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AL VIA IL 2° GIRO DELL’ITALIA CHE DONA

Il 13 maggio la Ministra Valeria Fedeli incontra gli studenti a Lucca per costruire insieme il Giorno del Dono 2017

In occasione del Festival Italiano del Volontariato in programma questo fine settimana a Lucca, apre ufficialmente il cantiere #DonoDay2017 per disegnare la mappa del 2° Giro dell’Italia che Dona.

Commenta Sebastiano de Falco Presidente di PHI Foundation“Per valorizzare l’Italia del bene l’Istituto Italiano della Donazione (IID), che ha fortemente voluto la Legge 110/15 “Giorno del Dono”, festeggia il 4 ottobre 2017 la terza edizione #DonoDay2017, un giorno dedicato a chi fa del dono una pratica quotidiana. Per questo, a pochi giorni dall’inizio della 100^ edizione del celebre Giro d’Italia su due ruote, parte il conto alla rovescia per il 2° Giro dell’Italia che Dona, un progetto che il nostro Istituto si propone di valorizzare in modo ancora più ampio ed incisivo grazie ad un fitto programma di iniziative lungo tutto l’anno, allo scopo di moltiplicare e diffondere la cultura del dono come strumento per la crescita del Paese. Scuole, Comuni, associazioni, imprese e cittadini insieme per costruire la mappa dell’Italia che dona, un Paese capace di reagire alle difficoltà mettendo al centro la bellezza del dono in tutte le sue forme e di portare avanti la riflessione sull’importanza della buona donazione”.

La presentazione si terrà sabato 13 maggio alle ore 9 presso la Sala Maria Luisa di Palazzo Ducale. Aprirà i lavori Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che incontrerà gli studenti. Francesco Profumo, Presidente Compagnia di San Paolo e Edoardo Patriarca, Presidente IID e Centro Nazionale per il Volontariato, animeranno la Tavola rotonda Educare al Dono oggi, grazie alla moderazione di Elio Silva, Editorialista Il Sole 24 ORE.

Protagonisti i ragazzi nella sessione Studenti maestri di Dono: gli studenti del Polo Scientifico Tecnologico Professionale Fermi Giorgi di Lucca e dell’ I.S.I.S.S. Marco Polo di Cecina (LI) porteranno la loro concreta testimonianza.

Sottolinea Sebastiano de Falco: “L’evento sarà l’occasione per invitare altre scuole ad aggiungersi alle oltre 50 che hanno già aderito a #DonoDay2017 e per invitare Comuni, Organizzazioni Non Profit, Imprese e privati ad essere parte del Giorno del Dono 2017. Grazie infatti alla piattaforma   www.giornodeldono.org tutti possono da oggi candidare la propria iniziativa e, successivamente, partecipare alla Giuria Popolare che decreterà i vincitori dei diversi contest. Il nuovo hashtag  #DonareMiDona caratterizzerà tutte le numerose attività dell’edizione 2017”.

L’adesione non comporta nessun costo ma ogni target ha specifiche modalità che saranno presentate durante l’evento da Ornella Ponzoni, Responsabile comunicazione IID, e che sono sintetizzate qui di seguito. Le premiazioni avverranno il 4 ottobre 2017.

#DonoDay2017 Scuole
In collaborazione con il MIUR, un progetto dedicato alle scuole secondarie di primo e secondo grado. Due modalità di adesione:

  • ADESIONE MORALE: la scuola diventa Testimonial del Giorno del Dono.
  • ADESIONE al Video Contest #DonareMiDona Scuole: la scuola realizza un video che racconta cosa significa donare.

Adesioni entro il 9 giugno; le votazioni si apriranno il 12 giugno e si chiuderanno il 10 settembre.

 

#DonoDay2017 Comuni
In collaborazione con ANCI. I Comuni hanno due modalità di adesione:

  • ADESIONE MORALE: il Comune diventa Testimonial del Giorno del Dono.
  • ADESIONE TERRITORIALE alContest #DonareMiDona Comuni: il Comune realizza una o più iniziative nelle due settimane del dono (25 settembre – 8 ottobre).

