Articoli

Consigli per promuovere una ONP

Consigli per promuovere una ONP

Consigli per promuovere una ONP: quando il denaro non è tutto

 

Consigli: Spesso si sentono affermazioni come la seguente: “La nostra ONP ha bisogno di soldi, (è sempre la prima cosa che quasi tutti dicono!) per cui abbiamo deciso di fare fundraising”.   In questo caso il fundraising è visto come il toccasana miracoloso per cui tutto il mondo inizierà a sostenere la ONP per il solo fatto che chiedi soldi. Negli ultimi tempi si fa un gran parlare del crowdfunding (non è altro che fundraising online, svolto attraverso piattaforme dedicate): basta creare una campagna ed è fatto! Beh non proprio, ma andiamo con ordine.

Consigli per promuovere una ONP

La tua ONP esiste, è stata creata con una mission chiara, che definisce scopi e funzione. Essendo sconosciuta non ha sostenitori, oppure li ha ma in numero non sufficiente (la zia, il cugino e via dicendo). In questa prima fase è di fondamentale importanza farsi conoscere, enfatizzare gli aspetti positivi della tua ONP, i suoi obiettivi per quel determinato ambito sociale, creare rete con le singole persone e le altre realtà, creare interazioni significative con le istituzioni. La comunicazione è fondamentale, sia online che offline.

Online: E’ fondamentale realizzare un sito decente dove sia esposto chiaramente il programma della ONP, i suoi componenti, ciò che ha realizzato e i progetti che sta preparando. Sul lato social è bene iniziare una presenza su Facebook, con una pagina (non profilo e non gruppo!), compilata bene in tutte le sue parti, e seguita giornalmente. Non c’è un numero di post uguale per tutti, ma è fondamentale postare qualche volta al giorno in orari specifici, comunicando le iniziative, gli eventi (che vedremo più avanti), pubblicare foto ecc. Quando la pagina è ben avviata con un numero considerevole di like, puoi pensare a qualche inserzione pubblicitaria (Facebook Ads), realizzabile anche con budget ridotti. Twitter, Google plus, Instagram e quant’altro, li valuterete in base alle vostre forze e possibilità, sapendo che è inutile creare decine di account e abbandonarli come cattedrali nel deserto. Altro elemento importante della comunicazione online è la newsletter, con cui informare e aggiornare gli iscritti.

Offline: Normalmente questa area è un po’ sottovalutata, ma anch’essa di vitale importanza: gli eventi servono a creare interazione tra la ONP e l’esterno, servono a raccogliere le anagrafiche (il mio tessoro direbbe Gollum): le anagrafiche valgono più delle donazioni, o quantomeno non devono mai mancare, perché sono i dati del donatore che daranno continuità all’aiuto. Grazie a queste anagrafiche potrai inviare la newsletter a persone mirate, che già ti conoscono, potrai creare una rete di aiuto e di amicizia, rete che si espanderà sempre di più e che col tempo “pescherà” nuovi volontari, che andranno a potenziare le attività della ONP. Gli eventi devono rispecchiare l’identità della onp, devono saper trasmettere, devono coinvolgere e sensibilizzare. Può essere una cena solidale, o un banchetto in piazza, un banco di beneficenza o qualsiasi altra cosa che la fantasia e la realtà in cui la onp opera possa suggerire. La relazione interpersonale va sempre curata e favorita: la ONP è fatta di persone.

Consigli per promuovere una ONP

La donazione è la normale conseguenza di tutto questo lavoro. Ecco perché rivolgersi al fundraising come a un bancomat è sbagliato e dannoso, rimarrai deluso e sconfortato e penserai che la tua meravigliosa sconosciutissima ONP non abbia futuro. E invece non è così, non è proprio così. Quanto è scritto in questo articolo è alla portata di tutti. E’ questa la strada giusta perché la tua ONP possa vivere, operare e diffondersi. Comunicazione e fundraising vanno insieme come testa e croce della monetina. I risultati immediati non esistono. Esiste tutto il tuo impegno, sacrificio, esiste la tua determinazione, il crederci a qualsiasi costo.

Se si ripete compulsivamente: “la nostra ONP non ha soldi” è solo perché non si fa niente per cambiare la situazione, è perché si pone l’accento esclusivamente sul fattore economico (ma si sa, il terzo settore non è atto a far soldi). Metti in pratica questi punti e non attendere i quattrini come zio Paperone, ma come chi fa di tutto perché la propria ONP possa svolgere la mission per cui è stata pensata e voluta: dipende da te.

Ancora un piccolo consiglio: non essere superbo e fatti aiutare: chiedi una consulenza a un fundraiser che potrà prospettarti il migliore piano di fundraising adatto alla tua ONP.

