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Il futuro del Fundraising secondo gli USA

Quattro tendenze in ambito di fundraising che possono rimodellare il mondo del non profit.

Le organizzazioni dovranno adattarsi a come rispondono ai donatori e alla società nel suo complesso. Di seguito sono riportate quattro tendenze che gli esperti Americani stanno discutendo legate all’attività di fundraising.

1. Le organizzazioni non profit utilizzeranno i progressi nella tecnologia per coinvolgere i donatori.

Si riconosce che l’interazione personale è il modo più prezioso per costruire i rapporti ma è tradizionalmente riservato a specifici progetti ed e’ costoso in termini di tempo e risorse.
Si useranno sempre più le nuove tecnologie di internet per identificare gli attori e monitorare l’interesse dei donatori per poi guidare campagne tradizionali personali di raccolta fondi importanti e aggiornare i metodi.

La University of Louisiana Lafayette sta avendo successo in questo campo e finora, ha raccolto più di $650.000 in reddito che altrimenti non potrebbe essere sfruttato.

2. Utilizzo di organizzazioni “transitorie” concentrate sulla soluzione di pochi problemi per poi sciogliersi sfidando quelle “permanenti”.

Le fondazioni si stanno muovendo in questa direzione. Atlantic Philanthropies, per esempio, ha deciso di dare via tutto il suo denaro entro il 2020. La Fondazione Bill e Melinda ha nel frattempo adottato una filosofia del “dare mentre si sta vivendo”, puntando sul concetto della donazione costante e progressiva, piuttosto che conservazione di beni per decenni.
Che cosa accadrebbe se più organizzazioni non profit si costituissero allo scopo di affrontare una sfida immediata e quindi poi cessare le l’attività?

3. Open Bigdata diventeranno onnipresenti e più facili da gestire e capire.

Quasi ogni organizzazione no-profit monitorizza gli accessi e frequenze dei dati monetari (RFM). Sempre più organizzazioni stanno sfruttando i dati da screening esterni, che rappresentano la capacità di un donatore. Le ONP hanno la possibilità di sfruttare questi dati pubblici per migliorare le loro relazioni con i donatori. Alcune grandi organizzazioni hanno già intrapreso questa strada. Ad esempio, Vasser college recentemente ha sfruttato i Bigdata per guidare una strategia. I Bigdata sono disponibili ora a tutte le organizzazioni, non solo le grandi.

4. Le non profit diventeranno pro-attive, piuttosto che reattive, per campagne di raccolta fondi opportunistici.

La nota sfida SLA Ice Bucket ha raccolto più di $100 milioni in 30 giorni creando un fundrising virale. Questi esempi ci insegnano che i donatori sono disposti a rispondere alle esigenze sociali, anche se le organizzazioni non profit non hanno direttamente sollecitato il loro sostegno.

Si entra quindi nel mondo di fundraising opportunistici. E’ il momento per organizzazioni non profit di sfruttare l’incredibile sensibilizzazione dei media e sviluppare strategie per massimizzare eventi importanti. Le ONP efficaci saranno sempre pronte e preparate bene per le future crisi, grandi o piccole. World Vision fa molto bene; essa ha un piano per l’attivazione di donatori ogni volta che si verifica un disastro naturale.

Sei una Organizzazione Non Profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di Raccolta Fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Antonio Cimmino

Phi Foundation

ringraziare il donatore

Quanto è importante ringraziare il donatore?

Su una scala da 1 a 10, quanto è importante ringraziare il donatore? E’ fondamentale “coccolare” chi crede in voi e sostiene il vostro progetto?

In una campagna di crowdfunding metterci la faccia è tutto. Allo stesso tempo è importante rendere il donatore speciale. Perché speciale? Per il semplice fatto che tra tutte le cause e le campagne di raccolte fondi da sostenere, l’ipotetico donatore ha scelto voi. Si, hai sentito bene, voi!

Fidelizzare chi sostiene la vostra mission è fondamentale, e per questo ringraziare chi ha scelto te è un dovere. Anche se si tratta di piccole cifre, il tuo compito dev’essere quello di coccolare e far sentire importante il donatore. Sempre e comunque.

Non serve sommergere di messaggi, né fare il contrario, ovviamente. Una ONP deve rendere partecipe chi dona in ogni momento, anche(sopratutto) a progetto terminato. Il donatore può sposare una causa e esserti fedele per anni. Per cui non sbagliare, ascolta bene e cerca bene di capire che ringraziare il donatore deve essere prioritario.

In alcuni casi il colpo di fulmine dura poco e il donatore si dimentica del suo gesto. Qui entri in gioco tu: far rivivere al sostenitore le stesse esperienze che ha vissuto la prima volta, al “primo appuntamento”, è essenziale.

Una delle metodologie più efficaci per ringraziare e rendere partecipe il donatore è sicuramente attraverso il video. Ad oggi molte ONP hanno elaborato strategie di video storytelling al fine di conquistare il cuore di chi decide di mettersi al servizio di una specifica causa.

Quindi, come costruisco un video di ringraziamento? Ecco alcune informazioni che possono esserti utili

Le emozioni sono alla base di ogni storia. Un video di ringraziamento deve essere esemplare. Ma quali caratteristiche deve possedere :

  • Emotiva – Riesce a sintonizzarsi sulle emozioni giuste entrando in profondità nei sentimenti delle persone. Il video storytelling si basa su una vera connessione emotiva.
  • Semplice – Anche di fronte a un tema difficile semplifica la questione con un tocco personale
  • Condivisibile – Il messaggio d’essere basato su i valori portanti dell’associazione
  • Unica – Fa si che il tuo ringraziamento sia unico e originale

Ecco alcuni esempi di video che possono essere d’esempio

 

Phi Foundation 
Mario Rolla

Briganti Rugby

Briganti Rugby: al via la raccolta fondi “I briganti si meritano un prato”

Per fare meta bisogna lottare tutti uniti. Al via la raccolta fondi a sostegno dei Briganti Rugby, associazione sportiva nata con l’obbiettivo di offrire, attraverso lo sport, opportunità alternative e attività mirate a favore dei minori di un popoloso quartiere “a rischio” della città di Catania, Librino.

In cima alla collina di San Teodoro ci si sporca le mani nel fango. Su quel campo dove prima non c’era nulla oggi c’è speranza. Il Libirino oggi ospita 80.000 abitanti, costruito negli anni 70 per essere una città satellite. La situazione ad oggi non è delle migliori: le costruzioni residenziali iniziate 40 anni fa giacciono all’abbandono, al degrado e alla criminalità. Ma, fortunatamente, sopra quel campo c’e chi, nonostante tutto, la testa non l’abbassa mai.

