Articoli

We for Women Marathon contro violenza

We for Women Marathon: #No alla violenza

Runners da tutta Italia, Milano/Monza, #No alla violenza

6 marzo 2016 – ore 09,30

ll 6 marzo p.v. si svolgerà We for Women Marathon, grande evento podistico competitivo, ambito sia per il percorso, utilizzato l’ultima volta nel 1951, sia per il messaggio sociale che intende veicolare: la parità di genere contro ogni forma di violenza, soprattutto sulle donne.

Obiettivo primario è infatti quello di offrire, a ridosso della festa della Donna, una giornata all’insegna dello sport e del benessere individuale e collettivo, per ricordare a chi ha paura che la strada per liberarsi dalle catene della violenza e degli stereotipi di genere c’è, ed è percorribile.

La 42 km e la 21 km partono da Milano (San Babila) e arrivano in Cascina San Fedele nel Parco di Monza.

La 10 km e la 5 km si svolgono nel Parco di Monza con partenza e arrivo in Cascina San Fedele.

Presso la Cascina San Fedele nel Parco di Monza, punto di arrivo di tutte le competizioni, sarà allestito un village con molte associazioni pronte ad intrattenere le famiglie e soprattutto i più piccoli con laboratori e simpatiche attività ludico-creative.

Grande l’impegno organizzativo da parte di tantissimi soggetti coinvolti, tutti uniti dal desiderio di offrire un evento sportivo ritenuto da tanti “di portata storica“.

La manifestazione è promossa da L’Arte di Amarsi ONLUS con il grande contributo di Social Time ONLUS e Stefania Nava (responsabile tecnica), Run Life, il sostegno di Run Card e in partnership con una straordinaria rete di associazioni territoriali e di professionisti, tra cui Mi diras Nur, 6 Social, Papilio, Good Guys International, Action Woman, Mediarevolution e tanti altri.

Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Città di Sesto San Giovanni, Comune di Monza, Reggia di Monza, CSV M&B, Coni e Federazione Italiana Atletica Leggera hanno patrocinato la competizione. Inaspettato e fondamentale il contributo di organizzazioni nazionali ed internazionali quali la Puglia Marathon e la GariwoForesta Dei Giusti la cui giornata europea si celebrerà proprio il 6 marzo e la partecipazione attiva di numerosi maratoneti e maratonete internazionali che hanno condotto il nostro evento sportivo oltre il confine lombardo (saranno presenti anche nella conferenza stampa).

Indispensabile il ruolo di Straumann Italia, quale main sponsor, e delle altre aziende che hanno sostenuto e creduto nell’iniziativa quando essa era solo nella fase embrionale e ne hanno permesso la realizzazione quali EF Corporate Solution, Affari&Sport, RunningWarehouse Europe, Serim, Just B, lo sponsor tecnico MacronStore Grande Milano e i media partner ufficiali Radio Deejay, BenEssere, Il Cittadino e Brianza Sport.

Su tutto il materiale promozionale del nostro evento è stata promossa l’APP SHAW, interamente gratuita per iOS e Android. Tramite un click ci si connette al numero 112 per richiedere aiuto in situazioni di emergenza, ma fornisce anche informazioni legali su violenza e stalking.

We for Women Marathon in collaborazione con Rete del Dono, promuove un Charity Program.

Per quest’anno si ha l’opportunità di associare alla sfida sportiva una sfida solidale e di ricevere in dono il pettorale: basterà sostenere attivamente una delle organizzazioni non profit iscritte al Charity Program e raccogliere donazioni a favore di essa.

Oltre alle premiazioni delle diverse competizioni, sarà consegnato un premio speciale “Fabrizio Cosi”, per ricordare la sua passione per la corsa, la sua allegria, la sua generosità, la sua ironia, ricordi indelebili che il destino non cancellerà mai nonostante lo abbia allontanato da noi.

Alla conferenza stampa è prevista la partecipazione di: Giulio Gallera (Assessore Reddito di Autonomia ed Inclusione Sociale Regione Lombardia), Andrea Maria Gradante (Maggiore Esercito Italiano), Grazia Maria Vanni(Presidente FIDAL del Comitato Regionale Lombardia), Andrea Rivolta (Vice Sindaco Città di Sesto San Giovanni), Ulianova Radice (Direttrice Gariwo, La Foresta dei Giusti), Francesca Sala (Responsabile Progetto We for Women Marathon), Stefania Nava (Responsabile Tecnico We for Women Marathon), Giorgio Calcaterra (3 volte campione del mondo della 100 km di ultramaratona), Fabiola Spinelli (famosa per i suoi 100 km nel Sahara).
Tra gli atleti presenti: Valentina Silvano, Marek Dryia, Denise Neumann, Simona Gilardoni, Gianpasquale Fornarola.
Testimonial d’eccezione: Luisa Betty “la regina delle maratone”.

A conclusione della conferenza stampa, è previsto un brindisi con i giornalisti ed ospiti presenti.
Per accrediti o prenotare interviste contattare Beatrice Di Virgilio, Responsabile comunicazione We For Women Marathon.

Per maggiori informazioni Clicca qui.

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Redazione

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Associazione Mercurio, per fare la differenza

Associazione Mercurio, per fare la differenza

La nascita dell’Associazione

Associazione Mercurio (www.associazione-mercurio.org) nasce qualche anno fa, a Milano, dalla volontà di un gruppo di persone diverse animate da un progetto comune, quello di unire l’arte alla scienza.

È così che Matilde, Stella e Caroline si mettono assieme e, coinvolgendo amici con background differenti portano in Italia “Pinksie the Whale Celebrating Difference” e avviano il progetto “Da Grande Anch’io” per divulgare il sapere scientifico legandolo alle diverse manifestazioni dell’ingegno umano, come l’arte, lo sport, la musica, la pittura, il teatro ecc.

La voglia è quella di fare propulsione e l’iniziativa è vincente.

A questo punto si stabilisce che i progetti devono diventare qualcosa di più strutturato e viene fondata nel 2014 l’Associazione Mercurio, dove oltre a Matilde, Stella e Caroline operano attivamente Francesca, Orietta, Massimo, Franca, Carlo, Paolo, Giovanni e sempre più persone si uniscono.

Vengono coinvolti, artisti, designer, creativi, scienziati, professori universitari, docenti, liberi professionisti tutti con un unico scopo creare reti per portare eccellenza e far conoscere e sviluppare i talenti dei ragazzi.

La Filosofia dell’Associazione Mercurio

La filosofia di Associazione Mercurio è quella di fare la differenza, la differenza per un bambino o un ragazzo.

Questi ragazzi devono essere gli artefici del loro futuro e noi dobbiamo aiutarli a scoprire i loro talenti, le loro abilità, realizzandosi in tutte le proprie sfaccettature.

Un partner di eccellenza come l’università Bicocca di Milano collabora con l’Associazione per motivare e orientare i ragazzi nel loro percorso di studi.

Alle elementari si lavora maggiormente con un tipo di approccio Artistico – Creativo. Alle medie si presentano le eccellenze del mondo della scienza e della medicina.

Ai licei o in generale alle scuole superiori si cerca di fare la differenza con “Make the Difference”, presentando agli studenti una rosa di professioni.

La maggior parte di questi progetti, con l’aiuto dei volontari, vengono realizzati in contesti periferici per offrire anche a ragazzi meno fortunati la possibilità di entrare in contatto con altre realtà del mondo, dando loro una possibilità di conoscenza e di sbocchi professionali.

Attraverso laboratori didattici, spettacoli e uno scambio di dialoghi e ascolto si cerca di creare un percorso formativo con i ragazzi per farli crescere e dare loro un’opportunità anche solo di conoscenza di mondi diversi e di comprensione delle loro attitudini e capacità. 

L’Associazione Mercurio

L’Associazione Mercurio ha un sito bello e funzionale, www.associazione-mercurio.org e potete consultarlo per venire a conoscenza sia della loro realtà sia dei loro fantastici progetti come Da Grande Anch’io, Pinksie, Make the Difference.

In particolare in questo periodo l’Associazione Mercurio invita a partecipare per il 1 Aprile allo spettacolo “Lo Spartito di Walt” rivolto a tutte le età all’Auditorium La Verdi di Milano.

Sarà un grande evento dove si alterneranno musiche riadattate dalla New Pop Orchestra sotto la direzione del maestro Alfredo Conti e il pubblico verrà intrattenuto da divertentissimi sketch degli storici doppiatori  Nunziante Valoroso e Alessandro Quarta.

L’evento sarà arricchito da una bellissima lotteria caratterizzata da cimeli Disney degli anni ’30 e il ricavato andrà a sostegno anche di Associazione Mercurio.

Per avere maggiori informazioni sull’evento ma anche sull’Associazione Mercurio potete scrivere a info@associazione-mercurio.org

 

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Redazione

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d’Agome Kpodzi Istruzione e pari opportunità per tutti i bambini

D’Agome Kpodzi: Una Scuola

D’Agome Kpodzi: Una Scuola

D’Agome Kpodzi: Istruzione e pari opportunità per tutti i bambini

D’Agome Kpodzi: Nel piccolo villaggio di d’Agome Kpodzi, nel distretto di Kpalimè a 120km dalla capitale togolese Lomè, la scuola non è per tutti i bambini.

