job

PHI JOB: #Diventa parte anche tu di un’idea grandiosa

PHI Foundation cresce e oltrepassa le frontiere della Svizzera si espande in Italia e apre la filiale a Milano e quindi, nel piano di ampliamento del proprio organico ricerca alcune figure professionali da inserire nel team operativo con possibilità di lavoro part time e telelavoro.

PHI Foundation cerca persone con attitudine a lavorare in team, dinamiche, intraprendenti, volonterose e capaci, che hanno voglia di imparare e affrontare nuove sfide, contribuire con le loro conoscenze al miglioramento collettivo.

Sei un esperto in Comunicazione, ti piace scrivere e gestire piattaforme Social, hai abilità nelle logiche e tecniche SEO, SEM, SEA, Link Building, possiedi competenze di CRM, dimestichezza con le PR o gestione Ufficio Stampa, hai fantasia e creatività, esperienza come Fundraiser o know how nell’individuare e realizzare progetti e Bandi orientatati al non profit, sociale e terzo settore in generale, ergo, potresti entrare nel team PHI Foundation.

Se condividi i valori e gli obiettivi di PHI Foundation, ti rispecchi nella filosofia e ritieni di possedere queste qualità allora forse PHI Foundation può diventare anche la tua famiglia.



FUNDRAISER
CROWDFUNDER


Skills:
Esperienza nella raccolta fondi e nel Corporate Fundraising,
ottima conoscenza lingua inglese, familiarità con strumenti web, disponibilità Full Time e Part Time.



CROWDFUNDING
E CRM


Skills:
Maturata esperienza nella gestione piattaforme Crowdfunding, database e software gestionali (CRM), ottima conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



SEO – SEM
SPECIALIST


Skills:
Ottima padronanza delle tecniche di scrittura e di posizionamento in logiche SEO, buona conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time e Part Time.



COMMUNITY
MANAGER


Skills:
Conoscenza approfondita della gestione delle piattaforme Social, influencer sui principali social network, buona conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



PR
MANAGER


Skills:
Comprovata esperienza maturata nelle relazioni con i media players e nella gestione dei canali social, ottima conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



VIDEO
MAKER


Skills:
Buona conoscenza dei tools di video editing e di post produzione, realizzazione di video ripresi ed animati, disponibilità Full Time e Part Time.



SVILUPPATORI
WEB


Skills:
Developer con esperienza nel software orientato al Web, sviluppo Front-End e Back-End, applicazione mobile in linguaggio nativo (IOS – Android), disponibilità Full Time e Part Time.



GRAFICI E
FUMETTISTI


Skills:
Comprovata capacità di realizzazioni di progetti comunicativi sotto forma di disegno o fumetto, grafici web oriented, disponibilità Full Time e Part Time.

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Entra anche tu a far parte della “Community di PHI Foundation” Social Innovation Community (Clicca qui).

Sebastiano De Falco

Phi Foundation

Social Innovation Community: #PHI Jobs

La PHI Foundation, nel piano di ampliamento del proprio organico ricerca alcune figure professionali da inserire nel team operativo con possibilità di lavoro part time e telelavoro.

Se condividi i valori e gli obiettivi di PHI Foundation, se ti piace scrivere e gestire piattaforme social, se conosci le logiche della SEO, se possiedi competenza di CRM, se hai dimestichezza con le PR, se hai fantasia e creatività o se hai esperienza come Fundraiser, potresti collaborare con noi ed entrare nel team di PHI Foundation.

Cerchiamo persone dinamiche, intraprendenti, volenterose e capaci, che vogliano imparare un nuovo mestiere, contribuendo con le loro conoscenze al miglioramento collettivo.

Insieme costruiremo una Community dove Volontari, ONP e Donatori possano collaborare e contribuire a migliorare l’ecosistema sociale.

Se ti rispecchi nella nostra filosofia e ritieni di possedere queste qualità allora forse PHI Foundation può diventare anche la tua famiglia.



FUNDRAISER
CROWDFUNDER


Skills:
Esperienza nella raccolta fondi e nel Corporate Fundraising,
ottima conoscenza lingua inglese, familiarità con strumenti web, disponibilità Full Time e Part Time.



CROWDFUNDING
E CRM


Skills:
Maturata esperienza nella gestione piattaforme Crowdfunding, database e software gestionali (CRM), ottima conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



SEO – SEM
SPECIALIST


Skills:
Ottima padronanza delle tecniche di scrittura e di posizionamento in logiche SEO, buona conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time e Part Time.



COMMUNITY
MANAGER


Skills:
Conoscenza approfondita della gestione delle piattaforme Social, influencer sui principali social network, buona conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



PR
MANAGER


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Comprovata esperienza maturata nelle relazioni con i media players e nella gestione dei canali social, ottima conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



VIDEO
MAKER


Skills:
Buona conoscenza dei tools di video editing e di post produzione, realizzazione di video ripresi ed animati, disponibilità Full Time e Part Time.



SVILUPPATORI
WEB


Skills:
Developer con esperienza nel software orientato al Web, sviluppo Front-End e Back-End, applicazione mobile in linguaggio nativo (IOS – Android), disponibilità Full Time e Part Time.