“Ama l’ovale e odia il razzismo, tutto muscoli e tutto cervello, mischia fino alla vittoria!”

progetto di crowdfunding

I Briganti Rugby ASD Onlus “Librino” nasce nel 2006 con lo scopo di coinvolgere attraverso lo sport i ragazzi di uno dei quartieri più problematici di Catania, ed offrire loro alternative alle esperienze di “strada”.

Nel corso di questi anni – si legge sul sito – l’attività de “I Briganti” è cresciuta senza sosta ed oggi si contano ben 300 atleti a partire dalla under 10 fino ai giocatori della squadra seniores che milita nel campionato di C1 nazionale.”

Il progetto è legato al recupero della area polisportiva del complesso “San Teodoro”. Naturalmente l’area è ben lungi dal potersi considerare riqualificata:

“Il campo da gioco è una distesa di argilla, e benché sia stato da subito utilizzato per allenamenti e partite ufficiali, necessita di fondamentali interventi per la sua fruizione in continuità.”

Per questo motivo nasce il progetto di crowdfunding “I briganti si meritano un prato” che mira a raccogliere 100.000 euro da destinare al rifacimento del campo da gioco.

Per maggiori informazioni visitate la pagina de “I briganti si meritano un pratocliccando qui.

 

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

 

“Taranto Let’s go”

Si terrà Mercoledì 04 maggio  p.v. ore 10.30 presso la Sala Monfredi della Camera di Commercio diTaranto (viale Virgilio 152), la presentazione ufficiale del primo Polo Finanziario dell’Innovazione in Puglia, in materia di Start Up e Crowdfunding.

L’incontro dal titolo “Taranto Let’s go” sarà l’occasione per presentare  la prima piattaforma di Equity Crowdfunding del Sud Italia autorizzata da Consob, nata dall’azione sinergica di MuumLab gestore della piattaforma, Bcc San Marzano banca partner e Finindustria venture capital che ha finanziato la prima start up innovativa del progetto: ProntoVet24, dedicata al servizio veterinario a domicilio.

Tre player istituzionali importanti si uniscono per favorire la nascita e lo sviluppo di imprese innovative su tutto il territorio nazionale, partendo proprio da Taranto.

Aprirà i lavori il Presidente della CCIAA di Taranto Luigi Sportelli, seguiranno i saluti del Presidente di Confindustria Taranto Vincenzo Cesareo.
In scaletta gli interventi dei soggetti che hanno dato vita al primo Polo Finanziario dell’Innovazione in Puglia:

  • Emanuele Di Palma – Direttore Generale Bcc di San Marzano,
  • Pietro Vito Chirulli – Presidente Finindustria Srl,
  • Paolo Ciccolella – Presidente MuumLab
  • Massimiliano De Florio e Luca La Porta – Soci Fondatori di ProntoVet24.

Gli interventi saranno moderati da Maurizio Maraglino Misciagna – Direttore Muumlab.

 

Fonte articolo: BCC San Marziano

 

 

Convivio 2016 torna a Milano: ecco tutte le novità

L’8 giugno torna a Milano Convivio 2016, Mostra Mercato benefica promossa dal mondo della moda a sostegno dell’associazione non profit ANLAIDS (Associazione Nazionale per la lotta contro l’AIDS). 5 giorni di shopping solidale con lo scopo di raccogliere fondi affrontando in maniera positiva un tema delicato come quello dell’AIDS.

Tante le novità per questa tredicesima edizione di Convivio 2016 Milano che, come ogni due anni, riceve l’appoggio delle griffe più prestigiose. Le maison di moda donano i pezzi più speciali delle proprie collezioni che vengono poi rivenduti al pubblico a metà prezzo. Rinnovata la struttura, saranno presenti più sezioni: vintage, kids e arte e per la prima volta un spazio interamente dedicato all’arredo e al design.

La campagna verrà lanciata con una charity dinner la sera del 7 giugno, che riunirà vip, celebrities e imprenditori (e che avrà quest’anno un allestimento tematico dedicato alla musica).

Oltre al charity dinner, quest’anno Convivio 2016 esce dagli schemi e organizza un after party benefico in un locale di Milano, durante la notte del 7 giugno: il ricavato della vendita dei biglietti sarà totalmente devoluto ad Anlaids.

Molto più di un semplice evento di beneficenza, Convivio nasce nel 1992 da un’idea di Gianni Versace: oltre 60.000 i visitatori che arrivano da ogni parte d’Italia per dedicarsi ad acquisti eccellenti a prezzi dimezzati e allo stesso tempo dare il proprio sostegno dell’AIDS, malattia di cui si sente parlare sempre meno, ma che continua a essere preoccupante.

Come racconta Paola Manfrin ai microfoni di Wired Italia – ideatrice della campagna con l’agenzia EGO of White, Red & Green: “Le campagne sociali hanno il ruolo di esprimersi anche provocatoriamente coinvolgendo un pubblico trasversale e questo avviene solo con comunicazioni capaci di lasciare il segno, costringendo chi legge al ragionamento e alla riflessione, pur subendone la provocazione. Ottenuto l’effetto provocatorio, abbiamo deciso di aggiungere un punto di domanda al claim nella seconda fase della campagna: “L’Aids è di moda?”, proprio per coinvolgere il pubblico e obbligarlo a darsi una risposta. Da qui la scelta di usare un testimonial d’eccellenza della moda come Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia, che da sempre ha lavorato su Convivio e meglio di chiunque altro ne rappresenta l’anima e la sua storia”.

Facebook: Convivio Milano
Instagram: conviviomilano
Twitter: Convivio Milano
Hashtag ufficiali #iLoveConvivio #Conviviomilano
www.conviviomilano.it


PHI Foundation
Mario Rolla

Youtube per il non profit

Youtube per il non profit: come funziona?

Youtube per il non profit rivoluziona il modo di fare fundraising. Non sfruttare questo strumento per aumentare la portata della tua raccolta fondi è pura follia.

YouTube conta oltre un miliardo di utenti, quasi un terzo di tutte le persone presenti sul web. Ogni giorno, da ogni parte del globo, milioni di persone guardano centinaia di milioni di ore di video su YouTube generando miliardi di visualizzazioni. Le statistiche per il non profit parlano chiaro: le ong generano su youtube più di 4 miliardi di visualizzazioni ogni anno.

Ora, alcune domande sorgono spontanee: come posso integrare youtube nella mia strategia di raccolta fondi? Quali sono gli strumenti che posso utilizzare per migliorare la mia campagna di fundraising?

Youtube per il non profit: ecco come funziona!

Dal 2013 il colosso di Mountain View ha messo in campo soluzioni innovative per il non profit. Le caratteristiche del programma sono funzionalità avanzate:

  1. Live streaming per interagire direttamente con i tuoi sostenitori,
  2. Donate button per raccogliere donazioni direttamente dal canale,
  3. Overlay (banner) supportato da una call to action
  4. Annotazioni esterne

Come posso utilizzare queste funzionalità? Scopriamolo assieme:

#1 Live Streaming

Trasmettere live sul tuo canale di youtube può essere l’ideale per promuovere eventi o attività di volontariato. La diretta streaming è un potente strumento che permette ai sostenitori di rimanere sempre aggiornati.