La richiesta di istruzione cresce ogni giorno, e non tutti i bambini riescono ad avervi accesso.

La piccola scuola pubblica del villaggio è composta da un agglomerato di 6 capanne di paglia e fango, senza luce ed acqua corrente, dove una classe con 20 banchi viene stipata fino a contenere 40/50 bambini che studiano e scrivono in condizioni difficili.

L’unica altra alternativa di istruzione che si trova nei dintorni è una scuola privata, che richiede il pagamento di una retta e l’acquisto di materiali scolastici, condizione impossibile per la popolazione estremamente povera di d’Agome Kpodzi che vive esclusivamente di agricoltura.

L’impegno delle associazioni

L’associazione Vite Intorno Onlus nata a Milano e composta esclusivamente da volontari, che attraverso aiuti immediati, assistenza e sostegno, aiuta a migliorare le condizioni di vita di bambini e famiglie che vivono nella povertà, sia in Italia che all’estero.

Da qui nasce il progetto “ una scuola per i bambini d’Agome Kpodzi ”, che raccogliendo l’esigenza delle famiglie del villaggio, di veder istruiti i propri figli ha previsto la costruzione (suddivisa nell’arco di due anni) di 6 classi aggiuntive, alla piccola scuola pubblica presente nel villaggio, dotata di elettricità e toilette con acqua (ad oggi inesistenti).

L’associazione in accordo con il governo togolese ha cosi dato il via alla ricerca di fondi per il finanziamento dell’impresa. Al progetto umanitario, che dovrebbe concludersi nel 2020, prenderanno parte volontari e coordinatori che si occuperanno inoltre della divulgazione dell’opera tramite campagne, raccolte fondi, donazioni ma anche adozioni a distanza.

D’Agome Kpodzi

Il progetto

A oggi sono stati raccolti oltre 30.000 euro che serviranno a finanziare la prima parte del progetto che coprirà la costruzione delle prime tre aule aggiuntive e che si concluderà nell’arco di un anno.

La seconda parte del progetto nel dettaglio prevede:

. costruzione di un nuovo edificio che conterrà 3 nuove classi.

. attrezzature e componenti di arredo.

. materiale scolastico.

Questa fase del progetto, al momento, attende ancora il raggiungimento del budget previsto (30.000 euro)

Questo ulteriore ampliamento, consentirà anche alle famiglie più povere di poter dare un’istruzione ai propri figli, nonché di aumentare le assunzioni e i servizi (corrente ed acqua) che saranno utilizzabili dall’intero villaggio, favorendo cosi anche l’economia generale del paese.

La progettazione del nuovo edificio è stata affidata ai volontari dello studio di architettura Yuman di Milano che insieme all’associazione Vite Intorno Onlus hanno iniziato i lavori in loco su terreno donato dal governo togolese.

Per ulteriori informazioni sui lavori in corso di svolgimento potete consultare il link del progetto.

È possibile contribuire al raggiungimento della quota andando sul sito di Vite Intorno Onlus tramite RID, bonifico bancario, o unendosi alla squadra di volontari richiedendo il modulo di adesione all’indirizzo email viteintorno@gmail.com, perché l’istruzione e la scuola sono un bene pubblico al quale ogni bambino dovrebbe avere diritto, a d’Agome Kpodzicome in tutto il mondo.

 

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I Senzatetto: Cercasi Personal Shopper

I Senzatetto: Cercasi Personal Shopper

I Senzatetto: Cercasi Personal Shopper

AAA: Cercasi-Personal-Shopper-per-i-senzatetto-in-tempo-crisi

 

I Senzatetto: “Pantaloni, ho un disperato bisogno di pantaloni”. Queste le parole che mi hanno accolto quando ho varcato la soglia di una stanza piena di vestiti finemente piegati e di donne con un gran sorriso e una giubba rossa. Aiutano i senzatetto a trovare da vestire in vista dell’inverno, ormai quasi imminente, ma anche della primavera, dell’estate e dell’autunno che verranno.

Nessuna vetrina d’effetto né alcuna commessa sottopagata con tailleur quindi ma solo volontari che hanno deciso di impegnare il proprio tempo libero nel terzo settore e tanti uomini in fila, non turisti a caccia di sconti irrinunciabili ma italiani disperati, desiderosi di trovare in quel guardaroba di pochi capi quello più adatto non tanto all’occasione quanto il più idoneo a fargli riacquistare quell’autostima che la perdita del lavoro ogni giorno gli nega.

Sono 2.263 i senzatetto presenti a Milano nel 2015 secondo Quotidiano.net, 2.359 per lo stesso anno i senzatetto in coda per i dormitori a Torino stando a quanto riportato da La Stampa e 2.700, secondo il Giornale.it, le richieste di aiuto che sono arrivate a Roma con un aumento pari a 650 di italiani rispetto al 2014.

Sempre più sguardi disperati adornano i marciapiedi delle vie più lussuose delle nostre città o gli ingressi delle stazioni ferroviarie eppure sono ancora tanti coloro ai quali le condizioni dei senzatetto passano inosservate. Ma non a Piera e a Marinella, non a Lilly e a Gabriella e neanche a Carlo e a Tina che insieme alle suore francescane Missionarie di Maria qualche ora dopo l’alba varcano il cancello di un antico convento di Città Studi a Milano per donare coperte, biancheria, giacche, pantaloni, scarpe agli “invisibili”, come li definiscono i City Angels..

Attente servitrici del terzo settore da oltre 50 anni, queste suore insieme alla più grande risorsa che un’organizzazione no profit possa avere, ossia volontari e benefattori arricchiscono Milano con un’associazione ONLUS che è divenuta in breve tempo un punto di riferimento per il Municipio 3 della città meneghina e arricchendosi sempre più di nuovi servizi utili in vista della progressiva crescita della povertà in Italia e nel mondo.

La mensa, le docce, il guardaroba ma anche la scuola di italiano e il centro d’ascolto sono tutti servizi che vengono donati da Suor Carmela e Suor Silvana per completare quel servizio sociale che la fondatrice beata suor Maria della Passione fin dal lontano XIX secolo creò per tutelare i più deboli, persone che magari non hanno niente ma che, inspiegabilmente, ogni volta che li incontri, ti fanno andare via pieno di regali.

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Eventi Digitali: Mashable Social Media Day Italia

Eventi Digitali: Mashable Social Media Day Italia

Eventi Digitali: Mashable Social Media Day Italia

 

Eventi Digitali: Mashable Social Media Day Italia, uno degli eventi digitali più importanti del panorama italiano.

D: Ciao intanto grazie per averci concesso quest’intervista, partirei subito dal Mashable.

Eventi Digitali: Tu hai portato in Italia un evento digitale presente già in altre nazioni, ma lo hai reso l’appuntamento digital più importante e interessante del panorama italiano, ci vuoi raccontare come hai cominciato e da dove è partita l’idea?

E: “L’incontro tra Mashable, terzo blog più popolare al mondo con sede negli Stati Uniti,  e avviene quando il loro team mi intercetta on line per chiedermi se volevo organizzare la versione milanese di questa manifestazione che ha come obiettivo quello di celebrare e diffondere la cultura digitale in tutto il mondo.

Io, che vivevo già a Londra stavo quasi per dire di no.. poi però mi sono detta.. come dicono qui a Londra, why not?  I contatti li ho, le idee pure, la community che mi segue anche, quindi.. proviamoci.. e così inizia questa avventura: un evento gratuito di 150 persone nel 2014, divenuto a pagamento nel 2016, che raggiunge 1.170 partecipanti nel 2017, che triplica il fatturato anno su anno.. che oggi conta un gruppo di lavoro che si costituisce di oltre 15 persone su 5 città e due paesi diversi… ecco, mai avrei potuto immaginare che sarebbe successo questo.

Nasce quindi per caso, nel lontano 2014, ho seguito il mio istinto, ci ho messo il cuore, le idee.. ho disegnato questo progetto dall’inizio alla fine.. ma mai avrei potuto pensare che quel pezzo di carta sarebbe diventato una community di oltre 20.000 contatti, in grado di coinvolgere persone da tutta Italia e tanti sponsor e partner importanti.”

D: Per l’edizione del 2021, si terrà virtualmente? vuoi anticiparci qualche novità o qualche curiosità?

E: “Certamente. Ci saranno interviste sul palco, workshop tematici, panel su temi caldi come l’influencer marketing e la blockchain, ma soprattutto tutto rigorosamente online in contemporanea di speech davvero interessanti presentati da professionisti di altissimo livello.

Eventi Digitali: La manifestazione  avrà ancora una volta un sapore internazionale con la presenza di relatori provenienti anche da oltre oceano, come nel caso di Chimeren Peerbhai, Global Digital Product Manager della celebre casa farmaceutica GlaxosmithKline, la quale spiegherà come utilizzare nuove tecnologie come augmented reality e virtual reality utili per testare, convalidare e modellare l’offerta di prodotti di consumo garantendo risultati di maggiore impatto.

