Live-streaming: uno strumento che non può mancare nella social media strategy di una No Profit

Live-streaming: social media strategy

Live-streaming: uno strumento che non può mancare nella social media strategy di una No Profit

 

Live-streaming: Cos’è il live-streaming?

Live-streaming: Per una No Profit la classica lettera di direct marketing non è sufficiente per mantenere l’engagement del target di riferimento e sempre più è divenuta fondamentale l’integrazione di strumenti di promozione sia offline che online. La multicanalità, di conseguenza, prevede la prassi di comunicare in modo diversificato a seconda del canale scelto allo scopo di catturare l’attenzione al momento giusto e con il messaggio giusto.

Ad esempio, uno degli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma Facebook per consentire un’interazione più coinvolgente, è il servizio Live-streaming. Questo può fare la differenza per trasformare la relazione con i propri utenti in una esperienza unica. Per varie ragioni:

1)      il Live-streaming ha un’immediatezza che i video registrati non hanno. Pensiamo alla potenza evocativa che potrebbe avere una ripresa live di un medico di Emergency mentre sta operando in sala o un video di Action Aid che riprende in diretta la somministrazione a un bimbo malnutrito di cibo altamente proteico, oppure alla capacità di coinvolgimento emotivo che susciterebbe una intervista live rilasciata ad Amnesty International da un condannato alla pena di morte;

2)      gli utenti possono interagire istantaneamente con la diretta e commentare quello che stanno vedendo. L’interazione live dà la possibilità alla tua campagna di sensibilizzazione o di raccolta fondi, di ricevere feedback immediati, capire quali sono le eventuali criticità e quindi le aree di miglioramento;

3)      il Live-streaming permette di aumentare la audience a ogni sessione. Attraverso l’email marketing puoi raggiungere gli utenti che sono già nella tua lista o, se anche acquisti “contatti freddi”, non è detto che questi siano veramente interessati alla tua attività. Mentre il Live-streaming può aprirti a segmenti nuovi e interessati, a cui prima non avevi pensato. Eventi, dibattiti o campagne: qualsiasi momento può essere trasformato dalla tua No Profit in un’occasione per intrattenere dal vivo più users.

4)       il Live-streaming trasforma il tuo content in “dialogante” e “vivente”. Immaginate una campagna per il 5×1000 come ne potrebbe essere avvantaggiata. L’utente sarà più favorevole a firmare nella dichiarazione dei redditi a favore della tua associazione No Profit dopo che lo hai fatto entrare nella “umanità” del brand avvicinandolo ai tuoi valori e alla tua missione con un linguaggio comune e accessibile a tutti.

Infine c’è una novità: Facebook ha annunciato l’aggiornamento dell’algoritmo che porterà alla riorganizzazione della classificazione dei video sulla bacheca degli utenti privilegiando quelli di maggiore durata, a differenza di quanto avveniva prima.

Allora che aspetti? Trasmettere in diretta da Facebook è molto semplice: basta un clic sull’icona Live.

Il tuo pubblico sarà più gratificato nel seguire in diretta le attività della tua No Profit perché gli starai dando un pezzettino di te, della tua vita di tutti i giorni.

La vita è possibilità, è valorizzare le esperienze di ciascuno e interrogarsi sugli eventi che accadono, il live-streaming può facilitare proprio questo percorso.

PHI Foundation è un’associazione che si occupa di sostenere ed aiutare tutti gli operatori che si muovono nell’ambito del Terzo Settore, attraverso l’informazione e la promozione di raccolte fondi.

Se vuoi aiutarci in questo compito, sostienici attraverso un contributo cliccando su questo link.

 

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Organizzazioni No Profit: Bandi in Scadenza

Organizzazioni No Profit: Bandi in Scadenza

Bandi in scadenza: le organizzazioni no profit hanno ancora tempo per partecipare.

 

Per le organizzazioni no Profit che sono sempre alla ricerca di bandi con i quali presentare i propri progetti e reperire fondi, menzioniamo alcune prossime scadenze da segnare sul calendario.

Ci sono ancora pochi giorni per presentare la richiesta di contributo ordinario alla Fondazione CRT, la finestra temporale entro la quale inviare la documentazione si chiude al 30 settembre 2024 e vi possono partecipare le organizzazioni no profit che operano nei seguenti settori:

  • Arte e Cultura
  • Ricerca e Istruzione
  • Welfare e Territorio

Organizzazioni No Profit: Bandi in Scadenza

La Fondazione CRT ha individuato per l’anno 2023 tre priorità: a) contributi erogati a sostegno delle progettualità degli enti; b) promozione dello sviluppo economico e sociale a favore delle fasce più deboli; c) creazione partenariati sul territorio con sviluppo delle attività di raccolta fondi attraverso nuovi strumenti (crowdfunding, ecc..).

Altra possibilità è data dal Bando del Servizio Civile Nazionale 2024, pubblicato il 6 settembre sul sito del Dipartimento, scadrà alle ore 14 del 17 ottobre. Tutti gli enti iscritti all’albo nazionale e agli albi regionali e delle Province autonome sono ancora in tempo per presentare un progetto.

Un’attenzione particolare per le zone terremotate: le organizzazioni no profit aventi sedi operative nelle zone colpite dal sisma di agosto, possono inviare una manifestazione di interesse per realizzare i progetti del Servizio Civile Nazionale, finalizzati ad aiutare la comunità nella ripresa della vita quotidiana.

Per quanto riguarda invece la Tavola Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi), sono da poco usciti gli elenchi dei progetti ammessi al finanziamento, sia per l’estero che per l’Italia. E’ possibile verificare i progetti approvati al seguente link.

Organizzazioni No Profit: Bandi in Scadenza

A partire dal mese di ottobre, fino al 30 novembre 2024, sarà possibile scaricare ed inviare la modulistica per le nuove richieste di finanziamento http://www.ottopermillevaldese.org/come_presentare_un_progetto.php

Possono parteciparvi tutti gli Enti ed Opere di altre Chiese evangeliche o cristiane, Agenzie ed Organismi ecumenici, Enti, Associazioni, Agenzie e Opere laiche, Organizzazioni Non Governative. La Tavola Valdese finanzia progetti sociali, culturali e assistenziali per promuovere pace, sviluppo, istruzione, informazione e solidarietà.

Buon lavoro!

 

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DUE CUORI UNA CAPANNA

DUE CUORI UNA CAPANNA

Sabina Santucci e Giorgio D’Ambrosio, “due cuori una capanna”.

 

DUE CUORI UNA CAPANNA

Sabina Santucci e Giorgio D’Ambrosio, “due cuori una capanna”. Nonostante la loro disabilità prestano preziosa opera di sostegno di “Digital Volunteer” e “Promotori Associativi” presso la PHI Foundation.  https://phifoundation.com/figlio-non-sei-i…ssere-mio-figlio/ ‎

 

Due cuori una capanna e cioè una famiglia, “Sabina e Giorgio” silenziosamente alcuni giorni addietro hanno lanciato il loro grido d’aiuto in Facebook, pubblicando un post che qui di seguito riportiamo integralmente:

 

Salve amici di Balsorano e della valle roveto, mi rivolgo a voi perché ho bisogno del vostro aiuto, come ben sapete io con la mia consorte siamo ricoverati presso una struttura a Perugia ma il 30 settembre veniamo dimessi. Antonella Buffone ci ha trovato una casetta ma abbiamo bisogno di tutto dal momento che la biancheria ed altro che è nella casetta in via Nazionale dove abitavamo è inservibile essendo esposta a ratti formiche ed altro. chiunque di voi mi può aiutare portando ciò che ritiene utile dal momento che non abbiamo nulla presso la sala parrocchiale di Balsorano contattando don Silvano Casciotti, Mauro Lancia, o il sindaco Antonella Buffone Abbiamo bisogno del vostro aiuto, vi ringrazio”.

 

AIUTIAMO LA FAMIGLIA SABINA E GIORGIO

PHI Foundation chiede di sostenere questa raccolta fondi a favore di Sabina e Giorgio al fine di permettere a questa famiglia (disabili al 100%) l’acquisto di mobilia per arredare una piccola casetta assegnata dal comune. 

 

CHI SONO SABINA E GIORGIO?

Sabina Santucci sposata con Giorgio D’Ambrosio da 18 anni; sono ambi due invalidi civili al 100% con patologie più o meno gravi, la moglie Sabina sofferente di psicosi con schizofrenia acuta e il marito Giorgio poliomielitico.

Sono stati sfrattati dalla casetta asismica dove vivevamo a Balsorano nel mese di gennaio 2017 per il cedimento di una porzione di solaio, spostati in diverse strutture per poi essere trasferiti il 1° di marzo 2017 a Perugia presso un centro riabilitativo di cui è stato pubblicato un articolo https://phifoundation.com/perugia-centro-socio-riabilativo-ed-educativo-pavone/.

Dal momento che le entrate economiche di Sabina e Giorgio sono esclusivamente la pensione sociale di circa 290 euro pro capite e non avendo possibilità economiche a disposizione, chiediamo a tutti voi un sostegno (anche con piccolissimo contributo) al fine di acquistare la mobilia per arredare la casetta assegnata dal comune di Balsorano.

La casetta in oggetto di pochi metri quadrati é sprovvista di tutto il necessario, dalla cucina, al letto, non ha neanche la stufa per riscaldarsi d’inverno.

