Articoli

Dono Day 2021: gli studenti italiani danno lezione di dono

Dono Day 2021: gli studenti italiani

Dono Day 2021: gli studenti italiani danno lezione di dono

Dono Day 2021. Riparte il video contest #DonareMiDona in collaborazione con il MIUR 

Dono Day 2021 – A scuola di dono i docenti sono gli studenti: i ragazzi di tutte le scuole medie italiane di primo e secondo grado sono chiamati a partecipare al video contest “#DonareMiDona Scuole – racconta la tua idea di dono“. Anche quest’anno la PHI Foundation in collaborazione con l’Istituto Italiano della Donazione (IID) apre il programma culturale del Giorno del Dono partendo dai più giovani. Al fianco del programma c’è il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) che ha mandato una circolare a tutti gli istituti, invitandoli a partecipare alla 3^ edizione del Giorno del Dono.
La scelta del nuovo hashtag #DonareMiDona, che caratterizzerà le numerose attività e le novità che sveleremo durante l’anno  è dettata dal doppio significato in esso contenuto: da un lato donare significa ricevere e, dall’altro, donare arricchisce chi compie il gesto di donare, lo abbellisce, lo rende migliore. È nostro desiderio costruire una vera cultura del dono e, per farlo, non possiamo che partire dai ragazzi, parlando la loro lingua e, soprattutto, ascoltando la loro voce. Apriamo oggi il cantiere #DonoDay2021 grazie alla rinnovata collaborazione con il MIUR“.

Dono Day 2017:

Anche quest’anno le scuole sono invitate a realizzare un video con cui raccontare la propria esperienza di dono, partecipando così alla 3^ edizione del video contest. I lavori devono essere inviati entro il 9 giugno 2017 e, con la chiusura dell’anno scolastico, tutti i video saranno visibili sulla piattaforma www.giornodeldono.org: chiunque lo desidera potrà far parte della giuria popolare votando il proprio video preferito. Parallelamente i video saranno valutati anche da un’apposita giuria tecnica composta da rappresentanti del MIUR e di Insolito Cinema, partner tecnico del Giorno del Dono. I vincitori riceveranno un riconoscimento e saranno premiati durante l’evento che si terrà il 4 ottobre 2021
Le scuole che non partecipano al video contest, ma che desiderano comunque essere testimonial #DonoDay2021, possono già comunicare la propria adesione morale. Per tutte le informazioni e per iscriversi:www.donoday.it/it/DonoDay2017

Dono Day 2021:

Nel 2016 sono state circa 50 le scuole che hanno partecipato, con 55 video in concorso e più di mille gli studenti coinvolti, dei quali oltre 200 presenti all’evento tenutosi il 4 ottobre scorso a Roma presso la Camera dei Deputati.
Il Giorno del Dono ha da sempre l’appoggio del compianto Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, primo firmatario dell’omonima legge: “La legge istitutiva della Giornata Nazionale del Dono segna un passaggio significativo. È un traguardo che ne suggella felicemente i primi 10 anni di attività, coronamento dell’impegno, della tenacia, della passione con cui essa è stata svolta per l’affermazione e la diffusione dei valori costitutivi dell’Istituto: gratuità, solidarietà, condivisione“. Ha rinnovato l’appoggio al Giorno del Dono il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in occasione del 4 ottobre dello scorso anno ha affermato “Donare non è privarsi ma arricchirsi in termini di qualità, coesione e sviluppo. Complimenti a chi verrà premiato oggi e a chi opera per il bene comune.”

ENTRA ANCHE TU NELLA GRANDE FAMIGLIA PHI

 

PHI Fondazione Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

PARTECIPA ANCHE TU AL CAMBIAMENTO

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

Redazione

PHI Foundation

Il destino della riforma del Terzo settore dopo le dimissioni di Renzi

La riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale ha iniziato il suo iter parlamentare da anni ma, ad oggi, non è ancora stata ultimata, a causa della mancanza dei decreti legislativi di attuazione e, le recenti dimissioni del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, potrebbero complicare le sue ultime tappe.

Soffermandoci sulle fasi principali del suo iter, notiamo che le linee guida per la riforma del terzo settore sono state predisposte dal Governo già da Maggio 2014. In seguito il Governo ha aperto una consultazione pubblica sulle stesse e successivamente, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, in data 10 Luglio 2014, ha approvato il Disegno di Legge Delega per la riforma del Terzo settore.

Questo Disegno di Legge è stato presentato in prima lettura alla Camera dei Deputati il 22 Agosto 2014. Il suo esame è iniziato il 1 Ottobre 2014 e la sua discussione  in assemblea il 1 Aprile 2015.

Ma è solo nel corso dello scorso mese, a Novembre, che il suo primo decreto legislativo, cioè quello che regola il nuovo Servizio civile universale (chiarendone finalità, ruoli e competenze dei soggetti che vi partecipano e allargandone l’offerta di attività di volontariato a diversi settori di intervento) è stato vagliato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri ed è in attesa dell’approvazione definitiva dopo il parere delle  Camere.

Tuttavia la riforma del Terzo settore, che si compone di 12 articoli, richiede molti altri decreti legislativi di attuazione da vagliare ed approvare, come quello sull’ impresa sociale, sul consiglio del Terzo settore, sul codice unico e sul cinque per mille.

Il termine ultimo per l’approvazione di questi decreti legislativi è Maggio 2017, cioè 45 giorni prima della scadenza di un anno dalla data di pubblicazione della Legge numero 106 sulla Gazzetta Ufficiale.

C’è quindi, almeno in teoria, tempo sufficiente per completare tutti i decreti mancanti ma molto dipenderà dalle intenzioni politiche e dalla natura del nuovo Governo.

Tutto è nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sceglierà se incaricare un nuovo premier, preferire un governo tecnico oppure optare per lo scioglimento delle Camere con conseguenti elezioni anticipate.

Sarà dunque la scelta di Mattarella a condizionare il destino di questa, a lungo attesa, riforma del Terzo settore.

 

Nicola Minerva

PHI Foundation