GRAFICI E
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Comprovata capacità di realizzazioni di progetti comunicativi sotto forma di disegno o fumetto, grafici web oriented, disponibilità Full Time e Part Time.

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Sebastiano De Falco

Phi Foundation

Social Innovation Community: #PHI Angel and Archangel

Se sei un Volontario o rappresenti una Organizzazione Non Profit registrati sulla piattaforma web PHI Foundation e crea il tuo profilo, diventerai un “PHI Angel” e potrai condividere la tua esperienza con i tuoi amici e con gli altri PHI Angels e, divenire coordinatore territoriale: un PHI Archangel.

Registrarsi è semplice, clicca qui.

Nel profilo indica i tuoi dati personali, la mission, gli obiettivi e i progetti anche delle organizzazione non profit che rappresenti. Entrare nella PHI Community ti permetterà di conoscere i Volontari che come te condividono l’interesse e desiderio di aiutare il prossimo. Godrai di una ampia visibilità e avrai la possibilità di accedere ad una serie di vantaggi e di opportunità per far crescere la tua associazione e per realizzare i tuoi progetti.

Insieme costruiremo una Community dove Volontari, ONP e Donatori possano collaborare e contribuire a migliorare l’ecosistema sociale.

Entra anche tu a far parte della “Community di PHI Foundation” Social Innovation Community (Clicca qui).

Sebastiano De Falco

Phi Foundation

Social Innovation Community: #PHI Strategic Partner

Nella piattaforma web PHI Foundation nasce la sezione “PHI Strategic Partner” creata al fine di dare visibilità e credito a tutte le organizzazioni profit e non profit che hanno creduto nei programmi e deciso di diventare Partner di PHI Foundation, sposandone la causa ed entrando a far parte della Social Innovation Community.

Nella piattaforma web PHI, nella sezione dedicata PHI Strategic Partner, viene realizzata l’introduzione dell’impresa con marchio linkabile ad una specifica pagina descrittiva che meglio illustra le attività svolte dall’organizzazione in oggetto.

Il sito web PHI Foundation è molto ben indicizzato sui motori di ricerca e nei Social Network pertanto i partner beneficeranno di una più ampia visibilità e lustro alla propria immagine per il sostenimento al terzo settore.

Tutto questo nell’ottica e con lo spirito di promuovere il network tra PHI Foundation e le organizzazioni che ne faranno parte, in modo da stimolare la cooperazione tra tutti gli attori profit e non profit per provare a raggiungere obiettivi e risultati di interesse sociale attraverso gli strumenti e la filosofia della Social Innovation Society.

Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può Raggiungere l’impossibile

Entra anche tu a far parte della “Community PHI Strategic Partner” di PHI Foundation Social Innovation Community (Clicca qui).

Sebastiano De Falco

Phi Foundation

saper chiedere

#Phi Social Innovation Community: #Non tutti sanno chiedere

Nonostante la sempre più crescente esigenza di fare attività di raccolta fondi all’interno delle Organizzazioni Non Profit, il “Fundraising”, è ancora percepito come strumento “Transitorio non Convenzionale”, da utilizzare esclusivamente in caso di “Necessità” e, cioè, quando serve denaro per progetti urgenti.

Sappiamo bene, invece, che la raccolta fondi non può essere improvvisata, ma deve essere intesa come un insieme di strategie e attività da pianificare, anche, a medio lungo termine.

Questo, sommato alla mancanza di know-how e formazione adeguata, spinge le ONP a compiere una serie di errori che si traducono in un continuo dispendio di energie e risorse senza raggiungere gli obiettivi prefissati (nei rari casi in cui essi siano identificati e definiti…)

Fare Fundraising richiede preparazione nella Comunicazione orientata alla raccolta fondi e proprio l’importanza del lavoro, di un Fundraiser fa la differenza. Coltivare le relazioni con i potenziali Donatori è un processo spesso lungo, delicato, che richiede molta dedizione ascoltando le esigenze, i desideri, la volontà, di chi è interessato a sostenere filantropicamente.

Senza la capacità di guardare lontano e sviluppare una proficua allocazione di tempo e denaro, difficilmente un Organizzazione Non Profit (soprattutto medio/piccola), potrà sperare nella buona riuscita delle sue attività di raccolta fondi.

“Il Fundraising è capacità di coinvolgere risorse su una causa e non l’atto di elemosinare”

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

ONP Senso della Vita

Le ONP e il senso della vita

Ti sarai posto più volte le grandi domande: “Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Le risposte a queste domande sono la tua stessa vita, con i suoi alti e bassi, problematiche e gioie.

Per una onp funziona allo stesso modo: le domande sono le stesse, ma le risposte cambiano. Se le risposte non ci sono (imbarazzati e imbarazzanti silenzi), o sono insufficienti, ci troviamo di fronte ad apatiche e insignificanti onp, magari con nomi altisonanti, con loghi fregiati da patrocini di Enti nazionali, ma che ormai si sono fermate, hanno tolto la chiave dalla toppa e chiuso gli occhi, in attesa di non si sa bene cosa, desiderando forse un’alienazione, una cancellazione dalla storia, senza però muovere un dito.