Non saranno da meno gli altri speaker d’eccezione protagonisti pronti a condividere col pubblico di SMDAYIT + DIDAYS la loro visione del futuro e le strategie da applicare per avere successo.  Ad aprire la prima giornata dell’evento sarà Isabella Lazzini, Marketing e Retail Director di Huawei, Tecnologia e design 3.0 per un nuovo consumer journey; Flavia Baccaro e Federica Cambiago di Deutsche Bank analizzeranno invece il chatbot come nuovo strumento di customer relationship management e di lead nurturing; mentre Antonio Gatti, Digital Transformation Advisor di Microsoft, spiegherà come, grazie alle logiche delle digital platform, un’azienda possa innovare la propria offerta sul mercato partendo dall’ottimizzazione dei processi produttivi per arrivare all’introduzione di un nuovo modello di business.

Questi e molti altri importanti relatori, ci terranno compagnia per una 3 giorni che si preannuncia scoppiettante e interessantissima.”

D: Per chi non lo sapesse, PHI Foundation anche quest’anno è media partner del Mashable Italia e di questo ringraziamo Eleonora Rocca per averci concesso nuovamente questo privilegio.

PHI Foundation da anni si occupa di educare e informare il pubblico su tutto quello che riguarda il terzo settore e il mondo no profit. La partnership con Mashable rientra proprio in questa visione strategica secondo la quale il web, e il mondo digitale in generale, possano fornire ottimi strumenti per aiutare e promuovere iniziative sociali.

Vuoi dirci in che maniera il Mashable e il terzo settore potrebbero trovare un punto d’incontro secondo te?

E: “A mio avviso la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti di marketing digitale diventa ancora più fondamentale nel settore non profit  in quanto  permettono di ottenere ottimi risultati di vendita pur avendo budget più limitati rispetto alle grandi aziende private. Inoltre questo mondo ha aperto la strada a molti strumenti di raccolta di consensi o di fondi stessi, come anche di creazione di community di settore molto forti, pur senza doversi incontrare necessariamente di persona; un altro vantaggio molto grande a mio avviso per il terzo settore e il non profit: le distanze si accorciano così come la velocità delle comunicazioni.” 

D: Più in generale, che tipo di convergenza intravedi tra il mondo digitale e il non profit? E soprattutto, data la tua grande competenza e conoscenza del mondo digitale, esistono delle piattaforme, degli strumenti o delle start up che tu puoi suggerire in questo ambito ai nostri lettori?

E: “Mi vengono in mente: https://italianonprofit.it/ ; La piattaforma gratuita per tutti gli enti non profit dove tutte le organizzazioni sono messe in condizione di raccontare le loro storie e i loro dati.

Oppure https://www.techsoup.it/, la piattaforma dedicata alla digitalizzazione delle non profit.

Oppure ancora: http://www.tripmetoo.it/, che ha come obiettivo quello di aiutare viaggiatori e operatori del settore a vivere un turismo basato sulla diversità, l’inclusione sociale e l’uguaglianza; di conseguenza anche chi ha esigenze speciali, può costruire grazie a questa piattaforma  esperienze di viaggio ad-hoc totalmente customizzabili.

D: Un’ ultima domanda prima di chiudere: che futuro prevedi per il web e il social in generale e cosa pensi che ci riserverà il futuro digitale tra i prossimi 5-10 anni?

E: “Penso che l’interesse per una comunicazione in formato video e i mezzi di comunicazione immediati e molto “visivi” come Instagram continuerà. Credo che ci sarà sempre più attenzione ai contenuti di valore, che sappiano dare dei contenuti di livello e sempre più unici, in quanto gli utenti sono ormai bombardati dalle informazioni e sarà sempre più difficile riuscire a “stand out from the crowd” come si dice qui a Londra 😊”.

Grazie per il tempo che ci ha dedicato, ci vedremo senz’altro durante il Mashable Italia e siamo sicuri che anche quest’anno sarà un appuntamento indimenticabile.

 

 

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Gli Amici del Monumentale e la loro dedizione per le persone insostituibili

Amici del Monumentale per le persone insostituibili

Gli Amici del Monumentale e la loro dedizione per le persone insostituibili

 

Chi segue i miei articoli sul Blog avrà capito che amo Milano ma degli Amici del Monumentale non vi ho ancora parlato? Conobbi Carla de Bernardi lo scorso maggio in occasione di una visita guidata al Cimitero Monumentale di Milano. Fotografa, scrittrice, instancabile camminatrice (qui trovate un contributo video in cui racconta del suo cammino di Santiago) ma soprattutto appassionata del più importante museo a cielo aperto di Milano.

Prima di accompagnarci lungo questo infinito percorso all’insegna della fede, della storia e dell’arte però vuole raccontarci di un progetto che le sta molto a cuore e per il quale si impegna quotidianamente con attenzione e entusiasmo. Da diversi anni infatti ricopre la figura di Presidente e Responsabile Comunicazione dell’associazione senza scopo di lucro: Amici del Monumentale.

Eh sì…perché in fondo un po’ perché come molti dicono: “con la cultura non si mangia!”, un po’ perché l’Italia possiede una grande fetta del patrimonio culturale mondiale e quindi vige il pensiero de: “non si può certo aiutare tutti quelli che hanno bisogno -con la crisi poi!” -, i soldi riservati alla valorizzazione e la tutela delle ricchezze artistiche e culturali d’Italia non sono mai sufficienti e bisogna correre ai ripari come si può.

Ed è quello che avranno pensato i dodici Soci Fondatori degli Amici del Monumentale, tra cui Lalla Fumagalli, vicepresidente dell’associazione, Laura Monastier, protagonista di #BCM16 con la sua passeggiata tra le tombe di editori, fumettisti e scrittori o Emma Treves, quando il 27 marzo del 2013 danno vita a un’organizzazione non profit con l’obbiettivo di promuovere e valorizzare l’edificio architettato da Carlo Maciachini.

Noto a milanesi e turisti, è da sempre incompreso nonostante sia possessore, più di altri luoghi meneghini, di una magia senza tempo che Carla (de Bernardi n.d.r.) racconta nella guida “Non ti scordar di me” edita da Mursia con queste parole: “una straordinaria e silenziosa città dei morti” che comunica con “ […] la frenesia della città dei vivi […] attraverso una cancellata volutamente esile che permette ai due mondi di restare sempre in contatto”.

Torniamo ora però a quel tour tanto atteso dove conobbi Carla e la sua associazione e allo stupore del pubblico che, come me, si aggirava curioso tra le tombe discrete dei personaggi della storia e alcune tombe fastose di uomini sconosciuti percorrendo ogni metro dal Famedio con il pantheon degli uomini illustri, al cimitero acattolico, dall’Ossario fino al Tempio crematorio senza mai fermarsi.

Per non parlare delle opere scultoree, il più in bronzo, su cui la nostra guida si soffermava meticolosamente, la maggiorparte provenienti dalla Fonderia Artistica Battaglia, luogo affascinante dove ancora si fonde il bronzo con la tecnica della fusione a cela persa e dove le due “attempate ma giovanili ragazze” (citate qui in questi termini) degli Amici del Monumentale passarono giornate intere per studiare origine e peculiarità delle opere dei grandi maestri del 1900 come Adolfo Wildt, Arturo Martini, Lucio Fontana solo per citarne alcuni e per le quali da tre anni gli Amici del Monumentale combattono insieme ai suoi volontari per garantirgli restauri e manutenzione adeguati non solo in rispetto di coloro che riposano in questo luogo ed per i quali è quindi un dovere per l’associazione assicurarsi che lo facciamo in un luogo sicuro (ricorrenti i furti che hanno colpito il cimitero; dell’ultimo, risalente a marzo, se ne parla qui) ma anche per quelle sculture così care agli Amici del Monumentale che una volta conosciute, vi assicuro, non si dimenticano più.

 

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L’ AIDS: UNA MALATTIA COEVA

LA MALATTIA

L’ AIDS è un acronimo che significa sindrome da immunodeficienza acquisita ed è la conseguenza del contagio del virus HIV ossia il virus dell’immunodeficienza umana che può causare gravi malattie e condurre alla morte.

In caso di contagio è opportuno effettuare i dovuti controlli medici al fine di iniziare la terapia perchè l ‘infezione è curabile ma inguaribile.

L’infezione da HIV attraversa tre fasi: nella prima fase (detta anche primoinfezione) durante le prime settimane dal contagio il virus si replica molto rapidamente e può essere più facilmente trasmissibile.

I sintomi della primoinfezione (o prima infezione che segue al contagio del virus) sono: febbre, mal di testa, stanchezza ed eruzioni cutanee che scompaiono dopo una settimana in quanto il corpo reagisce con anticorpi all’attacco del virus.

Tuttavia il virus continua a proliferare danneggiando il sistema immunitario e la persona affetta può vivere per molti anni senza accorgersene (infezione asintomatica).

La costante proliferazione del virus indebolisce il sistema immunitario che non è più in grado di difendere l’organismo dalle malattie, seconda fase della malattia che si manifesta con gonfiori persistenti dei linfonodi (fase patologica o asintomatica).

Nella terza ed ultima fase (AIDS conclamato) il sistema immunitario è talmente danneggiato da non riuscire più a respingere ed evitare malattie letali come tumori e meningiti.