Live streaming youtube

Mi raccomando, non ridurti a mostrare solo ed esclusivamente l’evento, sii creativo, diventa gli occhi e le orecchie del tuo pubblico. Suscita nello spettatore curiosità e stai pur certo che non abbandonerà lo streaming

#2 Donate button

Inserire il pulsante per effettuare direttamente da youtube la donazione renderà più efficace la tua campagna di raccolta fondi. Purtroppo questa funzionalità è presente solo in America e in Gran Bretagna.

Ma ecco la buona notizia, con un po’ d’astuzia è possibile aggirare l’ostacolo. Inserire il link all’interno della copertina può costituire una soluzione intuitiva per risolvere il problema.

Donate button youtube

#3 Overlay

Creare overlay di invito all’azione per le riproduzioni video è senz’altro un’ottimo strumento per convogliare traffico al sito o alla pagina di una specifica campagna.

Overlay - youtube per non profit

L’overlay compare appena la riproduzione del video inizia. Quando uno spettatore clicca sul banner verrà reindirizzato ad uno specifico url.

#4 Annotazioni

Puoi utilizzare le annotazioni per aggiungere interattività ai video della tua associazione. Le schede possono indirizzare i donatori verso un URL specifiche (da un elenco di siti idonei) e mostrare immagini personalizzate, titoli e inviti all’azione, in base al tipo di scheda.

Le campagne video dell’associazione dovranno essere intelligentemente integrate con tutti i canali web dell’associazione. Una campagna di raccolta fondi di successo mette assieme tutti gli elementi che la rete mette a disposizione. E’ impensabile riservare a youtube o ad un altro canale una strategia separata da quella che è l’attività dell’ong.

Per iscriverti al programma youtube per il non profit: clicca qui

Phi Foundation
Mario Rolla

 

 

 

 

 

 

 

phi foundation - Volterra

A Volterra il Crowdfunding per salvare l’anfiteatro romano

Volterra, nasce la piattaforma di crowdfunding per tutelare e valorizzare lo scavo dell’anfiteatro romano rinvenuto lo scorso luglio durante la bonifica di corsi d’acqua secondari. Al via la campagna di Fundraising “emozionale”.

La giunta comunale ha deciso: “di mettere in campo – si legge nella delibera – ipotesi e strategie volte a riportare alla luce l’importante ritrovamento archeologico, mediante un progetto di comunicazione cross mediale volto a comunicare il ritrovamento del sito archeologico e la sua evoluzione; creare una community intorno ai temi del ritrovamento e attivare l’attenzione della collettività, di investitori e finanziatori; attivare una campagna di fundraising “emozionale” volta a raccogliere favori e contributi da parte della società civile a livello internazionale, al fine di avviare un processo di raccolta fondi in considerazione degli sviluppi e delle dinamiche dal punto di vista culturale e turistico che potrebbero aprirsi.”

In accordo con la Sovrintendenza e assieme agli assessorati della Cultura e dell’innovazione tecnologica, verrà lanciata quindi una piattaforma di crowdfunding in grado di recuperare le risorse necessarie per poter riportare alla luce una parte importante di quella che è stata definita una tra le cinque scoperte potenzialmente più interessanti al mondo per l’anno 2016.

 
Mario Rolla
Phi Foundation

saper chiedere

#Phi Social Innovation Community: #Non tutti sanno chiedere

Nonostante la sempre più crescente esigenza di fare attività di raccolta fondi all’interno delle Organizzazioni Non Profit, il “Fundraising”, è ancora percepito come strumento “Transitorio non Convenzionale”, da utilizzare esclusivamente in caso di “Necessità” e, cioè, quando serve denaro per progetti urgenti.

Sappiamo bene, invece, che la raccolta fondi non può essere improvvisata, ma deve essere intesa come un insieme di strategie e attività da pianificare, anche, a medio lungo termine.

Questo, sommato alla mancanza di know-how e formazione adeguata, spinge le ONP a compiere una serie di errori che si traducono in un continuo dispendio di energie e risorse senza raggiungere gli obiettivi prefissati (nei rari casi in cui essi siano identificati e definiti…)

Fare Fundraising richiede preparazione nella Comunicazione orientata alla raccolta fondi e proprio l’importanza del lavoro, di un Fundraiser fa la differenza. Coltivare le relazioni con i potenziali Donatori è un processo spesso lungo, delicato, che richiede molta dedizione ascoltando le esigenze, i desideri, la volontà, di chi è interessato a sostenere filantropicamente.

Senza la capacità di guardare lontano e sviluppare una proficua allocazione di tempo e denaro, difficilmente un Organizzazione Non Profit (soprattutto medio/piccola), potrà sperare nella buona riuscita delle sue attività di raccolta fondi.

“Il Fundraising è capacità di coinvolgere risorse su una causa e non l’atto di elemosinare”

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

ONP Senso della Vita

Le ONP e il senso della vita

Ti sarai posto più volte le grandi domande: “Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Le risposte a queste domande sono la tua stessa vita, con i suoi alti e bassi, problematiche e gioie.

Per una onp funziona allo stesso modo: le domande sono le stesse, ma le risposte cambiano. Se le risposte non ci sono (imbarazzati e imbarazzanti silenzi), o sono insufficienti, ci troviamo di fronte ad apatiche e insignificanti onp, magari con nomi altisonanti, con loghi fregiati da patrocini di Enti nazionali, ma che ormai si sono fermate, hanno tolto la chiave dalla toppa e chiuso gli occhi, in attesa di non si sa bene cosa, desiderando forse un’alienazione, una cancellazione dalla storia, senza però muovere un dito.

Sono fermamente convinto che tutte queste onp coperte di polvere e ragnatele, se rimotivate e lustrate a specchio, possono essere ancora una presenza positiva e propositiva, offrendo il servizio per cui sono state pensate e volute. Per fare questo, le onp devono porsi in modo serio le tre grandi domande:

– Chi sono? Ossia: perché sono nata? Qual è la mia specificità come realtà non profit? Dove mi colloco? “Eh una volta eravamo tanti soci, ma ormai siamo rimasti pochi e anziani, non ce la facciamo…” No, siamo fuori strada. Io non ti ho chiesto lo stato di salute dell’associazione. Ti ho chiesto chi è, perché è nata, cosa ha fatto ai suoi albori. “Ah sì!… “ E inizieranno a raccontare tutte le opere meravigliose che hanno compiuto. Questo raccontare è come soffiare sulla cenere, e c’è speranza che qualche brace sia ancora accesa.