La piccolissima struttura è completamente vuota ma sicuramente con il generoso contributo di tutti noi potremo renderla abitabile.

E stato stimato che 6 -7 mila euro sono sufficienti ad acquistare il far bisogno necessario e vi chiediamo di aiutarci a far vivere decorosamente la famiglia di Sabina e Giorgio.

La cosa è al quanto urgente poiché Sabina e Giorgio saranno trasferiti nella piccola casetta nell’ultima settimana di settembre 2017.

 

 

DUE CUORI UNA CAPANNA

Chiunque vuole aderire e dare un piccolo aiuto lo potrà fare direttamente donando un contributo volontario.

 

Per gli amici Networkers che vogliono aiutare con un piccolo sostegno, possono donare anche tramite Paypal trasferendo il contributo che si vuol donare.

 

Grazie ancora alle migliaia di persone che hanno fatto sentire la propria solidarietà nel sito PHI Foundation e sulle nostre pagine social Facebook, Linkedin, Twitter, Google + donando il loro tempo e la condivisione dell’appello di aiuto.

 

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Patreon: siamo tutti dei Mecenati

Patreon: siamo tutti dei Mecenati

Con Patreon: siamo tutti dei Mecenati

 

Patreon: La piattaforma di Crowdfunding Patreon nasce a San Francisco nel Maggio 2013 da un’idea di Samuel Yam e Jack Conte.

Lo scopo è quello di aiutare da una parte i creativi a trovare fondi per poter portare avanti i propri progetti, dall’altra a premiare gli utenti che credono e sostengono i loro artisti preferiti.

Su Patreon un utente normale crea un account da Patron: Come tale si impegna a versare un dollaro o quanto vuole a un determinato Creator (tale promessa è detta pledge). Questi, tramite il suo account da Creator, realizza contenuti originali per la piattaforma. A seconda del tipo di Creator questi può realizzare fumetti, video, fotografie, canzoni, disegni…

 

Patreon:

Le donazioni possono essere singole o mensili anche se purtroppo capita che alcuni utenti furbetti promettono i fondi, accedono ai contenuti esclusivi e poi a fine mese cancellano la pledge, di fatto non sostenendo il loro artista. E poi il mese successivo riconfermano la pledge ottenendo così contenuti senza pagare.

Tutto ciò potrebbe assomigliare un po’ a quanto accade su Kickstarter, ma c’è una sostanziale differenza fra un Kickstarter e un Patreon: nel primo caso si sostengono progetti molto grandi, invenzioni, grandi produzioni… su Patreon, invece, è tutto più ridimensionato, si finanziano progetti più piccoli.

In generale Patreon funziona meglio se siete creatori di contenuti e avete già un discreto seguito, altrimenti difficilmente riuscirete a sbarcare il lunario in questo modo.

 

Patreon:

La piattaforma è attiva anche in Italia, di base Patreon nasce come una piattaforma di crowfunding, ma con sostanziali differenze rispetto alle piu classiche piattaforme: qui siamo più nel campo del mecenatismo.

Ci sono due tipi di utenti su Patreon: i Patron e i Creator. I Patron unendo le loro pledge aiutano gli artisti a continuare a creare, mentre i Creators producono contenuti che poi inviano ai loro Patron. Qui troviamo artisti di ogni genere: fumettisti, disegnatori, creatori di video, fotografi…

La società ha firmato più di 125.000 “patroni” nei suoi primi 18 mesi. Alla fine del 2014, il sito ha annunciato che alcuni avventori stavano finanziando con oltre 1 milione di $ al mese alcuni Creators del sito.

Quasi la metà degli artisti producono video di YouTube, mentre il resto sono scrittori, disegnatori webcomics o produttori podcast .

Qualsiasi creazione di contenuti che possa essere considerato pornografico è assolutamente vietato.

Ma perché bisognerebbe usare questa piattaforma?

Bè dal punto di vista dei Creators è abbastanza evidente, è un ottimo strumento per veder valorizzato il proprio lavoro dal punto di vista economico e professionale. Dal punto di vista dei donatori (Patron) oltre a investire su artisti nei quali si crede e contribuire alla produzione artistica degli stessi, si ha la possibilità di usufruire delle loro creazioni a costi più moderati rispetto a quanto si spenderebbe sul mercato.

A tutto questo si aggiunge anche l’aspetto edonistico, foraggiando e sostenendo, infatti, alcuni artisti nella loro creatività si contribuisce alla realizzazione di vere e proprie opere d’arte, un po’ sullo stile di Mecenate.

 

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Consigli per promuovere una ONP

Consigli per promuovere una ONP

Consigli per promuovere una ONP: quando il denaro non è tutto

 

Consigli: Spesso si sentono affermazioni come la seguente: “La nostra ONP ha bisogno di soldi, (è sempre la prima cosa che quasi tutti dicono!) per cui abbiamo deciso di fare fundraising”.   In questo caso il fundraising è visto come il toccasana miracoloso per cui tutto il mondo inizierà a sostenere la ONP per il solo fatto che chiedi soldi. Negli ultimi tempi si fa un gran parlare del crowdfunding (non è altro che fundraising online, svolto attraverso piattaforme dedicate): basta creare una campagna ed è fatto! Beh non proprio, ma andiamo con ordine.

Consigli per promuovere una ONP

La tua ONP esiste, è stata creata con una mission chiara, che definisce scopi e funzione. Essendo sconosciuta non ha sostenitori, oppure li ha ma in numero non sufficiente (la zia, il cugino e via dicendo). In questa prima fase è di fondamentale importanza farsi conoscere, enfatizzare gli aspetti positivi della tua ONP, i suoi obiettivi per quel determinato ambito sociale, creare rete con le singole persone e le altre realtà, creare interazioni significative con le istituzioni. La comunicazione è fondamentale, sia online che offline.

Online: E’ fondamentale realizzare un sito decente dove sia esposto chiaramente il programma della ONP, i suoi componenti, ciò che ha realizzato e i progetti che sta preparando. Sul lato social è bene iniziare una presenza su Facebook, con una pagina (non profilo e non gruppo!), compilata bene in tutte le sue parti, e seguita giornalmente. Non c’è un numero di post uguale per tutti, ma è fondamentale postare qualche volta al giorno in orari specifici, comunicando le iniziative, gli eventi (che vedremo più avanti), pubblicare foto ecc. Quando la pagina è ben avviata con un numero considerevole di like, puoi pensare a qualche inserzione pubblicitaria (Facebook Ads), realizzabile anche con budget ridotti. Twitter, Google plus, Instagram e quant’altro, li valuterete in base alle vostre forze e possibilità, sapendo che è inutile creare decine di account e abbandonarli come cattedrali nel deserto. Altro elemento importante della comunicazione online è la newsletter, con cui informare e aggiornare gli iscritti.

Offline: Normalmente questa area è un po’ sottovalutata, ma anch’essa di vitale importanza: gli eventi servono a creare interazione tra la ONP e l’esterno, servono a raccogliere le anagrafiche (il mio tessoro direbbe Gollum): le anagrafiche valgono più delle donazioni, o quantomeno non devono mai mancare, perché sono i dati del donatore che daranno continuità all’aiuto. Grazie a queste anagrafiche potrai inviare la newsletter a persone mirate, che già ti conoscono, potrai creare una rete di aiuto e di amicizia, rete che si espanderà sempre di più e che col tempo “pescherà” nuovi volontari, che andranno a potenziare le attività della ONP. Gli eventi devono rispecchiare l’identità della onp, devono saper trasmettere, devono coinvolgere e sensibilizzare. Può essere una cena solidale, o un banchetto in piazza, un banco di beneficenza o qualsiasi altra cosa che la fantasia e la realtà in cui la onp opera possa suggerire. La relazione interpersonale va sempre curata e favorita: la ONP è fatta di persone.

Consigli per promuovere una ONP

La donazione è la normale conseguenza di tutto questo lavoro. Ecco perché rivolgersi al fundraising come a un bancomat è sbagliato e dannoso, rimarrai deluso e sconfortato e penserai che la tua meravigliosa sconosciutissima ONP non abbia futuro. E invece non è così, non è proprio così. Quanto è scritto in questo articolo è alla portata di tutti. E’ questa la strada giusta perché la tua ONP possa vivere, operare e diffondersi. Comunicazione e fundraising vanno insieme come testa e croce della monetina. I risultati immediati non esistono. Esiste tutto il tuo impegno, sacrificio, esiste la tua determinazione, il crederci a qualsiasi costo.

Se si ripete compulsivamente: “la nostra ONP non ha soldi” è solo perché non si fa niente per cambiare la situazione, è perché si pone l’accento esclusivamente sul fattore economico (ma si sa, il terzo settore non è atto a far soldi). Metti in pratica questi punti e non attendere i quattrini come zio Paperone, ma come chi fa di tutto perché la propria ONP possa svolgere la mission per cui è stata pensata e voluta: dipende da te.

Ancora un piccolo consiglio: non essere superbo e fatti aiutare: chiedi una consulenza a un fundraiser che potrà prospettarti il migliore piano di fundraising adatto alla tua ONP.

PHI Foundation si occupa di dare visibilità alle ONP: contattaci e ti aiuteremo a far emergere il tuo progetto realizzando subito un sito web gratuitamente.