È una malattia connessa al progressivo deterioramento del sistema immunitario da parte di questo virus che va ad indebolire il sistema immunitario stesso, rendendolo vulnerabile agli attacchi di agenti patogeni esterni.

A tutt’oggi non c’è un vaccino capace di debellare il virus ma viene utilizzata la terapia HAART (una terapia antiretrovirale ad elevata attività) in grado di prolungare e migliorare la vita del malato.

In Italia la popolazione sieropositiva ha raggiunto le 130.000 persone ed ogni anno si registrano 3.500 nuovi casi di contagio, in Svizzera vivono 20.000 persone contagiate da questo virus, in Africa, invece, a causa delle pessime condizioni igienico-sanitarie il 60% della popolazione ha contratto il virus mentre in tutto il mondo le persone affette dall’ AIDS sono quasi 37.000.000.

LE ONLUS

In Italia nelle due più grandi città sono presenti due importanti Onlus nella cura dell’ AIDS, infatti è stata fondata l’ Anlaids  nel 1985 a Roma da un gruppo di ricercatori, medici e giornalisti, ed è stata la prima associazione italiana per fermare la diffusione del virus HIV, ad assumere lo statuto di Onlus nel 1998.

L’associazione ha lo scopo di sostenere i giovani ricercatori nella ricerca clinica nel campo dell’HIV e di offrire un’assistenza socio-sanitaria alle persone sieropositive ed alle loro famiglie e di combattere ogni forma di discriminazione sociale.

Mentre più recentemente, nel 2004 è nata a Milano NPSItalia (acronimo di Network persone sieropositive), una Onlus  attiva nel campo della prevenzione, della tutela , della sensibilizzazione in materia di HIV.

L’ impegno dei volontari è determinante nella cura di questa patologia, purtroppo molto diffusa.

Chi volesse diventare socio, sostenendo l’associazione può farlo consultando la pagina internet www.npsitalia.net.

 

 

Filippelli Giuseppina

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LOTTA AI TUMORI

LE NEOPLASIE

La neoplasia è una patologia che causa la crescita incontrollata e scoordinata di un gruppo di cellule e può essere di due tipi: una neoplasia benigna, ossia un tumore la cui crescita non comporta infiltrazione dei tessuti circostanti e non dà origine ad una metastasi ed una neoplasia maligna, ossia un tumore che invade i tessuti circostanti e può metastatizzarsi.

I tumori possono sorgere: da alterazioni genetiche che si trovano nel DNA (crescita incontrollata delle cellule), da cattive abitudini alimentari (mancanza di consumo di alimenti ricchi di vitamine e sali minerali), dall’uso ed abuso di alcool e droghe e dal condurre una vita troppo sedentaria.

A questi fattori possono aggiungersi anche altre problematiche come: in primo luogo l’inquinamento atmosferico, il contatto con metalli altamente cancerogeni come l’amianto, l’arsenico, il berillio, il cadmio, il cromo, il piombo ed il nichel, l’esposizione prolungata ai raggi X, UV e GAMMA.

Purtroppo oggigiorno se ne sente parlare sempre più spesso, sia a causa delle abitudini di vita errate sia per il crescente inquinamento ambientale, ormai l’incidenza di questa malattia è in continuo aumento nei giovani ed in persone anziane, infatti nella sola Italia circa il 6% della popolazione ha avuto una diagnosi di tumore.

PREVENZIONE DEI TUMORI

La prevenzione è la via migliore per combattere e sconfiggere questa malattia, ma questo dipende da ogni persona che può migliorare la propria dieta alimentare, evitare l’uso di droghe, praticare costantemente uno sport e sottoporsi a controlli medici periodici.

Infatti il 30% dei tumori diagnosticati si poteva prevenire soltanto seguendo comportamenti di vita sani.

Le misure di prevenzione sono di tre tipi: la prevenzione primaria che ha lo scopo di ridurre l’incidenza del cancro tenendo sotto controllo i comportamenti del soggetto, la prevenzione secondaria che attraverso screening preventivi va ad individuare le lesioni precancerose oppure il tumore in uno stadio molto precoce in modo da trattarlo efficacemente, con buone possibilità di guarigione per il paziente.

In ultima istanza vi è la prevenzione terziaria per la cura delle recidive con le terapie adiuvanti per prolungare la sopravvivenza del paziente malato.

DUE ASSOCIAZIONI IMPEGNATE NELLA LOTTA AI TUMORI

L’ Anvolt (Associazione Nazionale Volontari  Lotta contro i Tumori) è nata a Milano nel 1984 per dare sostegno ai malati ed alle loro famiglie, ma negli anni si è estesa alle altre città italiane.

L’Associazione offre: un’assistenza domiciliare a livello socio-sanitario, la possibilità di alloggiare gratuitamente in appartamenti durante il periodo della degenza ospedaliera, dei sussidi economici, un sostegno psicologico ed un servizio di trasporto del paziente.

La Lilt (Lega Italiana per la  Lotta contro i Tumori) invece è un Ente pubblico nazionale che opera sotto la vigilanza del Ministero della Sanità e del Presidente della Repubblica Italiana ed ha quasi 400 ambulatori diffusi sul territorio nazionale, per la diagnosi precoce di forme tumorali.

La Lilt offre un supporto morale al degente ed ai suoi familiari, tramite i suoi volontari ed una consulenza legale attraverso il numero verde SOS LILT per la tutela dei diritti del malato oncologico.

Combattere questa patologia è molto importante per tutti noi in quanto si vanno a salvare delle vite umane, che purtroppo sempre troppo spesso, vengono portate via da quest’orribile male e significa anche ridurre il tasso di mortalità ed aumentare il numero di guarigioni tra i pazienti affetti.

Chiunque voglia fare una donazione e/o diventare volontario può farlo connettendosi su www.anvolt.org e su www.lilt.it.

 

Filippelli Giuseppina

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CONCERTO DI NATALE: GERUSALEMME A MILANO

CONCERTO DI NATALE: GERUSALEMME A MILANO

 

CONCERTO DA GERUSALEMME A MILANO
Viaggio musicale nel Mediterraneo

 

 

IL NOSTRO CONCERTO DI NATALE
Un gradito e richiesto ritorno in una veste nuova, una proposta artistica inedita e di valore enorme alla quale vi consigliamo di non mancare.

 

CONCERTO DA GERUSALEMME A MILANO
Viaggio musicale nel Mediterraneo

 

24 novembre

SABATO 24 NOVEMBRE 2018 alle ore 20:30 saremo lieti di ospitare il giovane Maestro israeliano Omer Meir Wellber sul palco dell’AUDITORIUM DI MILANO FONDAZIONE CARIPLO e con lui accompagnarvi in una serata di viaggio musicale.

Musiche da tutto il Mediterraneo, melodie mediorientali ed europee in un intreccio creativo ed emozionante.

 

Maestro di concerto

Compagni di viaggio del Maestro OMER MEIR WELLBER, che condurrà la serata, esibendosi anche come musicista al pianoforte e alla fisarmonica saranno il mandolinista JACOB REUVEN che suonerà pezzi di grande virtuosismo, il pianista DAVIDE CABASSI che canterà accompagnandosi con il pianoforte, il clarinettista ANTON DRESSLER che farà delle improvvisazioni con il computer, il tutto arricchito dalle splendide note del contrabbasso di MATTEO LIUZZI. Ad accompagnare questo ensemble di sicuro interesse anche il QUARTETTO NOÛS con viola, violini e violoncello.

 

Viaggio nel concerto

Compagni di viaggio del Maestro OMER MEIR WELLBER, che condurrà la serata, esibendosi anche come musicista al pianoforte e alla fisarmonica saranno il mandolinista JACOB REUVEN che suonerà pezzi di grande virtuosismo, il pianista DAVIDE CABASSI che canterà accompagnandosi con il pianoforte, il clarinettista ANTON DRESSLER che farà delle improvvisazioni con il computer, il tutto arricchito dalle splendide note del contrabbasso di MATTEO LIUZZI. Ad accompagnare questo ensemble di sicuro interesse anche il QUARTETTO NOÛS con viola, violini e violoncello.

 

Brevi cenni biografici:

 

Direttore orchestra

OMER MEIR WELLBER attualmente tra i più acclamati Direttori d’Orchestra a livello internazionale, ama di tanto in tanto cambiare prospettiva e ruolo. Ex assistente del Maestro Daniel Barenboim, ancora oggi si diverte a suonare con passione fisarmonica e pianoforte. Dice: “Mi piace suonare perché è un modo per mantenere un contatto con il mondo reale, i musicisti e la musica; quando dirigi pensi di essere tu quello che “fa musica” mentre non sei tu quello che realmente la fa”. Aggiunge il Direttore del Festival di Musica di Dresda: “E’ davvero una personalità con un temperamento molto vivace, cosa piuttosto rara tra i Direttori d’Orchestra. Wellber ha un udito eccellente, sente tutto ed è un interprete originale; è inoltre estremamente immaginoso e sempre alla ricerca di nuovi percorsi creativi.”

