Pinterest: Brand Reputation Non Profit
Pinterest: una bacheca di interessi, sogni e ambizioni per migliorare la brand reputation della tua onp
Il nome Pinterest deriva dall’unione di PIN, “puntina da disegno”, e INTEREST, “interesse”, perché si tratta di una bacheca virtuale in cui appuntare i propri interessi e condividerli con altri attraverso le immagini. Una delle ragioni per cui il visual content è sempre più ampiamente impiegato nelle strategie di social media è dato dal fatto che, il più delle volte, i contenuti che suscitano maggiore interesse includono immagini.
La piattaforma Pinterest ha delle potenzialità che una organizzazione no profit dovrebbe sfruttare al meglio per condividere mission, news, eventi e coinvolgere i propri supporters in campagne di sensibilizzazione. Pubblicare immagini dello staff o dei volontari è un modo per stimolare l’immaginazione dei propri followers mostrando i volti umani che ci sono dietro il logo.
Pinterest è adatto non solo per incrementare la brand awareness ma anche per finalità di raccolta fondi. Tramite la piattaforma si può stabilire un determinato budget indirizzato a specifici target in modo da colpire coloro che sono interessati con più probabilità all’annuncio. Ecco due funzionalità a disposizione:
- Visitor Retargeting: per raggiungere le persone che hanno visitato il proprio sito;
- Lookalike targetig: per ottenere un bacino più ampio di utenti che hanno interessi e comportamenti simili al target di riferimento.
Il merchandising è un’altra opportunità di raccolta fondi che si può sfruttare su Pinterest promuovendo T-shirt, braccialetti, tazze e shopper personalizzati con il logo della propria organizzazione no profit.
Con lo strumento “Product pins” è possibile mostrare dove è disponibile il regalo solidale, la donazione minima richiesta e il link alla pagina e-commerce.
Non mancano le novità. Da quest’anno Pinterest lancia la nuova funzione degli annunci di ricerca, che consentono di promuovere banner tramite annunci e parole chiave proprio come avviene con Google.
Finora i pin sponsorizzati erano visibili soltanto accanto alle ricerche pertinenti, con l’ultimo aggiornamento, invece, gli annunci potranno comparire appena qualcuno scrive qualcosa nella ricerca. Le organizzazioni no profit potranno scegliere di pagare per le impression, per i clic sui pin o per l’engagement e testare le performance degli annunci su differenti obiettivi di campagna.
Pinterest, non ultimo, si presta al donor care. Raccontare le missioni nelle aree d’intervento con foto e video del viaggio è un modo autentico per mostrare ai sostenitori l’impatto che hanno contribuito a realizzare. Ad esempio Operation Smile ha una bacheca dedicata a sostenitori, a volontari e a coloro che hanno partecipato agli eventi. Unicef ha pin che mostrano i bambini che beneficiano di donazioni provenienti da ogni parte del mondo.
Infine Pinterest può essere utilizzato per ringraziare gli sponsor, che possono così condividere il ringraziamento sui loro canali e mostrare alla propria clientela la sensibilità nei confronti delle tematiche sociali.
In conclusione, attraverso Pinterest una organizzazione no profit ha l’opportunità di ispirare storie, idee, impatti positivi sulla comunità rivelando ai propri interessati cosa la renda davvero speciale e diversa dalle altre. Questo perché gli “interessi” non corrispondono semplicemente a “interessi” ma, in senso più ampio, a sogni, desideri e ambizioni. E la tua organizzazione no profit risulterà unica in quanto saprà tradurli in realtà.
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