online è la newsletter, con cui informare e aggiornare gli iscritti.

Offline: Normalmente questa area è un po’ sottovalutata, ma anch’essa di vitale importanza: gli eventi servono a creare interazione tra la ONP e l’esterno, servono a raccogliere le anagrafiche (il mio tessoro direbbe Gollum): le anagrafiche valgono più delle donazioni, o quantomeno non devono mai mancare, perché sono i dati del donatore che daranno continuità all’aiuto. Grazie a queste anagrafiche potrai inviare la newsletter a persone mirate, che già ti conoscono, potrai creare una rete di aiuto e di amicizia, rete che si espanderà sempre di più e che col tempo “pescherà” nuovi volontari, che andranno a potenziare le attività della ONP. Gli eventi devono rispecchiare l’identità della onp, devono saper trasmettere, devono coinvolgere e sensibilizzare. Può essere una cena solidale, o un banchetto in piazza, un banco di beneficenza o qualsiasi altra cosa che la fantasia e la realtà in cui la onp opera possa suggerire. La relazione interpersonale va sempre curata e favorita: la ONP è fatta di persone.

Consigli per promuovere una ONP

La donazione è la normale conseguenza di tutto questo lavoro. Ecco perché rivolgersi al fundraising come a un bancomat è sbagliato e dannoso, rimarrai deluso e sconfortato e penserai che la tua meravigliosa sconosciutissima ONP non abbia futuro. E invece non è così, non è proprio così. Quanto è scritto in questo articolo è alla portata di tutti. E’ questa la strada giusta perché la tua ONP possa vivere, operare e diffondersi. Comunicazione e fundraising vanno insieme come testa e croce della monetina. I risultati immediati non esistono. Esiste tutto il tuo impegno, sacrificio, esiste la tua determinazione, il crederci a qualsiasi costo.

Se si ripete compulsivamente: “la nostra ONP non ha soldi” è solo perché non si fa niente per cambiare la situazione, è perché si pone l’accento esclusivamente sul fattore economico (ma si sa, il terzo settore non è atto a far soldi). Metti in pratica questi punti e non attendere i quattrini come zio Paperone, ma come chi fa di tutto perché la propria ONP possa svolgere la mission per cui è stata pensata e voluta: dipende da te.

Ancora un piccolo consiglio: non essere superbo e fatti aiutare: chiedi una consulenza a un fundraiser che potrà prospettarti il migliore piano di fundraising adatto alla tua ONP.

PHI Foundation si occupa di dare visibilità alle ONP: contattaci e ti aiuteremo a far emergere il tuo progetto realizzando subito un sito web gratuitamente.

 

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personal fundraising

Personal Fundraising di questo mese

Le migliori campagne di personal Fundraising di questo mese

 

Personal Fundraising

Personal Fundraising: Le 5 campagne di personal fundraising e non di maggior successo su rete del dono in un unico post. Chi ha fatto bene, dall’ottimo risultato di #IocorroconChicchi fino a quello di #MARCORUNFOREMMA.

 

Personal Fundraising di questo mese

#1 Running Team per Dynamo Camp

Running Team per DYNAMO CAMP è ormai ben oltre l’obiettivo prefissato. La campagna è stata ideata da un gruppo di runner provenienti da tutta Italia. Il Running Team si è riunito a Milano lo scorso 3 aprile per supportare DYNAMO CAMP correndo la Milano Relay Marathon, in una staffetta di solidarietà che ha permesso di donare una bella esperienza al Camp. Il progetto di personal Fundraising è ancora attivo e ad oggi ha raggiunto quota 22.366 euro

#2 Io corro con Chicchi

Il 21 e il 22 maggio a Pietra Ligure parte la 1a staffetta Nuota e Corri con Chicchi e Rare Partners.

Gli amici del Triathlon di Pietra hanno dedicato a Chicchi un evento speciale, una staffetta di aquathlon non competitiva. I proventi raccolti per partecipare all’iniziativa andranno a sostenere la lotta alla SLA. L’iniziativa ha già superato l’obbiettivo, dei 20.000 euro necessari ne sono stati raccolti già 21.701(ad oggi).

 

Personal Fundraising di questo mese

#3 MARCO RUN FOR EMMA

Il 3 aprile 2016 Marco ha corso la sua prima Maratona, la Milano Marathon. Ha corso per 42 km e 195 metri per raccogliere fondi per Emma. La raccolta rimarrà aperta ancora per qualche giorno. #RUNFOREMMA ha ottenuto un grandissimo risultato raggiungendo 14.816 euro.

#4 Amici per la Pelle

Lamberti S.p.A. e UNICHEM S.p.A hanno unito le forze per supportare la Onlus EMME Rouge correndo insieme la staffetta e la maratona benefica della Milano City Marathon (scorso 3 aprile 2016).

 

Personal Fundraising di questo mese

il Team “AMICI PER LA PELLE” costituito da 11 staffette ed un maratoneta ha raddoppiato l’obbiettivo prefissato raggiungendo quota 13.552

#Fondazione LHS

Per la seconda volta, Fondazione LHS ha la MIlano Marathon a sostegno della LILT e, in particolare, del progetto Case Accoglienza.

L’anno scorso sono stati oltre 3.000 euro da destinare alla creazione di appartamenti che ospitino le famiglie di bambini e adolescenti malati. Quest’anno, invece, la campagna di personal Fundraising ha raggiunto 11.124 euro

 

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Donazioni: Arriva "Tap to Donate"

Donazioni: Arriva “Tap to Donate”

Arriva l’app “HUG – Tap to Donate”

Donazioni: Fare donazioni online non è mai stato così semplice! Arriva l’app “HUG – Tap to Donate”

Il Social Fundraising diventa mobile. Nasce Hug l’app che permette di fare donazioni online dal proprio smartphone con un semplice click.

Donazioni: Hug – Tap to Donate è una piattaforma di raccolta fondi online per le organizzazioni non profit. Creata e pensata per offrire un sistema sicuro per chiunque voglia contribuire a una specifica causa o campagna.

Al fine di mettere a disposizione dei potenziali donatori uno strumento affidabile HUG individua ONLUS che comunicano in maniera trasparente il proprio operato. Il bilancio deve essere sottoposto a revisione contabile. Le organizzazioni non profit che si avvicinano a Hug, inoltre, devono dal punto di vista dell’impiego delle risorse investire in progetti non meno del 70% delle donazioni online raccolte.

Sull’app si trovano esclusivamente campagne di raccolta fondi online ben definite nelle tempistiche e con risultati misurabili, in modo che chi dona possa poi verificare di persona come e dove sono stati utilizzati i fondi raccolti.

Per garantire la massima trasparenza, la donazione è diretta e tracciabile: l’importo donato (con carta di credito o PayPal) viene accreditato direttamente sul conto della Onlus ed è vincolato alla realizzazione del progetto.