#DonoDay2017 Imprese
In collaborazione con Fondazione Sodalitas. Le Imprese hanno tre modalità di adesione:

  • ADESIONE MORALE: l’Impresa diventa Testimonial del Giorno del Dono.
  • ADESIONE ECONOMICA: l’Impresa diventa Partner del Giorno del Dono.
  • ADESIONE ATTIVA al Contest #DonareMiDona Imprese: l’Impresa realizza una o più iniziative nelle due settimane del dono (25 settembre – 8 ottobre).

#DonoDay2017 Non profit
Le Organizzazioni Non Profit (ONP) hanno due modalità di adesione:

  • ADESIONE MORALE: l’ONP diventa Testimonial del Giorno del Dono.
  • ADESIONE ATTIVA al Contest #DonareMiDona Non Profit: l’ONP realizza una o più iniziative nelle due settimane del dono (25 settembre – 8 ottobre).

Comuni, Organizzazioni Non profit e Imprese possono aderire entro l’8 settembre. Dal 9 al 24 settembre si apriranno le votazioni della Giuria Popolare che eleggerà il vincitore per ogni categoria.

#DonoDay2017 per tutti
Tutti possono partecipare al Giorno del Dono 2017:

  • ADESIONE MORALE: diventando Testimonial del Giorno del Dono.
  • ADESIONE ATTIVA: raccontando la propria idea di donoattraverso un pensiero, una foto, un video messaggio diffuso attraverso i propri canali social, taggando IID e scrivendo #DonareMiDona.
  • GIURIA POPOLARE: tutti possono far parte della Giuria Popolareche decreterà i vincitori dei contest #DonareMiDona Scuole, Comuni, Imprese, Non Profit.

 

PHI Foundation Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

 

La Social Innovation (Innovazione Sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali della comunità mediante la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

Una società che dona di più è una società che cresce e che si migliora.

 

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Alessandro Roma

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 7 MAGGIO

#PRIMOMAGGIO: TOTAL SUN AND FUN

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UN PRIMO MAGGIO DI

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PHI Foundation

NOI BAMBINI DI IERI COME ABBIAMO FATTO A SOPRAVVIVERE?

Come abbiamo fatto a sopravvivere noi bambini degli anni 50 – 60 – 70 – 80

 

1.- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag.

2.- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale….

3.- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.

4.- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte, alle prese.

5.- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco.

6.- Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale….

7.- Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari …. cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile.

8.- La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (Si, anche con il Papà).

9.- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno se non di noi stessi.

10.- Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso, senza palestra, ma sempre in giro a giocare ….

11.- Condividevamo una bibita in quattro …. Bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.

12.- Non avevamo playstation, videogiochi, televisione via cavo con miriadi di canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari, computer, internet, chatroom …… Avevamo solo tanti AMICI reali.

13.- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello semplicemente per vedere se lui era lì e poteva uscire.

14.- Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non subivano un trauma.

15.- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno scolastico, perché gli insegnanti avevano ragione.

16.- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità … e imparavamo a gestirli.

La grande domanda allora è questa:

Come abbiamo fatto a sopravvivere? A crescere e diventare adulti?

Oggi è il giorno delle persone più belle che esistano, e tu sei una di loro. Siamo connessi o no, condividiamo augurando

BUONA VITA A TUTTI.

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation 

#SOCIALMEDIA: SUGGERIMENTI PER INDIVIDUARE LE NOTIZIE FALSE

Vogliamo fermare la diffusione di notizie false su Facebook  e gli altri social media. Ci stiamo impegnando per limitarne la diffusione e ti vogliamo fornire alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a capire a cosa fare attenzione:

 

