Portobello: il primo Social-Market italiano
Da Londra a Modena con amore, questa è una bella storia di solidarietà da raccontare.
I tre anni di Portobello, il market anti-crisi di Modena: non si paga in euro ma in ore di volontariato.
Tutti associamo Portobello al suggestivo mercato londinese, invece questa volta Portobello è una realtà tutta “made in Italy” che nasce a Modena nel 2013. Si tratta del primo emporio sociale cui possono accedere le famiglie in difficoltà economica che fanno richiesta al Comune e al Centro Servizi per il Volontariato in cui non si paga in euro, ma in ore di volontariato
La filosofia di Portobello è semplice, ambiziosa e completamente incentrata sulla solidarietà. Ripercorriamo la sua storia, merita di essere raccontata.
Il progetto nasce e si concretizza nel 2013 grazie a diverse associazioni del terzo settore, riunite sotto l’egida del centro Servizi per il Volontariato, che riescono ad ottenere la collaborazione del Comune, di alcuni soggetti privati e ovviamente della Fondazione. Il Comune di Modena decide di concedere i locali di via Divisione Acqui 81, nel comparto ex Amiu. Sono invece alcuni privati (tra cui Nordiconad, Coop Estense, Ccm) a donare arredi, macchinari e ovviamente beni di consumo per i clienti. Prende così vita il mini-market, completamente allestito da volontari, in particolar modo della Protezione Civile.
Ma Portobello, come anticipato, non è un supermercato come gli altri. L’acquisto dei prodotti è riservato infatti alle famiglie in difficoltà economica. “Ci sono infatti specifici requisiti che i Servizi Sociali del Comune devono verificare per poter indirizzare le famiglie richiedenti verso l’acquisto. L’idea è quella di evitare forme assistenzialistiche fine a sé stesse, quanto piuttosto di integrare un servizio di contrasto alla povertà con percorsi di consulenza e reinserimento.“
Come si fa la spesa e come si paga da Portobello?
Sugli scaffali ci sono tutti i prodotti, dalla pasta ai condimenti, dai biscotti, al pane al companatico, dai prodotti per la casa a quelli per la cura della persona, ma non compaiono i prezzi, bensì dei punteggi. In pratica ai compratori viene richiesto un impegno nel volontariato, con una delle associazioni che fanno parte della rete o addirittura nella gestione del mini-market stesso
Portobello ha iniziato nel 2013 con 30 famiglie già riconosciute nel percorso, oggi, a tre anni dalla sua apertura, sono 1.170 le famiglie raggiunte.
La sostenibilità del progetto, che dipende in larga parte dai fornitori e dalle donazioni è la vera sfida che attende i volontari ed i Servizi Sociali, ma le premesse dei primi tre anni sono assolutamente positive.
Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito di Portobello. (http://www.portobellomodena.it/)
Paola Antifora
Phi Foundation
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