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PHI JOB: #Diventa parte anche tu di un’idea grandiosa

PHI Foundation cresce e oltrepassa le frontiere della Svizzera si espande in Italia e apre la filiale a Milano e quindi, nel piano di ampliamento del proprio organico ricerca alcune figure professionali da inserire nel team operativo con possibilità di lavoro part time e telelavoro.

PHI Foundation cerca persone con attitudine a lavorare in team, dinamiche, intraprendenti, volonterose e capaci, che hanno voglia di imparare e affrontare nuove sfide, contribuire con le loro conoscenze al miglioramento collettivo.

Sei un esperto in Comunicazione, ti piace scrivere e gestire piattaforme Social, hai abilità nelle logiche e tecniche SEO, SEM, SEA, Link Building, possiedi competenze di CRM, dimestichezza con le PR o gestione Ufficio Stampa, hai fantasia e creatività, esperienza come Fundraiser o know how nell’individuare e realizzare progetti e Bandi orientatati al non profit, sociale e terzo settore in generale, ergo, potresti entrare nel team PHI Foundation.

Se condividi i valori e gli obiettivi di PHI Foundation, ti rispecchi nella filosofia e ritieni di possedere queste qualità allora forse PHI Foundation può diventare anche la tua famiglia.



FUNDRAISER
CROWDFUNDER


Skills:
Esperienza nella raccolta fondi e nel Corporate Fundraising,
ottima conoscenza lingua inglese, familiarità con strumenti web, disponibilità Full Time e Part Time.



CROWDFUNDING
E CRM


Skills:
Maturata esperienza nella gestione piattaforme Crowdfunding, database e software gestionali (CRM), ottima conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



SEO – SEM
SPECIALIST


Skills:
Ottima padronanza delle tecniche di scrittura e di posizionamento in logiche SEO, buona conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time e Part Time.



COMMUNITY
MANAGER


Skills:
Conoscenza approfondita della gestione delle piattaforme Social, influencer sui principali social network, buona conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



PR
MANAGER


Skills:
Comprovata esperienza maturata nelle relazioni con i media players e nella gestione dei canali social, ottima conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



VIDEO
MAKER


Skills:
Buona conoscenza dei tools di video editing e di post produzione, realizzazione di video ripresi ed animati, disponibilità Full Time e Part Time.



SVILUPPATORI
WEB


Skills:
Developer con esperienza nel software orientato al Web, sviluppo Front-End e Back-End, applicazione mobile in linguaggio nativo (IOS – Android), disponibilità Full Time e Part Time.



GRAFICI E
FUMETTISTI


Skills:
Comprovata capacità di realizzazioni di progetti comunicativi sotto forma di disegno o fumetto, grafici web oriented, disponibilità Full Time e Part Time.

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Sebastiano De Falco

Phi Foundation

Il futuro del Fundraising secondo gli USA

Quattro tendenze in ambito di fundraising che possono rimodellare il mondo del non profit.

Le organizzazioni dovranno adattarsi a come rispondono ai donatori e alla società nel suo complesso. Di seguito sono riportate quattro tendenze che gli esperti Americani stanno discutendo legate all’attività di fundraising.

1. Le organizzazioni non profit utilizzeranno i progressi nella tecnologia per coinvolgere i donatori.

Si riconosce che l’interazione personale è il modo più prezioso per costruire i rapporti ma è tradizionalmente riservato a specifici progetti ed e’ costoso in termini di tempo e risorse.
Si useranno sempre più le nuove tecnologie di internet per identificare gli attori e monitorare l’interesse dei donatori per poi guidare campagne tradizionali personali di raccolta fondi importanti e aggiornare i metodi.

La University of Louisiana Lafayette sta avendo successo in questo campo e finora, ha raccolto più di $650.000 in reddito che altrimenti non potrebbe essere sfruttato.

2. Utilizzo di organizzazioni “transitorie” concentrate sulla soluzione di pochi problemi per poi sciogliersi sfidando quelle “permanenti”.

Le fondazioni si stanno muovendo in questa direzione. Atlantic Philanthropies, per esempio, ha deciso di dare via tutto il suo denaro entro il 2020. La Fondazione Bill e Melinda ha nel frattempo adottato una filosofia del “dare mentre si sta vivendo”, puntando sul concetto della donazione costante e progressiva, piuttosto che conservazione di beni per decenni.
Che cosa accadrebbe se più organizzazioni non profit si costituissero allo scopo di affrontare una sfida immediata e quindi poi cessare le l’attività?

3. Open Bigdata diventeranno onnipresenti e più facili da gestire e capire.

Quasi ogni organizzazione no-profit monitorizza gli accessi e frequenze dei dati monetari (RFM). Sempre più organizzazioni stanno sfruttando i dati da screening esterni, che rappresentano la capacità di un donatore. Le ONP hanno la possibilità di sfruttare questi dati pubblici per migliorare le loro relazioni con i donatori. Alcune grandi organizzazioni hanno già intrapreso questa strada. Ad esempio, Vasser college recentemente ha sfruttato i Bigdata per guidare una strategia. I Bigdata sono disponibili ora a tutte le organizzazioni, non solo le grandi.

4. Le non profit diventeranno pro-attive, piuttosto che reattive, per campagne di raccolta fondi opportunistici.

La nota sfida SLA Ice Bucket ha raccolto più di $100 milioni in 30 giorni creando un fundrising virale. Questi esempi ci insegnano che i donatori sono disposti a rispondere alle esigenze sociali, anche se le organizzazioni non profit non hanno direttamente sollecitato il loro sostegno.

Si entra quindi nel mondo di fundraising opportunistici. E’ il momento per organizzazioni non profit di sfruttare l’incredibile sensibilizzazione dei media e sviluppare strategie per massimizzare eventi importanti. Le ONP efficaci saranno sempre pronte e preparate bene per le future crisi, grandi o piccole. World Vision fa molto bene; essa ha un piano per l’attivazione di donatori ogni volta che si verifica un disastro naturale.

Sei una Organizzazione Non Profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di Raccolta Fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

Antonio Cimmino

Phi Foundation

Social Innovation Community: #PHI Jobs

La PHI Foundation, nel piano di ampliamento del proprio organico ricerca alcune figure professionali da inserire nel team operativo con possibilità di lavoro part time e telelavoro.

Se condividi i valori e gli obiettivi di PHI Foundation, se ti piace scrivere e gestire piattaforme social, se conosci le logiche della SEO, se possiedi competenza di CRM, se hai dimestichezza con le PR, se hai fantasia e creatività o se hai esperienza come Fundraiser, potresti collaborare con noi ed entrare nel team di PHI Foundation.

Cerchiamo persone dinamiche, intraprendenti, volenterose e capaci, che vogliano imparare un nuovo mestiere, contribuendo con le loro conoscenze al miglioramento collettivo.

Insieme costruiremo una Community dove Volontari, ONP e Donatori possano collaborare e contribuire a migliorare l’ecosistema sociale.

Se ti rispecchi nella nostra filosofia e ritieni di possedere queste qualità allora forse PHI Foundation può diventare anche la tua famiglia.