 

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Clima e speranza del futuro: il popolo del clima si mobilita

Clima e futuro: il popolo del clima si mobilita

Clima e speranza del futuro: il popolo del clima si mobilita

 

Clima: Dopo le tre giornate di mobilitazione che hanno visto a fine ottobre le piazze italiane animarsi con migliaia di volontari impegnati in flash mob, performance e eventi speciali, la Coalizione Clima si prepara alla Marcia per il clima del 29 novembre con altri appuntamenti di coinvolgimento. L’obiettivo è quello di far crescere sempre di più il ‘popolo del clima’ per dare un segnale di forte partecipazione e lanciare un appello ai Governi alla vigilia del Summit di Parigi – COP21 (30 novembre all’11 dicembre). I volontari delle oltre 130 organizzazioni nazionali e locali che aderiscono alla Coalizione si riuniranno a Roma il prossimo 6 novembre in un’Assemblea pubblica presso la sala Arci nazionale (Via Monti di Pietralata, 16 – dalle ore 14.30) per un confronto tra le centinaia di attivisti, comitati territoriali e associazioni. Tutti i weekend di novembre saranno comunque dedicati alla mobilitazione sul territorio per far crescere ulteriormente il numero di adesioni.

Le attività della Coalizione culmineranno domenica 29 novembre con una grande marcia che si svolgerà a Roma in contemporanea con altri eventi della Global Climate March previsti in centinaia di città del mondo tra cui Parigi, sede del Summit, Londra, Berlino, Madrid, Amsterdam, Barcellona, San Paolo, Johannesburg, Sydney, Canberra, Kampala, Tokyo, Dhaka, Bogotà.

 

In quella giornata la voce di migliaia di cittadini del pianeta che hanno il “coscienza per il clima”,

come recita lo slogan della Coalizione, saranno uniti in una grande mobilitazione globale per far sentire la propria voce contro gli effetti dei cambiamenti climatici e per un radicale cambiamento del modello economico, energetico e di sviluppo.
A Roma la Marcia partirà alle 14.00 da Piazza Farnese per raggiungere i Fori Imperiali dove si terrà il Concerto per il clima, previsto dalle 17 alle 21.00 e che vedrà salire sul palco i vari artisti che stanno aderendo alla mobilitazione. La Coalizione Clima unisce realtà e soggetti sociali che hanno risposto all’appello della Global Climate March organizzata per la vigilia della Cop21.

Per la coalizione “La conferenza di Parigi” pone al centro l’esigenza di un’agenda politica comune fondata sulle parole d’ordine che uniscono la mappa puntiforme costituita dalle lotte ambientali. Il protagonismo di sindacati, movimenti, comitati, associazioni e realtà sociali denuncia quotidianamente gli effetti dell’attuale modello economico sui territori e oppone ad esso la necessità di rifondare il sistema produttivo sulla giustizia ambientale e sociale, scardinando i meccanismi di sfruttamento e depauperamento dell’ambiente degli animali e delle risorse comuni”.

Nel manifesto prodotto dalla Coalizione Clima sono contenuti i principi che legano le centinaia di associazioni aderenti. Cambiare il sistema energetico accelerando la transizione in corso, superando grandi e inquinanti centrali a combustibili fossili per realizzare la transizione verso un modello di produzione diffusa e fondato sulla democrazia energetica, sull’educazione ambientale e sulle risorse rinnovabili locali; rivoluzionare il sistema dei trasporti per una mobilità nuova e sostenibile; valorizzare le buone pratiche agricole; creare nuovi posti di lavoro stabili e sostenibili; ripensare il ciclo vitale delle merci e promuovere buone pratiche di gestione e riutilizzo dei rifiuti urbani e soprattutto industriali: sono le sfide e gli slogan che vogliamo portare in piazza in Italia e nel mondo. Importante ci sembra, in questo momento, il legame tra questi temi e le migrazioni. Non si possono creare barriere per arrestare i flussi migratori, ignorando la connessione tra l’attuale modello produttivo, i cambiamenti climatici e le migrazioni ad essi dovute, sia attraverso le guerre ingenerate dalla corsa all’accaparramento delle risorse che a causa di contaminazioni e opere impattanti sulle risorse ambientali da cui dipendono intere comunità. Ad affermarlo è la stessa comunità internazionale in vari rapporti, a partire dall’ultimo report IPCC. Profughi ambientali, cambiamenti climatici e migrazioni forzate ci parlano di ambiente ma al tempo stesso di tutela dei diritti umani.

 

Apprezziamo i tuoi commenti in merito e la diffusione di questo articolo su questa problematica che richiede urgente attenzione da cittadini e governi di tutto il mondo!

Articolo tratto da Fondazione WWF

 

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personal fundraising

Personal Fundraising di questo mese

Le migliori campagne di personal Fundraising di questo mese

 

Personal Fundraising

Personal Fundraising: Le 5 campagne di personal fundraising e non di maggior successo su rete del dono in un unico post. Chi ha fatto bene, dall’ottimo risultato di #IocorroconChicchi fino a quello di #MARCORUNFOREMMA.

 

Personal Fundraising di questo mese

#1 Running Team per Dynamo Camp

Running Team per DYNAMO CAMP è ormai ben oltre l’obiettivo prefissato. La campagna è stata ideata da un gruppo di runner provenienti da tutta Italia. Il Running Team si è riunito a Milano lo scorso 3 aprile per supportare DYNAMO CAMP correndo la Milano Relay Marathon, in una staffetta di solidarietà che ha permesso di donare una bella esperienza al Camp. Il progetto di personal Fundraising è ancora attivo e ad oggi ha raggiunto quota 22.366 euro

#2 Io corro con Chicchi

Il 21 e il 22 maggio a Pietra Ligure parte la 1a staffetta Nuota e Corri con Chicchi e Rare Partners.

Gli amici del Triathlon di Pietra hanno dedicato a Chicchi un evento speciale, una staffetta di aquathlon non competitiva. I proventi raccolti per partecipare all’iniziativa andranno a sostenere la lotta alla SLA. L’iniziativa ha già superato l’obbiettivo, dei 20.000 euro necessari ne sono stati raccolti già 21.701(ad oggi).

 

Personal Fundraising di questo mese

#3 MARCO RUN FOR EMMA

Il 3 aprile 2016 Marco ha corso la sua prima Maratona, la Milano Marathon. Ha corso per 42 km e 195 metri per raccogliere fondi per Emma. La raccolta rimarrà aperta ancora per qualche giorno. #RUNFOREMMA ha ottenuto un grandissimo risultato raggiungendo 14.816 euro.

#4 Amici per la Pelle

Lamberti S.p.A. e UNICHEM S.p.A hanno unito le forze per supportare la Onlus EMME Rouge correndo insieme la staffetta e la maratona benefica della Milano City Marathon (scorso 3 aprile 2016).

 

Personal Fundraising di questo mese

il Team “AMICI PER LA PELLE” costituito da 11 staffette ed un maratoneta ha raddoppiato l’obbiettivo prefissato raggiungendo quota 13.552

#Fondazione LHS

Per la seconda volta, Fondazione LHS ha la MIlano Marathon a sostegno della LILT e, in particolare, del progetto Case Accoglienza.

L’anno scorso sono stati oltre 3.000 euro da destinare alla creazione di appartamenti che ospitino le famiglie di bambini e adolescenti malati. Quest’anno, invece, la campagna di personal Fundraising ha raggiunto 11.124 euro

 

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Naso Rosso: Conosci la Giornata?

Naso Rosso: Conosci la Giornata?

CONOSCI LA GIORNATA DEL NASO ROSSO?

 

Il naso rosso è  il simbolo per eccellenza dei clown, icone del circo e di sketch comici ma anche soggetti tetri e pericolosi se associati al libro di Stephen King, It.

Ma il naso rosso rappresenta anche il simbolo di tutti quei volontari che con la clownterapia si impegnano a portare un sorriso in ospedali, case di riposo e strutture sanitarie ai malati ed a chi si sente triste e solo.

Tra le associazioni che promuovono e incentivano il volontariato clown non solo in Italia, ma anche nel Terzo Mondo, troviamo VIP Italia Onlus.

Naso Rosso: Conosci la Giornata?

VIP (Viviamo In Positivo) Italia Onlus è la federazione che collega e coordina 57 associazioni VIP sparse in tutto il territorio italiano e nella Repubblica di San Marino con l’obiettivo di: fornire e garantire una formazione costante ai 4400 volontari clown che prestano regolarmente servizio nelle oltre 200 strutture ospedaliere e sanitarie in tutta Italia; promuovere il Vivere in Positivo e il volontariato clown in ogni situazione di disagio fisico o sociale in Italia ed anche nel Terzo Mondo; sensibilizzare al Vivere in Positivo attraverso eventi, pubblicazioni e testimonianze.

La Onlus organizza, ogni 21 maggio, la Giornata del Naso Rosso: una giornata dedicata alla raccolta fondi per i progetti in agenda ed a sensibilizzare l’opinione pubblica diffondendo il pensiero positivo, fondamento dell’associazione.

Quest’anno l’evento vedrà la partecipazione di circa 4 volontari clown Vip (riconoscibili dal camice identificativo della Onlus, con la scritta Viviamo in Positivo sulla schiena, colletto rosso, maniche rigate e tesserino identificativo) e solo loro saranno autorizzati a raccogliere fondi nelle diverse piazze italiane a nome di VIP.

Partecipa anche tu alla Giornata del Naso Rosso per donare un sorriso a chi soffre, puoi trovare maggiori informazioni e l’elenco delle piazze in cui saranno presenti i volontari VIP.