Sono fermamente convinto che tutte queste onp coperte di polvere e ragnatele, se rimotivate e lustrate a specchio, possono essere ancora una presenza positiva e propositiva, offrendo il servizio per cui sono state pensate e volute. Per fare questo, le onp devono porsi in modo serio le tre grandi domande:

– Chi sono? Ossia: perché sono nata? Qual è la mia specificità come realtà non profit? Dove mi colloco? “Eh una volta eravamo tanti soci, ma ormai siamo rimasti pochi e anziani, non ce la facciamo…” No, siamo fuori strada. Io non ti ho chiesto lo stato di salute dell’associazione. Ti ho chiesto chi è, perché è nata, cosa ha fatto ai suoi albori. “Ah sì!… “ E inizieranno a raccontare tutte le opere meravigliose che hanno compiuto. Questo raccontare è come soffiare sulla cenere, e c’è speranza che qualche brace sia ancora accesa.

– Da dove vengo? Il racconto degli inizi farà riaffiorare volti, episodi, storie, casi risolti, progetti completati. La storia di una onp è fondamentale per capire chi essa sia, perché è nata, come e dove ha operato. Anche nel caso in cui una onp nasce tonda e muore quadrata (alle onp è data questa possibilità, a dispetto del proverbio), ossia negli anni si sviluppa in campi d’azione diversi da quelli dei suoi inizi, la sua storia è di fondamentale importanza, perché contiene il DNA, la forza propulsiva che la fa balzare in piedi ed uscire dal torpore.

– Dove vado? Ossia: come posso riattivarmi? Si deve sovrapporre il “da dove vengo” con l’oggi: quella mission ha ancora senso oggi, oppure è da ripensare e attualizzare?  Questa terza domanda è la scintilla che fa accendere il fuoco, progettando la comunicazione, ridando visibilità alla onp, e quindi inserendo nuove forze di volontariato all’interno della stessa.

Se abbiamo risposto a tutte e tre le domande in modo esaustivo, i nostri occhi saranno lucidi e il nostro cuore farà “tump tump” per l’emozione di essere davanti a una nuova vita della nostra amata onp. Se le cose stanno così rimbocchiamoci le maniche e iniziamo: c’è tanto tanto lavoro da fare!

Purtroppo esiste un’altra possibilità, quando la onp non sa chi è, non sa da dove viene né dove va; o se lo sa non le interessa. La onp in questione è viva solo in vecchie scartoffie, ma non vive, non opera, non propone niente, né a se stessa né al territorio. Se non rispondi (o non vuoi rispondere) alle tre domande, e non desideri un futuro per la tua onp, chiudila. Evidentemente non ha raggiunto il suo scopo, perché non ha avuto persone che credessero nelle sue potenzialità (una onp ha potenzialità immense, proprio come ogni persona), oppure ha completato il suo compito, in quel preciso periodo storico. Meglio chiudere, allora, piuttosto di essere una presenza negativa che sa solo rimpiangere “i bei tempi andati” senza scommettere un cent sull’oggi che la interpella.

Le tre domande sono solo l’inizio. E’ fondamentale però non essere soli, col rischio di dare risposte affrettate e quindi inadeguate. Soprattutto alla terza domanda c’è bisogno dell’esperienza e competenza di un consulente in comunicazione e fundraising che possa progettare un piano consono, in modo da riportare la onp agli antichi splendori e magari anche meglio! Sono più che convinto che questo processo di rinascita di una onp è sempre o quasi sempre possibile. C’è bisogno però di persone che ci credono, che investano le loro energie e che vivano con convinzione lo spirito della onp.

 

Luca Rubin
Phi Foundation

#Social Innovation Community: #Phi Foudation

Amici Miei,

è giunto il momento di raccontarsi poiché, anche una piccola esperienza di altruismo, oggi ci conduce in situazioni delicate, particolari, bellissime, drammatiche. Esperienze che fanno riflettere, suscitando speranze, generando emozioni e offrendo spunti per sogni e storie.

Phi Foundation, solidarietà e sostegno rivolta al mondo del terzo settore, un’avventura dove l’aspetto più bello consiste nel vivere l’immensa generosità delle persone con cui è stato possibile costruire relazioni e collaborazioni importanti.

Siamo professionisti del Fundraising con esperienze e provenienze diverse, ma uniti da un obiettivo unico: mettere a disposizione del terzo settore, strumenti innovativi che permettano di aumentare la Visibilità delle loro azioni e contemporaneamente, fornire a tutte le Organizzazioni Non Profit una piattaforma web facile e intuitiva per raccogliere Donazioni.

Phi Foundation, ideali senza ipocrisie o false verità.

Donare senza ricevere. Se non il sorriso delle tante persone che quotidianamente aiuti.

In un mondo in cui nessuno dà niente per niente, aiutare ci fa sentire utili rendendoci felici, ma allo stesso tempo ci ha aiutato a sviluppare un senso di umiltà e rispetto verso tutti, al di là di qualsiasi diversità.

Condividere progetti all’interno di una comunità, raggiungere gli obiettivi prefissati, migliorare le nostre azioni quotidianamente e innalzare costantemente l’asticella delle aspettative è una cosa che Gratifica Immensamente.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

crowdfunding

#Phi Social Innovation Community: #Fundraising Campaign

In linea di massima qualsiasi raccolta fondi (fundraising) che non preveda una contropartita economica può essere considerata “Donation Campaign” ma, andando nello specifico, questo tipo di campagna si riferisce prevalentemente a raccolta fondi orientate al sociale (Non Profit Orient), operazioni che possono rientrare nelle categorie del “Social Fundraising”.

Indipendentemente dal tipo di campagna di Social Fundraising che vorrai creare (online) e dalla piattaforma web scelta, devi documentarti molto bene prima di avviarla. Ogni piattaforma ha linee guida molto approfondite e specifiche che dovrai leggere con attenzione se vorrai avere una possibilità di successo.

Ricordati che una volta che sarà tutto pronto e ben organizzato, dovrai iniziare  la tua campagna di comunicazione per raccogliere fondi (sia online, che offline) anche un anno prima del lancio della tua campagna di Social Fundraising.

Un aspetto molto importante che spesso viene sottovalutato riguarda le risorse da allocare nei servizi di comunicazione. Non mi riferisco solo alle risorse economiche (sempre indispensabili) ma anche e soprattutto a quelle umane. Infatti, per portare avanti con successo un progetto di Social Fundraising è necessario coinvolgere e “utilizzare” diverse figure professionali a tempo pieno.

E’ necessario dotarsi di un Social Media Manager che segua e gestisca le attività di comunicazione sui canali social e sul web. Bisogna dotarsi di una figura specializzata nel fundraising (Fundraiser), che ne conosca tutti gli aspetti principali, le dinamiche e le logiche che ne regolano le relazioni con i donatori. E’ fondamentale il ruolo del Digital PR, che gestisca le relazioni istituzionali, organizzi eventuali eventi promozionali e curi i rapporti con stampa e blogger. Infine, l’ultima figura fondamentale per questa attività è più tecnica, il Web Designer, in grado di sviluppare contenuti creativi, adattare il sito e le pagine social agli obiettivi e alla scelta del codice linguistico utilizzato e intervenire in tempo reale per risolvere ogni eventuale problematica tecnica che possa intervenire durante la campagna.

Queste sono le principali competenze necessarie per il corretto svolgimento di un’attività di Social Fundraising, chiaramente ci sono tante altre sfumature o competenze che rientrano in gioco durante queste campagne, ma il più delle volte possono essere svolte da una o più delle figure individuate prima.

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Fundraising with Social Media

#Phi Social Innovation Community: #Fundraising

Col termine Fundraising, tradizionalmente si intende la ricerca di donazioni, rivolta principalmente a tutti quelli che sono intorno a noi, invitandoli inoltre a diffondere l’idea anche ai loro contatti. Oltre a ciò, si orientano le attenzioni verso le istituzioni pubbliche, aziende, grandi imprenditori e persone facoltose (immaginando che siano dei filantropi). Si tratta comunque, in questo caso, di una cerchia alla quale non è facile accedere.

Il “Social Fundraising” invece permette di coinvolgere chiunque nella vostra iniziativa, dall’imprenditore facoltoso allo studente che ha visto il progetto online, dallo zio ricco al follower su Social Network.

Il Social Fundraising è una raccolta fondi al fine di supportare iniziative “Non Profit Orient” coinvolgendo Donatori anche (Corporate) tramite attività di (PR) e Comunicazione online e offline.

  • Si possono raccogliere fondi avvalendosi dei “Donation Party” realizzati con tematiche differenti e organizzati per lo scopo.
  • Si può effettuare un’attività di Corporate Fundraising incontrando Aziende e altre Organizzazioni Non Profit (finanziariamente più solide).
  • Si possono realizzare raccolte fondi mediante l’utilizzo delle piattaforme web internazionali di Fundraising.
  • Si può tramite i Social Media raggiungere e coinvolgere un immenso numero di potenziali Donatori.

Ovviamente, mentre con il fundraising tradizionale, non è strettamente necessario (anche se fortemente consigliato) progettare e realizzare una campagna di comunicazione, nel Social Fundraising diventa indispensabile saper utilizzare nel modo migliore i Social Media per avere successo.

Perché uno sconosciuto dovrebbe Fare una Donazione?

  • Donano perché condividono gli obiettivi  del progetto.
  • Donano perché coinvolti emotivamente dall’iniziativa.
  • Donano perché credono in un ritorno di immagine.

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Protezione dati

La protezione dei dati nel Fundraising: fate che la fiducia sia la priorità

Pubblicato 10 Marzo 2016 da Steve Henderson.

Con la Giornata internazionale della donna di questa settimana, le organizzazioni non-profit hanno la possibilità di ispirare il cambiamento del settore in più di un modo, attraverso la campagna #PledgeForParity di quest’anno.

Le tattiche di raccolta fondi sono state molto criticate negli ultimi anni e le organizzazioni adesso devono assicurare di mettere i consumatori al centro della loro attività.

A seguito della Etherington Review la spinta per standard più elevati nella raccolta di fondi, le aziende devono dimostrare che possono essere degne di totale fiducia. Quando la fiducia è recuperata, i donatori avvertiranno un senso di sicurezza e si impegneranno nelle campagne.