– Da dove vengo? Il racconto degli inizi farà riaffiorare volti, episodi, storie, casi risolti, progetti completati. La storia di una onp è fondamentale per capire chi essa sia, perché è nata, come e dove ha operato. Anche nel caso in cui una onp nasce tonda e muore quadrata (alle onp è data questa possibilità, a dispetto del proverbio), ossia negli anni si sviluppa in campi d’azione diversi da quelli dei suoi inizi, la sua storia è di fondamentale importanza, perché contiene il DNA, la forza propulsiva che la fa balzare in piedi ed uscire dal torpore.

– Dove vado? Ossia: come posso riattivarmi? Si deve sovrapporre il “da dove vengo” con l’oggi: quella mission ha ancora senso oggi, oppure è da ripensare e attualizzare?  Questa terza domanda è la scintilla che fa accendere il fuoco, progettando la comunicazione, ridando visibilità alla onp, e quindi inserendo nuove forze di volontariato all’interno della stessa.

Se abbiamo risposto a tutte e tre le domande in modo esaustivo, i nostri occhi saranno lucidi e il nostro cuore farà “tump tump” per l’emozione di essere davanti a una nuova vita della nostra amata onp. Se le cose stanno così rimbocchiamoci le maniche e iniziamo: c’è tanto tanto lavoro da fare!

Purtroppo esiste un’altra possibilità, quando la onp non sa chi è, non sa da dove viene né dove va; o se lo sa non le interessa. La onp in questione è viva solo in vecchie scartoffie, ma non vive, non opera, non propone niente, né a se stessa né al territorio. Se non rispondi (o non vuoi rispondere) alle tre domande, e non desideri un futuro per la tua onp, chiudila. Evidentemente non ha raggiunto il suo scopo, perché non ha avuto persone che credessero nelle sue potenzialità (una onp ha potenzialità immense, proprio come ogni persona), oppure ha completato il suo compito, in quel preciso periodo storico. Meglio chiudere, allora, piuttosto di essere una presenza negativa che sa solo rimpiangere “i bei tempi andati” senza scommettere un cent sull’oggi che la interpella.

Le tre domande sono solo l’inizio. E’ fondamentale però non essere soli, col rischio di dare risposte affrettate e quindi inadeguate. Soprattutto alla terza domanda c’è bisogno dell’esperienza e competenza di un consulente in comunicazione e fundraising che possa progettare un piano consono, in modo da riportare la onp agli antichi splendori e magari anche meglio! Sono più che convinto che questo processo di rinascita di una onp è sempre o quasi sempre possibile. C’è bisogno però di persone che ci credono, che investano le loro energie e che vivano con convinzione lo spirito della onp.

 

Luca Rubin
Phi Foundation

#Social Innovation Community: #Phi Foudation

Amici Miei,

è giunto il momento di raccontarsi poiché, anche una piccola esperienza di altruismo, oggi ci conduce in situazioni delicate, particolari, bellissime, drammatiche. Esperienze che fanno riflettere, suscitando speranze, generando emozioni e offrendo spunti per sogni e storie.

Phi Foundation, solidarietà e sostegno rivolta al mondo del terzo settore, un’avventura dove l’aspetto più bello consiste nel vivere l’immensa generosità delle persone con cui è stato possibile costruire relazioni e collaborazioni importanti.

Siamo professionisti del Fundraising con esperienze e provenienze diverse, ma uniti da un obiettivo unico: mettere a disposizione del terzo settore, strumenti innovativi che permettano di aumentare la Visibilità delle loro azioni e contemporaneamente, fornire a tutte le Organizzazioni Non Profit una piattaforma web facile e intuitiva per raccogliere Donazioni.

Phi Foundation, ideali senza ipocrisie o false verità.

Donare senza ricevere. Se non il sorriso delle tante persone che quotidianamente aiuti.

In un mondo in cui nessuno dà niente per niente, aiutare ci fa sentire utili rendendoci felici, ma allo stesso tempo ci ha aiutato a sviluppare un senso di umiltà e rispetto verso tutti, al di là di qualsiasi diversità.

Condividere progetti all’interno di una comunità, raggiungere gli obiettivi prefissati, migliorare le nostre azioni quotidianamente e innalzare costantemente l’asticella delle aspettative è una cosa che Gratifica Immensamente.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

crowdfunding

#Phi Social Innovation Community: #Fundraising Campaign

In linea di massima qualsiasi raccolta fondi (fundraising) che non preveda una contropartita economica può essere considerata “Donation Campaign” ma, andando nello specifico, questo tipo di campagna si riferisce prevalentemente a raccolta fondi orientate al sociale (Non Profit Orient), operazioni che possono rientrare nelle categorie del “Social Fundraising”.

Indipendentemente dal tipo di campagna di Social Fundraising che vorrai creare (online) e dalla piattaforma web scelta, devi documentarti molto bene prima di avviarla. Ogni piattaforma ha linee guida molto approfondite e specifiche che dovrai leggere con attenzione se vorrai avere una possibilità di successo.

Ricordati che una volta che sarà tutto pronto e ben organizzato, dovrai iniziare  la tua campagna di comunicazione per raccogliere fondi (sia online, che offline) anche un anno prima del lancio della tua campagna di Social Fundraising.

Un aspetto molto importante che spesso viene sottovalutato riguarda le risorse da allocare nei servizi di comunicazione. Non mi riferisco solo alle risorse economiche (sempre indispensabili) ma anche e soprattutto a quelle umane. Infatti, per portare avanti con successo un progetto di Social Fundraising è necessario coinvolgere e “utilizzare” diverse figure professionali a tempo pieno.

E’ necessario dotarsi di un Social Media Manager che segua e gestisca le attività di comunicazione sui canali social e sul web. Bisogna dotarsi di una figura specializzata nel fundraising (Fundraiser), che ne conosca tutti gli aspetti principali, le dinamiche e le logiche che ne regolano le relazioni con i donatori. E’ fondamentale il ruolo del Digital PR, che gestisca le relazioni istituzionali, organizzi eventuali eventi promozionali e curi i rapporti con stampa e blogger. Infine, l’ultima figura fondamentale per questa attività è più tecnica, il Web Designer, in grado di sviluppare contenuti creativi, adattare il sito e le pagine social agli obiettivi e alla scelta del codice linguistico utilizzato e intervenire in tempo reale per risolvere ogni eventuale problematica tecnica che possa intervenire durante la campagna.