Gli Elementi fondanti di questa piattaforma innovativa sono: velocità e semplicità della tecnologia, tracciabilità dei pagamenti mobile, impegno a rendicontare in modo trasparente tutte le donazioni online effettuate.

Sono molti i progetti attualmente presenti sull’App: l’associazione Amici di Edorado: una speranza per giovani socialmente emarginati; Medici con l’Africa Cuamm, impegnata per garantire un parto sicuro per le mamme angolane; la Fondazione AVSI, che offre sostegno sanitario ai profughi iracheni; la Celim, con un progetto dal titolo “Una scuola per chi non ce l’ha” e molte altre ancora.

Per avere maggiori informazioni.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

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Piattaforme del Crowdfunding

Piattaforme del Crowdfunding

Quali Piattaforme di Crowdfunding utilizzare?

 

 

Piattaforme del Crowdfunding

Le piattaforme di crowdfunding sono la soluzione standard per chiunque voglia portare avanti un progetto di finanziamento dal basso. Trovare il giusto portale per promuovere la propria raccolta fondi non è così semplice come si potrebbe immaginare.

In Italia sono presenti circa 69 portali(attivi) per la raccolta fondi online. Rispetto all’ultima mappatura delle piattaforme di crowdfunding, si nota un forte incremento: nel maggio 2014 si contavano 41 piattaforme attive, con un aumento ad oggi del +68% (report dell’università cattolica di Milano).

Piattaforme del Crowdfunding

In una buona strategia di Fundraising avere le idee chiare è sempre un vantaggio. Non sai quale piattaforma di crowfunding utilizzare? Non sai da che parte cominciare o dove andare? Ecco una lista che può darti una mano a scegliere:

Ieri ci siamo occupati di visionare le prime 10 piattaforme di crowdfunding relative alla categoria Reward based. 

Oggi, quindi, andremo ad analizzare la seconda parte di queste particolari piattaforme:

Piattaforme del Crowdfunding

Be Crowdy 

Piattaforma del crowdfunding interamente dedicata a progetti culturali e artistici. artisti e promoter possono proporre i propri progetti e finanziarli tramite l’aiuto della community;

Schoolraising

Anche a scuola si fa crowdfunding. L’obiettivo primario di questa piattaforma è raccogliere i finanziamenti per progetti scolastici che non possono essere realizzati a causa dei tagli;

Gigfarm

Piattaforma di crowdfunding dedicata ai concerti dal vivo. Il sito web permette ad artisti e promoter di entrare in contatto con il proprio pubblico, presentando il loro il progetto musicale e proponendolo alla Rete;

For Italy

Piattaforma dedicata alla raccolta fondi per progetti riguardanti la cultura italiana;

Vizibol

Piattaforma dedicata ai progetti creativi, a idee legate al mondo delle arti visive e alla creatività;

WowCrazy

Piattaforma costruita per offrire una community ai progetti di moda;

Commoon

Portale dedicato alla raccolta fondi per progetti su social design e innovazione sostenibile.

Il punto forte delle piattaforme di crowdfunding non sta solo nell’offrire una soluzione “chiavi in mano”, ma anche nel fatto che, attraverso le loro attività si sviluppano conoscenze e esperienza che si rivelano spesso fondamentali.

 

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Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Piattaforma Crowdfunding quale utilizzare?

Quale piattaforma utilizzare?

 

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Piattaforma di Crowdfunding: Le idee non si muovono da sole, servono i finanziamenti. Le piattaforme di crowdfunding sono la soluzione standard per chiunque voglia portare avanti un progetto di finanziamento dal basso.

Per trasformare una startup in un impresa di successo servono i finanziamenti. In Italia si contano circa 55 piattaforme di crowfunding divise in base al modello di finanziamento:

  • reward based, in cambio di donazioni in denaro, prevede una ricompensa, come il prodotto che si è deciso di sostenere;
  • donation based, modello utilizzato in larga misura dalle organizzazioni non profit;
  • lending based, microprestiti;
  • equity based, regolamentato dalla Consob: in cambio del finanziamento è prevista la partecipazione del finanziatore al capitale sociale dell’impresa;
  • ibride, basate su più modalità di finanziamento;

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

In una buona strategia di Fundraising avere le idee chiare è sempre un vantaggio. Non sai quale piattaforma di crowfunding utilizzare? Non sai da che parte cominciare o dove andare? Ecco una lista che può darti una mano a scegliere:

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Analizziamo quelle relative alla categoria Reward based

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Eppala

I progetti che si possono presentare e finanziare abbracciano diversi campi: dal no profit all’arte, dal cinema alla tecnologia, dall’innovazione sociale al fumetto. 

 

Kendoo

Portale di crowdfunding che si occupa di progetti web, social media, mobile, e-commerce. 

 

Finanziami il tuo futuro 

Tra le piattaforme di crowdfunding, finanziami il tuo futuro aiuta a sostenere i settori dell’economia locale attraverso progetti innovativi provenienti dal territorio. 

Bookabook

Piattaforma dedicata esclusivamente ai libri, in cui lettori e scrittori possono realizzare e finanziare insieme libri inediti.

  

Giffoni innovation Hub 

Portale web di crowdfunding progettato e dedicato al mondo delle startup culturali e alle opere artistico-culturali.

 

WeRealize

Piattaforma riservata al design. Da la possibilità a designers e makers di raccogliere fondi online per realizzare progetti innovativi.

 

Agis.co 

Piattaforma di crowdfunding che offre servizi di scouting, tutoraggio e assistenza manageriale.

 

Limoney

Trasformare le idee delle persone in realtà con l’aiuto di tutti, questo l’obiettivo della piattaforma di raccolta fondi Limoney 

 

Com-Unity

Piattaforma di crowdfunding di proprietà della Banca Interprovinciale Spa. L’obiettivo è chiaro, dare un’opportunità a chi ha un’idea e intende realizzarla, utilizzando al meglio le possibilità offerte dalla rete.

 

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Il punto forte delle piattaforme di crowdfunding non sta solo nell’offrire una soluzione “chiavi in mano”, ma anche nel fatto che, attraverso le loro attività si sviluppano conoscenze e esperienza che si rivelano spesso fondamentali.

 

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Raccolte Fondi non Profit

Raccolte Fondi non Profit

LE RACCOLTE FONDI DEL NON PROFIT

Raccolte Fondi non Profit: Mattarella: “Chi sperimenta la solidarietà contagia il mondo che lo circonda”

“Chi sperimenta l’azione concreta di solidarietà coltiva la speranza di un mondo migliore e contagia con questi suoi sentimenti il mondo che lo circonda. Dai tanti esempi che il nostro Paese ci offre possiamo trarre alimento e forza per una coscienza civica più forte. In questa prospettiva l’impegno del terzo settore, che tocca tutti gli ambiti in cui l’azione volontaria si esprime e acquista una valenza sociale, merita di essere incoraggiato e sostenuto”: con il messaggio augurale del Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella dedicato al Giorno del Dono, fissato per legge il 4 ottobre, è iniziato l’appuntamento di ieri dedicato alla presentazione dei risultati di tre indagini che mettono al centro il non profit, con l’obiettivo di raccontare il terzo settore che era, che è e che sarà.