  1. Non ti fidare dei titoli:le notizie false spesso hanno titoli altisonanti scritti tutti in maiuscolo e con ampio uso di punti esclamativi. Se le affermazioni contenute in un titolo ti sembrano esagerate, probabilmente sono false.
  2. Guarda bene l’URL:un URL fasullo o molto simile a quello di una fonte attendibile potrebbe indicare che la notizia è falsa. Molti siti di notizie false si fingono siti autentici effettuando cambiamenti minimi agli URL di questi siti. Puoi accedere al sito per confrontare l’URL con quello della fonte attendibile.
  3. Fai ricerche sulla fonte:assicurati che la notizia sia scritta da una fonte di cui ti fidi e che ha la reputazione di essere attendibile. Se la notizia proviene da un’organizzazione che non conosci, controlla la sezione “Informazioni” della sua Pagina per scoprire di più.
  4. Fai attenzione alla formattazione:su molti siti di notizie false, l’impaginazione è strana o il testo contiene errori di battitura. Se vedi che ha queste caratteristiche, leggi la notizia con prudenza.
  5. Fai attenzione alle foto:le notizie false spesso contengono immagini e video ritoccati. A volte, le immagini potrebbero essere autentiche, ma prese fuori contesto. Puoi fare una ricerca dell’immagine o della foto per verificarne l’origine.
  6. Controlla le date:le date degli avvenimenti contenuti nelle notizie false potrebbero essere errate e la loro cronologia potrebbe non avere senso.
  7. Verifica le testimonianze:controlla le fonti dell’autore per assicurarti che siano attendibili. La mancanza di prove o il riferimento a esperti di cui non viene fatto il nome potrebbe indicare che la notizia è falsa.
  8. Controlla se altre fonti hanno riportato la stessa notizia:se gli stessi avvenimenti non vengono riportati da nessun’altra fonte, la notizia potrebbe essere falsa. Se la notizia viene proposta da fonti che ritieni attendibili, è più probabile che sia vera.
  9. La notizia potrebbe essere uno scherzo:a volte può essere difficile distinguere le notizie false da quelle satiriche o scritte per divertire. Controlla se la fonte è nota per le sue parodie e se i dettagli e il tono della notizia ne rivelano lo scopo umoristico.
  10. Alcune notizie sono intenzionalmente false:usa le tue capacità critiche quando leggi le notizie online e condividile solo se non hai dubbi sulla loro veridicità.

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 23 APRILE

PASQUETTA IN FILOSOFIA ORIENTALE

NON EDUCATE I VOSTRI FIGLI AD ESSERE RICCHI

EDUCATELI AD ESSERE FELICI

COSÌ QUANDO CRESCERANNO

SAPRANNO RICONOSCERE IL VALORE DELLE COSE

E NON IL PREZZO

MANGIATE IL VOSTRO CIBO COME UNA MEDICINA

ALTRIMENTI

MANGERETE LE VOSTRE MEDICINE

COME IL VOSTRO CIBO

CHI VI AMA VERAMENTE NON VI LASCERÀ MAI

PERCHÉ ANCHE SE CI SARANNO

100 MOTIVI PER ANDARE

TROVERÀ SEMPRE UNA RAGIONE PER RESTARE

C’È MOLTA DIFFERENZA

TRA ESSERE UMANI ED ESSERE

UMANO

SOLO POCHI LO CAPISCANO

SEI AMATO QUANDO NASCI

SARAI AMATO QUANDO MUORI

QUELLO CHE C’È TRA I DUE

LO DEVI GESTIRE TU …..!

SE VUOI CAMMINARE VELOCE

CAMMINA DA SOLO …!

MA SEI VUOI ANDARE LONTANO

CAMMINA IN COMPAGNIA …!!

I SEI MIGLIORI MEDICI

LUCE SOLARE

RIPOSO

ESERCICIO

DIETA

FIDUCIA IN SE STESSI

&

AMICI

MANTIENILI IN TUTTE

LE FASI DELLA TUA VITA

E AVRAI UNA VITA SA

SE GUARDI LA LUNA …..

VEDI LA BELLEZZA DI DIO ….

SE GUARDI IL SOLE ….

VEDI LA POTENZA DI DIO ….

E … SE GUAEDI LO SPECCHIO …

VEDI LA MIGLIORE CREAZIONE DI DIO …..

QUINDI CREDI IN TE STESSO ….. !!!

SIAMO TUTTI TURISTI E DIO

È IL NOSTRO AGENTE DI VIAGGIO

CHE HA GIÀ FISSATO LE NOSTRE ROTTE

PRENOTAZIONI E DASTINAZIONI

QUINDI ….!

FIDATI DI LUI

E DIVERTITI IN QUESTO “VIAGGIO”

CHIAMATO VITA  

 

 

PHI Foundation Social Innovation Community

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 16 APRILE

IERI, OGGI, DOMANI: #SOCIALINNOVATION

PHI Foundation è un’organizzazione non profit orientata alla cooperazione, al supporto e sviluppo del terzo settore, impegnata nel dare sostegno alle organizzazioni non profit e collaborazione con le imprese indirizzate verso un’economia etica, al fine di costruire insieme una Social Innovation Community dove realizzare dei progetti congiuntamente e contribuire attivamente al miglioramento e sviluppo delle attività di utilità e valore sociale.

