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12 consigli per vecchi e nuovi volontari

Il volontario ha radicato dentro di sé il desiderio inestinguibile di essere una presenza positiva in un determinato ambito. Spesso però ci si dimentica o si ignora qualche passaggio importante. Cosa c’è di meglio che un appunto veloce magari su un coloratissimo post it?

 

1) Non sei infallibile. Apprezzo il tuo entusiasmo, la tua voglia di fare, sei travolgente, e porti nuove energie… ma non sei onnipotente, quindi sei passibile di errori e incongruenze. In più: se tu hai l’entusiasmo, la onp presso cui doni il tuo tempo ha l’esperienza e la competenza. Confrontati sempre!

 

2) Sii umile. Se ti dicono che non si fa così, avranno i loro buoni motivi. Accogli il consiglio, il suggerimento o l’ammonizione: ne avrai beneficio tu e il tuo lavoro, perché non si finisce mai di imparare.

 

3) Devi vincere l’Oscar della responsabilità. Non sei volontario per noia, o perché non hai di meglio da fare. Ricordati che ogni tuo intervento ha sempre delle conseguenze sulle persone e sulla onp, dipende da te se sono conseguenze positive o negative.

 

4) Sii costante. Il tira e molla non è producente. Ok, ti piace sentirti utile e partecipare, benissimo: stabilisci con i responsabili i tempi del tuo impegno, e sii fedele ad essi, costi quel che costi.

 

5) Mission possibile. Ricordati che la onp con cui collabori non lo fa per passatempo, ma risponde a esigenze primarie di popoli e persone: sentiti parte essenziale della sua mission!

 

6) Documentati. Scava tra le memorie della tua onp, chiedi ai “grandi” la storia e la genesi di quell’istituzione: perché sarà la tua storia e da quei contenuti ne trarrai formazione e saprai essere all’altezza in ogni situazione che incontrerai.

 

7) Formati. Poiché abbiamo stabilito che non sei infallibile, almeno per il momento, è necessaria una formazione, che ti renda pronto, competente e responsabile. Non esitare a richiederla se davvero vuoi metterti a servizio!

 

8) Comunica. Se hai in mente qualcosa di bello da realizzare, dillo ai responsabili, parlane con loro, magari davanti a un caffè. Ricordati che i risultati più belli si realizzano attraverso la condivisione di idee e progetti.

 

9) Mai solo. Qualsiasi cosa tu faccia, non sei mai solo: hai alle spalle gli anni di esperienza della onp di cui fai parte, i progetti studiati e realizzati, i giorni e le notti di lavoro, le sconfitte e i successi. Diventane beneficiario e custode.

 

10) Volontario pro domo tua. Quando dopo una giornata di evento rincasi con tanta stanchezza, pensa che il tuo impegno ha fatto del bene, prima di tutto a te stesso, poi agli altri. E non fermarti al solo ambito economico: c’è di più, molto di più.

 

11) Porta tutto a casa. Tutto ciò che hai vissuto come volontario è un bagaglio prezioso, anche le cose storte, anche i fallimenti. Nessuno è nato “imparato”. Tutti (o meglio, chi lo ha davvero voluto) hanno dovuto imparare. Anche tu, sei migliorabile!

 

12) Misurati la febbre. Sei un volontario felice? La risposta te la dà il numero di amici coinvolti. Uno è già un buon risultato!

 

Come sai, i post it non bastano mai, spesso si accumulano sulle nostre scrivanie. A te il compito di crearne altri che ti supportino nella tua attività di volontariato. Se ne scrivi altri me li regali? Grazie!

Phi Foundation, ONP e Social Fundraising Community

Riflettendo sulle difficoltà, e nello stesso tempo la necessità delle piccole e medie ONP (organizzazioni non profit) di reperire risorse economiche attraverso la raccolta fondi, si scopre la loro impreparazione negli strumenti e applicazione metodologie di Fundraising.

La domanda, quanto tempo dobbiamo ancora attendere prima che le ONP diano inizio alla valorizzazione delle relazioni che hanno nel territorio in ottica di attivazione di un’efficace strategia di Fundraising, considerando anche le prospettive di ampliare la propria cerchia d’influenza alleandosi con una più ampia struttura di Social Fundraising Community?

La risposta non è scontata perché ci vuole la temerarietà e lungimiranza di eseguire una scelta importante. Strutturarsi in Fundraising Orient, infatti, significa rimettere in discussione l’intero modello organizzativo delle ONP, al fine di trovare non solo fondi ma anche donazioni in termini di competenze, tempo, (people raising), e soprattutto relazioni.

Solo curando le relazioni che abbiamo con la realtà che ci circonda, orientandoci inoltre anche verso il Corporate Fundraising, possiamo davvero implementare una buona strategia di raccolta fondi e, il dono diventa uno strumento mediante il quale rafforzare questi legami.

Se vuoi avviare una campagna di raccolta fondi, chiedi a PHI FOUNDATION (Social Fundraising Community).