Sembra superata la crisi nelle raccolte fondi del non profit che aveva segnato gli ultimi anni. Sono ancora le persone fisiche la fonte di raccolta fondi più generosa per il non profit e aumentano anche le forme di sostegno da parte delle imprese. È la sintesi dell’indagine sulle raccolte fondi del non profit presentata ieri a Roma.

All’apertura della conferenza stampa sono stati sintetizzati i numeri della campagna con più di 150 le iniziative che si sono svolte, con circa 550 realtà aderenti, 10.000 gli studenti di 60 scuole che hanno partecipato al video contest – 100 di loro nella mattinata di lunedì 2 ottobre sono stati ricevuti da Papa Francesco in udienza privata – e 150.000 gli italiani che sono stati raggiunti dalla campagna grazie alle iniziative e ai mezzi di comunicazione coinvolti.

Raccolte Fondi non Profit

Numeri importanti  che parlano di una crescita costante del Giorno del Dono e della sua contaminazione grazie all’enorme lavoro svolto. Il Giorno del Dono è un baluardo di solidarietà nella società italiana e siamo sempre più convinti della necessità di lavorare per far crescere la cultura del dono. Lo dimostrano anche i dati che presentiamo: dati che raccontano di tanti italiani che vogliono continuare a donare nonostante la crisi, di imprese che hanno scoperto la loro responsabilità sociale, di organizzazioni capaci di crescere e di innovare la loro mission in maniera efficace e trasparente. Questo è il mondo che coltiviamo e fa crescere e che il Giorno del Dono rende più visibile“.

Buone notizie dalla raccolta fondi del non profit

I dati dell’indagine parlano di una ripresa delle raccolte fondi. Continua infatti il trend positivo: il 36% delle ONP ha aumentato le proprie entrate totali nel 2016, mentre il 42% non ha registrato nessun cambiamento sostanziale. Solo il 22% ha diminuito le proprie entrate: erano il 27% nel 2020. Le fonti di entrata da cui le ONP – il campione dell’indagine è composto da circa 130 organizzazioni di tutte le dimensioni – raccolgono di più sono i privati cittadini (58%), le aziende (13%), fondazioni e enti di erogazione (10%), il 5 per mille (8%), la pubblica amministrazione (5%), le fondazioni di origine bancaria (3%) e le fondazioni di impresa (3%),

Negli ultimi 3 anni la crescita delle entrate totali si è stabilizzata. Tuttavia il 2016 conferma il trend positivo: diminuiscono ancora, del 4%, le ONP che hanno entrate inferiori all’anno precedente e aumentano del 5% quelle che migliorano le proprie performance“. Caute, ma non negative, le stime per il 2022. “La maggior parte delle ONP stima di confermare i risultati dello scorso anno, un 26% ritiene anche di aver peggiorato le proprie performance. Il restante 17% stima di aver migliorato. Positiva anche la dinamica di diversificazione delle forme di entrata: per l’72% delle ONP il 5 per mille pesa per meno del 15% sul totale dei bilanci. “Segnale di buona salute e di indipendenza rispetto ad una unica fonte di sostegno“.


Gli strumenti tradizionali funzionano ancora

Circa un quarto delle ONP afferma che gli eventi pubblici e il direct mailing cartaceo sono gli strumenti più utilizzati, ma aumenta anche la raccolta fondi da imprese (le ONP che ne fanno uso maggioritario sono aumentate dal 5 al 13%). Crolla invece il face to face dal 13 al 3%. “La domanda che ci poniamo è se questo calo del face to face sia da attribuire soprattutto alla forte concorrenza e agli elevati costi. Per quanto riguarda le imprese, il dato è interessante: il 23% delle ONP raccoglie da loro più del 15% delle entrate complessive e cresce dal 54 al 59% rispetto al 2015 la fornitura gratuita o scontata di prodotti o servizi. Segno di un più forte senso di responsabilità sociale delle aziende italiane”. Aumentano anche le ONP che hanno ricevuto almeno un lascito testamentario nel 2016, passando al 23%, a conferma che quello dei lasciti rappresenta un ambito di notevole sviluppo per le raccolte fondi.


Il profilo delle migliori

Le ONP che raccolgono di più hanno entrate sotto i 500 mila euro, sono collocate al Nord Ovest, sono nate dopo il 2000, si occupano di cooperazione internazionale o salute e ricerca scientifica e usano come strategie di raccolta fondi soprattutto direct mailing cartaceo ed elettronico e poco eventi e banchetti. Hanno registrato nel 2020 un aumento sia del numero di donatori sia della donazione media.

Le criticità della raccolta fondi del non profit

Dall’indagine emerge che per il 30% delle ONP la difficoltà maggiore è trovare nuovi donatori, seguita dal problema di attuare sempre strategie innovative (25%) che invoglino a donare e al contempo siano efficaci. La perdita di donatori fedeli rimane comunque un evento raro (6%). Criticità che sono confermate anche dall’indagine GFK Italia svolta su un campione di 12.000 italiani.

Diminuiscono gli italiani che donano, ma aumentano le donazioni medie

Secondo l’indagine di GFK Italia realizzata per il Giorno del Dono l’effetto della crisi sulle donazioni si è fatto sentire negli ultimi anni: il trend registrato dal centro di ricerca, e presentato in conferenza stampa dal vice presidente Paolo Anselmi, parla di una perdita di circa 6 milioni di donatori dal 2005: circa il 19% degli italiani con età superiore ai 14 anni negli ultimi 12 mesi ha fatto una donazione per una causa benefica, in valore assoluto si tratta di 9,75 milioni di persone. Le cause stesse a cui sono destinate le donazioni sono quasi tutte in flessione. Secondo le ricerca GFK Italia, aumentano del 3,4% le donazioni di piccolo importo (fino a 30 euro), calano quelle di importo da 31 a 100 euro (-6,1%), crescono quelle più alte (+ 1,1% fra i 101 e i 200 euro; + 1,6% sopra i 200 euro). Gli italiani scelgono sempre più una sola causa a cui destinare le proprie donazioni: sono in calo infatti i donatori multipli e in aumento quelli che si dedicano ad una sola realtà. Le modalità di donazione più usate sono quelle tradizionali: denaro contante, sms e bollettino su conto corrente postale.