 

PHI Foundation è la prima Social Innovation Community a sostegno di chi si impegna quotidianamente nell’aiutare gli altri, aperta a chi desidera partecipare attivamente al cambiamento e farsi coinvolgere rendendo partecipi l’intera comunità. Cooperare con PHI Foundation significa divenire parte integrante di una Comunità che sviluppa progetti etici di utilità e valore sociale volti alla Solidarietà, Equità, Sostenibilità.

 

PHI Foundation sostiene il terzo settore realizzando insieme alle comunità e organizzazioni partecipanti lo sviluppo dell’innovazione sociale con progetti etici di interesse comune e sostanzialmente rivolti allo sviluppo delle economie locali. La Social Innovation è un nuovo modo di intendere la società e il ruolo che l’individuo deve avere al suo interno. Rappresenta l’evoluzione del concetto di Partecipazione e Cooperazione, dove l’elemento fondamentale è costituito dal Coinvolgimento diretto di tutti i protagonisti in campo.

 

PHI Foundation Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

INSIEME CONTRO IL BULLISMO

Giorno del Dono: a scuola di solidarietà, contro ogni forma di prevaricazione.

 

Il bullismo riempie le pagine di attualità ed è capace di evolvere assumendo sempre nuove forme tanto che anche il Papa, che lo scorso sabato ha incontrato i cresimandi a San Siro a Milano, ha lanciato il suo monito ai ragazzi presenti: mai più bullismo.

 

Un fenomeno in crescita, come dimostrano anche i risultati dell’indagine 2016 Web Reputation e comportamenti rischiosi online realizzata su un campione di 500 giovani lombardi tra gli 11 e i 18 anni da OssCom – Centro di Ricerca sui Media e la Comunicazione dell’Università Cattolica per conto di Corecom Lombardia. Più di un intervistato su quattro ha subito un atto di bullismo, un dato ancor più preoccupante se si considera che, focalizzando l’attenzione solo sui preadolescenti, le vittime salgono a una su tre.
Il Giorno del Dono – #DonoDay2017 – nasce per fare cultura del dono partendo proprio dai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, scuole frequentate da ragazzi dai 10 anni alla maggiore età.

Ci piace pensare al dono come un antidoto al bullismo – Il Giorno del Dono offre un messaggio positivo che può trovare spazio tra i banchi di scuola dove si formano gli uomini e le donne di domani. È nostro desiderio uscire dalle tradizionali logiche del buonismo che non hanno presa sui giovani, ecco perché abbiamo proposto un contest video, strumento nel quale gli studenti hanno molto da insegnarci. Non a caso, inoltre, abbiamo intitolato il contest con l’hashtag #DonareMiDona: i ragazzi sono i veri protagonisti di un nuovo modo di pensare il dono in grado di cambiare le coscienze di tutti. Questa è la sfida che lanciamo loro: aiutateci a vedere quanto il dono ci renda migliori e “più belli” ogni giorno”.

 

PHI Foundation Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

 

Il Dono, espressione dell’Innovazione Sociale caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali delle comunità, esigenze che oggi siamo sempre più in grado di affrontare attraverso la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

UN NEGOZIO VERAMENTE PARTICOLARE

Beneficiando del tempo mite passeggiavo serenamente sbirciando qua e là per negozi, quando entrato in una bottega, dietro il bancone, con mio stupore vedo un Angelo.

Meravigliato e sconcertato, chiedo all’Angelo:

Si vende qualcosa in questo negozio?

“Tutti i Doni di DIO”

Mi risponde l’angelo.

Costano molto?

Chiedo io.

“Assolutamente niente, è tutto gratis!”

Risponde l’angelo.

 

Allorché inizio a curiosare nelle vetrinette del negozio, dove vi sono bottiglie di Fede, pacchetti di Speranza, confezioni di Felicità, tentennante, tiro un grande sospiro e mi faccio coraggio e inizio a ordinare: “Gentilissimo Angelo potrei avere per favore, molto Amore, tutto il Perdono possibile, una bottiglia capiente di Fede, abbastanza Felicità e la Salvezza per tutti miei cari e amici?”