 

Mandolino

JACOB REUVEN musicista israeliano, è considerato tra i suonatori di mandolino affermatisi negli ultimi anni come uno dei più intriganti e ricercati. Reuven ha orizzonti musicali ampi che spaziano dalla musica classica a quella barocca, dalla musica contemporanea alla world music, fino alla musica per la danza moderna e il teatro. Ma in ogni ambito musicale ciò che lo contraddistingue è una “voce” unica e standard musicali di grande intransigenza.

 

Pianista

DAVIDE CABASSI è un talentuoso pianista milanese che ha debuttato a 13 anni con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano ed ha subito intrapreso una brillantissima carriera internazionale che lo ha portato nelle più prestigiose istituzioni concertistiche mondiali.

 

Clarinettista

ANTON DRESSLER è un clarinettista “straordinario,… di una sensibilità quasi esasperata” (Corriere della Sera), con “i fiati sempre dosati, intonazione superba, morbidezza e varietà nel fraseggio invidiabili” (Resto del Carlino). Nei suoi concerti il musicista usa anche elementi di live electronics, passione che lo ha portato a espandere le capacità dello strumento e a sviluppare nuovi programmi.

 

Contrabbasso

MATTEO LIUZZI primo contrabbasso di orchestre quali G. Verdi di Milano, Giovanile Italiana, Mahler Chamber Orchestra. Dal 1998 è Primo Contrabbasso dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia.

 

Quartettistico

QUARTETTO NOÛS formatosi nel 2011, si è affermato in poco tempo come una delle realtà musicali più interessanti della sua generazione. La versatilità e l’originalità interpretativa dell’ensemble si manifestano in tutto il repertorio quartettistico e l’attenzione ai nuovi linguaggi compositivi lo spingono a cimentarsi in performance innovative come suonare a memoria e totalmente al buio.

 

PHI FOUNDATION SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

 

Alessandro Roma

PHI Foundation

LA CROCE BIANCA MILANO

CROCE BIANCA MILANO: ORGANIZZAZIONE

La Croce Bianca Milano è una Onlus fondata a Milano nel 1907 per dare assistenza sanitaria ai malati, nonchè un’Associazione Volontaria di Pronto Soccorso ed Assistenza Pubblica, presente in 9 province del territorio lombardo con 37 sedi operative distribuite nella regione.

La Croce Bianca Milano può contare su 6 mila soci, 230 dipendenti, un autoparco con 230 mezzi e circa 200mila servizi svolti ogni anno.

Il motto della Croce Bianca Milano è: « Ama il prossimo tuo come te stesso» come se i soci fossero i componenti di una grande famiglia.

I volontari seguono corsi di formazione specifici e periodici finalizzati ad aumentare le loro capacità e per coloro che si sono distinti  in costanza, disciplina e merito durante i servizi svolti, vengono assegnati premi (encomi e medaglie).

ATTIVITÀ SVOLTE

Le attività svolte dalla Croce Bianca Milano sono dedite principalmente ai trasporti sanitari e sociali (118, trasporto disabili, anziani, pazienti nefropatici, trasferimenti programmati ed a lunga percorrenza, telesoccorso).

Inoltre volontari ed istruttori qualificati organizzano: corsi di Primo Soccorso nelle scuole, nelle aziende e corsi di B.S.L.D. (Basic Life Support Defibrillation) per il personale non sanitario.

La sezione di Rivolta d’Adda dispone di un Nucleo Cinofilo di soccorso per intervenire in situazioni d’emergenza e nella ricerca di persone disperse.

I volontari offrono il loro intervento ad eventi sportivi e manifestazioni culturali per garantire la sicurezza ai partecipanti.

Per diventare volontario bisogna aver compiuto 16 anni (gruppo giovani) fino ad un massimo di 70 anni, non avere condanne penali e civili, non fare parte di altre associazioni che svolgono attività di pronto soccorso e pubblica assistenza.

Si segue un corso formativo alla fine del quale si sostiene un esame (www.crocebianca.org/diventavolontario).

Oggigiorno il volontariato è un’ attività svolta da molte persone senza scopi lucrativi, che desiderano aiutare individui in condizioni di difficoltà.

Dai primi decenni del Novecento nascono sempre più associazioni ed organizzazioni a livello mondiale, nazionale e regionale, che consentono di offrire un’assistenza  socio-economica e sanitaria agli indigenti.

I BILANCI DELL’ ASSOCIAZIONE

Dal 2009 l’Associazione stila ogni anno un consuntivo sull’ attività sociale, economica e finanziaria per presentare la struttura e l’organizzazione  ai cittadini, alle istituzioni e per rendicontare le attività annuali che l’associazione ha svolto.

La Croce Bianca Milano può essere sostenuta da cittadini contribuenti, attraverso il 5×1000.

Partecipare attivamente alla vita sociale della propria comunità resta il modo più efficace per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di tutti.

 

Giuseppina Filippelli

PHI Foundation

TERZO SETTORE: IL GRANDE CAMBIAMENTO

TERZO SETTORE: IL GRANDE CAMBIAMENTO

 

Terzo settore: il grande cambiamento in corso.

 

Il terzo settore sta cambiando, ecco come affrontare le sfide con gli incontri informativi IID

 

Dalla raccolta fondi ai nuovi strumenti finanziari: dieci incontri in dieci mesi accessibili in streaming, gratuiti per le ONP di IO DONO SICURO e aperti a tutti

 

Il terzo settore è in transito verso una nuova fase piena di sfide e occasioni: la riforma, con il nuovo codice, sta entrando nella fase operativa e gli Enti di Terzo Settore hanno in mano la possibilità di utilizzare e mettere a valore strumenti per migliorare la qualità e l’efficacia dell’impatto della loro attività.

 

Su queste premesse l’Istituto Italiano della Donazione ha costruito il calendario 2018 degli incontri (in)formativi: dieci seminari – gratuiti per le organizzazioni aderenti a IO DONO SICURO, frequentabili a prezzi accessibili per tutti gli altri – per formare gli Enti di Terzo Settore sulle nuove occasioni dettate dalla Riforma e non solo. Gli incontri si tengono in orario 14.30-17.30 nella sede IID di Milano e possono essere seguiti anche in streaming da remoto.

“L’offerta formativa dell’Istituto Italiano della Donazione – spiega il presidente di PHI Foundation Sebastiano de Falco – si sviluppa su due direzioni interconnesse: una orientata ad una visione più ampia, a orizzonti di sviluppo che la riforma e il fermento che la ha accompagnata hanno delineato; l’altra concentrata su una serie di strumenti operativi funzionali a riorientare, innovare ed allargare il perimetro delle pratiche”.

Evoluzioni e strumenti sono dunque i due binari tematici. Il primo appuntamento con la legislazione Non Profit si parlerà di 5 aspetti chiave della Riforma del Terzo Settore. Il secondo appuntamento il suo corso sarà incentrato sulle novità fiscali già in vigore dopo la riforma e lo scenario futuro. Spazio poi al servizio civile si parlerà di tutte le novità, anche adempimentali, per gli enti non profit e delle prospettive del servizio civile universale. Il quarto appuntamento si formerà i partecipanti sull’importanza della gestione dei dati tramite la costruzione del database e la profilazione dei donatori. Quinto appuntamento spazio al tema dei nuovi strumenti finanziari a sostegno del terzo settore. A giugno si parlerà di come misurare l’efficacia del proprio sito web attraverso Google Analytics. A luglio formazione sui fattori critici di successo nel corporate fundraising. Gli ultimi tre incontri saranno dopo la pausa estiva: il 20 settembre sul tema “organizzare eventi: donazioni, sponsorizzazioni e pubbliche relazioni”; il 25 ottobre sul tema “valutarsi per valere: comunicare l’impatto sociale“; infine a novembre l’ultimo incontro sul ruolo e l’attività del fundraising alla luce della riforma del terzo settore.

 

 

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Alessandro Roma

PHI Foundation

NEPAL: DOVE FINISCONO LE NEBBIE

NEPAL: DOVE FINISCONO LE NEBBIE

 NEPAL: DOVE FINISCONO LE NEBBIE E SPUNTA L’HIMALIA

 

NEPAL: dove finiscono le nebbie e spunta l’Himalaya

 

NEPAL: Un ringraziamento speciale è rivolto a PHI Foundation ed in particolare a Sebastiano De Falco che ho avuto la fortuna di incontrare appena tornato dal mio viaggio in Nepal.

 

Io sono Alessandro Vitaloni, musicista, consulente, sostenitore e finanziatore della Fondazione Minervaassociazione no profit nepalese, creata per risollevare le sorti di poveri bambini orfani che hanno avuto la sola colpa di nascere su una terra crudele che spesso non lascia via di scampo.

 

In questi articoli (grazie al sostegno della PHI Foundation nella figura di Sebastiano De Falco) non troverete grandi discorsi filosofici sulle scelte della vita, ma troverete una Storia – quella della Fondazione Minerva – e lo sguardo di Alessandro Vitaloni che la attraversa.

 

Tutto ha inizio nel mese di dicembre quando da passeggero opaco e distratto mi ero rivolto ad un’agenzia turistica per organizzare il mio viaggio in Nepal: alcune giornate di trekking e Katmandu, la capitale della repubblica federale.