 

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FIA, Insieme contro l'indifferenza

FIA, Insieme contro l’indifferenza

FIA, Insieme contro l’indifferenza

FIA: C’è una Onlus il cui motto insegna:

“Collaborare con le popolazioni povere e bisognose per favorire il loro progresso sociale e culturale così da poter un giorno lasciare operare in autonomia e piena dignità coloro che hanno beneficiato del nostro sostegno”.
Stiamo parlando della FIA, Farmacisti in aiuto.

FIA: Tutto ha avuto inizio nel 2002, con l’avvento dell’euro, nelle Farmacie Comunali di Fiumicino (Roma) e all’impulso iniziale dettato da un gruppo di amici tra cui il dott. Marco Tortorici promotore, divulgatore e principale ideatore dell’iniziativa.
L’idea primaria era quella di aiutare una missione dei Padri Stimmatini di Verona, a realizzare una piccola farmacia in Tanzania. Posizionando circa 100 salvadanai in diverse attività commerciali del nostro territorio si volevano raccogliere le lire rimanenti in circolazione. Ma passati cento giorni, con grande sorpresa, videro che le donazioni in euro erano di molto superiore alle lire.

La gente aveva condiviso con fiducia il loro progetto!

Così nel 2003 decisero che l’impegno, dimostrato in quell’occasione, potesse trasformarsi da occasionale in uno stile di vita professionale, che caratterizzasse la loro attività quotidiana.

Nel 2003 e nel 2004, in meno di due anni, la FIA è riuscita a far sostenere a distanza ben 100 bambini africani, ai quali se ne sono aggiunti altri 30 indiani, adottati nel Kerala, dove nel frattempo era stato aperto un secondo fronte di aiuti, grazie all’Associazione Namastè.

Nel 2005 poi l’ASSOFARM, la Federazione delle Farmacie Comunali Italiane, ha proposto quest’iniziativa a tutte le altre farmacie comunali italiane. Molte sono state le farmacie che hanno aderito, grazie all’impegno dei farmacisti che hanno voluto condividere quest’esperienza.

Alla fine del 2006 i Farmacisti in aiuto riescono a sostenere quasi trecento bambini con l’aiuto dei Padri Stimmatini in Tanzania e Namastè in India. E grazie agli operatori sul campo indiano di quest’ultima e al sostegno indispensabile della Loacker Remedia di Prato Isarco (BZ), si inizia la costruzione di un villaggio fatto di mattoni a Kattuvila, nell’India del Sud. Ad Agosto 2006 vengono consegnate le prime 10 case. Le altre 18, che saranno costruite nel 2007 e nel 2008, offriranno a decine di persone, che vivono in capanne fatte unicamente da foglie di palma intrecciate, un tetto sicuro ed una vivibilità prima inimmaginabile.

La FIA si è poi ulteriormente attivata per la costituzione di un Banco, cioè di un fondo, realizzato tramite il posizionamento del maggior numero possibile di salvadanai in farmacia, per garantire le necessarie coperture ai molti progetti di intervento che crescevano.

I Farmacisti in aiuto attualmente contano più di 100 adesioni alla causa dell’associazione, tra i professionisti del settore farmaceutico e delle farmacie del territorio italiano.

FIA, Insieme contro l’indifferenza

Sono persone animate da un desiderio comune di solidarietà che hanno fatto propri i principi, la missione e il codice etico di questa straordinaria Onlus.

Grazie al Banco dei farmacisti in aiuto, nel 2006 è stata realizzata la costruzione di un villaggio, composto da 25 abitazioni in muratura, nel Tamil Nadu, in India. A decine di persone, vittime dello Tsunami del 2004, è stato donato un tetto sicuro garantendo una qualità di vita prima inimmaginabile.
Dal 2006 in poi i fondi sono serviti a sostenere a distanza quasi 300 bambini,
garantire l’approvvigionamento alimentare ad un lebbrosario, sponsorizzare l’apertura di due dispensari farmaceutici in India con un bacino di utenza di circa 70.000 persone che riescono a fornire assistenza medica e farmaceutica gratuita, sostenere le spese di gestione annuali per uno dei due dispensari farmaceutici In India, aiutare un ospedale in Tanzania che fornisce assistenza medico-farmaceutica a circa 160.000 persone, costruire pozzi per l’approvvigionamento idrico in zone disagiate, finanziare interventi d’urgenza a pazienti in gravi condizioni di vita che non sarebbero altrimenti riusciti a pagare le spese chirurgiche, finanziare idee di impresa al fine di creare piccoli circuiti di microcredito.

Chi volesse avere maggiori informazioni e donare il proprio contributo in termini di tempo o denaro a questa meravigliosa associazione, può visitare 

 

www.phifoundation.com

 

 

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Donazioni: Arriva "Tap to Donate"

Donazioni: Arriva “Tap to Donate”

Arriva l’app “HUG – Tap to Donate”

Donazioni: Fare donazioni online non è mai stato così semplice! Arriva l’app “HUG – Tap to Donate”

Il Social Fundraising diventa mobile. Nasce Hug l’app che permette di fare donazioni online dal proprio smartphone con un semplice click.

Donazioni: Hug – Tap to Donate è una piattaforma di raccolta fondi online per le organizzazioni non profit. Creata e pensata per offrire un sistema sicuro per chiunque voglia contribuire a una specifica causa o campagna.

Al fine di mettere a disposizione dei potenziali donatori uno strumento affidabile HUG individua ONLUS che comunicano in maniera trasparente il proprio operato. Il bilancio deve essere sottoposto a revisione contabile. Le organizzazioni non profit che si avvicinano a Hug, inoltre, devono dal punto di vista dell’impiego delle risorse investire in progetti non meno del 70% delle donazioni online raccolte.

Sull’app si trovano esclusivamente campagne di raccolta fondi online ben definite nelle tempistiche e con risultati misurabili, in modo che chi dona possa poi verificare di persona come e dove sono stati utilizzati i fondi raccolti.

Per garantire la massima trasparenza, la donazione è diretta e tracciabile: l’importo donato (con carta di credito o PayPal) viene accreditato direttamente sul conto della Onlus ed è vincolato alla realizzazione del progetto.

Gli Elementi fondanti di questa piattaforma innovativa sono: velocità e semplicità della tecnologia, tracciabilità dei pagamenti mobile, impegno a rendicontare in modo trasparente tutte le donazioni online effettuate.

Sono molti i progetti attualmente presenti sull’App: l’associazione Amici di Edorado: una speranza per giovani socialmente emarginati; Medici con l’Africa Cuamm, impegnata per garantire un parto sicuro per le mamme angolane; la Fondazione AVSI, che offre sostegno sanitario ai profughi iracheni; la Celim, con un progetto dal titolo “Una scuola per chi non ce l’ha” e molte altre ancora.

Per avere maggiori informazioni.

Sei una organizzazione non profit e desideri supporto o vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Innovation Community).

www.phifoundation.com

 

 

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Alice: Quando il Musical é Beneficenza

Alice: Quando il Musical é Beneficenza

Alice: Quando il musical si fa beneficenza

 

Alice: Quando il Musical é Beneficenza

Alice: Quando il Musical é Beneficenza. “Meraviglioso” è questo il giudizio espresso dai tanti spettatori che hanno assistito entusiasti a Foggia al nuovo musical dell’aps Sacro Cuore andato in scena, lunedì 29 maggio al teatro Umberto Giordano.

Uno spettacolo nato per festeggiare i primi 10 anni di attività dell’ associazione “Sacro Cuore” realizzato con il patrocinio del Comune di Foggia ed il contributo dell’assessorato alla Cultura.

Un sogno che si è realizzato  per i ragazzi del “Sacro Cuore” che per la prima volta hanno debuttato nel più importante teatro foggiano dedicato al maestro Umberto Giordano, di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario dalla sua nascita.

Un grande spettacolo, che ha richiesto mesi di intenso lavoro, un felice debutto, coinvolgente ed emozionante, che ha reso tutti in platea parte di un’avventura divertente e indimenticabile.

Alice il musical delle meraviglie” è un progetto nato e dedicato, alla spensieratezza, alla creatività e alla poesia del mondo infantile, alla tutela e salvaguardia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Un vero e proprio  family show, che ha  riunito oltre 50 giovani dell’oratorio non professionisti, di diversa formazione e provenienza, uniti dalla passione per la recitazione, la musica, il ballo e dal desiderio di costruire assieme a tutta la comunità del Sacro Cuore un autentico progetto collettivo, nato per il piacere di stare insieme nello stile di don Bosco e di mettersi in gioco con energia, gioia ed entusiasmo.

Anche quest’anno, come tradizione, l’intero ricavato del musical è stato destinato all’oratorio “Sacro Cuore”. Una nuova iniziativa nata per continuare a investire su un luogo aggregativo ed educativo l’oratorio del Sacro Cuore a Foggia.

Liberamente ispirato ad una famosa fiaba questo nuovo musical ha accompagnato lo spettatore in affascinanti atmosfere: con suggestioni di luci e colori, scenografie incantevoli, costumi spettacolari ed effetti visivi di grande impatto, atmosfere che è possibile rivivere visitando il canale youtube dell’ associazione “Sacro Cuore”. Tanti gli stravaganti personaggi,  alcuni un po’ matti, alcuni divertenti e simpatici, altri misteriosi e particolari: il Cappellaio Matto, il Brucaliffo, lo Stregatto, PincoPanco e PancoPinco, che hanno accompagnato Alice e gli spettatori in un viaggio di ricerca interiore, invitando tutti non solo a nuovi stili di ballo, ma a riscoprire valori, come l’amicizia, la libertà e l’amore; portando i presenti ad ampliare i propri orizzonti e a riscoprire se stessi.