 

L’angelo mi prepara un pacchettino ben confezionato, ma così piccolo da stare nel palmo della mia mano.

Perplesso domando all’Angelo, tutto qui?

E Lui sorridente mi risponde:

“Mio caro Fratello, il negozio di DIO non vende frutti ma semi”.

 

PHI Foundation social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engament sociale al servizio della collettività

 

La Social Innovation (Innovazione Sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali delle comunità, esigenze che oggi siamo sempre più in grado di affrontare attraverso la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

SOCIAL INNOVATION: UN SABATO IN ALLEGRIA

Siamo a proporvi un sabato in allegria con vignetta scherzosa e divertente nell’intento di allietarvi il weekend e augurandovi serenità e felicità.

 

PHI Foundation Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

 

La Social Innovation (innovazione sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali delle comunità che oggi siamo sempre più in grado di affrontare attraverso la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

UNA DIGITAL STORY LUNGA UN CURRICULUM

Tutte le esperienze compongono il nostro curriculum che parla di noi con lo scopo di trasmettere la nostra formazione e professionalità facendo trapelare anche alcuni aspetti della nostra vita.  Chi siamo, a cosa aspiriamo, quali sono le nostre priorità, ciò che si legge nel curriculum coincide? Molti individui prestano la loro opera per “buone cause” per acquisire esperienza e fare pratica, specializzarsi, ma non solo, anche al fine di legittimare la loro professionalità tramite certificazioni o attestati di riconoscimento dell’opera “pro bono” compiuta.

A proposito di curriculum desideriamo mettere in evidenza due nostri nuovi “Volontari Digitali” nelle persone di Giorgio D’ambrosio https://www.facebook.com/dambrosio.giorgio.1?fref=ts  e sua moglie Sabina Santucci https://www.facebook.com/sabina.santucci.9?fref=ufi (la quale in questi giorno ha festeggiato il suo compleanno, anche in formula digitale, pubblicando su facebook tutte le foto del lieto evento).

Giorgio e Sabina due nuovi “PHI Digital Volunteers” che riscuotono molto successo espandendo anche la propria visibilità (online – offline) e ampliando la cerchia delle amicizie ma soprattutto sostenendo la causa della PHI Foundation nel divulgare il verbo della Social Innovation.

Cos’è la Social Innovation e cosa si intende con questa espressione?

La Social Innovation è un cambiamento nel modo di fare le cose, un elemento innovativo nel contesto della collettività. Un’interruzione rispetto alle soluzioni generalmente utilizzate e presenta una risposta costruttiva a problemi di ordine economico e sociale.

La Social Innovation contribuisce così al miglioramento degli individui e delle comunità.

Nel più lungo termine e qualora operata da movimenti sociali sufficientemente autorevoli, la Social Innovation può essere fonte di trasformazione sociale e motrice di cambiamento.

La Social Innovation deve essere considerata una risorsa strategica per tutti i Paesi che vogliono pensare allo sviluppo della società in modo nuovo.

Possiamo dire che orientarsi alla Social Innovation oggi è un modo concreto per rispondere alle difficoltà del momento e cercare di risolvere alcuni problemi della nostra società.

La Social Innovation è fatta di idee, creatività, metodologie innovative per trasformare principi teorici e ricerca nella prosperità della comunità sempre più attenta alla sostenibilità e allo sviluppo.

Possiamo dire che per Social Innovation si intende un modo più pragmatico e si può parlare di una tipologia di innovazione capace di creare nuovi saperi, tecnologie, strumenti e forme organizzative con finalità di natura Etica.

Social Innovation è creazione di nuove idee, prodotti, servizi che soddisfano bisogni sociali e nello stesso tempo creano nuove collaborazioni e relazioni.

