RI-DONO: progetto per riciclare e donare a chi ha bisogno

Sabato 31 ottobre, in piazza Ottinetti a Ivrea, si è svolto un evento di promozione, organizzato da Consorzio Copernico, in collaborazione con le cooperative Alce Rosso,  con le animatrici di Villa Girelli e di Andirivieni e con l’Atelier di ceramisti “Disabili, ma molto Abili” Laborarte Castellamonte.
L’evento è stato trasmesso live su Radio 105 nell’ambito di un programma sul crowdfunding.
 

Il progetto si chiama RI-DONO è il tentativo di trovare on-line, attraverso l’uso dei social media, il capitale necessario per rendere realtà un’idea che gli operatori delle cooperative del Consorzio hanno da tempo: riuscire a essere più efficienti, e quindi più efficaci, nella gestione della donazione di oggetti di seconda mano, usati, ma ancora integri e funzionanti.

 

Con RI-DONO si vorrebbe riuscire a donare
e RI-UTILIZZARE meglio.

Si saprebbe sempre cosa è disponibile là fuori, cosa possa essere riutilizzato invece di essere buttato, a quali oggetti si possa dare un nuovo significato, migliorando allo stesso tempo la qualità della vita di una persona.
Chi avrà qualcosa da donare invierà la foto e una breve descrizione al sito web Ri-dono e chi avrà bisogno di qualcosa (una bicicletta per andare la lavoro o anche solo per insegnare al proprio bimbo ad andarci) lo riceverà attraverso canali istituzionali.
Chi riceverà un regalo, avrà la possibilità di restituire qualcosa alla comunità attraverso il proprio lavoro. E alle persone che avranno donato verrà regalata una “Storia del dono“, raccontando sempre chi ha beneficiato della sua generosità e in che modo.

 
Cristina Arrò, presidente di Consorzio Copernico, spiega:

«I soggetti che si occupano di welfare si trovano in una condizione di estrema contrazione delle risorse economiche disponibili e, al tempo stesso, registrano un continuo incremento della domanda di assistenza. Il recupero, il riutilizzo e il dono di beni e materiali, organizzati in maniera efficiente, sono gli strumenti ideali.
Il modello è quello del recupero alimentare e del last-minute market.
Le associazioni e le imprese del terzo settore, infatti, vengono spesso contattate da privati cittadini disponibili a donare attrezzature, arredi, materiali e beni, ma nella maggior parte dei casi non riescono ad accettare il dono o a utilizzarlo in maniera efficace. Al contempo, ci si trova spesso in situazioni in cui si ha bisogno di un bene materiale in regalo e le associazioni, cooperative, servizi sociali non sanno dove reperirlo. Così abbiamo pensato di trasformare le bacheche che ci sono nelle sedi di molte organizzazioni che si occupano di welfare in una bacheca digitale, più visibile e più efficiente».

 

LE VOSTRE DONAZIONI avranno una ricaduta enorme: lanceranno un progetto innovativo, aiuteranno in maniera concreta, attraverso doni e lavoro, tante persone e proteggeranno anche l’ambiente!

 
Articolo tratto da #ri-dono

 
 

ICT 2021, 20-22 Ottobre Lisbona Forse Avverrà?

ICT 2021, 20-22 Ottobre 2021 Lisbona Forse Avverrà?

ICT 2021, 20-22 Ottobre Lisbona

 

Il più grande evento ICT organizzato dall’UE si è tenuto a Lisbona dal 20 al 22 Ottobre 2021.

La conferenza ha ospitato interessanti dibattiti e fornito le ultime notizie sulle nuove politiche, iniziative e opportunità di finanziamento della Commissione europea per quanto riguarda Ricerca e Sviluppo nel settore ICT.

Come di consueto, il programma è stato intenso e comprendeva conferenze parallele e plenarie tra cui:

  • La presentazione delle iniziative della CE in materia di Ricerca e Innovazione nel ICT (programma Horizon 2025);
  • Mostra interattive per presentare i risultati e l’impatto della più recente  ricerca e innovazione nel settore ICT;
  • Opportunità di networking e sessioni face-to-face tra le organizzazioni;
  • Opportunità di finanziamento e programma di lavoro Horizon 2025, 2022-23 nel settore ICT;
  • Il Forum delle Start Up Europee per unire le PMI, start-up, innovatori, investitori privati ​​e pubblici.

