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Il bene torna comune: il bando Storico Artistico e Culturale

Il bene torna comune: bando Storico Artistico Culturale

Il bene torna comune: il bando Storico Artistico e Culturale

 

Il bene torna comune: il bando Storico Artistico e Culturale. L’organizzazione no-profit Fondazione Con il Sud ha lanciato un bando Storico – Artistico e Culturale importante.

Il Bene torna comune per la valorizzazione degli immobili inutilizzati 

Si tratta della quarta edizione di un’iniziativa chiamata Il bene torna comune che mira alla valorizzazione e la riqualificazione degli immobili inutilizzati in Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sardegna.

Per questo progetto la Fondazione con il Sud ha stanziato 4 milioni di euro.

Gli immobili saranno destinati ad associazioni no-profit che si occuperanno della cura e della valorizzazione delle strutture per la collettività.

La storia della Fondazione Con il Sud

La Fondazione Con il Sud è un ente no-profit privato nato nel 2006 dall’unione tra le fondazioni di origine bancaria, del terzo settore e del volontariato per promuovere e favorire lo sviluppo del Sud.

La Fondazione Con il Sud sostiene con i suoi interventi l’educazione dei ragazzi alla legalità, il contrasto alla dispersione scolastica e la tutela e valorizzazione dei beni comuni. In 11 anni sono state sostenute migliaia di iniziative, coinvolgendo 6.000 organizzazioni diverse e oltre 280.000 cittadini, erogando complessivamente 176 milioni di euro di risorse private.

Come funziona il bando Il Bene torna comune? 

Il bando Il Bene torna comune si articola in due fasi:

  • Nella prima fase i proprietari (persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati) dovranno esprimere il proprio interesse nell’aderire all’iniziativa alla Fondazione Con il Sud indicando quale bene immobiliare dovrà essere valorizzato e quale associazione si farà carico della gestione e della cura di questo. Il proprietario dovrà concedere l’immobile in affitto per almeno 10 anni. Per Il Bene torna comune potranno essere candidati beni di valenza storica ed artistica, adatti ad ospitare attività socio-culturali. Non saranno ammessi proprietà già utilizzate e già affidate ad associazioni. Saranno esclusi anche parchi, giardini, ruderi, cimiteri e altri beni non ritenuti in linea con le indicazioni del bando. Sono ammesse, invece, le chiese non più adibite al culto.
  • Nella seconda fase gli enti del Terzo settore saranno chiamati a presentare delle proprie proposte di valorizzazione relative ai beni selezionati. Tali proposte potranno essere presentate da partnership composte da tre soggetti di cui due di Terzo settore.

È possibile inviare candidatura del proprio bene al bando Il Bene torna comune presente sul sito web dell’associazione entro e non oltre il 30 marzo 2018.

Un’occasione molto interessante per tutti quei proprietari e quelle amministrazioni che hanno un immobile inutilizzato da anni e che non hanno la possibilità di rivalutarlo. I progetti, infatti, dovranno incentivare l’uso comune degli immobili e la restituzione alla cittadinanza degli stessi.

Nell’edizione precedente, sono stati proposti 221 immobili inutilizzati. Successivamente, sono stati selezionati 7 progetti di valorizzazione per altrettanti beni.

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Redazione

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