 

Mi ero documentato su questo paese indubbiamente affascinante quanto martoriato da vere e proprie piaghe bibliche (non ultima il terremoto del 2015), un viaggio quindi difficile dove la morte é dentro la vita, come disse qualcuno.

 

 

 

Al mio arrivo incontrai dunque la mia guida di Trekking – Topindra Prasad Sapkota, detto Milan (sono di Milano e dovevo subito capire che quel nomignolo non poteva essere casuale, l’incontro non lo era) che mi ha portato al di lá delle vette della catena montuosa dell’Himalaya, oltre quasi me stesso, oltre gli orizzonti, proprio dove finiscono le nebbie.

 

Infatti durante i primi giorni di cammino verso quelle vette dove il silenzio ti calma proprio come un perdono, Milan mi parla della sua associazione nata da pochi mesi: la Fondazione Minerva.

 

La Fondazione é nata allo scopo di saltare i fossati dell’indifferenza verso le forme di disabilità fisica e mentale di bambini che purtroppo poverissimi versano in condizioni precarie. É in quel momento che ho deciso di stravolgere il mio programma e abbandonare il trekking per chiedere a Milan di visitare l’orfanotrofio di Dhading (una delle strutture che supporta la Fondazione), sito in un remoto villaggio nell’entroterra nepalese ed aiutarlo nel portare il materiale didattico necessario alle insegnanti di questi bambini.

 

 

Inutile soffermarmi sull’odissea nel raggiungere questo posto però posso dire che da questo momento e fino alla fine della mia vacanza, il viaggio é diventato ‘leggero’ e la sosta ha generato incontri e gli incontri hanno rimesso in moto la voglia di sapere esattamente chi ero e perché ero lì.

 

Vi racconterò la prossima settimana del mio arrivo all’orfanotrofio e del calore indescrivibile che mi ha travolto.

 

PHI FOUNDATION SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

 

PHI Foundation

Alessandro Vitaloni

 

 

PHI Foundation media partner del Mashable SMDayItaly 2018

Anche quest’anno PHI Foundation è lieta di essere stata scelta come media partner del Mashable Social Media Day Italy che si svolgerà presso lo IULM Open Space di Milano dal 18 al 20 Ottobre.

L’evento è uno degli appuntamenti più importanti in Italia per tutto il mondo digital e per la comunicazione.

Suddiviso in 3 giornate, il Social Media Day Italy prevederà la presenza di numerosi relatori, selezionati tra i migliori esperti del settore, tutti professionisti con un importante bagaglio di esperienze italiane e internazionali e che ricoprono posizioni di rilievo all’interno di importanti realtà aziendali e imprenditoriali.

Giunto ormai alla sua 5^ edizione, l’evento è organizzato dalla talentuosa Eleonora Rocca, che ha accettato la sfida propostagli 5 anni fa da Mashable per lanciare anche in Italia un appuntamento annuale, come già avveniva in altre nazioni.

I numeri dell’ultima edizione, quella del 2017, testimoniano il grande successo che l’evento ormai riscuote: quasi 1.200 partecipanti, 90 relatori, quasi mezzo milione di visualizzazioni ottenute sulla pagina Facebook e quasi 2 milioni di visualizzazioni sul sito web e con una crescita del fatturato del 75% rispetto all’edizione 2016.

L’obiettivo principale del Social Media Day Italy è quello di aggiornare e formare il pubblico presente attraverso strategie concrete e case study di successo presentate dai migliori professionisti del settore.

Inoltre, permettere ad aziende, consulenti, imprenditori ed addetti ai lavori di confrontarsi, conoscersi e spesso, far nascere nuove collaborazioni o sviluppare progetti comuni.

PHI Foundation da sempre promuove la Social Innovation come uno dei driver che possono guidare il nostro futuro economico e sociale, pertanto ha accolto con molto piacere la richiesta del Social Media Day Italy di affiancare e sostenere l’evento attraverso il suo sito e i suoi canali social.

All’interno del sito di Phi Foundation è presente uno spazio dedicato all’evento dove è possibile anche acquistare i biglietti ad un prezzo promozionato. (acquistare i biglietti)

Fare parte di una comunità significa anche aggiornarsi e confrontarsi con gli altri, il Social Media Day Italy è un’ottima occasione per poter fare formazione curando le relazioni personali.

Noi saremo presenti durante tutti i 3 giorni, speriamo di vedervi li.

 

PHI Foundation

Ali di libellula per affrontare la morte di una persona cara

La morte di una persona cara è senza ombra di dubbio un evento traumatico fortemente impattante sulla vita quotidiana di chi rimane.

Se è alquanto difficile mettersi nei panni di chi affronta la morte di una persona cara, chi viene investito da un grave lutto necessita con tutta probabilità di una qualche forma di aiuto.

Libellule nel cuore, progetto della Fondazione Maurizio Fragiacomo ispirato all’associazione britannica Grief Encounter fondata nel 2003, ne condivide lo scopo di fornire un sostegno professionale, attraverso un’équipe di psicologi, councelor e volontari adeguatamente formati, a coloro che abbiano subito la perdita di una persona cara, in particolare bambini, adolescenti e famiglie.

Libellule nel Cuore 

“Non so dove vanno le persone quando scompaiono, ma so dove restano”

cit: Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry 

Il nome “Libellule nel cuore” trae ispirazione da una favola anonima che narra della metamorfosi di piccole larve d’acqua in libellule, raccontando metaforicamente il misterioso passaggio dalla vita alla morte.

Il cuore poi, simboleggia naturalmente il luogo privilegiato dove le emozioni e i sentimenti più profondi trovano dimora.

Bambini

La metafora rappresenta la forma di ispirazione originaria, nel caso dei bambini, però, è importante parlare loro in modo chiaro e concreto.

Libellule nel cuore lo fa fornendo diversi strumenti tra cui:

  • Un manuale che guidi il bambino all’espressione, anche visiva, delle proprie emozioni
  • Memorie dalla finestra, una sezione in cui qualsiasi bambino possa pubblicare un pensiero rivolto alla persona che non c’è più
  • Libri consigliati per fasce d’età 

Adolescenti

Per un adolescente il lutto arriva spesso a destabilizzare un equilibrio per sua natura sottile, incarnando da un lato la necessità e difficoltà di chiedere aiuto e dall’altro la paura di non sentirsi né di essere più visti come “normali”.

Questa sezione mette a disposizione strumenti quali:

  • Una Guida per Teenagers, in cui sono riportate frasi di altri adolescenti che condividono l’esperienza del lutto
  • Libri consigliati 

Famiglie

Anche in questo caso vengono forniti suggerimenti perché ogni membro della famiglia possa esprimere il proprio dolore e le proprie emozioni in modo personale, ristabilendo un equilibrio tutto da ricostruire nel ricordo positivo della persona venuta a mancare:

  • Rituali da condividere, come l’accendere una candela prima di andare a dormire
  • Scatole di memoria da costruire e in cui custodire foto, ricette o il profumo della persona amata
  • Libri da leggere insieme o singolarmente per affrontare al meglio il lutto

Non mancano inoltre suggerimenti e materiali didattici per insegnanti e professionisti che si occupano della relazione di aiuto nell’ambito del lutto.

Libellule nel cuore fornisce infine servizi di assistenza telefonica e e-councelling via skype, oltre a proporre attività ludico-espressive, gruppi di sostegno, incontri di counseling individuali, sedute di psicoterapia individuali/familiari ed eventi organizzati a Milano e provincia.

In calendario “Bowling your Emotions”, attività ludico-espressiva condotta dal “Joy trainer” Angelo Cattaneo, in programma al Bowling up di Milano il prossimo 14 aprile.

   

Al modello basato sull’accettazione realisticamente difficile della morte di una persona cara, Libellule nel cuore fa subentrare piuttosto una logica di adattamento: soltanto imparando ad esprimere e a convivere con il dolore sarà possibile tornare a sorridere.

 

Floriana Avellino

PHI Foundation

#Abilioltre…inViaggio: la mostra itinerante nelle stazioni italiane

È stata inaugurata il 20 febbraio, per la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, #Abilioltre…inViaggio.

#Abilioltre…inViaggio è la mostra itinerante promossa dal gruppo Ferrovie dello Stato e dall’Associazione no profit Abili Oltre.

#Abilioltre…inViaggio: dodici opere esposte alla stazione di Milano 

L’esposizione comprende dodici installazioni grafiche realizzate da ragazzi con disabilità che raffigurano dodici personaggi famosi diversamente abili che si sono distinti in vari campi, dalle arti, allo sport fino alla musica.

Fino al 22 febbraio le opere sono state esposte nella Sala Reale della Stazione di Milano Centrale in prossimità del binario 21, ciò vuole sottolineare quanto sia importante portare all’attenzione delle persone certe problematiche. Difatti la stazione è sempre stata simbolo di frenesie, di viaggi, di corse per non perdere il proprio treno, ma anche di attese e di ritardi. Fare quindi un’esposizione all’interno di una stazione ferroviaria grandissima, come quella di Milano, porta il viaggiatore a fermarsi, a mettere in pausa i suoi ritmi velocissimi e a prendersi del tempo per ammirare quei pannelli colorati e allegri, che parlano di storie di chi vive la vita in maniera totalmente diversa dalla propria, storie di chi nonostante tutto ce l’ha fatta ed è andato oltre i limiti e i pregiudizi umani.