Probabilmente questa edizione ha superato il record delle presenze con circa 7000 partecipanti tra industrie, PMI, Academies e istituzioni. L’area espositiva ha ospitato come sempre circa 100 stands tra demo dei progetti in esecuzione e stand istituzionali.

 

Quali sono le possibilità per Phi Foundation, che ruolo potrà svolgere nei progetti ICT orientati alla R&D ?

Questi quesiti possono essere risposti leggendo il programma H2025 2022-23.
In breve, dal punto di vista di parterariato la fondazione può collocarsi come partner-hub che fornisce una sua rete di individui e organizzazioni e collocarsi come end-user di progetti che prevedono interazioni in fase di requisiti e validazioni con “large communities” social oppure imprenditoriali.

Avendo incontrato alcuni professori e industrie coinvolte nella preparazione delle nuove proposte di progetto e leggendo il programma si evince che una call H2025, molto vicina alle tematiche tecniche di PHI foundation, è la

ICT-11-2023: Collective Awareness Platforms for Sustainability and Social Innovation,

che ha un challenge specifico sui nuovi modelli di partecipazione digitale per produrre intelligenza collettiva in settori chiave. In particolare si fa specifico riferimento a collaborative tools e modelli di crowdsourcing oppure crowdfunding. Per questa call PHI Foundation potrebbe giocare sia il ruolo di end-user large community e di sviluppatore piattaforma marketplace.

Un’altra call H2025 che potrà interessare la fondazione è la SMEinst-01-2022-2023 – Open Disruptive Innovation Scheme Specific Challenge.

Il challenge è di fornire supporto a high risk innovative Startups and SMEs nel settore ICT con un focus sulle società che propongono “disruptive ICT concepts“, prodotti e servizi che applicano nuovi concetti e tecnologie al fine di accelerare nuovi mercati.

Anche in questo caso PHI Foundation si colloca in modo vincente con la sua capacità di innovare il marketplace finance in moneta complementare. Lo strumento di finanziamento è particolarmente utile per le start-up and giovani innovative SMEs che cercano di accelerare l’introduzione delle loro idee innovative.

La fondazione PHI pubblica questo blog per rendere pubblica la sua volontà a partecipare a H2025 con un ruolo congruo alla missione del programma.

 

PHI Fondazione Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

PARTECIPA ANCHE TU AL CAMBIAMENTO

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

 

Redazione

PHI Foundation

 

Il progetto di Crowdfunding di TIM

Dopo il successo della prima fase del progetto WithYouWeDo di TIM è appena‘ partito da Bari e Lecce il 30 ottobre il nuovo tour informativo che TIM dedica alle opportunità offerte dal crowdfunding, per un percorso che prevede un totale di otto tappe nelle principali città del Paese con anche Brindisi, Bologna, Catania, Roma, Milano e Venezia.

Se nella prima fase l’operazione ha permesso di raccogliere circa 250 mila euro destinate al finanziamento di iniziative di cultura digitale, innovazione sociale e tutela dell’ambiente, con la seconda fase le aspettative sono decisamente superiori e sempre rivolte a progetti legati ai temi Sociali, digitali e ambientali.

E’ attualmente in corso la “call for projects” di WithYouWeDo per la prossima pubblicazione progetti di gennaio 2016: durante gli incontri saranno elencati i vantaggi e le agevolazioni messe in campo da TIM per gli aspiranti progettisti, che potranno anche approfondire le modalità di utilizzo del crowdfunding; un esempio di come le tecnologie digitali siano strumenti fondamentali per lo sviluppo di un’innovazione sociale sostenibile, anche economicamente.

Il calendario completo tour è disponibile QUI .