PHI Foundation si occupa di dare visibilità alle ONP: contattaci e ti aiuteremo a far emergere il tuo progetto realizzando subito un sito web gratuitamente.

 

www.phifoundation.com

 

 

PHI Fondazione Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

PARTECIPA ANCHE TU AL CAMBIAMENTO

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

 

Redazione

PHI Foundation

TEMPO: CONOSCERE IL VALORE DEL TEMPO

TEMPO: CONOSCERE IL VALORE DEL TEMPO

 

TEMPO: LA FELICITÀ NON SI TROVA NEI SOLDI, MA NEL TEMPO

 

Tempo: Sapete cos’è il tempo.  Fin da bambini siamo portati a credere che i soldi facciano la felicità.

Riversiamo il nostro desiderio di sentirci appagati con il possesso degli oggetti, come se fossero effettivamente l’origine del benessere.

Cresciamo convinti che il possesso delle cose ci rendano felici e di conseguenza diventiamo ossessionati dal denaro.

Perché senza denaro, non possiamo acquistare tutti quegli oggetti che vediamo dappertutto: in televisione, sui social network, sui giornali, indosso alle persone famose e sorridenti.

Fin dalla tenera età, ci convinciamo che il denaro sia il bene più prezioso.

Non solo iniziamo a giudicare gli altri in base a questo parametro (più ne hai, più vali), ma facciamo dei soldi la nostra ossessione.

Per molti, l’equazione “+ denaro = + cose = + felicità” è una verità intoccabile.

Il problema è che tutti noi, prima o poi, ci ritroviamo in un punto della nostra vita nel quale il denaro non conta assolutamente niente.

E quando ci arriviamo, ci rendiamo conto che c’è un bene molto più prezioso. Il tempo perduto!

 

L’importanza del Tempo!

Non esiste niente di più importante del Tempo.

Quante volte abbiamo detto “Se potessi, darai via tutto ciò che possiedo per avere più tempo”.

Il bene più importante non è il denaro ma il tempo!

I soldi si possono accumulare e perdere. Si può essere ogni giorno più ricchi o più poveri. Gli oggetti si acquistano, si rompono e si buttano per acquistarne altri.

Si può sempre trovare un modo per aumentare il proprio denaro o i propri beni, ma non c’è nessun modo per aumentare il proprio tempo a disposizione.

Sembra scontato, vero?

Eppure non lo è.

Pensaci: fin dall’infanzia siamo stimolati a inseguire tante cose, ma non il tempo.

Ci viene detto di studiare per ottenere un bel lavoro, che ci permetta di comprare una casa grande e un’automobile potente.

Quando diventiamo adulti, quell’istinto è ancora dentro di noi, più forte che mai, infatti non scegliamo il lavoro che più ci piace e gratifica, ma quello che paga meglio.

Il falso mito che vuole la ricchezza materiale uguale alla felicità ci contagia da piccoli e ci spinge, da grandi, a non dire mai di no di fronte all’opportunità di fare soldi. Anche quando non ne avremmo alcun bisogno. Anche a scapito delle nostre relazioni, delle nostre passioni e della nostra salute.

Più lavoriamo e più siamo euforici, perché non pensiamo ad altro che al denaro che guadagneremo. Ma in realtà si tratta di un’illusione. Forse la più grande illusione dei nostri tempi.

Mentre insegui il denaro, il tempo passa inesorabile!

Lavori, lavori e lavori, inseguendo una ricchezza che non sarà mai sufficiente. Perché se quando hai zero ti sembra fantastica la prospettiva di avere 100, quando finalmente hai 100 pensi che sarebbe grandioso avere 1.000. E quando arrivi a 1.000 ti chiedi: “Perché non arrivare a un milione?”

Nel frattempo, il tempo passa. Inesorabile.

Le giornate filano via senza lasciare traccia. Sono tutte maledettamente uguali, perché si basano su attività ripetitive: ogni giorno ti rechi a lavoro e ripeti sempre le stesse azioni. Giorno dopo giorno, decennio dopo decennio.

Ci sono persone molto fortunate, che adorano il proprio lavoro. In loro abbiamo sempre visto una felicità rarissima: quella di occupare il proprio tempo e guadagnarsi da vivere facendo ciò che amano.

La stragrande maggioranza degli esseri umani, però, non è felice del proprio lavoro.

Il paradosso di preferire il denaro al tempo!

Tanti si svegliano ogni mattina con il malumore e si presentano a lavoro nervosi. Quando capiscono di essere insoddisfatti, hanno una sola possibilità per tirare avanti: anestetizzare la mente.

Rendere la mente impermeabile a quei pensieri pericolosi (uno su tutti: “non è che sto buttando la mia vita?”) è l’unico modo per continuare ad inseguire il guadagno materiale. Ed è quello che tutte le istituzioni ci mettono in testa fin da piccoli: la fatica, le rinunce, le sofferenze, il mito del “portare la croce” sono caratteristiche necessarie per venire ricompensato (forse) un domani.