Queste sono le principali competenze necessarie per il corretto svolgimento di un’attività di Social Fundraising, chiaramente ci sono tante altre sfumature o competenze che rientrano in gioco durante queste campagne, ma il più delle volte possono essere svolte da una o più delle figure individuate prima.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Fundraising with Social Media

#Phi Social Innovation Community: #Fundraising

Col termine Fundraising, tradizionalmente si intende la ricerca di donazioni, rivolta principalmente a tutti quelli che sono intorno a noi, invitandoli inoltre a diffondere l’idea anche ai loro contatti. Oltre a ciò, si orientano le attenzioni verso le istituzioni pubbliche, aziende, grandi imprenditori e persone facoltose (immaginando che siano dei filantropi). Si tratta comunque, in questo caso, di una cerchia alla quale non è facile accedere.

Il “Social Fundraising” invece permette di coinvolgere chiunque nella vostra iniziativa, dall’imprenditore facoltoso allo studente che ha visto il progetto online, dallo zio ricco al follower su Social Network.

Il Social Fundraising è una raccolta fondi al fine di supportare iniziative “Non Profit Orient” coinvolgendo Donatori anche (Corporate) tramite attività di (PR) e Comunicazione online e offline.

  • Si possono raccogliere fondi avvalendosi dei “Donation Party” realizzati con tematiche differenti e organizzati per lo scopo.
  • Si può effettuare un’attività di Corporate Fundraising incontrando Aziende e altre Organizzazioni Non Profit (finanziariamente più solide).
  • Si possono realizzare raccolte fondi mediante l’utilizzo delle piattaforme web internazionali di Fundraising.
  • Si può tramite i Social Media raggiungere e coinvolgere un immenso numero di potenziali Donatori.

Ovviamente, mentre con il fundraising tradizionale, non è strettamente necessario (anche se fortemente consigliato) progettare e realizzare una campagna di comunicazione, nel Social Fundraising diventa indispensabile saper utilizzare nel modo migliore i Social Media per avere successo.

Perché uno sconosciuto dovrebbe Fare una Donazione?

  • Donano perché condividono gli obiettivi  del progetto.
  • Donano perché coinvolti emotivamente dall’iniziativa.
  • Donano perché credono in un ritorno di immagine.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Raccolta Fondi

Le 5 migliori piattaforme di raccolta fondi online

Ecco le 5 migliori piattaforme di raccolta fondi online per donatori e organizzazioni non profit

Grazie al mondo digitale ognuno di noi ha la possibilità di sostenere finanziariamente una campagna di raccolta fondi online. Ma non solo, grazie alla rete, un’iniziativa può diventare virale. Le organizzazioni non profit al giorno d’oggi hanno a disposizione una miriade di siti per le loro campagne di Social Fundraising.

Ecco alcuni dei migliori siti di donazioni online che sfruttano le reti sociali e la moltitudine di utenti presenti sul web per aiutare i progetti delle associazioni non profit. Se voi, cari lettori, siete a conoscenza di altri siti condividete nei commenti.

#Causes

Causes è una piattaforma di raccolta fondi online, che consente agli individui e alle organizzazioni non-profit di collaborare e agire insieme.

Per i donatori: consente di creare un profilo cause-related. L’utente può: donare, impegnarsi a sostegno di una causa, indire di petizione o creare una campagna di donazioni online più ampia all’interno della piattaforma Causes.com.

Per non-profit: creare profili legati ad un’associazione, attraverso il quale l’organizzatore professionale può condividere aggiornamenti e coinvolgere i propri sostenitori. Le pagine di profilo non-profit aggregano tutte le campagne di un’organizzazione in un unico luogo.

#Crowdrise

Crowdrise offre strumenti online per la raccolta fondi. Permette di organizzare eventi, mette in contatto raccolte fondi occasionali con il mondo del volontariato.

Per i donatori: oltre alla possibilità di avviare una campagna di raccolta fondi è possibile accumulare punti per le vostre attività. Potrai guadagnare 10 punti per ogni dollaro donato o donati. I punti permetteranno all’utente di aggiudicarsi dei premi.

Per non-profit: le organizzazioni non profit possono beneficiare di Crowdrise, integrando la loro attività di raccolta fondi online con il volontariato. Tutti gli account richiedono impegni annuali. Crowdrise trattiene una tassa di transazione del 5% sulle donazioni effettuate attraverso il suo sito per i conti.

#Network for Good

Questo sito fornisce un sistema di donazione sicura per la raccolta fondi online. Mette a disposizione semplici strumenti di donazione agli utenti, alle non-profit, alle aziende e anche gli sviluppatori di software.

Per i donatori: Non si può entrare in Network for Good finché non si effettua una donazione on-line per un non-profit che utilizza DonateNow. È inoltre possibile impostare un rid mensile autorizzato o acquistare una carta regalo di beneficenza.

Per non-profit: Utilizzando il servizio DonateNow è possibile selezionare tra tre tipi di soluzioni per la vostra non-profit: DonateNow $ 59,95 al mese; DonateNow Plus per 79,95 $ al mese o DonateNow illimitato per $ 149,95 al mese, con una tassa di transazione del 3% per tutti gli account. Tutti i prezzi richiedono un contratto annuale.

#DonorsChoose

Questa piattaforma consente agli individui di raccogliere facilmente fondi per cause benefiche e fornisce alle non-profit gli strumenti di gestione necessari a gestire delle campagne di raccolta fondi online.

Per i donatori: Il sito fornisce agli individui i mezzi per raccogliere fondi o donare ad una causa.

Per non-profit: FirstGiving fornisce strumenti on-line di raccolta fondi peer-to-peer per gestire gli eventi, campagne e donazioni dirette. Le organizzazioni non-profit possono iscriversi per gli account e ricevere donazioni settimanali.

#Givezooks!

Givezooks è una piattaforma orientata verso i non-profit e fornisce loro i mezzi necessari a gestire senza sforzi una raccolta fondi online. Le campagne possono essere promosse tramite e-mail e attraverso i canali di social.

Per i donatori: Anche se non specificamente orientata verso il singolo donatore, givezooks! fornisce e mette a disposizione strumenti che facilitano le donazioni online. È inoltre possibile registrarsi per gli eventi creati dalle non-profit e creare una pagina di raccolta fondi personale per incoraggiare gli amici e la famiglia a sostenere la vostra causa.

Per non-profit: Per iniziare la non-profit deve sceglie un piano mensile, solo in seguito potrà creare un profilo e infine organizzare una raccolta fondi. Givezooks! piattaforma di social Fundraising offre piani mensili a partire da $ 129.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Protezione dati

La protezione dei dati nel Fundraising: fate che la fiducia sia la priorità

Pubblicato 10 Marzo 2016 da Steve Henderson.

Con la Giornata internazionale della donna di questa settimana, le organizzazioni non-profit hanno la possibilità di ispirare il cambiamento del settore in più di un modo, attraverso la campagna #PledgeForParity di quest’anno.

Le tattiche di raccolta fondi sono state molto criticate negli ultimi anni e le organizzazioni adesso devono assicurare di mettere i consumatori al centro della loro attività.