L’Associazione no profit Abili Oltre e l’impegno per le persone disabili

L’Associazione Abili Oltre ha questo grande merito: si impegna a favorire lo sviluppo della capacità produttive degli individui affetti da disabilità, creando laboratori ad hoc per loro e garantendo la cosa più importante per ogni essere umano: la dignità.

È una condizione necessaria per ogni uomo, infatti, trovare la propria realizzazione nel lavoro e nella società. E per raggiungere questo scopo è chiaro che istituzioni e cittadini debbano lavorare in sinergia per consentire il progresso della comunità e delle condizioni di vita delle persone disabili, affinché le capacità di abili e non abili si integrino e armonizzino per il bene comune.

“Manifestazioni come quella organizzata dall’associazione Abili Oltre sono utili per rinnovare la massima attenzione nei confronti dei clienti con disabilità motorie, sensoriali, intellettive: per noi persone a ridotta mobilità che devono vedere affermato il pieno diritto alla mobilità, in treno come su ogni altro mezzo pubblico”, spiegano i responsabili delle Ferrovie dello Stato.

Le prossime date di #Abilioltre…inViaggio 

Intanto la mostra #Abilioltre…inViaggio prosegue il suo tour in altre stazioni:

  • dal 26 al 28 febbraio è stata a Torino Porta Susa;
  • dal 20 al 22 marzo a Roma Ostiense in occasione della Giornata mondiale del servizio sociale;
  • dal 10 al 12 aprile a Reggio Calabria Centrale;
  • e infine dall’8 al 10 maggio a Napoli Mergellina.

 

 

Daniela Leone

PHI Foundation

iAnimal: la realtà degli allevamenti intensivi tra le strade grazie ad Animal Equality

Animal Equality è un’organizzazione internazionale per la Protezione Animale che opera per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare attraverso una serie di indagini approfondite negli allevamenti intensivi, denunciando maltrattamenti e sensibilizzando l’opinione pubblica.

Uno degli ultimi progetti di Animal Equality intitolato iAnimal, tende a catapultare lo spettatore nella realtà degli allevamenti intensivi e dei macelli attraverso filmati a 360 gradi riprodotti grazie ai visori VR per la realtà virtuale.
Animal Equality, con la sua iniziativa, ha già raggiunto le strade di Busto Arsizio, Milano, Parma, Ostia e diversi punti nevralgici di Roma, compresa l’Università di Roma Tor Vergata.
Il 28 gennaio, Animal Equality è stata presente nel Largo dei Lombardi a Roma, dove numerosi passanti hanno voluto prendere parte al viaggio sensoriale di iAnimal, in particolar modo i giovani.

Uno dei video mostrati nel progetto di realtà virtuale iAnimal s’intitola 42 giorni. Di solito 42 giorni sono più che sufficienti per raggiungere la crescita massima di un pollo dell’allevamento intensivo.

Il video in questione, ottenuto grazie all’uso di telecamere nascoste posizionate durante delle indagini investigative che hanno coinvolto anche il nostro paese, analizza il mondo degli allevamenti intensivi di polli portando allo spettatore una fetta della realtà.

Si stima che ogni anno in Italia vengano allevati oltre 500 milioni di polli di cui il 95% in allevamenti intensivi.

L’impatto ambientale degli allevamenti intensivi

  • Secondo uno studio condotto dal Fao nel 2016, un terzo del gas serra è causato dall’uso massiccio della chimica nell’agricoltura e negli allevamenti intensivi;
  • Il terreno destinato agli allevamenti intensivi toglie ingente terreno all’agricoltura;
  • Altro aspetto importante sono i reflui, che secondo la onlus Compassion in world farming italia raggiungono le 65 tonnellate all’anno;
  • Uno spreco di risorse: un terzo dei cereali prodotti in tutto il mondo viene utilizzato per alimentare il bestiame, è ingente anche l’acqua usata per produrre 1 kg carne rossa di manzo occorrono 15 900 litri d’acqua, per produrre 1 kg di legumi ne occorrono 4055 litri.

 L’impatto sulla salute

  • Sono state registrate gravi forme di salmonella e del Campylobacter dopo l’uso di carne da allevamento intensivo

L’uso massiccio di antibiotici inevitabilmente creerà un’emergenza di superbatteri resistenti agli antibiotici

La soluzione è un’alimentazione alternativa

E’ tempo di seguire un’alimentazione sostenibile.
Animal Equality si batte da anni per diffondere la cultura vegan attraverso campagne di sensibilizzazione e la realizzazione di progetti come iAnimal.
Eliminare o ridurre drasticamente l’uso della carne può fare la differenza, perché è il consumatore ad alimentare questi lager che non fanno bene all’ambiente, agli animali e all’uomo.

Come affermato dal direttore di Animal Equality, Matteo Cupi, in un’intervista per veggiechannel.com: “quello che si può fare con le persone è appunto accompagnarle in un processo di cambiamento, fargli capire che veramente con piccoli passi si possono ottenere grandi cose”.
Oggi modificare la propria dieta significa avviare una piccola rivoluzione a salvaguardia del benessere comune, basta solo saper scegliere.

 

Dalila Iannitto

PHI Foundation

I SENZATETTO DI PRO TETTO

Alla vigilia di Natale, durante una cena con amici mi è stata presentata un’associazione di volontariato che mi ha incuriosita ed emozionato nonostante si occupi di senzatetto.  Quello che mi ha colpito di questa associazione è la volontà di individuare quei senzatetto che sono cittadini italiani, che per una serie di vicissitudini come perdita del lavoro, separazioni famigliari, mancanza di sussidi da parte dello Stato nelle sue varie forme, si sono trovati in uno stato di precarietà assoluta.

Queste persone fino a qualche anno fa, costituivano la nostra bassa e media borghesia italiana che, dal 2008, è stata fortemente colpita dalla crisi economica mondiale. Persone rimaste senza un reddito che una casa loro forse ancora ce l’hanno ma non riescono a pagare le bollette e meno che meno permettersi un pasto decente.

Nasce così l’Associazione Pro Tetto, una squadra di pochi volontari che, una o due volte a settimana, si riuniscono e non prima di aver preparato più pasti caldi possibili, si mettono in marcia e girano per le vie del centro di Milano per distribuire quel cibo preparato personalmente da loro o con l’aiuto delle loro famiglie. Mettono a disposizione tempo e lavoro per donare a chi è meno fortunato di loro qualcosa di caldo e soprattutto una mano amica.

Una delle loro iniziative più belle si chiama “Un Boccone con il Cuore”, dove l’Associazione Pro Tetto ha chiesto ad alcuni ristoranti di Milano di offrire un pasto dignitoso a questi indigenti; un modo per ritemprare non solo il corpo ma anche l’anima. L’idea è stata quella di chiedere a ristoranti e trattorie di prendersi carico di un senzatetto, provvedendo a sfamarlo con un pasto completo. L’Associazione si preoccupa di “inviare” il senzatetto lavato, pulito e vestito dignitosamente e il ristorante provvede a dargli un posto ad un tavolo negli orari più comodi all’esercente, servendogli del cibo che magari è in più ma facendolo sentire una persona, con la propria dignità come se fosse un normale avventore.

Al momento sono attivi già un po’ di ristoranti ma la speranza è che molti ancora se ne possano attivare.

Pro Tetto sta combattendo contro la burocrazia italiana per aver una casa da mettere a disposizione di questi senzatetto. Gente a cui è stato tolto anche il diritto di lavarsi e di andare in bagno. Ridare questi “lussi” prima che perdano ogni speranza di una vita dignitosa, potrebbe dar loro la forza di rinascere.

Come è possibile cercare un nuovo lavoro, presentarsi ad un colloquio senza avere la possibilità di lavarsi o di lavare gli ultimi “vestiti” che sono rimasti?

Come si può pensare di recuperare queste persone se non le si mette in grado di ripartire? Possibile che ci siamo dimenticati dei nostri cittadini?

Ricordiamoci che la maggior parte della gente di cui scrivo sono persone che hanno tra i 45 e i 60 anni che hanno sempre lavorato –  almeno prima del 2008 –  e che hanno contribuito anche loro alla nostra società. Come possiamo girarci dall’altra parte senza intervenire?

Cosa aspettiamo, diamo una mano anche noi! Se volete aiutare l’Associazione Pro Tetto a distribuire dei pasti caldi, se siete un ristorante o un esercente nella ristorazione e volete partecipare al progetto “Un Boccone con il Cuore” potete scrivere a info@associazioneprotetto.it  che sarà felice di accogliere le vostre mani.

 

Laura Giacometti

PHI Foundation

Il servizio civile a Milano

1 I ciechi in ritirata dal servizio civile a Milano: l’occasione mancata

Cari lettori, si dice che il meccanismo di reclutamento di volontari con cecità al servizio civile e  degli accompagnatori per la realtà di Milano non funziona e allontana i giovani. L’assegno mensile è ritenuto basso in relazione al costo della vita, invece per quanto riguarda i tempi di «ingaggio» risultano essere troppo lunghi.