Ma il denaro che ricevi in cambio non è in grado di comprare il tempo perso ad essere infelice e insoddisfatto.

Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi risiede nel pensiero fisso di milioni di persone quando sono sul posto di lavoro:

Spero che oggi il tempo passi in fretta

Non è forse assurdo?

Come si può sperare che l’unico bene impossibile da recuperare o acquistare finisca velocemente?

Sembra pura follia, eppure, quando si è accecati dall’idea di guadagnare soldi, anche questo ragionamento appare sensato. Purtroppo non lo è.

L’idea che la felicità sia legata al denaro, si basa su un’altra grande illusione.

 

Non invidi i soldi dei milionari, ma il loro tempo!

Tutti invidiano i milionari, ma per il motivo sbagliato. Crediamo di ammirare le loro vite per i soldi che hanno in banca, in realtà non è così: ciò che invidiamo è il tempo che hanno a disposizione.

Sai perché vorresti essere il milionario di turno? Al fine di possedere il tempo di fare ciò che vuoi!

Gran parte delle persone sono costrette a lavorare almeno cinque giorni su sette, spesso otto ore al giorno. È un’attività logorante, che priva di energie e tiene lontani i nostri sogni di felicità.

Ciò che differenzia davvero i milionari da tutti gli altri non sono le auto di lusso e le ville con la piscina. Il loro bene più prezioso non è il denaro, ma il tempo che hanno a disposizione per fare ciò che vogliono.

Il denaro, di per sé, non rende felici. Se lo crediamo è perché ci siamo fatti convincere che avere tanti soldi significhi avere più tempo da dedicare a noi stessi, ai nostri cari e alle nostre passioni.

In realtà la felicità si trova ben lontana dalla superficialità del materialismo.

 

La felicità è nelle emozioni, non nelle cose!

Pensa ai momenti più belli della vita.

Uno dei motivi per cui partecipiamo a PHI Foundation è condividere il vero senso della felicità.

Che non sta nelle cose, ma nelle esperienze, nelle sensazioni, nei rapporti con gli altri.

Niente di tutto ciò deve per forza avere a che fare con il denaro.

 

La felicità non è costosa è gratis!

In certi casi il denaro aiuta a essere felici. È inutile negarlo.

La vera domanda è un’altra: è davvero necessario essere ricchi per essere felici?

La risposta è una sola: No!

Moltissime esperienze meravigliose sono alla portata di tutti.

Ci fanno sentire vivi, pieni di gioia, realizzati.

Ci rendono felici.

Pensa a quando ci siamo innamorati per la prima volta, oppure a quando abbiamo raggiunto un importante traguardo o semplicemente abbiamo fatto ridere un’altra persona.

Quanto eravamo felice in quei momenti?

 

Riempi la tua vita di emozioni e sarai felice!

Si può essere davvero felici anche senza avere niente.

C’è chi vive di sole emozioni ed esperienze.

E se ci sembra di non esserne in grado, magari perché siamo stati corrotti da anni di educazione improntata al consumo e all’importanza del denaro.

Il piacere di aiutare o donare il proprio tempo per rendere felici chi non lo è più.

Devi essere milionario per provare queste sensazioni? No!

 

La felicità è nel tempo, non nel denaro!

Ciò che ci serve davvero è il tempo.

Il tempo di esplorare, conoscerci, innamorarci, sentirci pieni di vita.

Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo e dovremmo dargli la nostra priorità.

Dovremmo scegliere un lavoro che ci piaccia profondamente e valorizzi il tempo che abbiamo a disposizione.

Un’esistenza vissuta a pieno non è quella di chi passa quarant’anni rinchiuso in quattro mura a digitare cifre di fronte a uno schermo.

Quando vai in pensione e sei privo di forze, non saprai che fartene di tutti i soldi accumulati.

Il vero scopo della vita non può mai essere il semplice arricchimento monetario.

Ciò che ci farà sorridere, da anziani, sarà guardarci indietro senza rimpianti ma con il cuore pieno di ricordi meravigliosi.

Non si può comprare la consapevolezza di aver dato un senso al nostro percorso in questo mondo.

 

Imparare ad essere come il tempo!

È vero: cercare di avere più tempo non è facile.

Ma vale la pena provarci, perché il tempo scorre inesorabile.

Al tempo non importa niente del denaro, delle responsabilità, delle apparenze, di ciò che gli altri ritengono giusto.

E a volte anche noi dovremmo essere come il tempo: semplicemente dovremmo scorrere inarrestabili verso la nostra felicità.

 

PHI FOUNDATION SOCIAL INNOVATION COMMUNITY 

 

Natalia Agafonova

PHI Foundation