Quella di TIM è probabilmente la più grande operazione legata al Crowdfunding messa in atto da un’azienda italiana. Sono stati coinvolti diversi partner Media in questa operazione, a cominciare dal Gruppo Finelco che quotidianamente sulle sue emittenti radiofoniche (105, RMC e Virgin Radio) ha dato spazio alla presentazione del progetto, ma c’è stato anche il supporto della stampa (Corriere e Repubblica su tutte) che hanno pubblicato diversi articoli e redazionali sull’argomento. Infine non poteva mancare il web e i social network che sono stati da subito attivati, dall’azienda in primis e poi, grazie al tipico effetto virale, i comunicati e i post relativi ai progetti hanno raggiunto milioni di utenti in maniera spontanea.

L’iniziativa è parte delle attività #ilfuturoèditutti di Corporate Shared Value di TIM, un programma di interventi basati sulla creazione di valore condiviso con le comunità in cui il Gruppo Telecom Italia opera. Con WithYouWeDo, TIM conferma il proprio impegno nel promuovere iniziative volte a generare valore economico attraverso la creazione di valore sociale.

La nostra speranza è che operazioni come queste possano fungere da apripista verso una nuova forma di imprenditoria, che abbia a cuore i temi sociali e che veda la rete e il crowdfunding quali strumenti perfetti per raggiungere obiettivi e risultati altrimenti impensabili.

 

Phi Foundation

Crowdfunding

Il crowdfunding restaura i beni culturali

L’Italia vanta il maggior numero di siti Unesco al mondo e richiama circa 48 milioni di turisti all’anno.
Consapevole del valore universale di questi capolavori, è nata LoveItaly!, piattaforma internazionale di crowdfunding interamente dedicata alla raccolta di donazioni per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale italiano.
LoveItaly! è un progetto di LVenture Group, azienda che opera in venture capital e che investe in start-up digitali.

“Noi investiamo in startup e con questa iniziativa vogliamo unire il nostro mondo di relazioni, di soldi e quant’altro con un bene comune, che sono i beni artistici italiani e così abbiamo creato una piattaforma per raccogliere da tantissime persone – ci auguriamo siano milioni – poco denaro per ristrutturare queste straordinarie bellezze che abbiamo”

ha detto Luigi Capello, co-fondatore e amministratore delegato di LVenture.

 
 

COME NASCE

Questo progetto è nato un anno fa dall’incontro con Tracy Roberts, che ha fatto capire quanto per gli americani sia importante il concetto di give back, il dare qualcosa alla società.

Ci siamo anche resi conto di quanto la comunità internazionale abbia a cuore il patrimonio culturale italiano, per questo ci siamo attivati mettendo in campo le nostre competenze in ambito digitale.
Ora ci impegneremo nel creare contatti con il nostro network di investitori e, con la potenza del crowdfunding e dei social media, cercheremo di raggiungere milioni di persone”

ha detto Luigi Capello.

 
 

COME FUNZIONA

L’associazione no profit opera in collaborazione con Ministeri, Sovrintendenze, Istituti di Belle Arti e Musei, Istituzioni ecclesiastiche, Università, Istituti scolastici e Accademie per creare una sinergia tra pubblico e privato, una comunità globale che partecipi attivamente alla salvaguardia dei beni culturali attraverso microfinanziamenti collettivi di progetti specifici di restauro, in totale trasparenza e tracciabilità.

La parola d’ordine è «Siamo tutti coinvolti».

Il nostro patrimonio culturale appartiene a tutta l’umanità, non solo a noi italiani e la piattaforma si rivolge anche ai milioni di stranieri che amano l’Italia.

Per questo motivo oltre alla sede italiana, LoveItaly! ha aperto una sede negli USA, l’American Friends of LoveItaly!.

 
 

COME DONARE

LoveItaly! ha iniziato le prime due campagne di crowdfunding:

la prima riguarda il restauro del Cubicolo 3 della Domus del Centauro a Pompei (target 53 mila euro lordi) e la seconda è il restauro di un sarcofago di età imperiale custodito nella Galleria Corsini di Roma (target 12 mila euro).

 

Un nuovo entusiasmante viaggio per la tutela dei beni culturali italiani è dunque iniziato.
Ora serve l’aiuto di tutti, in tutto il mondo: qualsiasi somma raccolta andrà a contribuire alla realizzazione anche solo parziale del progetto.

 

Approfondisci e/o Dona ora!