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Protezione dati

La protezione dei dati nel Fundraising: fate che la fiducia sia la priorità

Pubblicato 10 Marzo 2016 da Steve Henderson.

Con la Giornata internazionale della donna di questa settimana, le organizzazioni non-profit hanno la possibilità di ispirare il cambiamento del settore in più di un modo, attraverso la campagna #PledgeForParity di quest’anno.

Le tattiche di raccolta fondi sono state molto criticate negli ultimi anni e le organizzazioni adesso devono assicurare di mettere i consumatori al centro della loro attività.

A seguito della Etherington Review la spinta per standard più elevati nella raccolta di fondi, le aziende devono dimostrare che possono essere degne di totale fiducia. Quando la fiducia è recuperata, i donatori avvertiranno un senso di sicurezza e si impegneranno nelle campagne.

Il quaranta per cento dei consumatori, secondo il Direct Marketing Association (DMA), sceglie la fiducia in una organizzazione come il fattore più importante quando si decide di condividere informazioni personali.

Un certo numero di enti di beneficenza hanno recentemente sofferto di una flessione nella raccolta di fondi. Recenti ricerche suggeriscono anche che un’intensa azione mirata verso il target di riferimento ha generato una diminuzione delle probabilità di donare ad una causa come risultato. Le organizzazioni hanno bisogno di mettere il divertimento nella raccolta di fondi e raccogliere sostegno per la loro causa senza offendere o far alterare i consumatori.

Le ONP hanno la possibilità di utilizzare la protezione dei dati e della privacy come un vantaggio competitivo per assicurare ai sostenitori che difenderanno i loro dati. Women Worldwide, per esempio, delinea chiaramente la propria politica sulla privacy online creando un rapporto aperto e onesto con i propri membri.

Quando le persone si impegnano con le organizzazioni e condividere i propri dati personali, la fiducia e il rispetto dei dati è parte integrante. I consumatori hanno standard elevati e aspettative che le organizzazioni non-profit devono rispettare.

L’applicazioni di conformità stanno cambiando e le organizzazioni devono assicurare che siano in linea con la legge per evitare penali. Un’associazione charity, recentemente ha avuto recensioni molto negative in seguito ad abuso di dati personali. Un membro del pubblico si è lamentato in risposta alle azioni dell’organizzazione, dimostrando la consapevolezza tra i consumatori e un crescente interesse per i propri diritti quando si tratta di protezione dei dati.

Le organizzazioni non profit hanno bisogno di aderire al Codice di Fundraising e lavorare insieme per rafforzare il codice, per aumentare la fiducia dei consumatori e l’impegno loro dedicato. In passato la fiducia è stata danneggiata da alcuni enti di beneficenza e alcune organizzazioni hanno dovuto fare cambiamenti positivi per ripristinare la fiducia.

Con un’azione significativa da parte del governo del Regno Unito, si è ottenuto che il settore non-profit dovesse fare i conti con le proprie responsabilità quando si tratta di proteggere i dati dei donatori.

Il Fundraising è ovviamente importante, ma, soprattutto, il sostenitore deve venire prima.

Se si vuole aumentare l’attività delle campagne di raccolta fondi e mantenere relazioni con il donatore, è basilare il rispetto dei dati personali così come ispirare fiducia; la stessa fiducia che i consumatori si aspettano.

Per avere maggiori informazioni clicca qui.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Marina Midali
Phi Foundation

Facebook Share Donazione

Social Fundraising e Facebook: un’opportunità di dialogo

Il Social Network per eccellenza strizza l’occhio al Fundraising. Da qualche tempo a questa parte Facebook sembra essere particolarmente interessato ai temi sociali.

Il Social di Mark Zuckerberg ha infatti dato vita ad uno strumento per le realtà non-profit. La Piattaforma nasce per consentire ad apposite pagine Facebook di gestire singole campagne di raccolta fondi.

Il Fundraising diventa Social. Creare una pagina dedicata con contenuti multimediali per una specifica campagna di raccolta fondi d’ora in avanti sarà semplicissimo. Ma, a rendere lo strumento realmente interessante è un’altra funzione. Da adesso sarà infatti possibile raccogliere direttamente le donazione degli utenti grazie al tasto “Fai una donazione” e aumentare la visibilità grazie ai pulsanti condividi e invita.

Ma come Funziona il Social Fundraising su Facebook?

Le potenzialità di questo strumento sono enormi. Il motivo è semplice, essere presenti su Facebook è un vantaggio innegabile. La viralità del mezzo consente di agevolare, e non poco, una campagna di raccolta fondi. Per il non profit si apre una possibilità in più per raccogliere donazioni.

Ma come funziona questo innovativo strumento? Quali sono i reali vantaggi offerti alle realtà non profit Scopriamolo assieme:

#1 Pagina Dedicata:

Avere una pagina dedicata  e confermata permetterà all’organizzazione non profit di poter strutturare una campagna di raccolta fondi mirata ad uno specifico progetto.