I profili degli italiani che donano

L’indagine ha anche tracciato un profilo dei donatori italiani: si tratta principalmente di persone di età adulta o matura (dai 45 anni in su) con risorse culturali ed economiche elevate ed accentuata presenza femminile. Tra le professioni si evidenziano i dirigenti e gli impiegati di alto livello. Data l’età, si registrano pensionati, famiglie in un ciclo maturo (con figli grandi) e persone che vivono da sole. “I donatori italiani sono persone sicure di loro stesse e delle proprie capacità, che approcciano la vita con apertura, coinvolgimento ed interesse verso ciò che accade nel mondo. Sono soddisfatte della propria vita e dei traguardi che hanno raggiunto: di conseguenza investono tempo ed energie sia nella sfera privata (famiglia, amici, viaggi, attività fisica, cultura..), che in quella sociale. Sono spesso impegnate in attività di volontariato e mostrano una spiccata sensibilità verso le tematiche di natura etica ed ambientale. Il tempo libero viene trascorso in modo attivo fra molteplici interessi culturali, come la visita a musei, la lettura, gli spettacoli teatrali e passatempi attivi. Anche la loro esposizione ai mezzi di comunicazione è positiva: coerentemente con il profilo psicografico – curiosità, ricerca di informazioni e molteplici interessi culturali – si tratta di persone con una dieta mediatica eterogenea, caratterizzata dalla lettura sia della stampa quotidiana che di magazine“.

Boom di attenzione al dono nei tg italiani dopo il terremoto

I terremoti che hanno scosso il Centro Italia nel 2016 hanno fatto aumentare l’esposizione mediatica sui temi del dono. A misurare questa esposizione è la ricerca presentata durante la conferenza stampa da Giovanni Sarani dell’Osservatorio di Pavia e realizzata in collaborazione con l’IID. Da luglio 2016 a giugno 2017 le notizie dedicate dalle edizioni di prima serata dei telegiornali di Rai, Mediaset e La7 sul tema del dono sono state 611: rappresentano l’1,21% delle notizie totali (era lo 0,35% nei due semestri precedenti. Il boom è quindi da attribuire soprattutto alla grande mobilitazione collettiva a favore delle vittime del terremoto. “Si conferma – ha commentato Giovanni Sarani dell’Osservatorio di Pavia – la tendenza a rappresentare il dono soprattutto come reazione a criticità e situazioni di forte disagio sociale”. Ma non c’è solo la reazione “emotiva”. “Il dono rappresentato nei telegiornali – ha spiegato Sarani – non è solo il gesto di impulso nei momenti immediatamente susseguenti eventi drammatici, ma riguarda anche una serie di azioni più consolidate nel tempo, grazie all’apporto di diverse campagne televisive, che hanno permesso di mantenere costante nel tempo l’attenzione sui disagi nelle zone del sisma“. La reazione all’emergenza rimane comunque sempre il criterio prevalente di notiziabilità del dono (73% delle news) a fronte del 27% di quelle il cui criterio di notiziabilità è riconducibile a buone prassi e progresso.

 

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Cinema indipendente e crowdfunding

Cinema indipendente con il Crowdfunding

Crowdfunding al servizio del cinema indipendente

 

 

Cinema indipendente con il Crowdfunding:

La musica, le arti in genere ed oggi anche il cinema sono stati i pionieri nell’arte della raccolta fondi, secolarizzata come crowdfunding.

Sono sempre più frequenti le rock band, gli artisti emergenti e i nuovi registi che cercano aiuto sulle piattaforme di Crowdfunding per sbarcare il lunario.

In ordine di tempo, e a partire da questa mattina, è stata aperta un’altra campagna di fundraising e su una piattaforma meno nota, ma con un outlook in crescita specialmente per progetti orientati al social fundraising.

 

Cinema indipendente con il Crowdfunding

Si tratta di un documentario sulla Via Francigena (I volti della Via Francigena): un progetto cinematografico indipendente di Fabio Dipinto, filmmaker torinese. Sei settimane di cammino dal Colle del Gran San Bernardo a Roma, che l’autore ha filmato insieme agli incontri giorno dopo giorno. Un documentario che racconta i luoghi e le persone che con il cammino hanno stretto un legame unico.

“Pellegrini, ospitalieri, traghettatori, volontari, storici e religiosi, persone che vivono la via quotidianamente e che compiono immensi sforzi per renderla sicura e mantenerla accessibile”, così racconta il breve trailer del documentario.

“Per alcuni è un viaggio spirituale o un modo per ritrovarsi, per altri una sfida con se stessi. Un viaggio che permette di allontanarsi dalla frenesia delle metropoli in cui viviamo e riscoprire il sapore delle cose semplici. Un viaggio che consente di attraversare l’Italia da nord al centro, passando per città magnifiche e antichi borghi dimenticati che hanno mantenuto l’autenticità del tempo che li ha originati”.

Maggiori dettagli sul lavoro e sulla parte restante (post-produzione, ulteriori interviste, montaggio e acquisto della colonna sonora) sono disponibili sulla pagina Facebook del progetto, che ha già un discreto seguito.

Sono in crescita le raccolte fondi dedicate alla realizzazione di documentari e film e non solo. Se vuoi contribuire anche tu alla memoria di un viaggio spirituale, sostenere un film indipendente al 100% made in Italy e ottenere una delle ricompense previste, segui questo link e dona il tuo contributo.

 

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Verità a Nudo: Colori della Verità a Nudo

Verità a Nudo: Colori della Verità a Nudo

 

VERITÀ A NUDO

I COLORI DI UNA VERITÀ’ A NUDO

 

VERITÀ A NUDO: I COLORI DI UNA VERITÀ’ A NUDO

 

Verità a Nudo: Amici miei,

 

Intenzionalmente è stata scelta un’immagine non usuale per l’argomento, proponendo in ogni caso una rappresentazione notevole non a colori di alto livello artistico.

 

Tutto questo al fine di distrarre per un attimo la vostra attenzione da tutte le provocazioni suggerite nei social network indirizzando il vostro sguardo alla laboriosa PHI Foundation www.phifoundation.com

 

Un immenso desiderio è portare alla vostra attenzione le attività svolte da PHI Foundation insieme al suo working team https://phifoundation.com/phi/chi-siamo/, operosità orientata a sostenere tutte le organizzazioni non profit nel loro digital development,  aumento visibilità, incremento raccolta fondi,  https://phifoundation.com/onp-ong/

 

Offrendo a tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo del terzo settore e il bene comune, l’opportunità di partecipazione attiva come Ambassador https://phifoundation.com/phi-ambassador/, diventare Member https://phifoundation.com/member/, divenire Partner https://phifoundation.com/phi-strategic-partners/,

 

Invitiamo tutti voi a gratificare questo meraviglioso team che presta opera con tutta l’anima donando il meglio di se stessi, decretando il successo di quest’ardua impresa, perciò facciamo un piccolo grande gesto mettendo “MI PIACE” alla pagina o diventando un follower:

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Potrebbe scaturire interesse e coinvolgimento visitando questa sezione del sito web di PHI Foundation https://phifoundation.com/campaigns/phi-foundation/

 

Mentre, per chi volesse partecipare più attivamente, può entrare nel gruppo di PHI Foundation:

 

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Fundaraising: L’Isola che c’è, una realtà che quotidianamente svolge attività a sostenimento, un’Associazione di volontariato nata nel 2001, su iniziativa dei genitori di ragazzi disabili preoccupati nel procurare ai propri figli un percorso nella vita che non contemplasse soltanto l’istruzione e gli aspetti medico-riabilitativi.