Il quaranta per cento dei consumatori, secondo il Direct Marketing Association (DMA), sceglie la fiducia in una organizzazione come il fattore più importante quando si decide di condividere informazioni personali.

Un certo numero di enti di beneficenza hanno recentemente sofferto di una flessione nella raccolta di fondi. Recenti ricerche suggeriscono anche che un’intensa azione mirata verso il target di riferimento ha generato una diminuzione delle probabilità di donare ad una causa come risultato. Le organizzazioni hanno bisogno di mettere il divertimento nella raccolta di fondi e raccogliere sostegno per la loro causa senza offendere o far alterare i consumatori.

Le ONP hanno la possibilità di utilizzare la protezione dei dati e della privacy come un vantaggio competitivo per assicurare ai sostenitori che difenderanno i loro dati. Women Worldwide, per esempio, delinea chiaramente la propria politica sulla privacy online creando un rapporto aperto e onesto con i propri membri.

Quando le persone si impegnano con le organizzazioni e condividere i propri dati personali, la fiducia e il rispetto dei dati è parte integrante. I consumatori hanno standard elevati e aspettative che le organizzazioni non-profit devono rispettare.

L’applicazioni di conformità stanno cambiando e le organizzazioni devono assicurare che siano in linea con la legge per evitare penali. Un’associazione charity, recentemente ha avuto recensioni molto negative in seguito ad abuso di dati personali. Un membro del pubblico si è lamentato in risposta alle azioni dell’organizzazione, dimostrando la consapevolezza tra i consumatori e un crescente interesse per i propri diritti quando si tratta di protezione dei dati.

Le organizzazioni non profit hanno bisogno di aderire al Codice di Fundraising e lavorare insieme per rafforzare il codice, per aumentare la fiducia dei consumatori e l’impegno loro dedicato. In passato la fiducia è stata danneggiata da alcuni enti di beneficenza e alcune organizzazioni hanno dovuto fare cambiamenti positivi per ripristinare la fiducia.

Con un’azione significativa da parte del governo del Regno Unito, si è ottenuto che il settore non-profit dovesse fare i conti con le proprie responsabilità quando si tratta di proteggere i dati dei donatori.

Il Fundraising è ovviamente importante, ma, soprattutto, il sostenitore deve venire prima.

Se si vuole aumentare l’attività delle campagne di raccolta fondi e mantenere relazioni con il donatore, è basilare il rispetto dei dati personali così come ispirare fiducia; la stessa fiducia che i consumatori si aspettano.

Per avere maggiori informazioni clicca qui.

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Marina Midali
Phi Foundation

Facebook Share Donazione

Social Fundraising e Facebook: un’opportunità di dialogo

Il Social Network per eccellenza strizza l’occhio al Fundraising. Da qualche tempo a questa parte Facebook sembra essere particolarmente interessato ai temi sociali.

Il Social di Mark Zuckerberg ha infatti dato vita ad uno strumento per le realtà non-profit. La Piattaforma nasce per consentire ad apposite pagine Facebook di gestire singole campagne di raccolta fondi.

Il Fundraising diventa Social. Creare una pagina dedicata con contenuti multimediali per una specifica campagna di raccolta fondi d’ora in avanti sarà semplicissimo. Ma, a rendere lo strumento realmente interessante è un’altra funzione. Da adesso sarà infatti possibile raccogliere direttamente le donazione degli utenti grazie al tasto “Fai una donazione” e aumentare la visibilità grazie ai pulsanti condividi e invita.

Ma come Funziona il Social Fundraising su Facebook?

Le potenzialità di questo strumento sono enormi. Il motivo è semplice, essere presenti su Facebook è un vantaggio innegabile. La viralità del mezzo consente di agevolare, e non poco, una campagna di raccolta fondi. Per il non profit si apre una possibilità in più per raccogliere donazioni.

Ma come funziona questo innovativo strumento? Quali sono i reali vantaggi offerti alle realtà non profit Scopriamolo assieme:

#1 Pagina Dedicata:

Avere una pagina dedicata  e confermata permetterà all’organizzazione non profit di poter strutturare una campagna di raccolta fondi mirata ad uno specifico progetto.

#2 Semplificare la donazione:

Ricevere gli aiuti direttamente dalla pagina Facebook. La call to action “Fai subito la tua donazione” è chiara e intuitiva.

#3 Trasparenza:

Tenere sempre aggiornati i donatori (e non) sullo stato di avanzamento di una campagna di raccolta fondi.

#4 Rete:

Facebook è il Social Network più utilizzato sul pianeta. Condividere e invitare amici su una compagna allarga la rete di connessione e può innescare una vera e propria viralità.

Per ora il Social Fundraising su Facebook è in fase di test. In questa prima fase lo strumento è stato esteso solo alle Organizzazioni Non-Profit con sede negli Stati Uniti. Hanno aderito, al momento, ONP come Save The Children, Unicef e WWF.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Culturability valorizza il territorio

Bando Culturability aperto fino al 15 Aprile 2016!

La Fondazione Unipolis per la terza edizione ha dato il via a “Culturability!”. In palio 400 mila euro per sostenere progetti culturali innovativi per ridare vita a spazi abbandonati, per avvalorare temi di rilevante attualità come la coesione e l’inclusione sociale.