#2 Semplificare la donazione:

Ricevere gli aiuti direttamente dalla pagina Facebook. La call to action “Fai subito la tua donazione” è chiara e intuitiva.

#3 Trasparenza:

Tenere sempre aggiornati i donatori (e non) sullo stato di avanzamento di una campagna di raccolta fondi.

#4 Rete:

Facebook è il Social Network più utilizzato sul pianeta. Condividere e invitare amici su una compagna allarga la rete di connessione e può innescare una vera e propria viralità.

Per ora il Social Fundraising su Facebook è in fase di test. In questa prima fase lo strumento è stato esteso solo alle Organizzazioni Non-Profit con sede negli Stati Uniti. Hanno aderito, al momento, ONP come Save The Children, Unicef e WWF.

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Orto dei Sogni

L’Orto dei Sogni Progetto di Missione Sogni Onlus

L’idea di creare il primo orto in ospedale prende spunto dal tema di Expo 2015.

“Nutrire il pianeta, Energia per la vita” e dall’analisi di esperienze analoghe fatte soprattutto in paesi anglosassoni,

dove l’utilizzo di spazi esterni organizzati per il recupero psico-fisico dei malati è stato oggetto di studio e sperimentazioni (Garden Therapy, Horticulturaltherapy) da parte della comunità scientifica.

Anche in Italia questa esigenza è molto sentita all’interno delle strutture sanitarie tanto da rientrare nel Piano Generale di Sviluppo 2011-2016 e nel Programma Verde e Arredo Pubblico in cui si fa esplicito riferimento alla terra e al verde come “spazi di vita e socializzazione”.

Nel 2011 Missione Sogni Onlus inaugura il suo primo Orto dei Sogni all’ospedale L. Sacco di Milano in collaborazione con il Comune di Milano.

Si tratta di un orto dedicato ai giovani degenti del reparto di Pediatria che possono dedicarsi alla cura di piante, fiori e ortaggi con il fine di migliorare la loro qualità della vita.

L’esperienza ha avuto talmente tanto successo che nel corso di questi anni è stata estesa in altre strutture a Milano:

  • Ospedale Luigi Sacco
  • Clinica Pediatrica De Marchi
  • Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori
  • Spazio Vita – Ospedale Niguarda

Gli orti messi a disposizione da Missione Sogni Onlus vedono il coinvolgimento di più di 300 piccoli pazienti che, con grande dedizione ed entusiasmo, impegnano parte della giornata a curare frutta e ortaggi destinati, una volta maturi, a finire sulle loro tavole. Tutto questo è reso possibile grazie al sostegno di esperti educatori dell’Associazione e di orticoltori volontari, che permettono ai bambini di non pensare per un po’ alla loro malattia, di stare all’aperto in compagnia di altri bambini e di prendersi cura di qualcosa che, alla fine darà dei “buoni” frutti.

Per una persona ospedalizzata poter frequentare un contesto diverso dal proprio ambiente di cura, anche a livello tattile e olfattivo, diventa uno stimolo alla guarigione. Inoltre, prendersi cura del verde sia da soli che insieme ad altri valorizza le capacità di ciascuno, ed induce un miglioramento psicofisico.

Per maggiori informazioni Clicca qui.

Valore Non Profit Orient

Phi Social Innovation Community: Valore Produttivo di Utilità Sociale

Il terzo settore realizza cose buone e giuste ma non sa comunicare infatti, da qualche tempo, capita di prestare attenzione alle questioni inerenti la comunicazione “Non Profit Orient” e la percezione del ruolo di Fundraiser e, in generale, al tema del Fundraising.

La comunicazione (non profit orient) dovrebbe ampliare il campo visivo e alimentare la cognizione che abbiamo “sulla raccolta fondi dedicata al non profit” e sulle opportunità, sopratutto in termini di sostegno dei più deboli.

Fondamentale è comprendere l’attività di “Fundraising non profit orient” di cui tanto si parla ma poco si conosce detenendo una visione limitativa e limitante del Fundraising.

Si ritiene (a torto) che il fatto stesso di occuparci di una buona causa sia sufficiente a farci ascoltare.

Niente di più errato poiché, le buone cause, sono sì condizione necessaria, ma certamente non sufficiente. Si potranno raggiungere gli obiettivi esclusivamente quando saremo in grado di sostituire il concetto di Beneficenza con il termine di “ Valore Produttivo di Utilità Sociale”.

Il Fundaraiser è l’arte di saper chiedere. Un po’ per vocazione e un po’ per diletto, tutti possono chiedere ma non tutti sanno chiedere.