 

 

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Fundaraising l’sola che c’è: La Mission è di “realizzare luoghi e progetti in cui l’Integrazione vuol dire inclusione ma non assimilazione, in cui si può far parte di una comunità dove essere tutti uguali e tutti diversi”.

 

 

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Una realtà che quotidianamente svolge attività a sostenimento, un’Associazione di volontariato nata nel 2001, su iniziativa dei genitori di ragazzi disabili preoccupati nel procurare ai propri figli un percorso nella vita che non contemplasse soltanto l’istruzione e gli aspetti medico-riabilitativi.

Isola che c’è

La Mission è di “realizzare luoghi e progetti in cui l’Integrazione vuol dire inclusione ma non assimilazione, in cui si può far parte di una comunità dove essere tutti uguali e tutti diversi”.

Di seguito il link ad una breve ma interessantissima intervista dal vivo:

 

https://www.facebook.com/RadioRadioByNightRoma/videos/1212095062178464/

 

 

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SOFTAIR PER AIUTARE I TERREMOTATI

SOFTAIR PER AIUTARE I TERREMOTATI

Softair per aiutare i terremotati

Softair (termine inglese per definire il tiro tattico sportivo) è una attività ludico-sportivo basata su tecniche, tattiche e usi militari : un vero e proprio sport di simulazione nato in Giappone e sempre più diffuso anche in Italia.

In seguito al terremoto che ha colpito il Centro Italia diverse sono state le  associazioni sportive dilettantistiche di softair che, sin da subito, si sono impegnate  sia nelle operazioni di soccorso dei terremotati sia in iniziative di raccolta fondi, indumenti e cibo in loro favore.

Tra queste associazioni non profit prezioso è l’impegno di ASD Pathfinders di Santa Cristina e Bissone, in provincia di Pavia, che ha organizzato, con il patrocinio del proprio Comune, il meeting di tiro dinamico softair, il cui ricavato sarà interamente devoluto ai terremotati.

ASD Pathfinders è affiliata alla FISA, la Federazione Italiana Softair, il cui segretario nazionale, è anche responsabile nazionale AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) Softair.

Il meeting prevede un percorso di 6 stage e l’utilizzo di asg/replica a gas o con CO2 senza vincolo di caricatori, di una pistola con potenza nei limiti di legge (inferiore a 1 Joule), di scarpe da ginnastica e di occhiali protettivi.

Saranno premiati con una targa i primi tre classificati sia della prima sessione di tiro mattutina, che si terrà dalle 9 alle 12, sia i primi tre della seconda sessione pomeridiana, che si svolgerà dalle 14 alle 17.

La PHI Foundation sta realizzando strumenti ludici-operativi che faciliteranno e sosterranno le attività dei  fundraiser nelle raccolta fondi che incrementeranno interesse e partecipazione.

PHI Foundation Comunità Innovazione Sociale

La PHI Foundation è orientata allo sviluppo programma di rivalorizzazione Comuni a rischio spopolamento ristabilendo tutti i servizi fondamentali per la comunità nel raggiungere l’obiettivo di Autosufficienza Alimentare ed Energetica.

Per saperne di più Sul programma di sviluppo BorgoViVo

 

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Gigi: Anche Buffon collabora con Charity Star

Gigi: Anche Buffon collabora con Charity Star

Gigi: Anche Buffon collabora con Charity Star

Gigi: Anche Buffon collabora con Charity Star:  Charity Star, la celebre piattaforma di fundraising che raccoglie donazioni attraverso aste benefiche di celebrità, ha inserito un altro pezzo da 90 nel suo già ricco bouquet di artisti e celebrities. Si tratta infatti di Gigi Buffon, la leggenda del calcio italiano.

E’ stata messa all’asta infatti la maglia autografata e indossata nel 2014 in occasione di un’amichevole pre-mondiale. Il ricavato andrà a finanziare la  cause importante di Fondazione Telethon, che proprio in questi giorni è protagonista dell’annuale maratona Rai sotto il motto #nonmiarrendo.

Dunque ancora una volta Charity Star si fa carico di sostenere un progetto importante e delicato, tirando in causa un personaggio sportivo italiano conosciuto in tutto il Mondo.

L’asta terminerà il 17 Dicembre, l’appello va ai tifosi e a tutti coloro che avranno voglia di sostenere Telethon, per la ricerca medica sulle malattie rare e per garantire a tutti una migliore qualità della vita.

Gigi: Anche Buffon collabora con Charity Star

Gianluigi Buffon, detto Gigi (Carrara, 28 gennaio 1978), è un calciatore italiano, portiere e capitano.

Da molti considerato il miglior portiere della storia del calcio, si è laureato campione del mondo nel 2006 e vicecampione d’Europa nel 2012 con la nazionale italiana.

Con i club ha vinto dieci campionati di Serie A — record assoluto —, uno di Serie B, sei Coppe Italia, sette Supercoppe italiane, una Coppa UEFA, un campionato di Ligue 1 e una Supercoppa di Francia. Con la nazionale italiana, di cui detiene il record di presenze (176), è stato campione del mondo nel 2006 e vicecampione d’Europa nel 2012, partecipando a cinque Mondiali (primato condiviso con Antonio Carbajal, Rafael Márquez e Lothar Matthäus), quattro Europei e due Confederations Cup. Prima di entrare nel giro della nazionale maggiore ha vinto un Europeo di categoria con l’Under-21 nel 1996, e nello stesso anno ha preso parte ai Giochi olimpici.

Detiene il record di imbattibilità nella Serie A a girone unico, avendo mantenuto la sua porta inviolata per 974 minuti nella stagione 2015-2016. È il giocatore con più apparizioni nella storia della Serie A, nonché quello che ha giocato più partite nel massimo campionato italiano con la maglia della Juventus; insieme a Paolo Maldini, è inoltre uno dei due calciatori italiani ad aver superato le 1000 presenze in carriera. Figura poi al secondo posto tra i giocatori più anziani ad aver disputato un incontro nella massima serie italiana, dietro solo a Marco Ballotta, e al secondo posto anche per quanto riguarda la Champions League, dietro lo stesso Ballotta.