FUNDRAISER
CROWDFUNDER


Skills:
Esperienza nella raccolta fondi e nel Corporate Fundraising,
ottima conoscenza lingua inglese, familiarità con strumenti web, disponibilità Full Time e Part Time.



CROWDFUNDING
E CRM


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Maturata esperienza nella gestione piattaforme Crowdfunding, database e software gestionali (CRM), ottima conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



SEO – SEM
SPECIALIST


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Ottima padronanza delle tecniche di scrittura e di posizionamento in logiche SEO, buona conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time e Part Time.



COMMUNITY
MANAGER


Skills:
Conoscenza approfondita della gestione delle piattaforme Social, influencer sui principali social network, buona conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



PR
MANAGER


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Comprovata esperienza maturata nelle relazioni con i media players e nella gestione dei canali social, ottima conoscenza lingua inglese, disponibilità Full Time.



VIDEO
MAKER


Skills:
Buona conoscenza dei tools di video editing e di post produzione, realizzazione di video ripresi ed animati, disponibilità Full Time e Part Time.



SVILUPPATORI
WEB


Skills:
Developer con esperienza nel software orientato al Web, sviluppo Front-End e Back-End, applicazione mobile in linguaggio nativo (IOS – Android), disponibilità Full Time e Part Time.



GRAFICI E
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Comprovata capacità di realizzazioni di progetti comunicativi sotto forma di disegno o fumetto, grafici web oriented, disponibilità Full Time e Part Time.

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Sebastiano De Falco

Phi Foundation

“Taranto Let’s go”

Si terrà Mercoledì 04 maggio  p.v. ore 10.30 presso la Sala Monfredi della Camera di Commercio diTaranto (viale Virgilio 152), la presentazione ufficiale del primo Polo Finanziario dell’Innovazione in Puglia, in materia di Start Up e Crowdfunding.

L’incontro dal titolo “Taranto Let’s go” sarà l’occasione per presentare  la prima piattaforma di Equity Crowdfunding del Sud Italia autorizzata da Consob, nata dall’azione sinergica di MuumLab gestore della piattaforma, Bcc San Marzano banca partner e Finindustria venture capital che ha finanziato la prima start up innovativa del progetto: ProntoVet24, dedicata al servizio veterinario a domicilio.

Tre player istituzionali importanti si uniscono per favorire la nascita e lo sviluppo di imprese innovative su tutto il territorio nazionale, partendo proprio da Taranto.

Aprirà i lavori il Presidente della CCIAA di Taranto Luigi Sportelli, seguiranno i saluti del Presidente di Confindustria Taranto Vincenzo Cesareo.
In scaletta gli interventi dei soggetti che hanno dato vita al primo Polo Finanziario dell’Innovazione in Puglia:

  • Emanuele Di Palma – Direttore Generale Bcc di San Marzano,
  • Pietro Vito Chirulli – Presidente Finindustria Srl,
  • Paolo Ciccolella – Presidente MuumLab
  • Massimiliano De Florio e Luca La Porta – Soci Fondatori di ProntoVet24.

Gli interventi saranno moderati da Maurizio Maraglino Misciagna – Direttore Muumlab.

 

Fonte articolo: BCC San Marziano

 

 

lido onda libera

Lido Onda libera si finanzia con il crowdfunding

La legalità ha un nome, o meglio, ha cambiato nome. Dalle ceneri dello stabilimento balneare “Lo Squalo Beach” di Scansano Jonico, sequestrato al clan Scarci di Taranto, nasce “lido onda libera”. Uno dei pochi lidi sequestrati alle mafie che raccoglierà fondi attraverso il crowdfunding.

La campagna di raccolta fondi è stata lanciata su Eppela: “Insieme ai servizi balneari – si legge su Eppela – costituiti da ombrelloni, sedie a sdraio e lettini e da una piccola ristorazione, “Onda Libera” intende creare uno spazio partecipato, sostenibile, inclusivo e accessibile per sensibilizzare gli ospiti alla promozione della cultura della legalità, alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente con una attenzione particolare al recupero dei materiali riciclabili e all’uso consapevole dell’energia, alla promozione dell’integrazione umana e sociale, introducendo i temi dell’accoglienza e della inclusione sociale, alla attenzione verso i più piccoli, la terza età e i disabili, con attività di animazione ludico-motorie e con l’abbattimento delle barriere nel lido.”

 

 

L’obbiettivo è semplice, essere operativi entro i primi di giugno. Onda libera ha deciso quindi di presentare la sua campagna di raccolta fondi su Eppela, piattaforma Reward Based, con la speranza di aprire in tempo.

La campagna presentata sul portale di crowdfunding Eppela permette di ricevere, in base alla cifra donata dai finanziatori, una ricompensa: con 10 euro una giornata al lido; con 20 sdraio, ombrellone e maglietta; con 50 un posto riservato per una settimana; con 70 anche un laboratorio di autocostruzione; con 100 le settimane diventano due; con 200 si passa a un mese e con 500 all’intera stagione.

La cooperativa sociale “Onda Libera” nasce in collaborazione con il Comitato Territoriale materano della UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) ed il coinvolgimento della sezione provinciale di Matera dell’Associazione Italiana Persone Down.

Lo stabilimento è stato ristrutturato, grazie al finanziamento erogato da Banca Etica, con un’originale opera ingegneristica e architettonica ecosostenibile.

Mario Rolla
PHI Foundation 

 

 

 

PHI Foundation Social Innovation Community

PHI FOUNDATION – SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 
A pochi mesi dalla sua nascita, PHI Foundation compie il suo primo restyling.

Da oggi infatti è on line la nuova piattaforma, più moderna e ricca, una grafica più social oriented, con nuove pagine e sezioni e con più contributi e informazioni.

Anche la mission ha una sua evoluzione, PHI Foundation diventa promotrice dell’espressione concettuale della Social Innovation, che riguarda un nuovo modo di concepire la società e l’individuo, le relazioni interpersonali e il coinvolgimento dei cittadini nei confronti del sociale.

PHI Foundation punta alla creazione di una Community che condivida questi ideali, nella quale i soggetti che ne fanno parte sposino in pieno la causa della Social Innovation e si impegnino per migliorare la società partendo dal basso.

PHI Foundation comunque continua a perseguire gli stessi obiettivi e gli stessi programmi che ne hanno caratterizzato la sua Fondazione. Continuerà a portare avanti il progetto legato al Crowdfunding per il terzo settore e le ONP, si impegnerà per creare una Community per tutti i volontari per dar loro visibilità e collaborazione reciproca, favorirà la ricerca fondi attraverso donazioni e sostegno di partners, costruirà dei percorsi professionali grazie alla PHI Academy e infine continuerà ad informare e aggiornare la rete attraverso il lavoro editoriale che è stato portato avanti fino ad oggi.

PHI Foundation ha ottenuto importanti risultati in questi primi mesi e ha gettato le basi per costruire la Community del futuro. Tutto questo è stato possibile grazie a tutti i collaboratori e sostenitori ma soprattutto grazie a tutti voi che ci avete seguito e aiutato.

Adesso comincia la parte più difficile ma anche più interessante della nostra sfida, noi continueremo a metterci impegno ed entusiasmo, a voi chiediamo solo fiducia e un pò di pazienza.