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ONP e Social Fundraising

Phi Social Innovation Community: ONP e Social Fundraising

Riflettendo sulle difficoltà, e nello stesso tempo la necessità delle piccole e medie organizzazioni non profit (ONP) di reperire risorse economiche attraverso la raccolta fondi, si scopre la loro impreparazione negli strumenti e nelle applicazione metodologie di Fundraising.

La domanda è: Quanto tempo dobbiamo ancora attendere prima che le ONP diano inizio alla valorizzazione delle relazioni che hanno nel territorio in ottica di attivazione di un’efficace strategia di Fundraising online/offline, considerando anche le prospettive di ampliare la propria cerchia d’influenza alleandosi con una più ampia struttura di Social Fundraising e costruire insieme una Social Innovation Community?

La risposta non è scontata perché ci vuole la temerarietà e la lungimiranza di eseguire una scelta importante.

Strutturarsi in Fundraising Orient (anche tecnologicamente) infatti, significa rimettere in discussione l’intero modello organizzativo delle ONP, al fine di trovare non solo fondi ma anche Donazioni in termini di competenze, tempo, people raising e soprattutto relazioni.

Solo curando le relazioni che abbiamo con la realtà che ci circonda, orientandoci inoltre anche verso un Corporate Fundraising più professionale, possiamo davvero implementare una buona strategia di raccolta fondi e il Dono diventa uno strumento mediante il quale rafforzare questi legami.

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Fundraiser

Phi Social Innovation Community: Fundraiser

Lavorare nella Social Innovation Community con Phi Foundation, nell’operosità di raccolta fondi (Fundraising), significa svolgere l’attività di Fundraiser, una professione creativa e multitasking oggi sempre più richiesta dal mercato del lavoro, in particolare, nell’area del terzo settore.

Una professione che richiede competenze specifiche in marketing, statistica, economia, giurisprudenza, amministrazione ma anche un estro creativo e artistico, oltre che una grande determinazione.

Fare raccolta fondi (Fundraising) per le organizzazioni non profit significa lavorare per una giusta causa, che appassiona, in cui crediamo e che ci spinge a desiderare di migliorare le cose grazie al piccolo/grande contributo di tante persone.

Non c’è dubbio che il lavoro del Fundraiser porti più che numerose soddisfazioni personali se fatto bene con passione e attraverso metodi e strumenti corretti.

La domanda che sorge spontanea è: Ma il Fundraiser cosa fa esattamente?

Si usa spesso il termine Fundraiser nel gergo comune, per indicare il comunicatore o l’organizzatore di eventi di beneficenza. In realtà il Fundraiser è questo, ma non solo.

È soprattutto un professionista che svolge l’attività con dedizione, che sa comunicare e agire, perché le parole sono pensieri che diventano azioni dirette a costruire qualcosa di utile, azioni dirette ad aiutare gli altri, e per questo IMPORTANTI.

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Valore Social Fundraising

Phi Social Innovation Community: Fundraising il valore nel tempo

Il Social Fundraising parte da dentro noi e il punto di partenza indispensabile è la presa di coscienza che deve nascere dal cuore, perché “Chiedere” costa fatica psicologica.

Il Fundraising è uno strumento integrante nelle attività di sviluppo della Social Innovation Community e delle strategie di raccolta fondi e coinvolge perché la gioia di Donare è assolutamente contagiosa.

Il Fundraising non deve essere vissuto come una triste necessità ma come una straordinaria opportunità di crescita, come parte integrante della sostenibilità della causa sociale e progresso della Social Innovation Community.

Fare Fundrasing è un’opportunità che genera un ritorno di valore nel tempo, richiede pazienza e bisogna comprendere che alcuni risultati potranno arrivare presto ed altri anche dopo. I risultati potranno riguardare i fondi, ma anche il tempo delle persone (volontari), beni e servizi gratuiti e non da meno, riuscire a stimolare una sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei media.

Il Social Fundraising è uno strumento al servizio delle cause, con cui Phi Foundation non raccoglie fondi, ma sostiene progetti, promuove organizzazioni non profit, presenta idee e soluzioni per risolvere problemi di carattere sociale. Inoltre Phi Foundation partecipa direttamente alla soluzione del problema, coinvolgendo la Social Innovation Community, e spingendo nei confronti del potenziale benefattore, facendo crescere il desiderio di donare.

Per fare Social Fundraising servono competenze tecniche specifiche affinché tutti gli sforzi siano massimizzati.
E’ indispensabile definire una strategia di medio lungo termine, conoscere le regole del marketing e della comunicazione orientate al non profit, e curare in maniera professionale le tecniche di ricerca e gestione donatori.

Dobbiamo sempre partire da noi stessi, ricordandoci che le donazioni sono elargite alle persone e soprattutto a quelle persone in grado di aiutare gli altri.

Il Fundraising non è mai il fine, ma il mezzo.

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