Il termine Social Innovation esprime, infatti, un doppio significato: innovazione intesa come utilizzo di tecnologie e innovazione realizzata da una comunità e non da un unico individuo o un organismo. Diventa così un risultato collettivo che richiede accordi, condivisioni co-adaptation e dialogo. Si ha, infatti, innovazione sociale solo quando persone e organizzazioni svolgono un ruolo attivo e collaborativo nella realizzazione concreta dei processi innovativi, attraverso la creazione di reti sociali (soddisfare i bisogni della collettività e affrontare le nuove sfide per lo sviluppo). Le nuove comunità dovranno avere una grande capacità di vivere i cambiamenti derivanti: dall’evoluzione scientifica e tecnologica, dal confronto culturale sociale ed economico con le altre comunità con cui bisogna cooperare e competere, dalle incertezze e dai rischi presenti nei piani per garantire un benessere minimo o una cittadinanza inclusiva. Tutto questo può essere gestito al meglio solo attraverso la bussola della Social Innovation, che implica una strategia per la formazione di smart-people, i quali devono vivere secondo i principi dello smart-living in delle smart-communities o smart-cities. Queste ultime da intendere come città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governance partecipata.

Tutto questo spinge a puntare prioritariamente sulla smart-education (sviluppo di piattaforme territoriali di e-learning, di public digital library, ecc.), cittadinanza attiva (strumenti di open-government, legalità, uso responsabile del territorio, ecc), capacità di vivere il cambiamento (strumenti e azioni che agevolino il cambiamento delle regole sociali e la capacità di realizzare e utilizzare le innovazioni). In tutte queste azioni è certamente rilevante il ruolo dell’ingegneria e in particolar modo di quella legata all’ICT (Information & Communication Technology).

Sabina e Giorgio insieme agli altri membri della comunità PHI Foundation sostengono il divulgarsi del pensiero della Social Innovation e con il loro supporto digitale contribuiscono allo sviluppo della nuova Entità Partecipativa e di condivisione, certificata con il prezioso Attestato redatto in carta pergamena “PHI Digital Volunteers” a riconoscimento della loro efficace opera.

L’innovazione sociale è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali che la volontà delle persone sembra sempre più in grado di affrontare con la responsabilizzazione degli individui, e la volontà di cambiare le relazioni sociale.

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RIPARTIRE INSIEME: EREDI E NON REDUCI

RIPARTIRE INSIEME: EREDI E NON REDUCI

RIPARTIRE INSIEME: EREDI E NON REDUCI

 

RIPARTIRE INSIEME: EREDI E NON REDUCI: Dalle parole di Matteo Renzi al Lingotto, oltre a tutti i ringraziamenti ai partecipanti e (in particolare ai volontari), emerge che non vi è prospettiva di sviluppo senza un vero e risolutivo cambiamento, quindi, “ripartire insieme” andando incontro, anzi, “rivendicare il futuro” come “eredi e non reduci” di un passato verso il tramonto.

 

Matteo Renzi parla della lotta per l’uguaglianza e garanzie di riscatto sociale delle pari opportunità, di promuovere il capitale umano, affrontare la sfida educativa rivendicando un futuro progressista in direzione di una società etica con solidi valori, rilanciando contenuti e ideali, contemporaneamente restituire una speranza al paese al fine di garantire solide prospettive alle generazioni future.

 

Matteo Renzi propone partecipazione e coinvolgimento lanciando una provocazione da progressista e innovatore, “realizziamo insieme lo sviluppo dell’innovazione sociale con progetti di interesse comune e sostanzialmente rivolti a dare lavoro ai meritevoli e progresso in assoluta trasparenza restaurando un clima di fiducia tra il cittadino e le istituzioni”.

 

L’innovazione sociale è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali che la politica tradizionale sembra sempre più in grado di affrontare, la responsabilizzazione dei gruppi e degli individui, e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

“Eredi non Reduci”

 

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SERVIZI PUBBLICI PAGATI CON MONETA SOCIALE

SERVIZI PUBBLICI CON MONETA SOCIALE

SERVIZI PUBBLICI CON MONETA SOCIALE

 

SERVIZI PUBBLICI PAGATI CON MONETA SOCIALE

SERVIZI PUBBLICI PAGATI CON MONETA SOCIALE: La città settentrionale di Zugo, del cantone svizzero Zugo, ha deciso di consentire, per alcuni servizi pubblici come parte di un giro di prova, pagamenti in moneta sociale locale (moneta complementare locale – Local Crypto Social Money.

 

Per alcune prestazioni comunali (che includano servizi di pubblica utilità), sarà concessa la possibilità di pagarli con moneta sociale locale, fino a 200 franchi di valore.