Nel 2006 è stato premiato dalla FIFA come miglior portiere del Mondiale e si è classificato secondo — dietro il connazionale Fabio Cannavaro — nella classifica del Pallone d’oro, premio al quale è stato candidato in diverse altre occasioni. Nel 2003, la UEFA lo ha premiato con il titolo di miglior portiere e, unico caso tra i giocatori del suo ruolo, miglior giocatore della stagione. Tra il 2003 e il 2017 è stato eletto cinque volte “Portiere dell’anno” dall’IFFHS, record condiviso con Iker Casillas e Manuel Neuer; altre sei volte, tra il 2008 e il 2016, ha ottenuto il secondo posto. Sempre dall’IFFHS è stato premiato come miglior portiere del decennio 2000-2010, del quarto di secolo 1987-2011 e del XXI secolo (prendendo però solo in considerazione i risultati ottenuti dal 2001 al 2011). Nel 2009 è stato inserito nella squadra ideale del decennio dal Sun, mentre nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione delle celebrazioni del centenario della federazione. Nel 2016, a Monte Carlo, è stato premiato con il Golden Foot, diventando il primo portiere nella storia a ricevere tale riconoscimento.

 

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REGOLE D'ORO DEL SOCIAL FUNDRAISING

REGOLE D’ORO DEL SOCIAL FUNDRAISING

REGOLE D’ORO DEL SOCIAL FUNDRAISING

REGOLE D’ORO DEL SOCIAL FUNDRAISING: IL SOCIAL FUNDRAISING PARTE DA DENTRO

REGOLE D’ORO DEL SOCIAL FUNDRAISING: Il punto di partenza indispensabile è la presa di coscienza che deve nascere dal cuore perché “chiedere” costa fatica psicologica.

Il fundraising è parte integrante delle strategie di raccolta fondi e coinvolge perché la gioia di donare è assolutamente contagiosa.

Il fundraising non deve essere vissuto come una triste necessità ma come una straordinaria opportunità di crescita, come parte integrante della sostenibilità della causa sociale.

 

IL SOCIAL FUNDRAISING E’ UN OPPORTUNITA

Questo è un tema fondamentale, fare fundraising è un “opportunità”, che genera un ritorno di valore nel tempo.

Necessita di una buona dose di pazienza e bisogna comprendere che alcuni risultati potranno arrivare presto ed altri anche dopo.

I risultati potranno riguardare i fondi, ma anche il tempo delle persone (volontari), beni e servizi gratuiti e non da meno, riuscire a stimolare una sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei media.

 

IL SOCIAL FUNDRAISING AL SERVIZIO DELLA CAUSA

Un fundraiser come Phi Foundation non raccoglie fondi, ma sostiene un progetto, promuove attività non profit, presenta idee e soluzioni per risolvere problemi di carattere sociale.

Partecipa direttamente alla soluzione, coinvolge la community, esorta nel potenziale benefattore il desiderio di donare.

Per fare fundraising orientato al non profit bisogna essere nella causa, conoscerla e viverla quotidianamente, come Phi Foundation, niente è più potente della passione e della sincerità quando si vuole coinvolgere donatori.

Solo stando nella causa sociale, si superano gli innumerevoli ostacoli della raccolta fondi.

 

IL SOCIAL FUNDRAISING E’ COMPETENZA

Per fare fundraising servono competenze tecniche specifiche affinché tutti gli sforzi siano massimizzati; E’ indispensabile definire una strategia di medio lungo termine, conoscere le regole del marketing e della comunicazione orientate al non profit, come sono fondamentali le tecniche di acquisizione e gestione donatori.

 

REGOLE D’ORO DEL SOCIAL FUNDRAISING: IL SOCIAL FUNDRAISING VIVE DI OPPORTUNITA’

Dobbiamo sempre partire da noi, ricordandoci che le persone donano per le persone e soprattutto a chi è in grado di aiutare gli altri.

Il fundraising non è mai il fine, ma il mezzo.

 

Se vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Fundraising Community).

 

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Una colletta per salvare l'isola di Budelli!

Una colletta per salvare l’isola di Budelli!

Una colletta per salvare l’isola di Budelli!

 

Colletta

L’articolo di oggi parla di un grande progetto, una grande colletta su internet per acquistare l’isola di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena, in Sardegna e far sì che questo paradiso rimanga italiano e incontaminato.
L’idea è venuta alla II B della scuola media di Mosso,nel Biellese.

“Vorremmo che fosse l’isola di tutti gli studenti d’Italia.
Abbiamo calcolato che se ogni studente delle scuole italiane mettesse 50cent, avremmo subito i fondi necessari. Naturalmente accettiamo contributi anche da chi non è studente!”
– scrivono nella pagina Facebook nata per promuovere la raccolta fondi.

La campagna “Non si sbudelli l’Italia” è già scattata sui social network e molti hanno iniziato a mettere 50 centesimi a testa.

Colletta

Un’iniziativa di crowfunding che potrebbe regale l’isola ai cittadini, come è accaduto in Nuova Zelanda, dove un gruppo di persone è riuscita ad acquistare la spiaggia paradisiaca di Abel Tasman raccogliendo circa 1,2 milioni di euro.

L’isola stava per passare di mano ad un magnate neozelandese, Michael Harte, che nei giorni scorsi si è però tirato indietro.

Voleva trasformare l’isola in un museo a cielo aperto – spiega Giuseppe Bonanno, presidente dell’ente Parco della Maddalena, a margine di un convegno a Firenze. Ora Siamo di fronte all’eventualità che il tribunale bandisca una nuova asta, oppure che si trovi un concordato con i creditori che vantano il debito che poi ha determinato il fallimento della società che ha portato al fallimento e quindi all’asta. L’isola era di proprietà di una società immobiliare. Si parla di poco meno di tre milioni di euro, la metà del valore è dovuto all’immobile che c’è sull’isola“.

Una volta indetta l’asta, aggiunge Bonanno, “ci sono due mesi per la presentazione dell’offerta, poi il parco ha tre mesi di tempo, per legge, per esercitare il diritto di prelazione a favore dell’ente”.

Intanto dopo quasi trent’anni un piccolo pezzo di Budelli torna nell’isola di La Maddalena. Negli uffici dell’Ente Parco è stato recapitato un pacco con all’interno una lettera e un sacchetto contenente della sabbia proveniente dalla celebre spiaggia rosa. Una ragazza che si è firmata Antonella ha restituito al mittente, dopo 29 anni, quanto aveva prelevato durante un suo viaggio a Budelli. Nella lettera di accompagnamento, si spiegano le ragioni della restituzione: il senso di colpa per quel furto che una giovane ragazza in visita nell’Arcipelago nel 1987 commise “un pò per ingenuità, un pò per incoscienza”.