La Social Innovation è cominciata e PHI Foundation ne è la testimonial.

 

PHI Foundation – Social Innovation Community

 

Phi Foundation - Terzo Settore

Riforma del Terzo Settore: Qualcosa si muove

È stata approvata in Senato la settimana scorsa la prima bozza del disegno di legge che revisiona e disciplina il Terzo Settore e il ruolo delle Non Profit.

Il progetto, che ora è in mano alla Camera dei Deputati per l’approvazione finale, riguarda un po tutti gli aspetti relativi al Terzo Settore, intervenendo in tutti gli aspetti critici della disciplina che regola la vita degli enti e delle attività senza scopo di lucro, da quelli civilistici a quelli fiscali, da quelli societari a quelli relativi alla remunerazione del capitale e alla distribuzione degli utili. Prevista anche una rivisitazione delle norme che regolano il servizio civile, che sarà reso disponibile a tutti i giovani dai 18 ai 28 anni.

Inoltre sono disciplinati anche gran parte dei punti critici del mondo del non profit, come il crowdfunding, la distribuzione di dividendi (che sembra prendere a modello la formula restrittiva delle cooperative a mutualità prevalente), la disciplina fiscale e contabile, i rimborsi spese degli operatori e le retribuzioni dei dipendenti, la distribuzione degli utili, i diritti di informazione e partecipazione. E’ prevista anche la costituzione del fondo per promuovere le attività istituzionali con 17,5 milioni di euro di budget per il 2016.

Si tratta per ora solo di un disegno di legge, dunque la strada è ancora lunga e ci sono diversi punti oscuri che andranno risolti, ad esempio il modo in cui questa nuova eventuale legge si possa inserire nelle disposizione appena attuate con la legge di stabilità, nei capitoli relativi al Terzo Settore, uno su tutto l’utilizzo strategico e sistematico dello strumento del Crowdfunding per finanziare «interventi innovativi di enti di terzo settore» .

Nei prossimi mesi vedremo come proseguirà il discorso, anche se un primo importante passo, se non altro dal punto di vista formale, sembra essere stato già fatto.

 

Francesco Fiore
Phi Foundation

Articolo tratto da: Italia Oggi del 4 Aprile 2016 di Marino Longoni
phi foundation - Volterra

A Volterra il Crowdfunding per salvare l’anfiteatro romano

Volterra, nasce la piattaforma di crowdfunding per tutelare e valorizzare lo scavo dell’anfiteatro romano rinvenuto lo scorso luglio durante la bonifica di corsi d’acqua secondari. Al via la campagna di Fundraising “emozionale”.

La giunta comunale ha deciso: “di mettere in campo – si legge nella delibera – ipotesi e strategie volte a riportare alla luce l’importante ritrovamento archeologico, mediante un progetto di comunicazione cross mediale volto a comunicare il ritrovamento del sito archeologico e la sua evoluzione; creare una community intorno ai temi del ritrovamento e attivare l’attenzione della collettività, di investitori e finanziatori; attivare una campagna di fundraising “emozionale” volta a raccogliere favori e contributi da parte della società civile a livello internazionale, al fine di avviare un processo di raccolta fondi in considerazione degli sviluppi e delle dinamiche dal punto di vista culturale e turistico che potrebbero aprirsi.”

In accordo con la Sovrintendenza e assieme agli assessorati della Cultura e dell’innovazione tecnologica, verrà lanciata quindi una piattaforma di crowdfunding in grado di recuperare le risorse necessarie per poter riportare alla luce una parte importante di quella che è stata definita una tra le cinque scoperte potenzialmente più interessanti al mondo per l’anno 2016.

 
Mario Rolla
Phi Foundation

Twitter si candida: al via il social fundraising per le elezioni americane

Ora, per la prima volta nella storia delle elezioni americane, i candidati alla presidenza potranno usare Twitter per raccogliere fondi.

La piattaforma di micro-blogging mette a disposizione dei candidati, impegnati nelle primarie americane, la possibilità di utilizzare il proprio profilo personale come strumento per il Social Fundraising.

Il social media ha avviato una partnership con Square, società di pagamento mobile, che permette di aggiungere all’account o a un Tweet un grande pulsante per le donazioni online (“Contribuite”). Il pulsante consente agli utenti, tramite paypal, di effettuare la donazione direttamente da Twitter.

Donare su twitter non è mai stato così semplice

Donare è semplicissimo. Attraverso la piattaforma Square sarà possibile creare un account o un tweet link ($Cashtags) che genererà poi automaticamente il pulsante “dona ora”.

Anche il gigante di micro-blogging ha reso più semplice raccogliere fondi online. I candidati possono infatti raccogliere fondi in tempo reale durante i dibattiti e altri eventi.

Il social fundraising diventa quindi uno strumento chiave per candidati presidenziali, ma la sua utilità non si esaurisce qui. Le organizzazioni non profit possono utilizzare questo strumento per coinvolgere sempre più donatori e organizzare raccolte fondi live.

Molto più di uno strumento politico 

Le persone che donano sono propense a condividere sui social la notizia della loro donazione, questo può invogliare altri a fare lo stesso. Uno studio condotto dal New York Times ha rilevato che l’84% degli utenti condivide e mostra il proprio sostegno ad una determinata causa.

Pertanto, il pulsante di Twitter li aiuterà a semplificare la condivisione. Twitter un volta conclusa la donazione genererà automaticamente un tweet pronto per la condivisione. Gli utenti, naturalmente, si fidano di più dei contenuti pubblicati dai loro amici o fan piuttosto che di un contenuto generato da un politico. La viralità del mezzo amplia l’iniziativa grazie alle dinamiche del social.

la piattaforma di social Fundraising elaborata da Twitter è molto più che un semplice strumento per le elezioni americane. A parte per i candidati politici, lo strumento può essere utilizzato da organizzazioni non profit a tutti i livelli per raccogliere fondi.

 

Mario Rollo

Phi Foundation

 

Le primarie USA: Il più grande esempio di Fundraising

In questi giorni negli Stati Uniti, si stanno svolgendo le campagne elettorali “primarie” dei due grandi partiti americani: Democratici e Repubblicani.

Come molti sanno, negli Stati Uniti, praticamente da quando sono stati fondati, esiste questa tradizione che vede i due principali partiti dare spazio in maniera assolutamente democratica a qualunque cittadino americano in regola con i requisiti richiesti, di poter correre per il ruolo di Presidente degli Stati Uniti.

Per evitare però che un numero troppo elevato di candidati si presentasse ai nastri di partenza della campagna elettorale, si è pensato di introdurre le “primarie” ovvero lo strumento con il quale i partiti scelgono democraticamente, attraverso il voto dei cittadini, quale candidato presentare alla sfida Presidenziale.

Fatto questo piccolo excursus, una delle caratteristiche principali di questo processo, almeno negli USA, consiste nel recupero di fondi da parte dei candidati, fondi che devono servire a pagare le spese elettorali e magari anche ad “oliare” per benino i meccanismi del partito.

Questa pratica è del tutto regolare e trasparente e la raccolta fondi, anche detta “Fundraising”, diventa il termometro con il quale si misura la bravura di un candidato e il suo grado di appeal sugli elettori, chiamati a “donare” dei contributi per perorare la causa elettorale.

