L’ospedale non fa più paura!

La Fondazione dell’Ospedale Salesi ha realizzato nel 2008 un libro “Carta dei Diritti dei Bambini e delle Bambine in Ospedale“, in cui vengono presentati tutti i Diritti della Carta di EACH (European Association Children Hospital) spiegati con delle filastrocche dai bambini. In questi anni poi, si è posta attenzione affinché tali diritti venissero rispettati in Ospedale.

Partendo dal Diritto n. 7 “Il bambino ha il diritto di essere informato sulle proprie condizioni di salute e sulle procedure a cui verrà sottoposto con un linguaggio comprensibile ed adeguato al suo sviluppo e alla sua maturazione …” sono nati sia il progetto di Preparazione Psicologica all’Anestesia e all’intervento chirurgico che quello relativo alle Tecniche non Farmacologiche per contenere il dolore durante le procedure mediche.

Si sente ora la necessità di utilizzare un linguaggio e una strumentazione che possa accattivare e catturare bambini e adolescenti, per spiegar loro le varie procedure che dovranno affrontare, fornendo strategie utili per sentire meno dolore possibile.

 

Da qui l’idea di creare un’App “L’ospedale non fa più paura!”

che possa mostrare, in maniera interattiva, con un linguaggio adeguato alla fascia di età che si vuole raggiungere, le varie procedure mediche a cui il bambino o l’adolescente ricoverato, o in visita dovrà sottoporsi: prelievo ematico, elettrocardiogramma, raggi, fino ad arrivare a esami più complessi come risonanza magnetica e tac e procedure più importanti come interventi chirurgici.

 

 

Fino ad ora alcuni bambini vengono sedati per effettuare esami semplici e non dolorosi, crediamo invece che bambini o adolescenti se adeguatamente informati tramite questa applicazione non necessitino di nessun tipo di sedazione. La collaborazione con il paziente sarà importante non solo per ridurre l’utilizzo di farmaci, ma anche per accrescere l’autostima dei soggetti coinvolti. Inoltre spesso molti dei nostri pazienti sono bambini o adolescenticon patologia cronica e il rapporto di fiducia con gli specialisti diviene fondamentale per il raggiungimento di un benessere psico-fisico.

Si crede che un bambino o un adolescente preparato possa vivere l’ospedalizzazione non più come un trauma ma come un’esperienza di crescita.

L’App “L’ospedale non fa più paura!” avrà i seguenti obiettivi:

  • diminuire l’ansia anticipatoria legata a procedure mediche come prelievi del sangue, radiografie, risonanza magnetica , tac, ecc
  • aumentare la collaborazione con il personale medico infermieristico
  • diminuire, tramite l’applicazione delle tecniche non farmacologiche (rilassamento, distrazione, visualizzazioni postivie e creative, ecc) il dolore associato alle procedure
  • diminuire il consumo di farmaci analgesici
  • diminuire il dolore post operatorio.

 

L’App avrà una veste grafica semplice, così che sarà di facile utilizzo sia per i pazienti pediatrici che per i loro genitori e sarà possibile scaricarla gratuitamente. Sarà compatibile con tutti i supporti come smartphone, tablet, pc.
Ovviamente tale App non sostituirà in alcun modo il colloquio con lo specialista, medico, infermiere o psicologo, ma sarà un valido strumento per fornire le giuste informazioni.
 

Si è scelto di utilizzare una raccolta fondi keep it all (tieni tutto) poichè nel caso non si riesca a raggiungere il goal economico di € 15.000 sarà possibile comunque, in base alle donazioni raggiunte, realizzare un’app che prenda in considerazione solo alcune delle più comuni procedure mediche.

Per il raggiungimento del GOAL di € 5.000 verrà realizzata un App relativa al ricovero e alla permanenza in ospedale e comprenderà anche semplice procedure mediche come prelievo ematico, visita medica e elettrocardiogramma. Campagna pubblicitaria divulgativa.

Per il raggiungimento del GOAL di € 10.000 l’App prevederà anche esami più complessi come Risonanza Magnetica, Tac e procedure oncologiche. Campagna pubblicitaria divulgativa.

Per il raggiungimento del GOAL di € 15.000 l’App comprenderà la preparazione all’intervento chirurgico. Campagna pubblicitaria divulgativa.
 