A seguito della Etherington Review la spinta per standard più elevati nella raccolta di fondi, le aziende devono dimostrare che possono essere degne di totale fiducia. Quando la fiducia è recuperata, i donatori avvertiranno un senso di sicurezza e si impegneranno nelle campagne.

Il quaranta per cento dei consumatori, secondo il Direct Marketing Association (DMA), sceglie la fiducia in una organizzazione come il fattore più importante quando si decide di condividere informazioni personali.

Un certo numero di enti di beneficenza hanno recentemente sofferto di una flessione nella raccolta di fondi. Recenti ricerche suggeriscono anche che un’intensa azione mirata verso il target di riferimento ha generato una diminuzione delle probabilità di donare ad una causa come risultato. Le organizzazioni hanno bisogno di mettere il divertimento nella raccolta di fondi e raccogliere sostegno per la loro causa senza offendere o far alterare i consumatori.

Le ONP hanno la possibilità di utilizzare la protezione dei dati e della privacy come un vantaggio competitivo per assicurare ai sostenitori che difenderanno i loro dati. Women Worldwide, per esempio, delinea chiaramente la propria politica sulla privacy online creando un rapporto aperto e onesto con i propri membri.

Quando le persone si impegnano con le organizzazioni e condividere i propri dati personali, la fiducia e il rispetto dei dati è parte integrante. I consumatori hanno standard elevati e aspettative che le organizzazioni non-profit devono rispettare.

L’applicazioni di conformità stanno cambiando e le organizzazioni devono assicurare che siano in linea con la legge per evitare penali. Un’associazione charity, recentemente ha avuto recensioni molto negative in seguito ad abuso di dati personali. Un membro del pubblico si è lamentato in risposta alle azioni dell’organizzazione, dimostrando la consapevolezza tra i consumatori e un crescente interesse per i propri diritti quando si tratta di protezione dei dati.

Le organizzazioni non profit hanno bisogno di aderire al Codice di Fundraising e lavorare insieme per rafforzare il codice, per aumentare la fiducia dei consumatori e l’impegno loro dedicato. In passato la fiducia è stata danneggiata da alcuni enti di beneficenza e alcune organizzazioni hanno dovuto fare cambiamenti positivi per ripristinare la fiducia.

Con un’azione significativa da parte del governo del Regno Unito, si è ottenuto che il settore non-profit dovesse fare i conti con le proprie responsabilità quando si tratta di proteggere i dati dei donatori.

Il Fundraising è ovviamente importante, ma, soprattutto, il sostenitore deve venire prima.

Se si vuole aumentare l’attività delle campagne di raccolta fondi e mantenere relazioni con il donatore, è basilare il rispetto dei dati personali così come ispirare fiducia; la stessa fiducia che i consumatori si aspettano.

Per avere maggiori informazioni clicca qui.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Marina Midali
Phi Foundation

Facebook Share Donazione

Social Fundraising e Facebook: un’opportunità di dialogo

Il Social Network per eccellenza strizza l’occhio al Fundraising. Da qualche tempo a questa parte Facebook sembra essere particolarmente interessato ai temi sociali.

Il Social di Mark Zuckerberg ha infatti dato vita ad uno strumento per le realtà non-profit. La Piattaforma nasce per consentire ad apposite pagine Facebook di gestire singole campagne di raccolta fondi.

Il Fundraising diventa Social. Creare una pagina dedicata con contenuti multimediali per una specifica campagna di raccolta fondi d’ora in avanti sarà semplicissimo. Ma, a rendere lo strumento realmente interessante è un’altra funzione. Da adesso sarà infatti possibile raccogliere direttamente le donazione degli utenti grazie al tasto “Fai una donazione” e aumentare la visibilità grazie ai pulsanti condividi e invita.

Ma come Funziona il Social Fundraising su Facebook?

Le potenzialità di questo strumento sono enormi. Il motivo è semplice, essere presenti su Facebook è un vantaggio innegabile. La viralità del mezzo consente di agevolare, e non poco, una campagna di raccolta fondi. Per il non profit si apre una possibilità in più per raccogliere donazioni.

Ma come funziona questo innovativo strumento? Quali sono i reali vantaggi offerti alle realtà non profit Scopriamolo assieme:

#1 Pagina Dedicata:

Avere una pagina dedicata  e confermata permetterà all’organizzazione non profit di poter strutturare una campagna di raccolta fondi mirata ad uno specifico progetto.

#2 Semplificare la donazione:

Ricevere gli aiuti direttamente dalla pagina Facebook. La call to action “Fai subito la tua donazione” è chiara e intuitiva.

#3 Trasparenza:

Tenere sempre aggiornati i donatori (e non) sullo stato di avanzamento di una campagna di raccolta fondi.

#4 Rete:

Facebook è il Social Network più utilizzato sul pianeta. Condividere e invitare amici su una compagna allarga la rete di connessione e può innescare una vera e propria viralità.

Per ora il Social Fundraising su Facebook è in fase di test. In questa prima fase lo strumento è stato esteso solo alle Organizzazioni Non-Profit con sede negli Stati Uniti. Hanno aderito, al momento, ONP come Save The Children, Unicef e WWF.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Le primarie USA: Il più grande esempio di Fundraising

In questi giorni negli Stati Uniti, si stanno svolgendo le campagne elettorali “primarie” dei due grandi partiti americani: Democratici e Repubblicani.

Come molti sanno, negli Stati Uniti, praticamente da quando sono stati fondati, esiste questa tradizione che vede i due principali partiti dare spazio in maniera assolutamente democratica a qualunque cittadino americano in regola con i requisiti richiesti, di poter correre per il ruolo di Presidente degli Stati Uniti.

Per evitare però che un numero troppo elevato di candidati si presentasse ai nastri di partenza della campagna elettorale, si è pensato di introdurre le “primarie” ovvero lo strumento con il quale i partiti scelgono democraticamente, attraverso il voto dei cittadini, quale candidato presentare alla sfida Presidenziale.

Fatto questo piccolo excursus, una delle caratteristiche principali di questo processo, almeno negli USA, consiste nel recupero di fondi da parte dei candidati, fondi che devono servire a pagare le spese elettorali e magari anche ad “oliare” per benino i meccanismi del partito.

Questa pratica è del tutto regolare e trasparente e la raccolta fondi, anche detta “Fundraising”, diventa il termometro con il quale si misura la bravura di un candidato e il suo grado di appeal sugli elettori, chiamati a “donare” dei contributi per perorare la causa elettorale.

Proprio in questi giorni, negli States si sta assistendo sul fronte del partito Democratico (il partito che al momento è rappresentato dal presidente in carica Barack Obama), ad uno scontro tra due colossi del Fundraising: da un lato la super favorita Hilary Clinton, già sconfitta da Barack Obama nelle precedenti primarie e membro dello staf presidenziale, e dall’altro il senatore del Vermont Bernie Sanders, un simpatico e arzillo giovanotto di 74 anni che sta rastrellando milioni di dollari attraverso campagne sociali e di fundraising.