Proprio in questi giorni, negli States si sta assistendo sul fronte del partito Democratico (il partito che al momento è rappresentato dal presidente in carica Barack Obama), ad uno scontro tra due colossi del Fundraising: da un lato la super favorita Hilary Clinton, già sconfitta da Barack Obama nelle precedenti primarie e membro dello staf presidenziale, e dall’altro il senatore del Vermont Bernie Sanders, un simpatico e arzillo giovanotto di 74 anni che sta rastrellando milioni di dollari attraverso campagne sociali e di fundraising.

Seguendo la stampa, Sanders viene quasi divinizzato per il suo messaggio di giustizia sociale, un po’ “Occupy”, contro lo strapotere dei pescecani di Wall Street e gli intrighi alla Frank Underwood della politica di Washington. “Il nostro movimento farà la rivoluzione,” dice Bernie, promettendo welfare a gogo, college gratis, aumento dei salari minimi, sanità sul modello europeo.

Con queste armi, sta raccogliendo sul web e sul campo una quantità di donazioni spaventosa, oltre 770mila donatori individuali secondo quanto si apprende dai giornali americani che nel solo mese di gennaio, hanno fruttato alle casse di Sanders (e del partito) oltre 20 milioni di dollari. Secondo il New York Times, Sanders negli ultimi mesi ha raccolto 33,6 milioni di dollari, a fronte dei 37 raccolti dalla Clinton.

Niente di nuovo sotto il sole, direbbe qualcuno che segue e conosce bene la storia americana, soprattutto in occasione delle elezioni presidenziali, vero, ma questo modello di raccolta, affidato al passa parola, alla rete e alle PR altro non è che il modello di Crowdfunding che molte aziende piccole o grandi provano da tempo ad applicare al loro business e non sempre con risultati incoraggianti.

Dunque quale lezione portiamo a casa da questa esperienza e quale riflessione ci fa sorgere questo modello, bè intanto che il Fundraising o il Crowdfunding, funzionano meglio se ci si mette la faccia direttamente, ci si impegna personalmente, portando avanti dei progetti che possano avere una ricaduta sociale importante. Poi che i contatti, le amicizie, i legami personali e professionali, in una parole le “PR” restano il modo più veloce, sicuro e affidabile per fare raccolta. Infine che in America, grazie a queste dinamiche “contributive” si è riusciti a costruire e sostenere una mentalità nella quale aiutare attraverso le donazioni qualcuno che si impegna a garantirti un futuro migliore sia un’azione naturale e quasi dovuta. Da noi invece siamo ancora un pò indietro su questo fronte, abbiamo troppi retropensieri, molto spesso inculcati proprio da chi avrebbe dovuto dissiparli.

 

Francesco Fiore

Phi Foundation

Phi Foundation: #Social Innovation Community

Phi Foundation origina la prima “Social Innovation Community” al fine di perseguire e conseguire il benessere della collettività, elemento mancante al presente ordine economico.

L’attuale sistema economico, produce benessere, ma non per tutti i ceti sociali e il principio di sussidiarietà può e deve essere trasformato da nuovi valori.

La vera evoluzione sociale si chiama “Social Innovation” che si avvale di straordinari strumenti economici, in grado di tornare a considerare la libertà ed il benessere sociale facce della stessa medaglia.

“Insieme siamo in grado di nutrire il seme di altruismo che è insito in ognuno di noi”

Tra i molteplici strumenti di sostegno sociale vi sono le attività di raccolte fondi (fundraising), le quali più che essere legate semplicemente alla cultura della carità o a quella filantropica e del mecenatismo fonda il suo significato nel fenomeno della responsabilità sociale diffusa che spinge i soggetti sociali e collettivi ad effettuare donazioni di risorse per il raggiungimento di comuni benefici sociali.

L’attività di fundraising ha il senso di fare raccolta fondi con lo scopo di far crescere, ossia di sviluppare i fondi finanziari necessari a sostenere un’azione senza finalità di lucro, al fine di creare valore produttivo di utilità sociale.

 

Sei un’organizzazione non profit (ONP) e desideri supporto “Gratuito” o vuoi avviare una campagna di Raccolta Fondi? Chiedi a PHI FOUNDATION (Social Fundraising Community).

 

Phi foundation

Sociallending: la nuova piattaforma di Crowdfunding e microcredito sociale dedicata ai giovani e agli stranieri

Sociallending è una piattaforma di crowdfunding, un servizio innovativo che mette in contatto, con un meccanismo di social network (crowdnetwork), chi ha bisogno di piccole somme per realizzare un’idea e chi è disposto a prestare. Non un progetto di intermediazione finanziaria, ma un modello di microcredito sociale attraverso il crowdfunding. Ci proponiamo di creare occupazione e inclusione sociale per i giovani in particolar modo, anche se stranieri, immigrati e regolarmente residenti in Italia. L’opportunità è grandissima: dare vita a una nuova forma di Social Banking basato sull’economia collaborativa e digitale.
Faciliteremo con la nostra piattaforma l’accesso al credito per i giovani  “Non Bancabili”, accompagneremo questi giovani e realizzeremo per loro: attività finalizzate all’educazione all’imprenditorialità, alla validazione e sviluppo di una idea di impresa, alla alfabetizzazione finanziaria, concentrandoci su tutti coloro che sono soggetti al rischio trappola povertà e che rischiano, oltre una perdurante disoccupazione, una situazione di esclusione sociale evidente.
Porteremo innovazione nel mondo del prestito, attraverso la guida e l’accompagnamento completo a nuove forme di credito non convenzionale, senza intermediazione, senza spese e commissioni finanziarie, e soprattutto senza essere banca.

Considerati tra le 100 storie di Creatività nel volume della Regione Lazio, Telecom Italia Group ha creduto nel nostro progetto tanto da darci la possibilità, tramite application, di essere tra i 12 progetti attualmente in campagna sulla piattaforma WithYouWeDo. 
Dopo uno studio approfondito siamo riusciti ad entusiasmare molti giovani volenterosi a mettersi in gioco, diventando i nostri primi Early Adopters e nello stesso tempo abbiamo portato dentro importanti protocolli di intesa con nomi di  spessore. Abbiamo impiegato tutte le nostre risorse e impiegheremo quelle della campagna in corso, per realizzare definitivamente la piattaforma e completare l’avvio dei laboratori di formazione per l’educazione all’imprenditorialità e avvio di impresa, alfabetizzazione finanziaria e digital strategy.
Siamo certi della sostenibilità di Sociallending e abbiamo scelto una campagna di donazione del tipo All or nothing  proprio perché intendiamo proseguire con un rigido ordine di priorità. Perché sostenerci? Il lavoro autonomo è un’opportunità di superamento di un svantaggio sociale. Vogliamo condurvi ad un modello di prestito sociale attraverso il crowdfunding, utilizzabile per chiunque a rischio esclusione sociale e soprattutto a rischio trappola povertà. Generare più impatto sociale crea anche un nuovo impatto economico.
Sociallending è per l’innovazione sociale; noi la vediamo come un grande ombrello, sotto il quale coesistono vari ambiti su cui intervenire: uno di questi, è la finanza sociale d’impatto. Il crowdfunding di per se, al di là di ogni sua applicazione sociale o meno, dilaga nel campo dell’innovazione in generale: ciò significherebbe una rivoluzione, partendo proprio dal basso. Visti i successi a livello mondiale, si possono mobilitare delle risorse finanziarie significative, magari non di importo elevato e concedere piccoli prestiti ad alcune migliaia di persone; tutto questo sarà importante contributo al superamento della crisi attuale, un obiettivo realistico e possibile.  In Italia non c’è nessuno che ha inteso la possibilità di utilizzare il lending crowdfunding in questa maniera. La somma di tanti piccoli cambiamenti, col tempo darà un grande cambiamento.