Tutti i personaggi del musical, ma soprattutto Alice, ci insegnano che è bello poter restare bambini e riuscire a guardare il mondo e tutte le sue follie con ironia e semplicità.

Una storia di fantasia ma un con un messaggio reale, tipico degli ambienti salesiani, un messaggio d’amore di incoraggiamento verso tutti i ragazzi soprattutto gli ultimi, un invito a sperare e a impegnarsi per cambiare in positivo il domani, a credere nei sogni, come esperienze di prefigurazione di un futuro migliore; Una missione che ha visto don Bosco spendersi e donarsi fino ai suoi ultimi giorni, animato da un incrollabile fede, e che continua ieri come oggi attraverso i religiosi e laici della congregazione da lui fondata: i salesiani.

Lo spettacolo è stato per tutti una grande festa e l’opportunità per gli organizzatori come ogni anno di promuovere la campagna in favore della federazione SCS/CNOS – salesiani per il sociale di far conoscere  il nuovo progetto ideato dalla federazione  “sostegno in vicinanza”.

 

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Musical delle meraviglie

Musical delle meraviglie

Alice: Il Musical delle Meraviglie

 

Musical delle Meraviglie

Per festeggiare i primi 10 anni di attività l’associazione di promozione sociale “Sacro Cuore”, in collaborazione con l’oratorio Sacro Cuore, porta in scena a Foggia, con il patrocinio del Comune ed il contributo dell’assessorato alla Cultura, uno dei suoi spettacoli più belli: “Alice – il musical delle meraviglie”, dedicato, alla spensieratezza, alla creatività del mondo infantile e alla tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Un grande family show  pronto ad emozionare tutti gli spettatori, rendendoli parte di un’avventura che non potranno dimenticare.

Lo spettacolo si terrà nella splendida cornice del teatro Umberto Giordano

Lunedì 29 maggio con ingresso alle  ore 20:30 e  sipario alle ore 21:00

Un sogno che si realizza per i ragazzi del “Sacro Cuore” che per la prima volta debutteranno nel più importante teatro foggiano dedicato al maestro Umberto Giordano, di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario dalla sua nascita.

Il cast è composto da oltre 40 giovani dell’oratorio, non professionisti, di diversa età e formazione, associati dal desiderio di costruire assieme un autentico progetto, nato per il piacere di stare insieme nello stile di don Bosco e di mettersi in gioco con gioia ed entusiasmo. Con il ricavato del musical si sosterrà la raccolta di fondi pro-oratorio salesiano.

Liberamente ispirato ad una famosa fiaba il musical accompagnerà lo spettatore in affascinanti atmosfere: con suggestioni di luci, scenografie incantevoli, costumi spettacolari ed effetti visivi di grande impatto, tutti made in oratorio. Attraverso i cambi di scena sembrerà di sfogliare un libro di favole.  In un’alternanza di divertimento, balli e canzoni, realtà e sogno saranno i protagonisti.

Una storia fantastica in cui la piccola protagonista, vive una vita regolare, dedita alla disciplina, ma la sua curiosità la porterà a seguire un coniglio, che la condurrà al magico Paese delle Meraviglie. Presenti stravaganti personaggi,  alcuni un po’ matti o divertenti, altri misteriosi: il Cappellaio Matto, il Brucaliffo, lo Stregatto, PincoPanco e PancoPinco, che guideranno Alice in un viaggio di ricerca interiore, verso nuovi valori, come l’amicizia, la libertà e l’amore; portandola ad ampliare i propri orizzonti e a riscoprire se stessa.

Tutti i personaggi, ma soprattutto Alice, ci insegneranno che è bello poter restare bambini e riuscire a guardare il mondo con ironia e semplicità.

Una storia di fantasia, ma con un messaggio reale, tipico degli ambienti salesiani, d’amore e incoraggiamento verso tutti i ragazzi soprattutto gli ultimi, un invito a impegnarsi per cambiare in positivo il domani, a credere nei sogni, come esperienze di prefigurazione di un futuro migliore. Una missione che ha visto don Bosco spendersi fino ai suoi ultimi giorni, animato da una incrollabile fede, e che continua oggi attraverso i religiosi e laici della congregazione da lui fondata: i salesiani.

Durante il musical gli organizzatori presenteranno la campagna del 5×1000 a favore della Federazione SCS/CONS – Salesiani per il sociale – don Bosco ci ha messo la vita per stare vicino all’infanzia che ha bisogno, TU mettici la firma. “Sostieni Salesiani per il Sociale  con il 5×1000: firma e scrivi il codice fiscale 97099620581″ .

 

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Finanzia la luna di miele con il Crowdfunding

Finanzia la luna di miele con il Crowdfunding

Finanzia la luna di miele con il Crowdfunding

Il crowdfunding è lo strumento di raccolta fondi maggiormente in voga degli ultimi anni. Ma davvero si può raccogliere denaro per qualsiasi cosa? Negli USA si finanziano anche le honeymoon!

Con il Crowdfunding si finanzia tutto, anche la luna di miele!

 

Il crowdfunding viene utilizzato quasi in tutto il mondo. E’ lo strumento che più di altri ha rivoluzionato il modo di fare raccolta fondi negli ultimi anni.

Finanzia la luna di miele con il Crowdfunding: Serve per finanziare una vasta scala di progetti, dalle nuove invenzioni alle micro raccolte a scopi sociali. É applicabile sia al mondo profit che al terzo settore. Le start up comprese quelle d’innovazione sociale, ne fanno largo uso in fase iniziale. Le sue potenzialità sono molte e, se usato in modo professionale, può sopperire alla mancanza di liquidità tipica dell’avvio di un progetto o di un’attività.

In generale, ha tutte le potenzialità per permettere la raccolta fondi ed accrescere il commitment dei donatori/investitori attorno ad una causa specifica. Esistono oggi numerosissime piattaforme di crowdfunding.

Secondo il 1° Report italiano sul CrowdInvesting, a fine 2014 erano state aperte 1250 piattaforme a livello mondiale.

Crowdfunding

 

Finanzia la luna di miele con il Crowdfunding

C’è da perdersi tra le classifiche che esperti e blogger ne fanno sul web: ho letto decine di articoli intitolate “le 10 migliori piattaforme di crowdfunding” e, al netto di alcune tra le big (Kickstarted, Indiegogo, GoFundMe, etc..), le altre indicate sono spesso diverse in base all’opinione dell’autore.

Studiando le piattaforme statunitensi, mi sono imbattuta nel sito www.crowdfunding.com. Sono rimasta colpita dall’esistenza dell’indice Alexa, azienda che si occupa di statistiche sul traffico internet, anche per le piattaforme di crowdfunding.

Probabilmente è una questione culturale: in Italia il traffico generato da questo strumento di raccolta fondi è nettamente inferiore rispetto al volume d’affari nelle omologhe d’oltreoceano.

Resta da capire quanto tempo ancora servirà per raggiungere tali livelli di donazione/finanziamento o se invece dovremo accontentarci di utilizzare le piattaforme come strumento sussidiario di raccolta.

Da un’occhiata veloce dei siti che promuovono il crowdfunding negli USA, mi sono resa conta che esiste una piattaforma per tutto: ci sono quelle che si occupano di charity e assistenza, altre rivolte maggiormente alle start up di natura tecnologica, ma anche altre che permettono di finanziarsi la luna di miele!

Crowdfunding

Si chiama www.honeyfund.com ed è la prima piattaforma gratuita utilizzata da quelle coppie che preferiscono un viaggio alla lista nozze.

Come funziona? La coppia crea un account sul sito, aggiunge foto e un minimo di storytelling.

Fissa quale obiettivo la destinazione del loro viaggio di nozze e assegna un valore economico ad ogni visita e attività che intende fare, compresi pernottamento e volo. L’idea è di coinvolgere amici e parenti nell’organizzazione del viaggio.

 

Se chi fa il regalo ha la percezione di star donando qualcosa di concreto e non di partecipare ad una semplice colletta, sarà maggiormente incentivato a donare e magari sarà anche disposto a metter qualche dollaro in più!

Se so che la mia amica Laura muore dalla voglia di visitare la Torre di Pisa, io sarò ben contenta di donarle il costo del biglietto anche se è superiore a quanto avrei donato se fosse stata organizzata una raccolta fondi tradizionale.

E’ una riflessione molto semplice da fare e questa piattaforma è un ottimo esempio dell’importanza del saper coinvolgere i donatori. Più li mettiamo in condizione di toccare con mano gli effetti della propria donazione, più saranno incentivati a donare anche qualcosa in più di quanto avevano in mente al principio.

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Piattaforme del Crowdfunding

Piattaforme del Crowdfunding

Quali Piattaforme di Crowdfunding utilizzare?

 

 

Piattaforme del Crowdfunding

Le piattaforme di crowdfunding sono la soluzione standard per chiunque voglia portare avanti un progetto di finanziamento dal basso. Trovare il giusto portale per promuovere la propria raccolta fondi non è così semplice come si potrebbe immaginare.