Seguendo la stampa, Sanders viene quasi divinizzato per il suo messaggio di giustizia sociale, un po’ “Occupy”, contro lo strapotere dei pescecani di Wall Street e gli intrighi alla Frank Underwood della politica di Washington. “Il nostro movimento farà la rivoluzione,” dice Bernie, promettendo welfare a gogo, college gratis, aumento dei salari minimi, sanità sul modello europeo.

Con queste armi, sta raccogliendo sul web e sul campo una quantità di donazioni spaventosa, oltre 770mila donatori individuali secondo quanto si apprende dai giornali americani che nel solo mese di gennaio, hanno fruttato alle casse di Sanders (e del partito) oltre 20 milioni di dollari. Secondo il New York Times, Sanders negli ultimi mesi ha raccolto 33,6 milioni di dollari, a fronte dei 37 raccolti dalla Clinton.

Niente di nuovo sotto il sole, direbbe qualcuno che segue e conosce bene la storia americana, soprattutto in occasione delle elezioni presidenziali, vero, ma questo modello di raccolta, affidato al passa parola, alla rete e alle PR altro non è che il modello di Crowdfunding che molte aziende piccole o grandi provano da tempo ad applicare al loro business e non sempre con risultati incoraggianti.

Dunque quale lezione portiamo a casa da questa esperienza e quale riflessione ci fa sorgere questo modello, bè intanto che il Fundraising o il Crowdfunding, funzionano meglio se ci si mette la faccia direttamente, ci si impegna personalmente, portando avanti dei progetti che possano avere una ricaduta sociale importante. Poi che i contatti, le amicizie, i legami personali e professionali, in una parole le “PR” restano il modo più veloce, sicuro e affidabile per fare raccolta. Infine che in America, grazie a queste dinamiche “contributive” si è riusciti a costruire e sostenere una mentalità nella quale aiutare attraverso le donazioni qualcuno che si impegna a garantirti un futuro migliore sia un’azione naturale e quasi dovuta. Da noi invece siamo ancora un pò indietro su questo fronte, abbiamo troppi retropensieri, molto spesso inculcati proprio da chi avrebbe dovuto dissiparli.

 

Francesco Fiore

Phi Foundation

Soft Toys for Education

Nel quadro della campagna Soft Toy 4 Education, che si terrà per la tredicesima volta tra il 9 novembre 2015 e il 2 gennaio 2016, l’IKEA Foundation donerà a UNICEF e a Save the Children €1.00 per ogni giocattolo di pezza e libro di fiabe venduto.

La particolarità di questa edizione sta nel fatto che i bambini di tutto il mondo avevano la possibilità di creare il loro peluche e di sottoporre il disegno all’IKEA. Tra le migliaia di meravigliose idee ricevute, ne sono state selezionate dieci da realizzare.

 

Per maggiori informazioni sulla produzione degli animali di pezza potete cliccare qui.

Il libro di fiabe dedicato a questa nuova edizione della campagna, intitolato «Die Freunde im Traumwald»/«Les Amis de la Forêt enchantée», scritto dall’autore svedese Ulf Stark e illustrato da Sara Nilsson Bergman, racconta la storia di questi dieci piccoli eroi di pezza.

 

Nel mondo, nonostante il diritto fondamentale all’istruzione 58 milioni di bambini non possono andare a scuola.

 

Per questo motivo, l’IKEA Foundation sostiene da oltre dodici anni diversi programmi di UNICEF e Safe the Children, volti a consentire una migliore istruzione scolastica all’infanzia delle regioni povere del mondo.

Dall’inizio della collaborazione, l’IKEA ha donato 77 milioni di euro, dei quali hanno beneficiato undici milioni di bambini in 46 paesi.

Contribuisci anche tu! Acquista per i tuoi bambini un giocattolo di pezza o un libro di fiabe e ne renderai felici molti altri!

A nome di questa infanzia… Grazie!

Per maggiori informazioni clicca qui.

 

Il non-profit fa cose buone e giuste ma il non-profit non sa comunicare

Da qualche tempo, capita di prestare attenzione alle questioni inerenti la comunicazione e percezione del ruolo di Fundraiser e in generale il tema del Fundraising.

Abbiamo il privilegio di confrontarsi con nomi noti della raccolta fondi e sedersi ai tavoli di discussione sulla comunicazione “Fundraising Oriented” che ci permette di ampliare il campo visivo e di alimentare la percezione che abbiamo sulla raccolta fondi dedicata al non-profit e sulle opportunità, soprattutto in termini di sostegno ai più deboli.

Diventa fondamentale comprendere quanto conosciamo e come viene percepito il Fundraising orientato al Terzo Settore, di cui, tanto si parla ma poco si conosce.

Nonostante la fatica quotidiana, non siamo ancora stati in grado di modificare questa visione limitativa e limitante per la crescita del Fundraising orientato al terzo settore.

Ci chiediamo, quale sia davvero il problema.

Riteniamo, a torto, che il fatto stesso di occuparci di una buona causa sia sufficiente a farci ascoltare.
 

Non è così. Le buone cause sono sì condizione necessaria ma certamente non sufficiente.

 
Di più: così preoccupati e occupati a parlare di noi e dei nostri bisogni, arroccandoci su intenzioni, propositi e posizioni, finiamo con il perdere di vista il punto di vista degli altri.

Crediamo che in fondo siamo tutti un po’ affetti da una visione NONPROFIT – CENTRICA.

Proponiamoci sempre in modo professionale spazzando via i luoghi comuni che sviliscono il nostro contributo. Mettiamoci sullo stesso piano dell’interlocutore. Ascoltiamo, informiamoci, confrontiamoci costruttivamente e forse, saremo in grado di sostituire al concetto di beneficenza il termine di “valore produttivo di utilità sociale”.

Il Fundaraiser è l’arte di saper chiedere. Un po’ per vocazione e un po’ per diletto, tutti possono chiedere ma non tutti sanno chiedere.

Se sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Fundraising Community).

 
 

Sleep Out. Quando dormire sotto le stelle aiuta i desideri dei senza tetto in UK.

Potresti affrontare il freddo di una notte di novembre con nient’altro che un sacco a pelo e un materasso di cartone?

Questa è la sfida per aiutare a raccogliere fondi a favore dei senzatetto durante l’evento Sleep Out che si terrà a Eden, in Cornovaglia, Giovedì 19 Novembre, 2015.
Per il secondo anno consecutivo, l’Eden sarà una di una serie di locations per l’evento Sleep Out che si svolge in UK, con l’obiettivo di raccogliere più di £ 500.000 a favore di alcune migliaia di persone senzatetto del Regno Unito.
Sleep Out è un evento a livello nazionale organizzato dalla campagna End Youth Homelessness, un’associazione nazionale di enti di beneficenza che fornisce il supporto vitale per giovani senzatetto in tutto il Regno Unito.