IDA MEGLIO

 

Phi Foundation

Consigli pratici per una campagna di Crowdfunding

Oggi riportiamo un articolo di Josef Holm , fundraiser e fondatore di Krowdster, una piattaforma americana che si occupa di analisi di mercato e strategia di marketing principalmente rivolte a campagne di Crowdfunding di tipo Equity e Rewards.

Per evitare rischi di male interpretazione di alcuni passaggi dell’articolo, abbiamo preferito pubblicarlo in lingua originale, con l’autorizzazione dell’autore stesso.

 

Crowdfunding Launch Checklist:

1. Run a PreCampaign

One of the best things you can do right away, before working on completing the rest of

this list, is to launch a pre-campaign page on Thunderclap.it or LaunchRock . Both services

allow you to quickly and easily create a page that announces your actual crowdfunding

campaign and that is designed to let people subscribe to your email list and pledge to

share your campaign on social media when it launches. The typical duration of a

pre-campaign is 60-90 days.

2. Legal & Taxes

Unless you are already incorporated, make sure to set up an LLC for your crowdfunding

project and get a business bank account. Revenue from rewards campaigns and

pre-sales of goods are taxable income so talk to your CPA. LLCs are rather simple and

inexpensive to set up on sites like Legalzoom .

3. Social Media

Another thing you cannot start soon enough is to bolster is your social media presence.

No matter how many or few followers you have, you’ll likely need more to reach your

goal and this takes time. Tools like Crowd Builder make it very easy to gain a highly

targeted and engaged following on Twitter. This will get you between 1000-3000 new

followers per month and allow you to promote your pre-campaign as your audience

grows. How do you know if your social media following is strong enough to reach your

crowdfunding goal? Social Capital Gauge is a big data powered tool that can tell you

based on over 600,000 analyzed Kickstarter and Indiegogo campaigns. Building an

audience on social media takes time and should be started 3-6 months before launching

your campaign depending on your crowdfunding type, funding goal and current follower

count.

4. Research and Picking the Right Platform

Depending on the kind of crowdfunding campaign you want to run, you have a plethora

of platforms at your disposal. Don’t assume that the well known platforms like Kickstarter

and Indiegogo automatically are your best bet. These platforms are very cookie cutter

and there is a lot of competition for eyeballs in the form of other campaigns. For film &

video projects you could check out Tubestart or to raise up to $50m in a so called

Mini-IPO via Regulation A+ there is Bankroll.Ventures . Generally, smaller platforms are

much more willing to go out of their way to support projects and offer niche specific

features that are lacking on the mainstream platforms.

5. Set Funding Goal

Much has been written about setting the right funding goal and yet it remains somewhat

of a crystal ball science. Because every campaign and every situation is unique, you have

to do your own calculations. In the most basic scenario your funding goal needs to

include these things:

Cost of completing the project

+ Cost of fulfilling rewards

+ Legal

+ PR & marketing

+ Platform & processing fees: ~10%

+ 30% cushion

= Minimum Funding Goal

Remember that only about 2% of all crowdfunding campaigns raise more than $100k and

setting a too ambitious goal can deter backers. It’s better to reach your goal in the first

week and have 3 weeks left to reach stretch goals and riding the wave of being

successfully funded. A much more elaborate approach to setting the right rewards price

point can be found in the free ebook titled “ How to set Crowdfunding Goals

6. Set Reward Tiers

It makes sense to research the most successful campaigns similar to yours and see which

rewards did better than others. There’s also data on what price points work best in

certain Kickstarter and Indiegogo categories. The best rewards are those you can digitally

fulfill and that have no risk of being delayed. According to Indiegogo, the most popular

reward price point is $25, on Krowdster you can see a statistical comparison of

Kickstarter, Indiegogo, Tubestart, Rockethub and Pozible rewards pricing tiers, filtered by

categories.

7. Craft Your Story

Your story is the written description of your crowdfunding campaign that will be visible

on your campaign page and is one of the most important elements of your campaign. In

business plan terms this is your “executive summary” and should include what your

project is about, what you need the money for and what you offer in return, as well as

anything else that potential backers may need to know to be able to decide whether or

not to support your campaign. Make your story at least 400-600 words and include

images or renderings of prototypes as well as video to drive the message home. Have

your story reviewed by complete strangers and optimize it based on their feedback until

your messaging is clear and concise.

8. Make a Video

The campaign pitch video is without a doubt the most important marketing tool you have

available. A well-made video, and I don’t mean thousands of dollars spent on fancy sound

design and animations, but a video that tells your story in an engaging and genuine way

is what you want. Keep your pitch under 3-4 minutes and tell the most exciting

information right at the beginning to keep people watching the rest of your video. From a

production standpoint it is not important aim for a Hollywood grade production value.

People know that you are strapped for cash as after all you are crowdfunding. On the

contrary, spending too much time on a video may make you come across as having to

make up for lack of substance with putting on a pretty show. Simply don’t insult your

viewers with bad lighting and sound and you’ll be fine.

9. Secure the First 30%

This is arguably the hardest thing to accomplish but also an important constant in most

successful campaigns across all platforms and verticals. Let’s circle back to #5 of this list

and remember the challenge of setting the right funding goal. Let’s assume that your

minimum funding goal is $50,000 which means that you need to secure $15,000 (30%)

from partners, friends and family who will make their pledge as soon as your campaign

goes live to give you that initial push your campaign needs to stand a chance of going

viral and attracting pledges from strangers.

10. Prepare PR & Media Outreach

Media outlets, journalists and bloggers play a pivotal role in the crowdfunding ecosystem

and it is important to understand that simply running a crowdfunding campaign is no

longer newsworthy. In order to get coverage for your project, it is crucial to have followed

all the steps above and to build media lists of highly targeted journalists and bloggers

who have covered topics in your niche. Influencer Search is a tool to quickly identify

influencers, journalists and bloggers in any vertical and connect with them on social

media. You also need to build lists of media outlets and news sites that publish content

in your niche that went viral. You also need a well written press release that you can

share with the media. Here’s a blog post on how to write the perfect press release for

your crowdfunding campaign .

For more crowdfunding education and marketing solutions visit www.Krowdster.co

Josef Holm

 

Phi Foundation

 

 

Il comune di Milano lancia una piattaforma di crowdfunding civico

E’ Stato presentato a Milano il bando per la partecipazione al progetto della piattaforma di crowdfunding civico.

