Articoli

START UP SOCIALI: ARTISTE DEL CAMBIAMENTO

START UP SOCIALI: ART DEL CAMBIAMENTO

START UP SOCIALI: ARTISTE DEL CAMBIAMENTO

 

 

Start Up Sociali

In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo le start up sociali sono le vere protagoniste del cambiamento e di un nuovo modo di concepire il rapporto tra pubblico e privato.

Le start up sociali sono una particolare forma di impresa o di cooperativa che opera in settori quali assistenza sociale e sanitaria, educazione e istruzione di qualità, valorizzazione dell’ambiente e dei beni culturali.

Il cambiamento che le start up sociali hanno apportato risiede nel nuovo modo di concepire beni e servizi, ma soprattutto nella modalità di produrli e/o reimpiegarli.

Grazie al Progetto Quid di Verona, ad esempio, un settore frivolo come quello della moda è diventato etico e sostenibile trasformandosi in un importante polo di inserimento lavorativo per donne in situazioni di disagio, di violenza o disabilità. Queste nuove figure di sarte hanno trasformato tessuti di marca non vendibili sul mercato, perché difettati o perché scarti di sartoria, in abiti completamente nuovi, sia trendy che eleganti.

Con questo progetto innovativo la start up veronese si è aggiudicata il primo premio alla European Social Innovation Competition fra oltre 1.200 concorrenti. Oggi, dopo solo pochi anni dall’avvio, lavora con partner come Calzedonia, Den Store, Berto Industria Tessile e Altoitaliano.

Le start up sociali hanno dunque innovato il concetto di valore di un bene, che, anche quando sembra non servire più, risulta sempre utile.

Con questa idea nasce a Bologna Resilia, che ci insegna che, se si riesce a far incontrare nel modo giusto domanda e offerta, non c’è bisogno di buttare il cibo in eccesso. Questa start up ha lanciato la piattaforma online S-Cambia Cibo, una mensa collettiva dove si possono inserire le immagini di scorte di cibo in eccesso con descrizione e data di scadenza. In tal modo gli alimenti non vengono sprecati ma utilizzati da chi ne ha bisogno in quel momento.

Per risolvere il gap in matematica degli studenti di licei e istituti superiori è nata, invece, Redooc, una start up sociale che ha creato una piattaforma online per insegnare i calcoli con video e esercizi interattivi.

Il costo di utilizzo della piattaforma è di 10€ al mese: niente se si pensa alla esosità delle ripetizioni di matematica. Ogni ragazzo iscritto dispone di un proprio profilo con un report degli esercizi svolti e del punteggio ottenuto.

Non mancano poi le iniziative originali per conservare e diffondere l’identità del nostro patrimonio culturale. La sturt up sociale torinese Heritage ha creato il sito www.portalememoria.org con lo scopo di documentare attraverso studi e ricerche di qualità la storia travagliata dei popoli armeni, tibetani e di altre etnie. Il portale è diventato punto di riferimento per enti pubblici e fondazioni private operanti in ambito culturale.

Le start up sociali hanno dimostrato di essere la risposta creativa all’erosione del nostro welfare, accentuata dalla crisi e dalle politiche di austerità decise dall’UE negli ultimi anni. Ci lasciano un grande insegnamento: è proprio nel periodo di crisi che si sviluppa la fantasia per superarla.

 

www.phifoundation.com

 

 

PHI Fondazione Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’impegno sociale al servizio della collettività

PARTECIPA ANCHE TU AL CAMBIAMENTO

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

 

Redazione

Fondazione PHI

 

UN BELLISSIMO FILM AL CINEMA

UN BELLISSIMO FILM AL CINEMA

UN BELLISSIMO FILM AL CINEMA

UN BELLISSIMO FILM AL CINEMA:

Mercoledì scorso, ho voluto anch’io beneficiare della grande opportunità offerta in questo periodo, e cioè, andare al cinema a vedere un ottimo film al costo di soli due euro.

Tutto ben organizzato, cena romantica con la mia incantevole dolce metà in ristorantino tipico, dopodiché ci siamo avviati al cinema, dove alla cassa abbiamo ritirato i biglietti prenotati con posti in ottima posizione, tutto procedeva come pianificato.

Il desiderio di trascorrere una tranquilla serata, ambita da molto tempo, sembrava esaudirsi, tutto era andato perfettamente come aspiravamo, se non fosse stato per quel piccolo inconveniente e cioè: una volta entrati nella sala cinematografica e seduti ai posti assegnati abbiamo costatato che nella fila di poltrone antecedente alla nostra sedevano tre giovani ragazzi di circa dieci anni non accompagnati, i quali infastidivano la platea circostante con schiamazzi abbastanza fastidiosi e impropri.

I ragazzi sono stati più volti gentilmente invitati ad evitare atteggiamenti inopportuni ma essi continuavano liberamente con i loro chiassi ignorando qualsiasi rispetto verso gli altri e niente è valso informare la direzione del cinema di quanto stava accadendo, e alla richiesta di silenzio con un tono di voce più alto, i giovani ragazzi hanno infierito dicendo: altrimenti cosa fate?

Nel guardare i volti turbati (forse disperati) delle persone intorno, in quel preciso momento, mi è apparso in mente l’ottavo libro de “La Repubblica” di Platone, e desidero farvi partecipi trascrivendo questi brevi versi poiché vi trovo molte analogie con i tempi che stiamo vivendo e più che un testo di 2.500 anni fa sembra scritto ieri.

 

Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistano alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.

E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo;

che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani.

In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo e rispetto per nessuno.

IN MEZZO A TANTA LICENZA NASCE E SI SVILUPPA UNA MALA PIANTA:

LA TIRANNIA.

 

Forse è arrivato il tempo di cessare di perseverare una strada che conduce solo, esclusivamente, a ripetere i medesimi errori di sempre cercando l’evoluzione orientata alla Social Innovation, un cambiamento reale in un mondo migliore più solidale, più equo, più sostenibile, volgendosi verso il rispetto delle persone e la tutela del bene comune.

 

ENTRA ANCHE TU NELLA GRANDE FAMIGLIA PHI

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation