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ISABELLE

ISABELLE: IL NOSTRO PIANETA IN UNA FOTO

ISABELLE: IL NOSTRO PIANETA IN UNA FOTO 

 

Isabelle, il nostro pianeta in una foto

Isabelle è una ragazza olandese che ha sempre avuto a cuore il nostro pianeta e lo raffigura grazie alla sua camera, con la speranza che le sue foto possano aiutare le persone a realizzare quanto la Terra sia un posto così prezioso.

 

 

COME HO INIZIATO A SCATTARE FOTO

Ho avuto la mia prima vera camera quasi dieci anni fa. Era soltanto qualcosa che volevo provare a fare, non avevo nessuna esperienza nella fotografia. E così ho cominciato. Nel nostro giardino, nella foresta vicino alla nostra casa e poi, quando sono cresciuta, nei miei viaggi. L’ho amato. Mi ha dato un nuovo modo per catturare quei momenti che non voglio dimenticare. E soprattutto per raffigurare il mondo come lo vedo.

 

 

 

NOI E I CAIMANI

È strano ma ho sempre avuto a cuore il nostro pianeta. Nessuno me lo ha mai detto, lo sapevo già. Per me non c’è nulla di meglio che trascorrere una giornata a contatto con la natura, stando in silenzio e assimilando la pace. Penso si possa imparare molto dagli animali selvatici! Qualche settimana fa ero in Mato Grosso, Brasile. Un posto ricco di natura. Ovunque guardi trovi vita. Ho visto centinaia di capybara, caimani e così via. Non dimenticherò mai quanto fosse pacifico. Sebbene i caimani mangino pesci non ne divorano mai di più di quelli di cui hanno effettivamente bisogno. Nella stagione secca ci sono soltanto pochi stagni in cui si trovano pesci. Ci potevano essere venti, trenta caimani, o forse più, che dovevano sopravvivere tutto l’inverno in uno di quei laghetti. E anche se i pesci avessero nuotato di fronte a loro pronti ad essere divorati i caimani non lo avrebbero fatto. Catturavano solo i pesci di cui avevano bisogno e lasciavano andare gli altri. Erano consapevoli che se avessero mangiato più di quanto fosse stato necessario non avrebbero avuto cibo sufficiente per sopravvivere fino al ritorno delle piogge. Come sarebbe se vivessimo anche noi in questo modo? In fondo sappiamo tutti che c’è qualcosa che non va sulla Terra. Quasi otto miliardi di abitanti sono troppi per continuare a vivere come stiamo facendo ora. Come sarebbe se usassimo soltanto quello che ci serve? Qualche maglietta e qualche pantalone invece di un armadio pieno di vestiti che difficilmente indosseremo tutti? Una classica mela invece di una pretagliata in una confezione di plastica? Un maglione in più invece di accendere il riscaldamento? Come sarebbe se ci rendessimo davvero conto di cosa stiamo facendo al nostro pianeta? Avremmo ancora bisogno di tutti quei vestiti? O della confezione di plastica, che non semplifica così tanto le nostre vite? Abbiamo così tanto bisogno di lasciare la spazzatura nel bosco invece di portarla a casa e gettarla nel cestino? Non penso sia così.

 

 

IL MESSAGGIO DELLE MIE FOTO

Come possiamo ritenerci più intelligenti dei caimani se non sappiamo nemmeno se potremo ancora vivere sulla Terra tra qualche secolo? Spero che quando le persone vedano le mie foto realizzino quanto il mondo sia splendido. Anche non potendo viaggiare. Mi auguro che possano comprendere che dobbiamo prenderci cura di questo pianeta, perché non possiamo vivere senza di lui.

 

 

ARTICOLO ORIGINARIAMENTE POSTATO IN INGLESE SU COWBOYS FROM SPACE

Cowboys from space è un blog in inglese creato da Matt Supertramp in cui si invitano persone da tutto il mondo a scrivere storie riguardanti arte, musica e viaggi. Lo scopo del sito è quello di raccontare ciò che ci circonda e come lo percepiamo grazie alle parole, alle immagini e ai suoni. A volte in modo poetico, a volte irriverente. Ma cercando sempre di essere spontanei.

 

Tutte le foto presenti nell’articolo sono scattate da Isabelle.

Potete trovare altre sue immagini sul suo profilo Instagram: @isa_on_earth.

 

 

SI RINGRAZIA PHI FOUNDATION PER AVER PUBBLICATO LA VERSIONE ITALIANA DI QUESTO POST.

 

 

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Isabelle van Mierlo

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LA NOSTRA GENERAZIONE

Siamo nella generazione in cui usciamo con gli amici mentre si chatta con altri su Whatsapp.

Siamo nella generazione in cui andiamo a cenare fuori e invece di catapultarsi sul piatto, si fa la foto della pietanza per condividerla in Instagram.

Siamo nella generazione in cui se incontriamo una persona interessante la cerchiamo il giorno dopo su Facebook, invece di parlarle immediatamente.

Siamo nella generazione in cui ci innamoriamo con un cuoricino rosa in chat e non davanti ad un tramonto.

Siamo una generazione che non mi appartiene e non so come uscirne, dove sono finiti gli abbracci?

 

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La Social Innovation (Innovazione Sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali della comunità mediante la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Sebastiano de Falco

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