Il comune di Milano infatti, ha stanziato un budget di circa 400 mila euro per finanziare parte dei progetti che riusciranno a raggiungere il 50% del loro budget attraverso la piattaforma di crowdfunding, fino ad un massimo di 50 mila euro.

Il bando è rivolto alle start up che creino, ad esempio, un’applicazione per informazioni su mobilità e offerta culturale in città, oppure un’impresa o una onlus che offrano un servizio di consegna a domicilio di pasti pronti per anziani. Questi sono solo alcuni esempi di progetti che potrebbero trovare posto su questa piattaforma.

L’iniziativa di Palazzo Marino parte con una sperimentazione di 18 mesi.

I progetti da inserire nella piattaforma potranno essere presentati fino a fine anno. Dovranno essere “innovativi” e “ad alto impatto sociale“, si legge nel bando pubblicato sul sito del Comune. Sei i possibili ambiti di intervento: accessibilità e rimozione di barriere, incremento della connettività urbana, riduzione del digital devide (ovvero il divario tra chi ha accesso alle tecnologie dell’informazione e chi non ce l’ha), progetti che favoriscano l’informazione su mobilità e attività culturali, servizi per la cura della persona e la conciliazione famiglia-lavoro, sviluppo di reti sociali all’interno delle comunità. Al bando potranno partecipare imprese profit e non profit, ong, onlus, associazioni di volontariato e promozione sociale.

Una volta terminata la fase di presentazione dei progetti, questi verranno valutati da una commissione. Tra i criteri con maggior peso nell’attribuzione del punteggio c’è la capacità del progetto di autosostenersi una volta esaurito il finanziamento ottenuto, in modo da favorire idee con modelli di business replicabili che abbiano le gambe per proseguire da soli. I migliori progetti saranno ospitati dalla vera e propria piattaforma realizzata in collaborazione con Eppela, uno dei marchi italiani del crowdfunding. È a questo punto che la “folla” (crowd) sceglierà in base al numero e alla consistenza delle offerte le idee meritevoli di essere realizzate, grazie anche al contributo del Comune.

Una volta selezionati, i progetti verranno messi in competizione per aggiudicarsi i contributi privati e pubblici, fino all’esaurimento dei 400mila euro messi a disposizione dal Comune. Chiunque contribuirà con una donazione riceverà in cambio una ricompensa, come possono essere un gadget o lo stesso servizio ideato (modello “reward based” del crowdfunding). Per avere il finanziamento dell’amministrazione, così come per incassare il denaro offerto dalla gente comune, bisognerà raggiungere l’obiettivo di ricevere dai privati almeno il 50% del necessario per partire, secondo la tipologia all or nothing del crowdfunding. Mentre per evitare che qualcuno faccia il furbo, autofinanziandosi in parte allo scopo di ottenere i contributi comunali, è previsto un numero minimo di donatori.

Lo scopo è quello di realizzare progetti di interesse pubblico al di fuori del budget dell’amministrazione. Per questo si parla di crowdfunding civico, una modalità di raccolta fondi che in Italia è stata utilizzata per esempio a Bologna per il restauro dei portici di San Luca. “Nel caso milanese più che il finanziamento dal basso di piccoli o grandi lavori pubblici, vogliamo introdurre un modo diverso rispetto al credito ordinario per finanziare progetti a vocazione sociale di start up e onlus – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Cristina Tajani -. Si tratta di un nuovo tassello che si inserisce nel percorso della giunta per promuovere le iniziative di sharing economy“.

Milano si dimostra sempre all’avanguardia per quel che riguarda l’economia e prova a cavalcare il fenomeno del momento ovvero la “Crowd Economy”, un modello che nel mondo anglosassone sta generando milioni di dollari di fatturato permettendo a diverse start up di potersi costituire e finanziare.

L’augurio che noi tutti ci facciamo è che operazioni come queste possano dare il via ad un utilizzo più diffuso e cosciente del sistema crowdfunding, consapevoli che, soprattutto in un momento come questo, lo sviluppo di idee e progetti utili e validi passa anche e soprattutto attraverso la partecipazione collettiva e la condivisione.

Articolo tratto da: “Il Fatto Quotidiano” scritto da Luigi Franco

 

Phi Foundation

Cos’è Phi Foundation?

Phi Foundation nasce per aiutare chi si impegna quotidianamente nel sostenere il prossimo.

E’ una piattaforma dove volontari, ONP e donatori possono incontrarsi e realizzare dei progetti insieme.

L’associazione si muove su tre fronti paralleli:

Le ONP (organizzazioni o associazioni no profit)

I Volontari

I Donatori

 

LE ONP

Attraverso il nostro portale le ONP possono gratuitamente e agevolmente costruire un loro mini sito web entrando a far parte del nostro network.

Inoltre tramite una rete di collegamenti tra la Fondazione e alcune agenzie esterne specializzate, le ONP potranno presentare domanda per accedere a finanziamenti pubblici o privati in forma “gratuita”.

La fondazione si farà carico della progettazione e realizzazione operativa della ricerca fondi, accollandosi il rischio dell’eventuale insuccesso.

Il compenso trattenuto dalle agenzie è pari al 50% del ricavato a copertura di rischi e costi incluso il 5% che è erogato all’APS (Fondazione).

Le ONP quindi, potranno inviare le loro idee e progetti di raccolta fondi alla fondazione, affinché il gruppo “fundraiser” ne valuti la concreta fattibilità.

I Volontari

Un aspetto fondamentale di questo programma è il coinvolgimento di tutti i volontari sparsi per il territorio, che avranno la possibilità, registrandosi, di ottenere una immediata visibilità online e di entrare a far parte di un network della solidarietà, che punta a mettere in contatto tutte le parti legate al terzo settore, al fine di gestire meglio le emergenze locali e nazionali.

Tramite il portale le ONP possono entrare in contatto con i volontari chiedendo direttamente a loro sostegno e collaborazione.

I Volontari, denominati (PHI ANGELS), sono organizzati per territorio tramite gli “arcangeli” che li coordinano e in caso di emergenza o calamità naturale potranno essere attivati direttamente e velocemente.

I Donatori

Un particolare riguardo è riservato ai donatori, ai quali viene data una specifica visibilità e una pubblica gratificazione, permettendo loro anche di pubblicare nel portale (in area a loro dedicata) le loro idee, le sensazioni, le esperienze nel terzo settore, e magari i suggerimenti e i consigli per la nostra attività. Inoltre riceveranno inviti di partecipazione ai “donation day – party” locali e nazionali, organizzati dalle ONP con il supporto della PHI FOUNDATION e la possibilità di uno spazio advertising in formato banner per coloro che ne fossero interessati.

Tutti i soggetti abilitati, possono poi divenire redattori nelle pagine news del portale PHI dove è attivo il tasto di condivisione tra il profilo dell’utente e la bacheca del portale cosi da poter pubblicare le loro storie, testi, immagini e video direttamente sul portale.

Per qualsiasi informazione o chiarimento non esitare a contattare direttamente la redazione di Phi Foundation all’indirizzo info@phifoundation.com, saremo lieti di fornire tutte le spiegazioni e le indicazioni necessarie.