La forza di questi progetti trova ispirazione nella “Capability” del Premio Nobel Amartya Sen che si fonda con la cultura. Infatti Sen parla di una capacità-azione intesa come libertà e possibilità di vita, non solo economica ma anche dal punto di vista etico e umano. Sen svincola l’idea di libertà dal “permesso” affiancandola alla “scelta”.

Ecco le varie fasi dell’iniziativa.

La call, aperta già dal 15 Febbraio, si chiuderà il 15 Aprile 2016. I progetti si inviano facilmente dal sito (http://culturability.org/bandi/), dal 16 Aprile al 30 Maggio ci sarà una prima valutazione e una successiva selezione di soli 15 progetti. La terza fase, che si svolgerà dal 1 Giugno al 4 Agosto, consisterà nell’avanzamento delle proposte progettuali fino a ottenere gli elaborati finali, che saranno messi nelle mani della commissione che dal 5 Agosto al 22 Settembre ne selezionerà solamente 5 dei 15 prescelti. Infine, l’ultimo step avrà luogo dal 23 Settembre al 30 Novembre e consisterà in un percorso di accompagnamento e nell’erogazione del contributo di 50 mila euro per l’implementazione di ogni singolo progetto. I 150 mila euro rimanenti verranno destinati proprio alle attività di formazione e mentoring.

Per info consultare il sito www.culturability.org

 

Maria Galante

Phi Foundation

Orto dei Sogni

L’Orto dei Sogni Progetto di Missione Sogni Onlus

L’idea di creare il primo orto in ospedale prende spunto dal tema di Expo 2015.

“Nutrire il pianeta, Energia per la vita” e dall’analisi di esperienze analoghe fatte soprattutto in paesi anglosassoni,

dove l’utilizzo di spazi esterni organizzati per il recupero psico-fisico dei malati è stato oggetto di studio e sperimentazioni (Garden Therapy, Horticulturaltherapy) da parte della comunità scientifica.

Anche in Italia questa esigenza è molto sentita all’interno delle strutture sanitarie tanto da rientrare nel Piano Generale di Sviluppo 2011-2016 e nel Programma Verde e Arredo Pubblico in cui si fa esplicito riferimento alla terra e al verde come “spazi di vita e socializzazione”.

Nel 2011 Missione Sogni Onlus inaugura il suo primo Orto dei Sogni all’ospedale L. Sacco di Milano in collaborazione con il Comune di Milano.

Si tratta di un orto dedicato ai giovani degenti del reparto di Pediatria che possono dedicarsi alla cura di piante, fiori e ortaggi con il fine di migliorare la loro qualità della vita.

L’esperienza ha avuto talmente tanto successo che nel corso di questi anni è stata estesa in altre strutture a Milano:

  • Ospedale Luigi Sacco
  • Clinica Pediatrica De Marchi
  • Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori
  • Spazio Vita – Ospedale Niguarda

Gli orti messi a disposizione da Missione Sogni Onlus vedono il coinvolgimento di più di 300 piccoli pazienti che, con grande dedizione ed entusiasmo, impegnano parte della giornata a curare frutta e ortaggi destinati, una volta maturi, a finire sulle loro tavole. Tutto questo è reso possibile grazie al sostegno di esperti educatori dell’Associazione e di orticoltori volontari, che permettono ai bambini di non pensare per un po’ alla loro malattia, di stare all’aperto in compagnia di altri bambini e di prendersi cura di qualcosa che, alla fine darà dei “buoni” frutti.

Per una persona ospedalizzata poter frequentare un contesto diverso dal proprio ambiente di cura, anche a livello tattile e olfattivo, diventa uno stimolo alla guarigione. Inoltre, prendersi cura del verde sia da soli che insieme ad altri valorizza le capacità di ciascuno, ed induce un miglioramento psicofisico.

Per maggiori informazioni Clicca qui.

Valore Non Profit Orient

Phi Social Innovation Community: Valore Produttivo di Utilità Sociale

Il terzo settore realizza cose buone e giuste ma non sa comunicare infatti, da qualche tempo, capita di prestare attenzione alle questioni inerenti la comunicazione “Non Profit Orient” e la percezione del ruolo di Fundraiser e, in generale, al tema del Fundraising.

La comunicazione (non profit orient) dovrebbe ampliare il campo visivo e alimentare la cognizione che abbiamo “sulla raccolta fondi dedicata al non profit” e sulle opportunità, sopratutto in termini di sostegno dei più deboli.

Fondamentale è comprendere l’attività di “Fundraising non profit orient” di cui tanto si parla ma poco si conosce detenendo una visione limitativa e limitante del Fundraising.

Si ritiene (a torto) che il fatto stesso di occuparci di una buona causa sia sufficiente a farci ascoltare.

Niente di più errato poiché, le buone cause, sono sì condizione necessaria, ma certamente non sufficiente. Si potranno raggiungere gli obiettivi esclusivamente quando saremo in grado di sostituire il concetto di Beneficenza con il termine di “ Valore Produttivo di Utilità Sociale”.

Il Fundaraiser è l’arte di saper chiedere. Un po’ per vocazione e un po’ per diletto, tutti possono chiedere ma non tutti sanno chiedere.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi,
chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

ONP e Social Fundraising

Phi Social Innovation Community: ONP e Social Fundraising

Riflettendo sulle difficoltà, e nello stesso tempo la necessità delle piccole e medie organizzazioni non profit (ONP) di reperire risorse economiche attraverso la raccolta fondi, si scopre la loro impreparazione negli strumenti e nelle applicazione metodologie di Fundraising.

La domanda è: Quanto tempo dobbiamo ancora attendere prima che le ONP diano inizio alla valorizzazione delle relazioni che hanno nel territorio in ottica di attivazione di un’efficace strategia di Fundraising online/offline, considerando anche le prospettive di ampliare la propria cerchia d’influenza alleandosi con una più ampia struttura di Social Fundraising e costruire insieme una Social Innovation Community?

La risposta non è scontata perché ci vuole la temerarietà e la lungimiranza di eseguire una scelta importante.

Strutturarsi in Fundraising Orient (anche tecnologicamente) infatti, significa rimettere in discussione l’intero modello organizzativo delle ONP, al fine di trovare non solo fondi ma anche Donazioni in termini di competenze, tempo, people raising e soprattutto relazioni.

Solo curando le relazioni che abbiamo con la realtà che ci circonda, orientandoci inoltre anche verso un Corporate Fundraising più professionale, possiamo davvero implementare una buona strategia di raccolta fondi e il Dono diventa uno strumento mediante il quale rafforzare questi legami.

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Fundraiser

Phi Social Innovation Community: Fundraiser

Lavorare nella Social Innovation Community con Phi Foundation, nell’operosità di raccolta fondi (Fundraising), significa svolgere l’attività di Fundraiser, una professione creativa e multitasking oggi sempre più richiesta dal mercato del lavoro, in particolare, nell’area del terzo settore.

Una professione che richiede competenze specifiche in marketing, statistica, economia, giurisprudenza, amministrazione ma anche un estro creativo e artistico, oltre che una grande determinazione.

Fare raccolta fondi (Fundraising) per le organizzazioni non profit significa lavorare per una giusta causa, che appassiona, in cui crediamo e che ci spinge a desiderare di migliorare le cose grazie al piccolo/grande contributo di tante persone.

Non c’è dubbio che il lavoro del Fundraiser porti più che numerose soddisfazioni personali se fatto bene con passione e attraverso metodi e strumenti corretti.

La domanda che sorge spontanea è: Ma il Fundraiser cosa fa esattamente?

Si usa spesso il termine Fundraiser nel gergo comune, per indicare il comunicatore o l’organizzatore di eventi di beneficenza. In realtà il Fundraiser è questo, ma non solo.

È soprattutto un professionista che svolge l’attività con dedizione, che sa comunicare e agire, perché le parole sono pensieri che diventano azioni dirette a costruire qualcosa di utile, azioni dirette ad aiutare gli altri, e per questo IMPORTANTI.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi,
chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Valore Social Fundraising

Phi Social Innovation Community: Fundraising il valore nel tempo

Il Social Fundraising parte da dentro noi e il punto di partenza indispensabile è la presa di coscienza che deve nascere dal cuore, perché “Chiedere” costa fatica psicologica.

Il Fundraising è uno strumento integrante nelle attività di sviluppo della Social Innovation Community e delle strategie di raccolta fondi e coinvolge perché la gioia di Donare è assolutamente contagiosa.

Il Fundraising non deve essere vissuto come una triste necessità ma come una straordinaria opportunità di crescita, come parte integrante della sostenibilità della causa sociale e progresso della Social Innovation Community.

Fare Fundrasing è un’opportunità che genera un ritorno di valore nel tempo, richiede pazienza e bisogna comprendere che alcuni risultati potranno arrivare presto ed altri anche dopo. I risultati potranno riguardare i fondi, ma anche il tempo delle persone (volontari), beni e servizi gratuiti e non da meno, riuscire a stimolare una sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei media.

Il Social Fundraising è uno strumento al servizio delle cause, con cui Phi Foundation non raccoglie fondi, ma sostiene progetti, promuove organizzazioni non profit, presenta idee e soluzioni per risolvere problemi di carattere sociale. Inoltre Phi Foundation partecipa direttamente alla soluzione del problema, coinvolgendo la Social Innovation Community, e spingendo nei confronti del potenziale benefattore, facendo crescere il desiderio di donare.

Per fare Social Fundraising servono competenze tecniche specifiche affinché tutti gli sforzi siano massimizzati.
E’ indispensabile definire una strategia di medio lungo termine, conoscere le regole del marketing e della comunicazione orientate al non profit, e curare in maniera professionale le tecniche di ricerca e gestione donatori.

Dobbiamo sempre partire da noi stessi, ricordandoci che le donazioni sono elargite alle persone e soprattutto a quelle persone in grado di aiutare gli altri.