“Ringraziamo Antonella per la sua scelta” commenta Bonanno. “Non è mai troppo tardi per capire l’importanza dei propri gesti per il mantenimento degli equilibri naturali di un territorio. Ringraziamo anche i bambini di Mosso, perché con la loro mobilitazione hanno sensibilizzato anche i più grandi alla cura di un bene naturale come l’isola di Budelli”.

Intanto, per Bonanno, l’idea migliore è quella degli studenti di Biella.
La piattaforma per la raccolta fondi non è ancora attiva ma gli studenti di Mosso rispondono:

“Appena attivata la piattaforma lo comunicheremo. Iniziate pure comunque la raccolta di fondi. grazie!”.

Ora, per realizzare tutto questo, abbiamo bisogno di quanti più aiuti possibili!

 

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Finanziamento delle idee: Crowdfundung

Finanziamento delle idee: Crowdfundung

Finanziamento delle idee: Crowdfundung

 

Finanziamento delle idee: Crowdfundung

Il finanziamento delle idee: innovative, imprenditoriali, culturali o solidali, grazie al crowdfunding è possibile, ma come funziona questo fenomeno? Scopriamolo insieme.

Che cos’è?

Il crowdfunding, dall’inglese crowd (folla) e funding (finanziamento), è un innovativo sistema di finanziamento dal basso, sempre più utilizzato per portare avanti idee e progetti di vario genere. In questo periodo in cui l’accesso al credito da parte delle imprese è sempre più difficile, il crowdfunding rappresenta una valida alternativa di finanziamento anche nel campo imprenditoriale. Questo particolare tipologia di raccolta fondi sfrutta le potenzialità offerte dal web, per poter pubblicizzare un determinato progetto. Cercando di intercettare un più alto numero di soggetti possibile, che siano interessati a partecipare all’iniziativa, attraverso donazioni in denaro, o contribuendo attivamente con suggerimenti e scambi di informazioni. Ma il crowdfunding non si limita al mondo delle aziende e delle start-up.

A chi si rivolge?

Il crowdfunding è utilizzato per moltissime attività diverse. Può essere impiegato per la realizzazione di progetti imprenditoriali, artistici, cinematografici, musicali, o per la realizzazione di opere di carattere civico o sociale, o ancora, legato alle realtà del no profit. I soggetti che sfruttano questa tipologia di finanziamento, quindi, possono essere singoli individui od organizzazioni, che intendono dare vita ad un progetto, sia esso di carattere culturale, imprenditoriale o solidale. Utilizzando delle specifiche piattaforme di crowdfunding, appositamente create per poter pubblicizzare un’idea e cercare persone interessate alla realizzazione della stessa. Queste piattaforme di crowdfunding, sono differenziate in base al tipo di finanziamento e in base al progetto stesso. Fra le piattaforme italiane ricordiamo: Eppela, Kapipal, Starteed, Produzioni dal Basso (PdB) e SiamoSoci, solo per citarne alcune.

Come funziona?

Una volta lanciata l’idea, da parte di un soggetto od una organizzazione, inizia il processo di ricerca di finanziatori. Tutte gli individui che riterranno il progetto degno di essere condiviso, potranno finanziarlo attraverso le piattaforme di crowdfunding, con somme di denaro anche modeste. I promotori delle campagne di crowdfunding prevedono, solitamente, delle quote, dei benefit o delle ricompense materiali o digitali, per chi ha partecipato al finanziamento. Queste campagne utilizzano il canale web, sia per la condivisione del progetto, che per la raccolta fondi necessaria alla realizzazione. In questo video abbiamo un’efficace e interessante spiegazione del fenomeno del crowdfunding. La particolarità di questa metodologia di finanziamento, sta appunto nella condivisione del progetto fra gli ideatori e i finanziatori, che si uniscono, grazie al web, per la realizzazione di un’iniziativa condivisa.

Per concludere

Come abbiamo visto il crowdfunding non è solamente una metodologia per la raccolta fondi, ma un efficace strumento che permette a singoli e imprese di realizzare progetti importanti e innovativi, che altrimenti non avrebbero visto la luce. Sempre più utilizzato grazie alla condivisione di contenuti e idee nel web, ha già portato alla realizzazione di svariati progetti culturali e sociali importanti. Per avere un quadro più dettagliato sul fenomeno, vi invitiamo a visitare il sito internet italiancrowdfunding.it.

È una realtà in espansione, e ci auguriamo possa continuare a crescere, per unire individui nella realizzazione dei loro sogni, e per portare avanti opere e iniziative che possano migliorare il mondo in cui viviamo.

 

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PHI Foundation: We for Women Marathon

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PHI Women: Il Social FOUNDRAISING si fa correndo!

PHI Women: il Social Foundraising si farà correndo, si svolgerà infatti la We for Women Marathon il grande evento podistico a sostegno della parità di genere e contro ogni forma di violenza sulle donne.

Aiutare è facile, basterà sostenere una delle organizzazioni non profit iscritte e raccogliere donazioni a favore di essa.

Il messaggio della manifestazione è chiaro, offrire pochi giorni prima della festa della Donna una giornata interamente dedicata allo sport e a un tema estremamente sensibile:

“L’obbiettivo principale – afferma Francesca Sala, referente organizzativo We for Women Marathon – è quello di responsabilizzare uomini e donne su un tema così attuale come quello contro la violenza di genere.
É importante riuscire a far capire alla donna che esistono i mezzi per difendersi, e all’uomo che è importante un maggior rispetto nei confronti della figura femminile”.

La manifestazione è promossa da L’Arte di Amarsi ONLUS con il grande contributo di Social Time ONLUS e Stefania Nava (responsabile tecnica), Run Life, il sostegno di Run Card e in partnership con una straordinaria rete di associazioni territoriali e di professionisti.

Splendida iniziativa di Foundraising che parte dall’offline e integra l’online e il social. Quest’anno ogni corridore ha infatti l’opportunità unica di associare alla sfida sportiva una sfida solidale e di ricevere in dono il pettorale: basterà sostenere attivamente una delle organizzazioni non profit iscritte al Charity Program e raccogliere donazioni a favore di essa.

La 42 km e la 21 km partono da Milano (San Babila) e arrivano in Cascina San Fedele nel Parco di Monza La 10 km e la 5 km si svolgono nel Parco di Monza con partenza e arrivo in Cascina San Fedele. Grande l’impegno organizzativo da parte di tantissimi soggetti coinvolti, tutti uniti dal desiderio di offrire un evento sportivo ritenuto da tanti di portata storica:

“Abbiamo scelto lo sport – continua Francesca Sala – per veicolare il nostro messaggio. Non a caso è un grande mezzo educativo che aiuta a rispettare il diverso. Si è deciso di utilizzare questo tipo di manifestazione perché, d’altronde, la maratona nasce proprio per portare un messaggio. Tutti uniti possiamo cambiare le cose”.

