Articoli

Evento raccolta fondi: come realizzarlo?

Evento raccolta fondi: come realizzarlo?

Evento per raccolta fondi:

Come realizzare un evento?

Realizzare un evento per la raccolta fondi

 

Evento per raccolta fondi:

Come realizzare un evento?

Siete pronti per organizzare il vostro evento?

Non è così semplice organizzare un evento per la raccolta fondi. Il meccanismo è complesso ed il successo dipende da numerosi fattori.

Cresce l’interesse da parte delle organizzazioni no profit verso la realizzazione di eventi perché permettono, non solo di raccogliere fondi, ma danno la possibilità di far conoscere la propria organizzazione all’esterno, raggiungendo quella fascia di popolazione che non segue particolarmente il settore no profit, oltre ad aprire  nuovi canali verso potenziali donatori o potenziali volontari.

Alcune organizzazioni no profit organizzano eventi esclusivamente per reclutare nuovi volontari.

La donazione nasce da un’emozione, anche l’evento deve essere emozionale.

Ma come si realizza un evento? E’ necessario avere ben chiare 4 fasi.

Fase creativa

Consiste nello scegliere l’evento e la motivazione: occorre stabilire la location, mettere nero su bianco le idee generali e soprattutto fissare l’obiettivo da raggiungere.

Fase progettuale

Valutare attentamente le risorse a disposizione con il dettaglio delle attività, definire le tempistiche ed infine trovare le risorse economiche.

Fase operativa

A questo punto si mette in pratica tutto ciò che è stato deciso, monitorando ogni singola attività per la realizzazione dell’obiettivo.

Fase conclusiva

Ci siamo! E’ la fase da cui emergerà la riuscita o meno dell’evento. Stiamo parlando di valutazione e rendiconto finale. Si analizzano i risultati ottenuti, il raggiungimento o meno dell’obiettivo, l’impatto generato dalla comunicazione dell’evento.

Non dimentichiamoci di comunicare il report conclusivo, tra l’altro si può approfittare della rassegna stampa per promuovere un evento futuro.

Perché è così importante? Per la credibilità!

Credibilità dell’organizzazione – del progetto – della nostra Mission.

Sono le basi per una buona organizzazione no profit.

3, 2, 1 missile

 

 

 

PHI Fondazione Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

PARTECIPA ANCHE TU AL CAMBIAMENTO

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

PHI Foundation

 

Gli strumenti messi a disposizione da Google per creare keywords e annunci efficaci

Google offre la possibilità al settore No Profit di promuoversi sui motori di ricerca. Considerando la grande competizione tra le varie Onlus per risultare tra le prime posizioni nei motori di ricerca, diventa strategico saper impostare efficacemente keywords e annunci.

Supponiamo ad esempio che la nostra Onlus voglia promuovere i propri regali solidali costruendo una campagna in Google Ad Grants. Il primo passo da compiere per capire le difficoltà di posizionamento è analizzare la keyword difficulty, ossia quanto la parola chiave “regali solidali” sia già usata nella costruzione degli annunci dei competitors. A tale scopo risultano utili  3 strumenti:

  • allintitle: scrivendo questa parola prima di “regali solidali”, Google ci mostra il numero di pagine che hanno “regali solidali” nel titolo.
  • allintext: scrivendo questa parola prima di “regali solidali”, Google ci mostra il numero di pagine che hanno “regali solidali” nel testo.
  • allinurl: scrivendo questa parola prima di “regali solidali”, Google ci mostra il numero di pagine che hanno “regali solidali” nella url.

Dai risultati di queste 3 ricerche ci accorgeremmo dell’alto grado di competitività sulla campagna “regali solidali” e quindi della difficoltà di posizionarci tra i primi risultati di ricerca considerando anche che le Onlus più grandi utilizzano il programma Google Adwords a pagamento che garantisce un miglior posizionamento.

Dobbiamo allora individuare parole chiave che ci permettano di intercettare un pubblico profilato che possa essere interessato ai nostri regali solidali e non a quelli di altre Onlus. Potremmo allora ricorrere a una long tail keyword, composta da più parole, ad esempio “regali solidali natale collane”.

I risultati che Google ci restituirà saranno sicuramente inferiori a quelli ottenuti dalla query “regali solidali” avendo di solito le keyword a coda media e lunga una competitività più bassa, ma il vantaggio è quello di intercettare un target di nicchia e qualificato ossia maggiormente predisposto a scegliere il nostro tipo di regali.

Un altro utile strumento che Google mette a disposizione per la creazione di nuovi annunci è Keyword Planner, il quale fornisce un elenco di idee, parole chiave e gruppi di annunci sulla base di quelli che le persone più utilizzano nelle loro query di ricerca. Tali suggerimenti ci aiutano anche a individuare una serie di keywords che potremmo utilizzare per creare contenuti correlati a quelli dei regali solidali (ad esempio, bomboniere solidali o regali solidali aziendali). Questi suggerimenti sono infine preziosi indicatori per costruire i contenuti nella sezione delle FAQ.

Mai dimenticare che l’algoritmo di Google interpreta l’intento che sta dietro all’uso che l’utente fa della parola chiave quando la digita sulla sua barra di ricerca. Ciò significa che non basta impostare keywords che rispondano alle query degli utenti ma è necessario anche che i contenuti del sito soddisfino la user intent. Solo creando contenuti di valore che incontrano le intenzioni di ricerca delle persone è possibile scalare e posizionare i propri annunci tra i primi risultati di ricerca.

Dunque quando l’utente atterra sulla landing page in cui sono mostrati i nostri regali solidali, dovrà trovare su questa pagina contenuti che lo motivino all’azione finale ossia alla scelta di uno dei regali proposti. Quindi non potrà mancare la spiegazione su come verrà usato l’eventuale contributo e  l’impatto che avrà sul progetto sottostante.

In conclusione Google va considerato come un ponte tra la nostra Onlus e il mondo fuori costituito da utenti, donatori e prospect potenzialmente interessati alla nostra mission. Il ponte però è molto trafficato. Per questo dobbiamo mettere in atto strategie che permettano di creare corsie preferenziali al fine di intercettare il nostro pubblico di riferimento.

PHI Foundation è un’associazione che si occupa di sostenere ed aiutare tutti gli operatori che si muovono nell’ambito del Terzo Settore, attraverso l’informazione e la promozione di raccolte fondi.

Se vuoi aiutarci in questo compito, sostienici attraverso un contributo cliccando su questo link.

 

Vanessa Doddi

PHI Foundation