La Cornovaglia ha uno dei più alti tassi di persone senza fissa dimora nel Regno Unito. La maggior parte di loro sono della Cornovaglia o hanno vissuto e lavorato nella contea per un tempo significativo. Altri viaggiano nella contea in fuga o in cerca di occupazione e di un nuovo inizio.
L’intrattenimento serale Durante la notte ci sarà musica dal vivo della band locale Clay e laboratori alimentari locali con Tony Trenerry, chef a Eden, e Sanjay Kumar, capo chef del Headland Hotel, Newquay e fondatore della Scuola di Cornish Sardines.
Ci saranno anche i racconti intorno ai falò, cibo, bevande calde ad offerta prima che i partecipanti si preparino per la notte nei loro sacchi a pelo.
La quota minima di partecipazione non rimborsabile è di 10 £.
Per registrarsi accedere al sito.
Al momento della registrazione, viene data la possibilità di scegliere una delle due associazioni di beneficenza di raccolta fondi: St Petroc o Ambra Foundation. Una volta completata la registrazione, verrà inviata un’email di conferma della registrazione.

Eden è collegato localmente a St Petroc e con il partner regionale End Youth Homelessness regional partner di Amber Foundation.

St Petroc esiste per fornire una vasta gamma di servizi al singolo senzatetto, che, il più delle volte, non rientrano nella responsabilità delle autorità regolamentari. La società fornisce servizi di vitto, assistenza, consulenza, formazione e reinsediamento delle singole persone senza tetto in Cornovaglia. Nell’ambito delle risorse disponibili, si sforzano di fornire la migliore qualità di servizio possibile. Il loro scopo primario è quello di fornire questi servizi a persone in età 1665 anni e per i quali non è prevista altra assistenza all’interno della comunità, sia per legge o in altro modo.
Per maggiori informazioni visita il sito.

Amber Foundation offre un ambiente favorevole e provvede a fornire cibo ai giovani, le cui vite hanno preso una brutta piega. Qui possono recuperare la loro autostima e imparare il rispetto per gli altri, così come altre importanti competenze di vita. Ambra aiuta loro residenti a riflettere su ciò che vogliono raggiungere, e fornisce aiuto pratico e consigli su come raggiungere questi obiettivi. Amber Foundation fornisce assistenza 24 ore al giorno e ogni giorno dell’anno.
Per maggiori informazioni visita il sito.

 

L’App Eco dal frigo, no allo spreco alimentare!

Frigo vuoto? Non sai cosa cucinare? L’App EcoDalFrigo è la soluzione: tante ricette salva-cena per cucinare con ciò che hai in casa senza sprecare. Lo spreco alimentare è ancora un problema estremamente serio: sono 49 i kg che ogni famiglia in media butta in un anno e solo il 30% delle persone controlla il frigo almeno una volta alla settimana.

Nell’anno di EXPO 2015 ci è offerta un’occasione importante per riflettere insieme sulle contraddizioni alimentari del nostro pianeta: se da una parte ci sono ancora più di 87 milioni di persone che soffrono la fame, dall’altra ci sono circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso.

 

COME FUNZIONERÀ L’APP?

Cucinare per molti è un piacere, ma a volte si manca di fantasia e si arriva all’ora dei pasti senza sapere cosa preparare. Se poi aprendo il frigorifero e la dispensa, regna la desolazione, la cosa si fa ancora più difficile. Spesso ci ritroviamo con pochi ingredienti che non sappiamo come combinare insieme. Oppure abbiamo dei prodotti in scadenza e nessuna idea di come cucinarli.

 

L’App EcoDalFrigo sarà la soluzione!

 
Ecco come funzionerà:

  • Sarà molto semplice e alla portata di tutti!
  • Sarà sufficiente una normale connessione internet per consultare l’App da qualsiasi dispositivo (computer, smarphone, tablet…).
  • Conterrà tante e gustose ricette salva-cena, facili da preparare.
  • Si parte da quello che ci ha in casa! A differenza delle classiche applicazioni di ricette ti chiedono di acquistare qualche ingrediente, con l’App EcoDalFrigo sarà possibile trovare delle ricette a partire anche dagli ingredienti già presenti a casa.

 
 

PERCHÈ UN’APP ANTISPRECO?

Mission Bambini da anni attiva anche in Italia al servizio di chi ha bisogno, desidera offrire uno strumento utile per:

  • Ridurre gli sprechi di cibo in casa, con particolare attenzione alla sensibilizzazione delle nuove generazioni;
  • Risparmiare sulla spesa settimanale, sensibilizzando le persone a utilizzare quanto già presente in casa o ad acquistare le quantità e gli ingredienti realmente necessari. Si calcola infatti che grazie all’utilizzo dell’App e ad una gestione più oculata della propria dispensa, sia possibile arrivare a risparmiare fino al 20% della spesa, con un guadagno quindi di circa 1300 euro in un anno per una famiglia di tre persone. Non male no?!

 
Lo sviluppo dell’App si inserisce inoltre nell’ambito di un programma biennale Italia-Uganda più vasto, che ha ricevuto il patrocinio e il sostegno della Fondazione Cariplo, della Regione Lombardia e del Comune di Milano.

 

L’APP NELLE SCUOLE

L’App EcoDalFrigo verrà promossa anche all’interno del programma di Educazione allo Sviluppo di Mission Bambini a favore di 12.000 bambini italiani, di cui il 90% di età compresa tra i 6 e i 10 anni. Dell’intervento beneficeranno 300 scuole lombarde prevalentemente della provincia di Milano (60%).
Il programma verrà coordinato da Fondazione Mission Bambini che gestirà gli interventi nelle scuole insieme ai partner tecnici Coldiretti e Agricola 2000 per:

  • Ridurre lo spreco alimentare: ai bambini e alle loro famiglie verrà presentata l’applicazione e verrà distribuito del materiale informativo utile per comprendere l’importanza del contrasto allo spreco alimentare;
  • Favorire l’accesso al cibo e promuovere stili di vita sani: verranno organizzati incontri con volontari di Mission Bambini, testimoni diretti delle problematiche legate alla sicurezza alimentare dei paesi in via di sviluppo. Verranno proposte anche visite didattiche con esperti sull’importanza di una buona nutrizione, del consumo di prodotti stagionali, locali e a Km zero.

 
Aiuta anche tu il progetto! Ogni contributo è importante e in palio ci sono tante ricompense per i partecipanti.

 

Fai subito la tua donazione clicca qui!

 
 
Articolo tratto da #ecodalfrigo!!