In Italia sono presenti circa 69 portali(attivi) per la raccolta fondi online. Rispetto all’ultima mappatura delle piattaforme di crowdfunding, si nota un forte incremento: nel maggio 2014 si contavano 41 piattaforme attive, con un aumento ad oggi del +68% (report dell’università cattolica di Milano).

Piattaforme del Crowdfunding

In una buona strategia di Fundraising avere le idee chiare è sempre un vantaggio. Non sai quale piattaforma di crowfunding utilizzare? Non sai da che parte cominciare o dove andare? Ecco una lista che può darti una mano a scegliere:

Ieri ci siamo occupati di visionare le prime 10 piattaforme di crowdfunding relative alla categoria Reward based. 

Oggi, quindi, andremo ad analizzare la seconda parte di queste particolari piattaforme:

Piattaforme del Crowdfunding

Be Crowdy 

Piattaforma del crowdfunding interamente dedicata a progetti culturali e artistici. artisti e promoter possono proporre i propri progetti e finanziarli tramite l’aiuto della community;

Schoolraising

Anche a scuola si fa crowdfunding. L’obiettivo primario di questa piattaforma è raccogliere i finanziamenti per progetti scolastici che non possono essere realizzati a causa dei tagli;

Gigfarm

Piattaforma di crowdfunding dedicata ai concerti dal vivo. Il sito web permette ad artisti e promoter di entrare in contatto con il proprio pubblico, presentando il loro il progetto musicale e proponendolo alla Rete;

For Italy

Piattaforma dedicata alla raccolta fondi per progetti riguardanti la cultura italiana;

Vizibol

Piattaforma dedicata ai progetti creativi, a idee legate al mondo delle arti visive e alla creatività;

WowCrazy

Piattaforma costruita per offrire una community ai progetti di moda;

Commoon

Portale dedicato alla raccolta fondi per progetti su social design e innovazione sostenibile.

Il punto forte delle piattaforme di crowdfunding non sta solo nell’offrire una soluzione “chiavi in mano”, ma anche nel fatto che, attraverso le loro attività si sviluppano conoscenze e esperienza che si rivelano spesso fondamentali.

 

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Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Piattaforma Crowdfunding quale utilizzare?

Quale piattaforma utilizzare?

 

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Piattaforma di Crowdfunding: Le idee non si muovono da sole, servono i finanziamenti. Le piattaforme di crowdfunding sono la soluzione standard per chiunque voglia portare avanti un progetto di finanziamento dal basso.

Per trasformare una startup in un impresa di successo servono i finanziamenti. In Italia si contano circa 55 piattaforme di crowfunding divise in base al modello di finanziamento:

  • reward based, in cambio di donazioni in denaro, prevede una ricompensa, come il prodotto che si è deciso di sostenere;
  • donation based, modello utilizzato in larga misura dalle organizzazioni non profit;
  • lending based, microprestiti;
  • equity based, regolamentato dalla Consob: in cambio del finanziamento è prevista la partecipazione del finanziatore al capitale sociale dell’impresa;
  • ibride, basate su più modalità di finanziamento;

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

In una buona strategia di Fundraising avere le idee chiare è sempre un vantaggio. Non sai quale piattaforma di crowfunding utilizzare? Non sai da che parte cominciare o dove andare? Ecco una lista che può darti una mano a scegliere:

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Analizziamo quelle relative alla categoria Reward based

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Eppala

I progetti che si possono presentare e finanziare abbracciano diversi campi: dal no profit all’arte, dal cinema alla tecnologia, dall’innovazione sociale al fumetto. 

 

Kendoo

Portale di crowdfunding che si occupa di progetti web, social media, mobile, e-commerce. 

 

Finanziami il tuo futuro 

Tra le piattaforme di crowdfunding, finanziami il tuo futuro aiuta a sostenere i settori dell’economia locale attraverso progetti innovativi provenienti dal territorio. 

Bookabook

Piattaforma dedicata esclusivamente ai libri, in cui lettori e scrittori possono realizzare e finanziare insieme libri inediti.

  

Giffoni innovation Hub 

Portale web di crowdfunding progettato e dedicato al mondo delle startup culturali e alle opere artistico-culturali.

 

WeRealize

Piattaforma riservata al design. Da la possibilità a designers e makers di raccogliere fondi online per realizzare progetti innovativi.

 

Agis.co 

Piattaforma di crowdfunding che offre servizi di scouting, tutoraggio e assistenza manageriale.

 

Limoney

Trasformare le idee delle persone in realtà con l’aiuto di tutti, questo l’obiettivo della piattaforma di raccolta fondi Limoney 

 

Com-Unity

Piattaforma di crowdfunding di proprietà della Banca Interprovinciale Spa. L’obiettivo è chiaro, dare un’opportunità a chi ha un’idea e intende realizzarla, utilizzando al meglio le possibilità offerte dalla rete.

 

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

Il punto forte delle piattaforme di crowdfunding non sta solo nell’offrire una soluzione “chiavi in mano”, ma anche nel fatto che, attraverso le loro attività si sviluppano conoscenze e esperienza che si rivelano spesso fondamentali.

 

Piattaforma di Crowdfunding quale utilizzare?

 

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Tende solidali per i profughi

Profughi: Tende Solidali per i Profughi

Profughi: Tende Solidali per i Profughi

Profughi

Di seguito, un articolo pubblicato nel sito della Onlus Progetto Arca, che assiste persone in estrema difficoltà. Da PHI Foundation invitiamo tutti a sostenere le iniziative di Progetto Arca, sempre in favore di chi si trova in situazione di emergenza.

 

Tende solidali per i migranti dell’HUB di Milano

C’è anche l’HUB di Milano per la prima accoglienza dei migranti tra i sei progetti che possiamo sostenere con la Campagna Tende di Fondazione AVSI. Il tema della campagna di quest’anno è i “Profughi e Noi” e i progetti selezionati rispondono all’obiettivo comune di sostenere il cammino di chi è stato costretto a lasciare tutto, in cerca di una seconda opportunità di vita.

Milano, lungo questo cammino, è una delle tappe cruciali. Da ottobre 2013 a oggi sono transitate dalla città 84.500 persone, di cui 16.700 bambini, in larga parte di nazionalità siriana ed eritrea. Tutti migranti forzati, arrivati in Stazione Centrale dopo aver attraversato il deserto, il mare, l’Italia, rischiando la propria vita.
All’HUB di via Tonale trovano un indispensabile punto di riferimento, in attesa di essere accompagnati nelle strutture di accoglienza temporanea del territorio.

Luogo di orientamento, prima accoglienza e assistenza sanitaria delle migliaia di cittadini stranieri di passaggio a Milano. L’HUB della Stazione Centrale è tra i progetti che la Campagna Tende di AVSI ha scelto quest’anno di sostenere. #TendeAvsi

 

Professionisti dell’accoglienza, sette giorni su sette.

Non c’è giorno della settimana che l’HUB rimanga chiuso.
Sette giorni su sette, operatori specializzati e volontari, che parlano inglese, francese, arabo e tigrino, accolgono e registrano i migranti, danno informazioni sulle opportunità messe loro a disposizione, rilevano le problematiche più emergenziali e offrono assistenza sanitaria. Nell’arco di poche ore, gli operatori di Progetto Arca organizzano il loro trasferimento in una delle sette strutture del Comune di Milano, dove saranno accolti per il tempo loro necessario a recuperare le forze per riprendere il viaggio.

 

Pc in wi-fi, area piccoli, docce, sala medica. L’HUb diventa grande

Grazie al contributo di istituzioni e imprese e alla straordinaria risposta del terzo settore (25 le organizzazioni coinvolte), abbiamo potuto attrezzare gli spazi dell’HUB per rispondere ai bisogni più urgenti delle persone in arrivo, con un’attenzione in più per donne e bambini.

In un ambulatorio il personale medico esegue visite di screening generale e, al bisogno, dispensa le prime cure. Un’area gioco rende più leggero il tempo dell’attesa dei più piccoli.
Postazioni pc in wi-fi permettono di comunicare con i familiari lontani, pianificare le prossime tappe del viaggio o scambiare informazioni con chi già è arrivato a destinazione.
Servizi igienici, docce e un punto ristoro danno la possibilità di levarsi di dosso un po’ della paura e della fatica di un viaggio lungo mesi, che ancora non è finito.

 

A Milano un modello di solidarietà diffusa

I milanesi hanno donato e continuano a donare beni di prima necessità, soprattutto vestiti, scarpe, biancheria intima, pannolini e materiale igienico.

Le necessità di aiuto continuano, però, anche nella stagione invernale e oltre.
Per questo è importante che l’HUB di Milano, da progetto sperimentale, possa diventare un servizio stabile del sistema di accoglienza cittadino.
Non ci sono soluzioni facili all’emergenza profughi, ma risposte concrete si.

Sostieni l’Hub con una donazione!

 

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Angeli: “Ho scritto la stessa cosa ma con parole diverse!” Questo dice l'angelo del video per aumentare le donazioni dei passanti.

Angeli: esistono veramente e sono tra noi

Angeli esistono e sono tra noi

“Ho scritto la stessa cosa ma con parole diverse!”

Questo dice l’angelo del video

per spiegare come ha fatto ad aumentare le donazioni dei passanti.