Una corsa per dire no alla violenza di genere.
Partecipa all’iniziativa!
Quest’anno al We for Women Marathon il Social Foundraising e lo sport corrono assieme.

Per maggiori informazioni Clicca qui.

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Campagna Raccolta Fondi: 5 utili consigli per la tua campagna di raccolta fondi

Campagna Raccolta Fondi: 5 utili consigli

Campagna Raccolta Fondi: 5 utili consigli per la tua campagna di raccolta fondi

 

Campagna Raccolta Fondi

Campagna Raccolta Fondi: Hai poco tempo a disposizione e devi raccogliere fondi per un progetto? Devi costruire una community online attiva? Scegliere con attenzione su quale canale e che tools utilizzare per veicolare il tuo messaggio?

Ecco alcuni utili consigli per lanciare una campagna di raccolta fondi di successo:

#1 Visual Storytelling

Il visual storytelling è senz’altro un elemento determinante per il successo della raccolta fondi. Le storie commoventi non sempre funzionano. Mostrare anche gli effetti positivi che la campagna andrà a realizzare è importante. Una freccia in più al vostro arco.

I donatori vogliono sapere in che modo il loro contributo farà la differenza. Usa foto uniche che descrivano al meglio il vostro progetto. Crea un breve video (dai 30 secondi fino ad un massimo di un minuto e mezzo). Insomma, sii creativo.

#2 Be Different  

Essere creativi e innovativi è senz’altro un bene, sopratutto in una campagna di raccolta fondi.

Free Timmy, promosso dall’associazione Invisible Children, ne è un bellissimo esempio: “Timmy”, volontario e membro dello staff, decide di chiudersi all’interno di una gabbia. Solamente al raggiungimento della somma prestabilita “Timmy” sarebbe uscito.

campagna di raccolta fondi Free "Timmy"

La campagna fu trasmessa live sul web. I sostenitori attraverso le donazioni potevano decidere di regalare a “Timmy” cibo, coperte e cuscini. Questo divertente espediente ha giocato una ruolo fondamentale, rendendo partecipe il sostenitore. Ben fatto “Timmy”

 

Campagna Raccolta Fondi

#3 Engagement

Coinvolgere il donatore paga, sempre. L’energia che si sviluppa intorno ad una raccolta fondi quando sono i sostenitori ad avere voce in capitolo può essere di grande aiuto.

Per esempio, Belgium’s Flemish League Against Cancer attraverso la campagna Stick Out Your Tongue ha coinvolto direttamente i propri sostenitori. La mission: postare una foto con la lingua di fuori in segno di sfida contro il cancro.

Stick Out Your Tongue

#4 Ringrazia

Ringraziare chi con impegno ha sposato la tua causa è fondamentale. Raccontare e rendere partecipe il donatore dei suoi successi e perché no, anche degli insuccessi, renderà la tua onp trasparente e “tangibile”.

Campagna Raccolta Fondi

#5Dove finiscono i soldi?

Alzi la mano chi almeno una volta non ha pensato a questa frase: “ma quei soldi arriveranno mai a destinazione?”

É importante mostrare dove andranno gli aiuti e come saranno spesi. Rassicurare il donatore è fondamentale. Chi è intenzionato a procedere con una donazione online deve sapere esattamente come sarà impiegato il suo aiuto. Il donatore è il protagonista!

Se ti è piaciuto questo articolo forse ti può interessare come lanciare una campagna di Fundraising di successo

 

 

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Campagna di Fundraising riuscita

Campagna di Fundraising riuscita

Campagna di Fundraising riuscita

 

Campagna di Fundraising riuscita: Hai poco tempo a disposizione e devi raccogliere fondi per un progetto? Devi costruire una community online attiva? Scegliere con attenzione su quale canale e che tools utilizzare per veicolare il tuo messaggio?

Ecco alcuni utili consigli per lanciare una campagna di Fundraising di successo:

#1 Campagna di Fundraising riuscita Elabora Multi-Channel

Per elaborare una raccolta fondi online è necessario mettere in campo tutte le risorse che il web offre. E’ importante quindi costruire una strategia che integri website content, social network e media tradizionali come radio, TV e stampa. Il tuo obbiettivo dev’essere quello di raggiungere i tuo “futuri” sostenitori ovunque essi siano.

Pensa fuori dagli schemi. Social media, website content, email marketing e eventi reali possono costituire la giusta leva per creare interesse intorno alla tua campagna.

Un’ultima cosa: non basta creare una call to action su Facebook e inviare qualche mail e poi chiudere gli occhi aspettando che avvenga il miracolo. Sii flessibile, guai a seguire un modello preordinato e immodificabile senza tener conto delle difficoltà specifiche relative allo svolgimento della campagna.

#2 Campagna di Fundraising riuscita – Senso dell’urgenza

Stabilisci la durata della tua campagna. Una raccolta fondi che dura troppo a lungo cresce a rilento e di conseguenza perde lo slancio iniziale. Il donatore potrebbe pensare: “Guarda ho un interno mese, donerò più tardi”, e poi, sappiamo già come va a finire.

Una campagna di fundraising di breve durata genera il cosiddetto “senso dell’urgenza“. Più il tuo messaggio sarà immediato più i donatori presteranno attenzione, saranno pro attivi e spargeranno la voce.

#3 Campagna di Fundraising riuscita – Call to Action

I “futuri” donatori non hanno voglia di passare ore e tempo prezioso a capire come fare la propria donazione. La soluzione è semplice, anzi universale: reazione tra causa e effetto (esempio, dona ora, salva il panda ecc…). Elimina ogni distrazione, rendi chiara e inequivocabile la tua call to action !

#4 Obbiettivi chiari e reali

Esiste una piccola differenza tra: “Aiutaci a raccogliere 5.000 euro dal 30 di aprile per sfamare 500 famiglie colpite dal terremoto in Ecuador” e ” Aiutaci a raccogliere un milione di euro per risolvere la fame del mondo”. Ho già detto tutto.

Unicef Ecuador, campagna di fundraising

#5 Facilità la donazione

Non c’è niente di peggio nel convincere il sostenitore a donare e allo stesso tempo rendere complicata la donazione. Come si suol dire: “spararsi da soli ad un piede”. L’ideale sarebbe rendere l’operazione accessibile in pochi click. Ecco alcuni pratici consigli:

  • Rendi il processo semplice e veloce
  • Rendi la tua donation page mobile friendly così che i donatori possano donare anche da smartphone
  • Iscriviti a youtube for non profit, così i sostenitori potranno accedere alla donation page direttamente dalla call to action presente nel video
  • Incorpora una call to action all’interno della tua mail

In poche parole? Elimina tutti gli ostacoli che rendono difficoltoso donare.

esempio form per donazioni

Fonte articolo: how to launch a fundraising campaign

 

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