Il punteggio attribuito ai progetti di servizio civile dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus, per Milano è quello massimo. Ma i risultati sono che l’aiuto concretamente arrivato a chi è in difficoltà per andare e tornare dal lavoro oppure per svolgere qualsiasi mansione quotidiana, non sono per niente proporzionali. Gli effetti dei progetti ritenuti validi dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, sono purtroppo minimi, o di sicuro insufficienti alle necessità. Ma qual è esattamente il motivo?

Arruolare i volontari risulta essere molto  difficile. Stà  di fatto  che  il meccanismo da parte del  servizio civile nel caso dei non vedenti bisognosi di accompagnamento a Milano non funziona: si tratta di  un’occasione mancata.

2 Cause dell’insuccesso: Lentezza, Allarme e Terzo Settore;

Le ragioni dell’insuccesso sono soprattutto due, cerchiamo quindi, di  fare  un po’ di chiarezza: il primo dato è la lentezza ossia quella dei tempi d’avvio dei singoli progetti: tra uno e l’altro si crea un «vuoto enorme » di servizio di 3-4 mesi (anche se dall’anno prossimo la situazione dovrebbe migliorare). Invece viene erogato dall’altro fronte, un assegno ai volontari poco appetibile soprattutto nella realtà di Milano: se 433 euro di contributo mensile in certi contesti geografici possono rappresentare una grande opportunità per i giovani, non si può dire lo stesso nel capoluogo lombardo dove il compenso è ritenuto basso in relazione al costo della vita e dove, di conseguenza, per questa cifra spesso si fanno avanti figure non troppo motivate. Ma c’è ben altro cari lettori: dall’avvio del bando  2017  e dalle relative selezioni, passano circa nove mesi di intralci burocratici prima che i volontari possano entrare effettivamente in servizio, cosi ad esempio per i colloqui svolti nel  luglio scorso, per i prescelti se ne parlerà a metà marzo del 2018. Un tempo troppo lungo per chi è giovane e in attesa di opportunità, con il risultato che molti ragazzi che oggi dicono sì, domani sono altrove e proiettati su altri progetti più convincenti.

La lentezza non sempre facilita le cose è necessario rendersene conto.

Un altro punto chiave è quello che ad aver lanciato il grido d’allarme, sia stato proprio il presidente dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti onlus di Milano, Rodolfo Masto, che rivolge un appello generale affinché «si correggano le distorsioni dell’impianto del servizio civile», ma anche un appello particolare al sindaco di Milano, Beppe Sala, perché intervenga in tempo per risanare  la situazione. Voi tutti vi chiederete in che modo? Si tratta semplicemente di pattuire, come già è stato fatto a Roma, una convenzione con l’Unione per assicurare contributi vincolati agli accompagnamenti dei ciechi, da assegnare nei mesi di sospensione dei progetti e in aggiunta all’impegno dei volontari. «Ogni giorno – spiega Masto – a Milano ci sono 18 ciechi da portare al lavoro, tra le 7 e le 8 del mattino. Gli accompagnamenti necessari nell’arco della giornata sarebbero 130. L’attuale meccanismo del servizio civile è tale per cui dei 32 volontari assegnati ne sono rimasti appena dieci. Per il 2018, a fronte di 32 posti assegnati ne sono stati selezionati solo 16, che dovrebbero iniziare a metà marzo. Il reclutamento è sempre più difficile. Ma noi non possiamo interrompere questo servizio e del resto non riusciamo neanche, da soli, a far fronte a tutte le necessità del territorio. Con un piccolo contributo del Comune potremmo coinvolgere almeno una decina di ragazzi in più».

Con queste parole si spera che l’allarme dato venga accolto il prima possibile per dare a tutti un’opportunità per i ciechi bisognosi  di un’esperienza significativa nel servizio civile nazionale.

Infine vi è la Riforma del terzo settore in cui il presidente milanese dell’Unione italiana si augura che anche nell’ambito dei correttivi della riforma del Terzo settore «si possa trovare una soluzione per avvicinare la tempistica della legge ai bisogni». «Il servizio di accompagnamento per ciechi e ipovedenti è vitale – insiste Masto – anche perché la situazione di Milano è particolarmente complessa. Le condizioni del traffico rendono molto difficile l’uso dei cani guida. Per gli accompagnamenti la nostra sezione è costretta a integrare le prestazioni dei volontari civili con il lavoro di operatori retribuiti con risorse dell’Unione, a questi si affiancano tanti cittadini volontari cui devono però essere rimborsate le spese di viaggio. Ma i fondi non bastano più. Ecco perché proponiamo di aprire un tavolo con le istituzioni per cercare soluzioni insieme ».

Alla luce dei fatti si nota ancora una volta una forte incapacità di poter gestire al meglio la possibilità di  lavorare volontariamente nel servizio civile a Milano e dopo queste note non rimane altro che sperare che qualcosa cambi ed avvenga veramente una riforma nel terzo settore capace di togliere la lentezza burocratica e che infine l’allarme possa essere percepito come un inno per riportare organizzazione e praticità nelle burocrazie verso chi  intende partecipare al progetto del servizio civile in particolar modo a  Milano.

 

N&D Nadine Fashion Stylist

PHI Foundation

 

Mashable – Social Media Day Italy: CI SIAMO!!!

Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato: inizia il Mashable Social Media Day Italy.

Alle 08:30 di stamattina, la Ceo e fondatrice del Mashable SMDayIt, Eleonora Rocca, darà il via alla 3 giorni più attesa dell’anno da tutto il mondo digital italiano e non.

Ospitato nella suggestiva sede del Talent Garden di Milano, il Mashable SMDayIt è un evento che vuole promuovere, informare e presentare tutte le novità e gli aggiornamenti nel settore della comunicazione digitale.

Nei 3 giorni in cui il Mashable SMDayIt si svolgerà, sul palco del Talent Garden si alterneranno esperti, professionisti, influencer e blogger italiani e internazionali, con il compito di stupire, aggiornare e perché no, divertire il numeroso pubblico presente in sala.

Ricordiamo che l’evento è ormai sold out da diversi giorni, ma è possibile ugualmente seguirlo in streaming via web cliccando sul link e acquistando l’accesso.

Per il programma completo invece il link è il seguente: Programma

Noi di PHI Foundation siamo media partner dell’evento e saremo presenti durante tutti i 3 giorni.

Speriamo di riuscire a incontrarvi e in ogni caso auguriamo a tutti: Buon Mashable Social Media Day Italy.

 

PHI Foundation

MUAY THAI : un’arte marziale non solo per il corpo

Giorgio e Nick circa 20 anni fa si appassionano alla Muay Thai, antica ma attualissima arte marziale praticata da persone di entrambi i sessi e di qualsiasi età . La passione e l’interesse che questa disciplina suscita nei due ragazzi, crea fra loro un forte spirito di squadra.

La Muay Thai nasce in Thailandia e, come la maggior parte delle arti marziali, arricchisce lo spirito, migliora la postura del corpo aumentandone la capacità  di movimento e la resistenza ed aiuta a trovare un equilibrio psicofisico.

La passione porta i due amici ad andare fino in Thailandia, a diventare maestri di questa disciplina e ad esportarla in Italia, fondando il Muay Thai Institute, Boxe Thai Italia, società  per la promozione sportiva non a scopo di lucro.

La loro filosofia di vita viene trasmessa nei vari corsi che tengono in diverse palestre nella provincia di Milano. Si, perchè il loro scopo non è solo dare ai ragazzi la possibilità  di creare un gruppo di aggregazione intorno ad uno sport, ma di essere un vero e proprio punto di riferimento che aiuti le persone ad essere più sicure di sè e a difendersi in caso di pericolo.

Giorgio e Nick, infatti, in collaborazione con alcune palestre, hanno dato vita a dei corsi di Difesa Personale Anti-aggressione per ragazze. Il pericolo che purtroppo le donne vivono ogni giorno per strada ai nostri tempi è molto alto e avere consapevolezza del proprio corpo e della propria forza diventa fondamentale.

Oltre al problema della sicurezza delle donne, hanno pensato che la Muay Thai potesse essere anche uno strumento utile per contrastare il fenomeno del bullismo e in collaborazione con una delle parrocchie di Sesto San Giovanni stanno organizzando dei corsi Antibullismo per i ragazzi che vanno dai 10 ai 17 anni.

Lo sport è una forma di aggregazione che invita i ragazzi a prendersi cura del proprio corpo e a stare insieme in modo sano. La Muay Thai è un’arte marziale che aiuta anche la mente e lo spirito, aiuta a prendere consapevolezza di sè, insegna a reagire alle avversità  e a difendersi dai pericoli esterni.

Quando corpo e mente sono in perfetto equilibrio la persona può raggiungere uno stato di vero benessere, questo è uno degli insegnamenti fondamentali che Giorgio e Nick vogliono trasmettere.

Se sei curioso, se vuoi solo vedere o se vuoi anche provare il Muay Thai puoi contattare i due maestri scrivendo a giorgio@gardel-gardel.it o a nick66@virgilio.it o potete visitare il sito di Muay Thai Institute .

 

Laura Giacometti

PHI Foundation