 

Angeli esistono veramente e sono tra noi:

Angeli: Questo video è tra i più famosi per chi si occupa di Comunicazione Sociale e raccolta fondi (Fundraising).
E’ un esempio di Storytelling: l’arte di replicare gli schemi retorici della narrativa per portare il pubblico a riconoscersi e connettersi emotivamente. PHI Foundation lo propone come esempio perché induce a riflettere sull’importanza di scegliere le parole per scatenare un’azione in supporto ad una causa: non è importante solo il fine della causa, ma anche la scelta delle immagini e delle parole con cui la si esprime.

Angeli: esistono veramente e sono tra noi

Girato dai copywright di “The Power of Words“, questo video è in realtà la trasposizione video di un aneddoto raccontato da David Ogilvy, il famoso pubblicitario.

Vediamolo.

Abbiamo accennato che è un esempio di Storytelling, ossia di uso della tecnica narrativa a fini della comunicazione. Infatti, il riconoscimento emotivo è dovuto al fatto che si tratta di un vero e proprio racconto, di cui ne rispetta il tessuto narrativo: esiste un martire (il non vedente), un antagonista (l’apatia generale), un eroe della storia (la ragazza) che con la sua azione (cambiare il cartello) trasforma gli eventi positivamente (le donazioni cominciano).

Il fatto di ricorrere alle fiabe cui siamo abituati (da piccini), aumenta il risveglio dell’immaginazione e semplifica l’immedesimazione nella vicenda, attivando le emozioni e l’efficacia della “call to action”.

 

Sei un’organizzazione non profit (ONP) e desideri supporto “Gratuito” o vuoi avviare una campagna di Raccolta Fondi?
Chiedi a PHI FOUNDATION (Social Fundraising Community)

 

PHI Foundation sostiene lo sviluppo del programma BorgoViVo indirizzato alla rivalorizzazione dei Comuni a rischio spopolamento

 

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Ristoranti contro la Fame

Ristoranti contro la Fame

Arriva in Italia: Ristoranti contro la Fame!

Ristoranti contro la Fame:

“Il cibo dovrebbe essere un diritto di tutti… noi nel nostro piccolo cerchiamo di renderlo possibile”.

Chef Ambasciatore Ristoranti contro la Fame.

 

Ristoranti contro la Fame

Da Andrea Aprea a Elio Sironi, da Marco Sacco a Matteo Vigotti, tanti i nomi noti del panorama culinario italiano che dal 16 ottobre al 16 dicembre 2015 hanno sposato il progetto benefico Ristoranti Contro la Fame.

I grandi chef e le “charity organization” sembrerebbero due realtà molto diverse tra loro ma in realtà sono complementari, in quanto negli ultimi anni il boom del settore food sta sposando sempre di più le cause umanitarie.

Ristoranti contro la fame”, promosso dall’organizzazione no-profit “Azione contro la fame” e sostenuta da circa 150 ristoranti in tutta Italia vuole cercare di aiutare e salvare i bambini gravemente malnutriti, considerando che nel 2015 sono ancora purtroppo circa 3.000 bambini sotto i 5 anni che muoio di fame.

La mission dell’organizzazione, lanciata contemporaneamente in Italia, Germania, Canada e Stati Uniti, è quella di raccogliere fondi andando a cena in uno dei ristoranti aderenti all’iniziativa.

Ogni cliente può fare una donazione aggiungendo 2 euro al proprio conto

mentre i ristoranti promoveranno la campagna proponendo un menù/piatto solidale al quale associare una propria donazione. L’iniziativa ha preso il via al Park Hyatt di Milano e vedrà partecipi molti nomi di spicco nel settore della ristorazione, fino al 16 dicembre.

I professionisti dell’alta ristorazione che hanno scelto di ricoprire il ruolo di “chef ambasciatori” spaziano dagli stellati Andrea Aprea (Vun al Park Hyatt Milano), Elio Sironi (Ceresio 7), Matteo Vigotti (Ristorante al Peck), Marco Sacco (Piccolo Lago), Cristina Bowerman (Glass Hostaria e Romeo), Pietro D’Agostino (Ristorante La Capinera), Felice Lo Basso (Ristorante Unico), Aurora Mazzucchelli (Ristorante Marconi), Giancarlo Morelli (Pomiroeu), Roberto Okabe (Ristorante Finger’s), Gaetano Simonato (Tano Passami l’Olio), Angelo Troiani (Ristorante il Convivio Troiani), Leonardo Vescera (Il Capriccio) passando per Alessio Algherini (Ristorante Alexander), Michele Bassoni (Lyo), Tommaso Arrigoni e Eros Picco (Innocenti Evasioni) proseguendo con Eugenio Boer (Ristorante Essenza), Daniel Canzian (Ristorante Daniel), Maria Cicorella (Ristorante Pashà), Roberto Conti (Ristorante Trussardi alla Scala), Salvatore De Riso (Sal De Riso Costa D’Amalfi), Christian Milone (Trattoria Zappatori) e Filippo Saporito (La leggenda dei Frati).

I magnifici Chef della cucina italiana hanno messo a disposizione il loro ingegno e la loro creatività per una causa più che nobile: costruire insieme un mondo libero dalla fame.

 

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Raccolte Fondi non Profit

Raccolte Fondi non Profit

LE RACCOLTE FONDI DEL NON PROFIT

Raccolte Fondi non Profit: Mattarella: “Chi sperimenta la solidarietà contagia il mondo che lo circonda”

“Chi sperimenta l’azione concreta di solidarietà coltiva la speranza di un mondo migliore e contagia con questi suoi sentimenti il mondo che lo circonda. Dai tanti esempi che il nostro Paese ci offre possiamo trarre alimento e forza per una coscienza civica più forte. In questa prospettiva l’impegno del terzo settore, che tocca tutti gli ambiti in cui l’azione volontaria si esprime e acquista una valenza sociale, merita di essere incoraggiato e sostenuto”: con il messaggio augurale del Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella dedicato al Giorno del Dono, fissato per legge il 4 ottobre, è iniziato l’appuntamento di ieri dedicato alla presentazione dei risultati di tre indagini che mettono al centro il non profit, con l’obiettivo di raccontare il terzo settore che era, che è e che sarà.

Sembra superata la crisi nelle raccolte fondi del non profit che aveva segnato gli ultimi anni. Sono ancora le persone fisiche la fonte di raccolta fondi più generosa per il non profit e aumentano anche le forme di sostegno da parte delle imprese. È la sintesi dell’indagine sulle raccolte fondi del non profit presentata ieri a Roma.

All’apertura della conferenza stampa sono stati sintetizzati i numeri della campagna con più di 150 le iniziative che si sono svolte, con circa 550 realtà aderenti, 10.000 gli studenti di 60 scuole che hanno partecipato al video contest – 100 di loro nella mattinata di lunedì 2 ottobre sono stati ricevuti da Papa Francesco in udienza privata – e 150.000 gli italiani che sono stati raggiunti dalla campagna grazie alle iniziative e ai mezzi di comunicazione coinvolti.

Raccolte Fondi non Profit

Numeri importanti  che parlano di una crescita costante del Giorno del Dono e della sua contaminazione grazie all’enorme lavoro svolto. Il Giorno del Dono è un baluardo di solidarietà nella società italiana e siamo sempre più convinti della necessità di lavorare per far crescere la cultura del dono. Lo dimostrano anche i dati che presentiamo: dati che raccontano di tanti italiani che vogliono continuare a donare nonostante la crisi, di imprese che hanno scoperto la loro responsabilità sociale, di organizzazioni capaci di crescere e di innovare la loro mission in maniera efficace e trasparente. Questo è il mondo che coltiviamo e fa crescere e che il Giorno del Dono rende più visibile“.

Buone notizie dalla raccolta fondi del non profit

I dati dell’indagine parlano di una ripresa delle raccolte fondi. Continua infatti il trend positivo: il 36% delle ONP ha aumentato le proprie entrate totali nel 2016, mentre il 42% non ha registrato nessun cambiamento sostanziale. Solo il 22% ha diminuito le proprie entrate: erano il 27% nel 2020. Le fonti di entrata da cui le ONP – il campione dell’indagine è composto da circa 130 organizzazioni di tutte le dimensioni – raccolgono di più sono i privati cittadini (58%), le aziende (13%), fondazioni e enti di erogazione (10%), il 5 per mille (8%), la pubblica amministrazione (5%), le fondazioni di origine bancaria (3%) e le fondazioni di impresa (3%),

Negli ultimi 3 anni la crescita delle entrate totali si è stabilizzata. Tuttavia il 2016 conferma il trend positivo: diminuiscono ancora, del 4%, le ONP che hanno entrate inferiori all’anno precedente e aumentano del 5% quelle che migliorano le proprie performance“. Caute, ma non negative, le stime per il 2022. “La maggior parte delle ONP stima di confermare i risultati dello scorso anno, un 26% ritiene anche di aver peggiorato le proprie performance. Il restante 17% stima di aver migliorato. Positiva anche la dinamica di diversificazione delle forme di entrata: per l’72% delle ONP il 5 per mille pesa per meno del 15% sul totale dei bilanci. “Segnale di buona salute e di indipendenza rispetto ad una unica fonte di sostegno“.