Per seguire e contribuire a realizzare questo progetto l’App “L’Ospedale non fa paura” clicca qui.

Anche un piccolo contributo può aiutare!!!

 

Il Volontariato come risposta alla crisi economica

Ecco come il sindaco di una cittadina piemontese, Tigliole, ha pensato di far fronte all’emergenza economica della sua amministrazione e alla sempre maggiore necessità di dover soddisfare i bisogni e le necessità della sua comunità. “Le difficoltà economiche hanno come unica soluzione il volontariato, che in Italia è fortunatamente una risorsa che ogni giorno si mostra capace di supplire alle carenze del pubblico servizio.” Il sindaco Massimo Strocco Merlone ha aggiunto: “Un problema quasi irrisolvibile del Comune è la mancanza del personale necessario a prestare tutti i servizi sinora assicurati alla cittadinanza: inoltre, le incombenze aumentano sempre più, ma non possiamo assumere personale”.

E cosi, è stato rivolto un invito ai cittadini di Tignole: “Ricerchiamo cittadini attivi che vogliano rivestire un ruolo attivo nel proprio paese”.

“In una situazione di crisi come questa, l’unica risorsa possibile è quella di sperare nelle persone di buona volontà, che già sono molte, ma non bastano, per cui abbiamo pensato di rivolgere un invito alla popolazione; ci sono molte persone disponibili, che hanno del tempo a disposizione e magari non sanno delle necessità del Comune. Informandole ci auguriamo che arrivino altri volontari a darci una mano: inoltre, più si è, più il tempo da mettere a disposizione si riduce ed è quindi facile trovarlo”.

Questa dunque la ricetta del primo cittadino Tigliolese per affrontare in modo dignitoso e sociale la crisi economica in cui versa la sua amministrazione.

“I volontari potrebbero essere utilizzati in diverse mansioni, rispondenti a diversi progetti di “cittadinanza attiva”: ad esempio, nel progetto di educazione ambientale i volontari potranno occuparsi della gestione dell’eco-sportello presso la sede municipale, fornendo informazioni nel settore della raccolta e differenziazione dei rifiuti. Si potrà essere utili anche nella vigilanza presso la scuola primaria, assistendo all’entrata ed all’uscita dei bambini che frequentano la scuola di Pratomorone, rivestendo la figura del “nonno civico”; ci si potrà dedicare alla valorizzazione del patrimonio storico ed artistico locale in occasione di aperture straordinarie delle strutture più significative poste sul territorio (es. Chiesa romanica di San Lorenzo), ovvero durante mostre ed avvenimenti di particolare rilievo. Particolare importanza rivestono la cura e custodia degli spazi pubblici, che si potranno ottenere con la manutenzione ordinaria, anche con interventi di pulizia e piccola manutenzione di parchi e giardini pubblici, da effettuarsi in gruppi coordinati ed organizzati; infine, ci si potrà dedicare alla vigilanza ed al monitoraggio del territorio, un’attività di prevenzione che potrà essere realizzata anche con l’utilizzo dei mezzi di proprietà comunale”.

Dunque le idee e le proposte non mancano, e sicuramente altre ancora ne verranno col tempo, se il progetto dovesse cominciare a fornire i primi risultati. “L’impegno richiesto ai volontari potrà essere anche di poche ore mensili, non ci saranno vincoli di alcun genere ed ogni attività sarà organizzata tenendo conto delle esigenze di ognuno. Ai volontari sarà fornito tutto il necessario per la loro maggiore visibilità e saranno tutelati da un’assicurazione contro ogni possibile rischio derivante dalle attività svolte. La domanda di partecipazione a queste attività di volontariato potrà essere presentata al Comune di Tigliole, mentre altre informazioni potranno essere richiese all’Ufficio Tecnico comunale”.

Alle volte le soluzioni più semplici ai problemi più complessi sono a portata di mano, ma spesso manca la volontà per risolverli. Coinvolgere i cittadini direttamente in azioni tese al miglioramento della condizione collettiva, potrebbe diventare un esempio da seguire anche in paesi e città di dimensioni maggiori e potrebbe essere anche un modo per sensibilizzare la comunità verso problemi che riguardano un pò tutti, rendendo i cittadini partecipi, complici e responsabili della prosperità o del degrado del proprio comune.

Notizia tratta da: “La Nuova Provincia – Asti” di Renato Romagnoli