Phi Foundation

SE IL TUO EVENTO NO PROFIT E’ UN FLOP…

Hai organizzato un evento no profit (una cena solidale, un banchetto, un qualsiasi evento di raccolta fondi), ed è andata male. Scarsa partecipazione, poco rendimento, morale a terra. Eppure eri così entusiasta! Hai condiviso sui social network, hai creato l’evento, forse avevi stampato inviti e locandine, avevi cercato di coinvolgere parenti e amici, ma niente, non è andata.

 

Cosa fare davanti a un fallimento? Essenzialmente tre cose: cogliere il lato positivo, annotare le magagne e ripartire!

 

Il positivo c’è sempre!

1) Non sei più quello di prima: l’organizzazione di questo evento ti ha formato, ti ha messo sul campo, hai capito “praticamente” come funzionano alcune cose, (per esempio come “funziona” un comunicato stampa”, ti sembra niente?). Il prossimo evento no profit ti troverà più pronto, puoi scommetterci!

 

2) Sai nuotare? Se in questa occasione hai improvvisato, hai detto “ma sì, poi vediamo”, hai delegato a chissà chi, chissà che cosa, bene, ora sai che questo atteggiamento è deleterio, perché se è vero che ci sono sempre gli imprevisti, non puoi fondare un evento su un mare di imprevisti: affondi subito!

 

3) Creare rete. E’ vero, hai ricevuto poche risposte, ma hai contattato molte persone, creato nuove relazioni di amicizia, potenziali collaborazioni: la prossima volta sai già da dove ripartire, chi contattare, con chi collaborare: niente è perduto!

 

 

Qualche rattoppo…

Dopo esserti un pò rincuorato e colto tutto il positivo, passa a vedere i punti deboli del tuo evento, gli ambiti che non hai curato, che hai lasciato al caso, o che hai gestito male.

 

Non c’è solo Facebook. Crei l’evento su Facebook, inviti i tuoi millemila contatti, anche quelli a 2000 km, dopodiché ti fermi a vedere se qualcuno “abbocca”. No, non funziona così. O non solo così. Esistono altri social network, esiste il giornale, la radio, la tv, una locandina… Esiste una stretta di mano e un sorriso, una pacca sulla spalla, un invito personale, senza pixel in mezzo: hai provato?

 

In quanti eravate? È vero che si possono raggiungere buoni risultati anche in solitaria, ma ti esponi a più rischi: tu sei uno e là fuori centomila, la tua energia non è infinita. Abbiamo sempre bisogno di confrontarci, di dire: “che ne pensi tu?” magari anche di scontrarci, per poi trovare una quadra. Lo stesso fallimento è vissuto in modo diverso se lo condividi con altri.

 

Con quale impegno? Penso che ormai tu lo abbia capito: le cose non si fanno da sole. Allora chiediti quanto ci hai creduto, quante energie hai investito, quanto tempo hai riservato (c’è stata almeno una notte insonne?) Operare nel no profit è come innamorarsi: se non senti le farfalle nello stomaco, stai coltivando un’amicizia tiepida, non un amore passionale!

 

 

È ora di rifare lo zaino e ripartire!

Abbiamo colto il positivo, abbiamo annotato le magagne. Ora ti do un consiglio spassionato: se ti fermi dopo un flop, confermi e timbri a fuoco che sei un buono a nulla, ma sai bene che non è per niente così! Riparti subito, rimettiti in gioco, centra un obiettivo e vai. Non da solo, ma vai. Come ti dicevo all’inizio, non sei più la stessa persona, il tuo zaino è più gonfio, di esperienze, di relazioni e competenze: riprendi la strada e vai: farai nuove esperienze, nuovi incontri e questa volta andrà sicuramente meglio. Buon viaggio!

 

PS: Se ritieni che manchi qualcosa, non avere timore, integra quanto ho scritto!

Phi Foundation

ICT 2021, 20-22 Ottobre Lisbona Forse Avverrà?

ICT 2021, 20-22 Ottobre 2021 Lisbona Forse Avverrà?

ICT 2021, 20-22 Ottobre Lisbona

 

Il più grande evento ICT organizzato dall’UE si è tenuto a Lisbona dal 20 al 22 Ottobre 2021.

La conferenza ha ospitato interessanti dibattiti e fornito le ultime notizie sulle nuove politiche, iniziative e opportunità di finanziamento della Commissione europea per quanto riguarda Ricerca e Sviluppo nel settore ICT.

Come di consueto, il programma è stato intenso e comprendeva conferenze parallele e plenarie tra cui:

  • La presentazione delle iniziative della CE in materia di Ricerca e Innovazione nel ICT (programma Horizon 2025);
  • Mostra interattive per presentare i risultati e l’impatto della più recente  ricerca e innovazione nel settore ICT;
  • Opportunità di networking e sessioni face-to-face tra le organizzazioni;
  • Opportunità di finanziamento e programma di lavoro Horizon 2025, 2022-23 nel settore ICT;
  • Il Forum delle Start Up Europee per unire le PMI, start-up, innovatori, investitori privati ​​e pubblici.

Probabilmente questa edizione ha superato il record delle presenze con circa 7000 partecipanti tra industrie, PMI, Academies e istituzioni. L’area espositiva ha ospitato come sempre circa 100 stands tra demo dei progetti in esecuzione e stand istituzionali.

 

Quali sono le possibilità per Phi Foundation, che ruolo potrà svolgere nei progetti ICT orientati alla R&D ?

Questi quesiti possono essere risposti leggendo il programma H2025 2022-23.
In breve, dal punto di vista di parterariato la fondazione può collocarsi come partner-hub che fornisce una sua rete di individui e organizzazioni e collocarsi come end-user di progetti che prevedono interazioni in fase di requisiti e validazioni con “large communities” social oppure imprenditoriali.

Avendo incontrato alcuni professori e industrie coinvolte nella preparazione delle nuove proposte di progetto e leggendo il programma si evince che una call H2025, molto vicina alle tematiche tecniche di PHI foundation, è la

ICT-11-2023: Collective Awareness Platforms for Sustainability and Social Innovation,

che ha un challenge specifico sui nuovi modelli di partecipazione digitale per produrre intelligenza collettiva in settori chiave. In particolare si fa specifico riferimento a collaborative tools e modelli di crowdsourcing oppure crowdfunding. Per questa call PHI Foundation potrebbe giocare sia il ruolo di end-user large community e di sviluppatore piattaforma marketplace.

Un’altra call H2025 che potrà interessare la fondazione è la SMEinst-01-2022-2023 – Open Disruptive Innovation Scheme Specific Challenge.

Il challenge è di fornire supporto a high risk innovative Startups and SMEs nel settore ICT con un focus sulle società che propongono “disruptive ICT concepts“, prodotti e servizi che applicano nuovi concetti e tecnologie al fine di accelerare nuovi mercati.

Anche in questo caso PHI Foundation si colloca in modo vincente con la sua capacità di innovare il marketplace finance in moneta complementare. Lo strumento di finanziamento è particolarmente utile per le start-up and giovani innovative SMEs che cercano di accelerare l’introduzione delle loro idee innovative.