 

Il periodo di prova è destinato a valutare la vitalità economica a lungo termine di accettare in pagamento per i servizi pubblici la crypto valuta.

La città di Zugo, è conosciuta come “la crypto valley”, un’area geografica, dove lavorano molte start-up tecnologiche che sviluppano in orientamento della crypto valuta con riferimento alla tecnica denominata (blockchain-based).

 

Il sindaco di Zugo dice: “Vogliamo esprimere la nostra apertura a creare un clima favorevole allo sviluppo delle nuove tecnologie in particolare orientato alle crypto money … il nostro obiettivo è di soddisfare le esigenze imprenditoriali al fine di consolidare la crescita ottimale nel nostro ambiente fiorente delle crypto money”.

 

Pertanto, innovazione tecnologica nel rispetto dellinnovazione sociale la quale è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali con la responsabilizzazione e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

La Social Innovation si concentra sulle nuove tipologie di lavoro e avanzate forme di cooperazione (modelli di business o capitalismo Etico), in particolare attività sostenibili con il fine di aumentare la qualità della vita.

 

“Insieme siamo in grado di nutrire il seme di altruismo che è insito in ognuno di noi”

 

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è il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività 

 

LA MONETA COMPLEMENTARE EVOLUZIONE SOCIALE UN BENE COMUNE

 

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Sebastiabo de Falco

PHI Foundation

INNOVAZIONE SOCIALE: LA PAROLA MAGICA

INNOVAZIONE SOCIALE: LA PAROLA MAGICA

INNOVAZIONE SOCIALE: LA PAROLA MAGICA

 

Innovazione Sociale è una corrente filosofica che si concentra sull’evoluzione concettuale delle persone, sulle idee e le soluzioni che creano valore sociale a beneficio della comunità sia nel profit sia nel non profit volgendosi ad un welfare sostenibile.

 

Esaminiamo i processi attraverso i quali sono generate le innovative rivoluzioni ideologiche e tecnologiche, osserviamo la fecondazione intersettoriale alla base dei tre meccanismi fondamentali che stanno guidando la contemporanea Social Innovation:

  • Scambio di idee e valori;
  • Rigenerazione dei ruoli e relazioni;
  • L’integrazione del capitale privato a sostegno degli investimenti pubblici e la filantropia.

In definitiva, i problemi più difficili e importanti non possono essere compresi, e tanto meno risolti, senza il coinvolgimento del terzo settore, organizzazioni non profit, investimenti pubblici e privati.

 

Innovazioni Sociali, nuove strategie, concetti idee, organizzazioni che soddisfano esigenze sociali in diversi settori dal lavoro, l’educazione, la salute, al fine di sviluppare e rafforzare le comunità. Nella Social Innovation vi sono compresi i processi sociali innovativi e partecipativi, quali per esempio le tecniche e software open source, innovazioni orientate a scopi ed utilizzi sociali come microcredito, il volontariato e l’apprendimento a distanza, e molto altro ancora.

 

La Social Innovation si concentra sul processo di innovazione e cambiamento che prende forma favorendo l’organizzazione interna delle imprese al servizio della produttività e del bene comune (Corporate Social Responsibility) responsabilità sociale d’impresa con link diretto l’enciclopedia digitale Wikipedia simbolo della Social Innovation Partecipativa e dei concetti intrinseci.   https://it.wikipedia.org/wiki/Responsabilit%C3%A0_sociale_d’impresa

La Social Innovation si concentra sulle nuove tipologie di lavoro e avanzate forme di cooperazione (modelli di business o capitalismo Etico), in particolare attività sostenibili.

 

L’innovazione sociale è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali che la politica tradizionale sembra sempre più in grado di affrontare, (vedi quanto affermato da Matteo Renzi), la responsabilizzazione dei gruppi e degli individui, e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

Quindi, l’innovazione sociale è spesso presentata come un modo per aumentare la qualità dei servizi sociali e la loro economicità, offrendo equivalente, se non superiore, i risultati nonostante i notevoli vincoli di bilancio.

 

“Insieme siamo in grado di nutrire il seme di altruismo che è insito in ognuno di noi”.