Gli strumenti tradizionali funzionano ancora

Circa un quarto delle ONP afferma che gli eventi pubblici e il direct mailing cartaceo sono gli strumenti più utilizzati, ma aumenta anche la raccolta fondi da imprese (le ONP che ne fanno uso maggioritario sono aumentate dal 5 al 13%). Crolla invece il face to face dal 13 al 3%. “La domanda che ci poniamo è se questo calo del face to face sia da attribuire soprattutto alla forte concorrenza e agli elevati costi. Per quanto riguarda le imprese, il dato è interessante: il 23% delle ONP raccoglie da loro più del 15% delle entrate complessive e cresce dal 54 al 59% rispetto al 2015 la fornitura gratuita o scontata di prodotti o servizi. Segno di un più forte senso di responsabilità sociale delle aziende italiane”. Aumentano anche le ONP che hanno ricevuto almeno un lascito testamentario nel 2016, passando al 23%, a conferma che quello dei lasciti rappresenta un ambito di notevole sviluppo per le raccolte fondi.


Il profilo delle migliori

Le ONP che raccolgono di più hanno entrate sotto i 500 mila euro, sono collocate al Nord Ovest, sono nate dopo il 2000, si occupano di cooperazione internazionale o salute e ricerca scientifica e usano come strategie di raccolta fondi soprattutto direct mailing cartaceo ed elettronico e poco eventi e banchetti. Hanno registrato nel 2020 un aumento sia del numero di donatori sia della donazione media.

Le criticità della raccolta fondi del non profit

Dall’indagine emerge che per il 30% delle ONP la difficoltà maggiore è trovare nuovi donatori, seguita dal problema di attuare sempre strategie innovative (25%) che invoglino a donare e al contempo siano efficaci. La perdita di donatori fedeli rimane comunque un evento raro (6%). Criticità che sono confermate anche dall’indagine GFK Italia svolta su un campione di 12.000 italiani.

Diminuiscono gli italiani che donano, ma aumentano le donazioni medie

Secondo l’indagine di GFK Italia realizzata per il Giorno del Dono l’effetto della crisi sulle donazioni si è fatto sentire negli ultimi anni: il trend registrato dal centro di ricerca, e presentato in conferenza stampa dal vice presidente Paolo Anselmi, parla di una perdita di circa 6 milioni di donatori dal 2005: circa il 19% degli italiani con età superiore ai 14 anni negli ultimi 12 mesi ha fatto una donazione per una causa benefica, in valore assoluto si tratta di 9,75 milioni di persone. Le cause stesse a cui sono destinate le donazioni sono quasi tutte in flessione. Secondo le ricerca GFK Italia, aumentano del 3,4% le donazioni di piccolo importo (fino a 30 euro), calano quelle di importo da 31 a 100 euro (-6,1%), crescono quelle più alte (+ 1,1% fra i 101 e i 200 euro; + 1,6% sopra i 200 euro). Gli italiani scelgono sempre più una sola causa a cui destinare le proprie donazioni: sono in calo infatti i donatori multipli e in aumento quelli che si dedicano ad una sola realtà. Le modalità di donazione più usate sono quelle tradizionali: denaro contante, sms e bollettino su conto corrente postale.

I profili degli italiani che donano

L’indagine ha anche tracciato un profilo dei donatori italiani: si tratta principalmente di persone di età adulta o matura (dai 45 anni in su) con risorse culturali ed economiche elevate ed accentuata presenza femminile. Tra le professioni si evidenziano i dirigenti e gli impiegati di alto livello. Data l’età, si registrano pensionati, famiglie in un ciclo maturo (con figli grandi) e persone che vivono da sole. “I donatori italiani sono persone sicure di loro stesse e delle proprie capacità, che approcciano la vita con apertura, coinvolgimento ed interesse verso ciò che accade nel mondo. Sono soddisfatte della propria vita e dei traguardi che hanno raggiunto: di conseguenza investono tempo ed energie sia nella sfera privata (famiglia, amici, viaggi, attività fisica, cultura..), che in quella sociale. Sono spesso impegnate in attività di volontariato e mostrano una spiccata sensibilità verso le tematiche di natura etica ed ambientale. Il tempo libero viene trascorso in modo attivo fra molteplici interessi culturali, come la visita a musei, la lettura, gli spettacoli teatrali e passatempi attivi. Anche la loro esposizione ai mezzi di comunicazione è positiva: coerentemente con il profilo psicografico – curiosità, ricerca di informazioni e molteplici interessi culturali – si tratta di persone con una dieta mediatica eterogenea, caratterizzata dalla lettura sia della stampa quotidiana che di magazine“.

Boom di attenzione al dono nei tg italiani dopo il terremoto

I terremoti che hanno scosso il Centro Italia nel 2016 hanno fatto aumentare l’esposizione mediatica sui temi del dono. A misurare questa esposizione è la ricerca presentata durante la conferenza stampa da Giovanni Sarani dell’Osservatorio di Pavia e realizzata in collaborazione con l’IID. Da luglio 2016 a giugno 2017 le notizie dedicate dalle edizioni di prima serata dei telegiornali di Rai, Mediaset e La7 sul tema del dono sono state 611: rappresentano l’1,21% delle notizie totali (era lo 0,35% nei due semestri precedenti. Il boom è quindi da attribuire soprattutto alla grande mobilitazione collettiva a favore delle vittime del terremoto. “Si conferma – ha commentato Giovanni Sarani dell’Osservatorio di Pavia – la tendenza a rappresentare il dono soprattutto come reazione a criticità e situazioni di forte disagio sociale”. Ma non c’è solo la reazione “emotiva”. “Il dono rappresentato nei telegiornali – ha spiegato Sarani – non è solo il gesto di impulso nei momenti immediatamente susseguenti eventi drammatici, ma riguarda anche una serie di azioni più consolidate nel tempo, grazie all’apporto di diverse campagne televisive, che hanno permesso di mantenere costante nel tempo l’attenzione sui disagi nelle zone del sisma“. La reazione all’emergenza rimane comunque sempre il criterio prevalente di notiziabilità del dono (73% delle news) a fronte del 27% di quelle il cui criterio di notiziabilità è riconducibile a buone prassi e progresso.

 

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Jesus, quando il musical si fa speranza

Jesus, quando il musical si fa speranza

Jesus, quando il musical si fa speranza

 

” Jesus ”, è questo il titolo del musical che l’associazione di promozione sociale “Sacro Cuore, in preparazione alla Santa Pasqua, ha portato in scena, con un doppio spettacolo, il 28 marzo 2017 a Foggia nel gremito teatro Regio di Capitanata.

 

Jesus il Musical

Un evento, senza precedenti, una forte esperienza culturale, spirituale e benefica, un progetto nato dal desiderio di continuare, attraverso la creatività e l’arte dei ragazzi,  a reperire fondi per l’ oratorio salesiano.

Un messaggio di speranza, verso  l’oratorio “Sacro Cuore”, una storica agenzia educativa del territorio, affidata ai salesiani di don Bosco; Una realtà di periferia, posta al crocevia tra tre grandi rioni popolari di Foggia: via Lucera – Croci nord – viale Candelaro;  Un territorio  di povertà, di emarginazione e a rischio, con famiglie numerose e quindi con un’alta percentuale di bambini, ragazzi e giovani.

L’associazione di promozione sociale “Sacro Cuore”, non è nuova a spettacoli teatrali di beneficenza  e fin dalla sua nascita  è presente e opera, con diverse attività: doposcuola, concorsi artistici per ragazzi, sport, presso l’oratorio del Sacro Cuore di Gesù ;

Un’associazione fortemente radicata sul territorio, sede locale della Federazione SCS/CONS – Salesiani per il sociale ed affiliata all’ Aics – Associazione Italiana Cultura e Sport.

Trentacinque i giovani dell’oratorio salesiano coinvolti dall’associazione di promozione sociale “Sacro Cuore, per la realizzazione del musical; I ragazzi, di diversa formazione e provenienza, con il loro entusiasmo e la loro energia, sono stati i veri protagonisti dello spettacolo, associati dal desiderio di costruire assieme un autentico progetto collettivo, nato per il piacere di stare insieme nello stile di don Bosco e di poter sostenere l’operato a favore della gioventù dei salesiani di Foggia.

Jesus il Musical

L’appassionante musical, ispirato ai Vangeli, ha raccontato, al numeroso pubblico presente, degli incontri di Gesù di Nazareth; Incontri che hanno cambiato la vita delle persone entrate in contatto con Lui, e la storia dell’umanità, ma è stata anche l’occasione per l’associazione di promozione sociale “Sacro Cuore per raccontare la propria storia il proprio impegno, nel segno di don Bosco, a favore dei ragazzi soprattutto dei più bisognosi e di presentare la campagna del 5×1000 a favore della federazione SCS/CNOS – salesiani per il sociale ;

Significativo lo slogan scelto per la campagna del  5×1000:    Don Bosco ci ha messo la vita per stare vicino all’infanzia che ha bisogno, TU mettici la firma “Sostieni i salesiani per il sociale con il 5×1000.

Il musical, di grande impatto emotivo, è stato un evento ricco di messaggi e di valori: carità, solidarietà, amore per il prossimo, amicizia, ed è proprio pensando al valore dell’amicizia che a conclusione del musical Jesus l’intero cast di giovani artisti ha dedicato un pensiero, una dedica, ed un lungo applauso all’amico Pietro Cavaliere, scomparso prematuramente nel 2011 all’età di 23 anni.

Per vedere e rivedere le immagini più belle del musical e per condividerne le atmosfere e le emozioni è possibile  visitare il canale youtube dedicato all’associazione di promozione sociale “Sacro Cuore”

 

PHI Foundation è un’associazione che si occupa di sostenere ed aiutare tutti gli operatori che si muovono nell’ambito del Terzo Settore, attraverso l’informazione e la promozione di raccolte fondi.

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