Il Fundraising non è mai il fine, ma il mezzo.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi,
chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Donor Persona Social Fundraising e Donor Persona

Phi Social Innovation Community: Social Fundraising e Donor Persona

Donor Persona Social Fundraising e Donor Persona

 

Donor Persona Social Fundraising e Donor Persona

 

Per molti avviare un’organizzazione non profit, grazie alla raccolta fondi (Fundraising) è una chimera e, anche se la fortuna gioca sempre il suo ruolo, per raggiungere gli obiettivi è fondamentale un piano strategico ben pianificato e pertinente. Teniamo sempre presente che non si può realizzare una campagna di Fundraising priva di strategie e obiettivi predeterminati e senza ideare un marketing plan per promuoverla.

Il Social Marketing è fondamentale al fine di divulgare il verbo con il passa parola prima della campagna di Fundraising: più visibilità più possibilità di ottenere i fondi.

Quindi se vogliamo raccogliere, dobbiamo conseguire la massima visibilità, raggiungere il maggior numero di persone possibili, accrescere la nostra popolarità, far conoscere la nostra mission, di conseguenza più Social Marketing, maggiore sforzo da parte delle Digital PR, incrementare il passaparola con il Buzz Marketing.

Per realizzare una campagna di Fundraising di successo, dobbiamo conoscere abitudini e interessi del nostro target, o meglio ancora, delle nostre Donor Persona. È errato pensare che solo gli appassionati di Social Fundraising possano essere potenziali Donatori, si deve andare direttamente da chi è interessato alla nostra iniziativa, individuare le Donor Persona.

Con il Social Fundraising si raccolgono fondi per iniziative, progetti e idee orientate al non profit,

tenendo presente, che un aspetto meraviglioso del Social Fundraising è proprio quello di permettere a persone sconosciute tra di loro di unirsi per aiutare organizzazioni non profit (ONP), a nascere e crescere.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi,
chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

#Mito della Social Innovation Community

Leggenda o forse storia di una comunità che nasce con un giuramento e relativo Patto di solidarietà, infatti il primo agosto 1291 fu fondata la Confederazione Svizzera, su un praticello in riva al Lago dei Quattro Cantoni.

Ogni bambino di tutte le regioni della Svizzera conosce questa storia: su un piccolo praticello adiacente al Lago dei Quattro Cantoni, il primo agosto 1291 si riunirono alcuni uomini. Erano i delegati dei territori di Uri, Svitto e Untervaldo accomunati dall’auto determinazione dei popoli e dall’idea comune di costruire una società orientata alla “Social Innovation Community” fondata appunto su un praticello di Rùtli. Quando gli urani videro arrivare gli uomini di Svitto se ne rallegrarono. Dopodiché giunsero anche gli uomini di Untervaldo.

Fu il delegato di Svitto Werner Stauffacher a pronunciare il solenne giuramento.

È a lui che la Svizzera deve la sua eccezionalità storica nel costituire le basi per una società orientata alla “Social Innovation Community”

Stauffacher disse:

“Siamo uniti dalla volontà di essere liberi!
In considerazione dei tempi difficili, le persone e le comunità di Uri, Svitto e Untervaldo s’impegnano a prestarsi con tutti i mezzi reciproco aiuto contro tutti coloro che, nelle valli o fuori di esse, facessero loro torto o violenza”

E ancora:

“Se qualcuno tra di voi non è disposto a sacrificare la propria vita, i propri beni o il proprio sangue, abbandoni il cerchio”

Nessuno abbandonò il cerchio, dopodiché venne pronunciato il giuramento che fondò la Confederazione:

“Alzate la mano, amici miei di Uri, Svitto e Untervaldo e giurate!
Dio è testimone che abbiamo deciso di proteggere la nostra libertà contro ogni ingerenza straniera, per noi e per i nostri figli!”

La reazione non si fece attendere:

“Lo Giuriamo” Dissero tutti.

Dal giuramento dei Rùtli alla costituzione di una nazione indipendente e pacifica, la strada fu ancora lunga. Ai tre Cantoni fondatori se ne aggiunsero ben presto altri: Lucerna, Zurigo, Zugo, Glarona, Berna…
E già nel 1515 fu stabilito che la Svizzera sarebbe stata una nazione neutrale, come lo è tutt’oggi.

L’unicità della Confederazione Svizzera la rende atta ad ospitare le molte istituzioni cosmopolite (vedi ONU per esempio), a creare e sviluppare nuove idee nell’ambito sociale come le numerose organizzazioni “non profit” internazionali tra le quali si identifica la Croce Rossa, confermando la sua propensione alla tutela delle fasce più deboli e bisognose seguendo l’orientamento della “Social Innovation Community” che tanto la distingue.

Il tradizionale spirito nato in quel praticello e il patto solidale suggellato dagli uomini con un giuramento, è oggi perseguito con fervore da Phi Foundation mediante il sostegno del Terzo Settore, grazie a un innovativo modello di sviluppo denominato “Social Innovation City Program” il quale consente (alle ONP locali) una migliore visibilità nel mercato e maggiori contatti con “Volontari”, (Donatori e Fundraising), eventi e raccolte fondi al fine di facilitare la realizzazione dei progetti.

E tutto ebbe inizio con il giuramento dei Rùtli quasi 725 anni fa!

Sei un organizzazione non profit (ONP) e desideri supporto, entra anche tu nella “Phi Foundation Social Innovation Community”
Troverai tanti amici!

N.B (giuramento liberamente tradotto)