 

Phi Foundation Social Inovation Community

è il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività 

 

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

INIZIAMO CON LA SOCIAL INNOVATION CITY PROGRAM

Social Innovation City Program è un progetto studiato e pianificato da PHI Foundation con l’intento di connettere idee e persone all’interno di una community che abbia come scopo principale quello di innovare e valorizzare l’ecosistema culturale e sociale, attraverso la promozione di nuove pratiche relazionali e la creazione di nuove reti di contatti interpersonali.

Phi Foundation adotta un approccio partecipativo coinvolgendo le Organizzazioni Non Profit locali nello sviluppo del progetto nelle singole aree d’influenza.

PHI Foundation mediante lo sviluppo del City Program vuole mettere in rete e in connessione tra loro i cittadini di un circoscritto ambito territoriale e stimolare l’ecosistema culturale locale per promuovere una innovazione sociale nell’ambito del terzo settore e in particolare delle attività Non Profit.

La speranza è di qualificare le competenze e incrementare la consapevolezza dei cittadini già attivi sui temi di innovazione socialesviluppo locale e partecipazione, individuando le criticità e le potenzialità più caratteristiche del territorio; elaborando innovativi modelli di finanziamento che coinvolgano il pubblico e il privato, progettando iniziative di raccolte fondi mediante molteplici strumenti come il Crowdfunding e Fundraising civico per progetti sociali e culturali che riguardino la comunità locale di riferimento, con lo scopo di sviluppare il territorio.

Per chiedere informazioni sul Social Innovation City Program.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

 

L’EVOLUZIONE DEL PHI CITY PROGRAM

Il Social Innovation City Program è un progetto studiato e pianificato da PHI Foundation con l’obiettivo di connettere idee e persone all’interno di un network che abbia come scopo quello di innovare e valorizzare l’ecosistema culturale e sociale, attraverso la sviluppo di nuove pratiche relazionali e la creazione di nuove reti di contatti interpersonali.

PHI Foundation adotta un approccio partecipativo coinvolgendo le Organizzazioni Non Profit locali nello sviluppo del progetto nelle singole aree d’influenza.

Il PHI City Program vuole mettere in rete e in connessione tra loro i cittadini di un circoscritto ambito territoriale e stimolare l’ecosistema culturale locale per promuovere una innovazione sociale nell’ambito del terzo settore e in particolare delle attività Non Profit.

La speranza è di qualificare le competenze e incrementare la consapevolezza dei cittadini già attivi sui temi di innovazione sociale, sviluppo locale e partecipazione, individuando le criticità e le potenzialità più caratteristiche del territorio; elaborando innovativi modelli di finanziamento che coinvolgano il pubblico e il privato, progettando iniziative di raccolte fondi mediante più strumenti come il Crowdfunding e Fundraising civico per progetti sociali e culturali che riguardino la comunità locale di riferimento al fine di svilupare il territorio.

Entra in PHI Foundation Social Innovation Community.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Social Innovation Community: #PHI Strategic Partner

Nella piattaforma web PHI Foundation nasce la sezione “PHI Strategic Partner” creata al fine di dare visibilità e credito a tutte le organizzazioni profit e non profit che hanno creduto nei programmi e deciso di diventare Partner di PHI Foundation, sposandone la causa ed entrando a far parte della Social Innovation Community.

Nella piattaforma web PHI, nella sezione dedicata PHI Strategic Partner, viene realizzata l’introduzione dell’impresa con marchio linkabile ad una specifica pagina descrittiva che meglio illustra le attività svolte dall’organizzazione in oggetto.

Il sito web PHI Foundation è molto ben indicizzato sui motori di ricerca e nei Social Network pertanto i partner beneficeranno di una più ampia visibilità e lustro alla propria immagine per il sostenimento al terzo settore.

Tutto questo nell’ottica e con lo spirito di promuovere il network tra PHI Foundation e le organizzazioni che ne faranno parte, in modo da stimolare la cooperazione tra tutti gli attori profit e non profit per provare a raggiungere obiettivi e risultati di interesse sociale attraverso gli strumenti e la filosofia della Social Innovation Society.

Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può Raggiungere l’impossibile

Entra anche tu a far parte della “Community PHI Strategic Partner” di PHI Foundation Social Innovation Community (Clicca qui).

Sebastiano De Falco

Phi Foundation