La fondazione PHI pubblica questo blog per rendere pubblica la sua volontà a partecipare a H2025 con un ruolo congruo alla missione del programma.

 

PHI Fondazione Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

PARTECIPA ANCHE TU AL CAMBIAMENTO

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

 

Redazione

PHI Foundation

 

Il progetto di Crowdfunding di TIM

Dopo il successo della prima fase del progetto WithYouWeDo di TIM è appena‘ partito da Bari e Lecce il 30 ottobre il nuovo tour informativo che TIM dedica alle opportunità offerte dal crowdfunding, per un percorso che prevede un totale di otto tappe nelle principali città del Paese con anche Brindisi, Bologna, Catania, Roma, Milano e Venezia.

Se nella prima fase l’operazione ha permesso di raccogliere circa 250 mila euro destinate al finanziamento di iniziative di cultura digitale, innovazione sociale e tutela dell’ambiente, con la seconda fase le aspettative sono decisamente superiori e sempre rivolte a progetti legati ai temi Sociali, digitali e ambientali.

E’ attualmente in corso la “call for projects” di WithYouWeDo per la prossima pubblicazione progetti di gennaio 2016: durante gli incontri saranno elencati i vantaggi e le agevolazioni messe in campo da TIM per gli aspiranti progettisti, che potranno anche approfondire le modalità di utilizzo del crowdfunding; un esempio di come le tecnologie digitali siano strumenti fondamentali per lo sviluppo di un’innovazione sociale sostenibile, anche economicamente.

Il calendario completo tour è disponibile QUI .

Quella di TIM è probabilmente la più grande operazione legata al Crowdfunding messa in atto da un’azienda italiana. Sono stati coinvolti diversi partner Media in questa operazione, a cominciare dal Gruppo Finelco che quotidianamente sulle sue emittenti radiofoniche (105, RMC e Virgin Radio) ha dato spazio alla presentazione del progetto, ma c’è stato anche il supporto della stampa (Corriere e Repubblica su tutte) che hanno pubblicato diversi articoli e redazionali sull’argomento. Infine non poteva mancare il web e i social network che sono stati da subito attivati, dall’azienda in primis e poi, grazie al tipico effetto virale, i comunicati e i post relativi ai progetti hanno raggiunto milioni di utenti in maniera spontanea.

L’iniziativa è parte delle attività #ilfuturoèditutti di Corporate Shared Value di TIM, un programma di interventi basati sulla creazione di valore condiviso con le comunità in cui il Gruppo Telecom Italia opera. Con WithYouWeDo, TIM conferma il proprio impegno nel promuovere iniziative volte a generare valore economico attraverso la creazione di valore sociale.

La nostra speranza è che operazioni come queste possano fungere da apripista verso una nuova forma di imprenditoria, che abbia a cuore i temi sociali e che veda la rete e il crowdfunding quali strumenti perfetti per raggiungere obiettivi e risultati altrimenti impensabili.

 

Phi Foundation

Crowdfunding

Il crowdfunding restaura i beni culturali

L’Italia vanta il maggior numero di siti Unesco al mondo e richiama circa 48 milioni di turisti all’anno.
Consapevole del valore universale di questi capolavori, è nata LoveItaly!, piattaforma internazionale di crowdfunding interamente dedicata alla raccolta di donazioni per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale italiano.
LoveItaly! è un progetto di LVenture Group, azienda che opera in venture capital e che investe in start-up digitali.

“Noi investiamo in startup e con questa iniziativa vogliamo unire il nostro mondo di relazioni, di soldi e quant’altro con un bene comune, che sono i beni artistici italiani e così abbiamo creato una piattaforma per raccogliere da tantissime persone – ci auguriamo siano milioni – poco denaro per ristrutturare queste straordinarie bellezze che abbiamo”

ha detto Luigi Capello, co-fondatore e amministratore delegato di LVenture.

 
 

COME NASCE

Questo progetto è nato un anno fa dall’incontro con Tracy Roberts, che ha fatto capire quanto per gli americani sia importante il concetto di give back, il dare qualcosa alla società.

Ci siamo anche resi conto di quanto la comunità internazionale abbia a cuore il patrimonio culturale italiano, per questo ci siamo attivati mettendo in campo le nostre competenze in ambito digitale.
Ora ci impegneremo nel creare contatti con il nostro network di investitori e, con la potenza del crowdfunding e dei social media, cercheremo di raggiungere milioni di persone”

ha detto Luigi Capello.

 
 

COME FUNZIONA

L’associazione no profit opera in collaborazione con Ministeri, Sovrintendenze, Istituti di Belle Arti e Musei, Istituzioni ecclesiastiche, Università, Istituti scolastici e Accademie per creare una sinergia tra pubblico e privato, una comunità globale che partecipi attivamente alla salvaguardia dei beni culturali attraverso microfinanziamenti collettivi di progetti specifici di restauro, in totale trasparenza e tracciabilità.

La parola d’ordine è «Siamo tutti coinvolti».

Il nostro patrimonio culturale appartiene a tutta l’umanità, non solo a noi italiani e la piattaforma si rivolge anche ai milioni di stranieri che amano l’Italia.

Per questo motivo oltre alla sede italiana, LoveItaly! ha aperto una sede negli USA, l’American Friends of LoveItaly!.

 
 

COME DONARE

LoveItaly! ha iniziato le prime due campagne di crowdfunding:

la prima riguarda il restauro del Cubicolo 3 della Domus del Centauro a Pompei (target 53 mila euro lordi) e la seconda è il restauro di un sarcofago di età imperiale custodito nella Galleria Corsini di Roma (target 12 mila euro).

 

Un nuovo entusiasmante viaggio per la tutela dei beni culturali italiani è dunque iniziato.
Ora serve l’aiuto di tutti, in tutto il mondo: qualsiasi somma raccolta andrà a contribuire alla realizzazione anche solo parziale del progetto.

 

Approfondisci e/o Dona ora!

 

 

Phi Foundation, ONP e Social Fundraising Community

Riflettendo sulle difficoltà, e nello stesso tempo la necessità delle piccole e medie ONP (organizzazioni non profit) di reperire risorse economiche attraverso la raccolta fondi, si scopre la loro impreparazione negli strumenti e applicazione metodologie di Fundraising.

La domanda, quanto tempo dobbiamo ancora attendere prima che le ONP diano inizio alla valorizzazione delle relazioni che hanno nel territorio in ottica di attivazione di un’efficace strategia di Fundraising, considerando anche le prospettive di ampliare la propria cerchia d’influenza alleandosi con una più ampia struttura di Social Fundraising Community?

La risposta non è scontata perché ci vuole la temerarietà e lungimiranza di eseguire una scelta importante. Strutturarsi in Fundraising Orient, infatti, significa rimettere in discussione l’intero modello organizzativo delle ONP, al fine di trovare non solo fondi ma anche donazioni in termini di competenze, tempo, (people raising), e soprattutto relazioni.

Solo curando le relazioni che abbiamo con la realtà che ci circonda, orientandoci inoltre anche verso il Corporate Fundraising, possiamo davvero implementare una buona strategia di raccolta fondi e, il dono diventa uno strumento mediante il quale rafforzare questi legami.

Se vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Fundraising Community).