Phi Foundation: La professione del Fundraiser e le attività di Fundraising

Secondo i più recenti approcci il fundraising più che essere legato semplicemente alla cultura della carità o a quella filantropica e del mecenatismo fonda il suo significato nel fenomeno della responsabilità sociale diffusa che spinge i soggetti sociali e collettivi ad effettuare investimenti di risorse per il raggiungimento di comuni benefici sociali.

Per fundraising quindi si può intendere l’insieme delle teorie e delle tecniche necessarie a garantire la sostenibilità di una causa sociale e dell’organizzazione che la persegue e di promuoverne lo sviluppo costante nel tempo verso una molteplicità di interlocutori.
Sono varie le modalità con cui è possibile raccogliere fondi e il fundraising, per sua natura, non si fonda solo sulle donazioni ma anche su un complesso di modalità di raccolta da utilizzare nei confronti di ogni possibile mercato (eventi, sponsorizzazioni, investimenti sociali, ecc.).

Il fundraising ha il senso di: far crescere, coltivare, sorgere, ossia di sviluppare i fondi necessari a sostenere un’azione senza finalità di lucro, “valore produttivo di utilità sociale“.

Il fundraising trova le sue origini nell’azione delle organizzazioni no profit, quelle organizzazioni che hanno l’obbligo di non destinare i propri utili ai soci, ma di reinvestirli per lo sviluppo delle proprie finalità sociali. Tuttavia attualmente la raccolta fondi viene praticata anche da enti e servizi pubblici e da aziende che promuovono iniziative a scopo sociale.
Le buone cause sono si condizione necessaria ma certamente non sufficiente, il fundraising è capacità di coinvolgere risorse su una causa e non l’atto di elemosinare soldi e il fundraiser è colui che sa sviluppare l’arte di saper chiedere; “tutti possono domandare ma non tutti sanno chiedere”.
Sei un’organizzazione no profit (ONP) e desideri supporto “Gratuito” o vuoi avviare una campagna di Raccolta Fondi?
Chiedi a PHI FOUNDATION (Social Fundraising Community).

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

 

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 2 APRILE

palloncino blu autismo

UN PALLONCINO BLU PER ABBATTERE LE BARRIERE DELL’AUTISMO

L’autismo  è una patologia caratterizzata dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi.

Il 2 Aprile si celebra in tutto il mondo la Giornata della Consapevolezza dell’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo disturbo e molte associazioni, tra cui ANGSA organizzeranno manifestazioni ed eventi in tutto il territorio nazionale.

L’ANGSA è l’ Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici ed è nata nel 1985, con lo scopo di difendere i diritti delle persone con autismo e delle loro famiglie. E’ formata da genitori, familiari e tutori di persone nello spettro autistico ed è una Onlus articolata sul territorio nazionale con una sede centrale, 18 sezioni regionali e 24 locali federate “aventi propria personalità giuridica”.

Uno degli eventi principali organizzati quest’anno da ANGSA si svolgerà a Ladispoli, in provincia di Roma, in piazza R.Rossellini dalle 10 alle 17 e nel corso dell’evento un gruppo di volontari di ANGSA Lazio distribuiranno i volantini dell’associazione e saranno disponibili a parlare della patologia e delle difficoltà che le persone con autismo e le loro famiglie vivono quotidianamente.

Regaleranno inoltre palloncini “BLU” (colore dell’autismo) e insegneranno ai più piccoli a fare sculture con i palloncini modellabili.

Ma la special guest dell’evento sarà Ralph Spaccatutto, per rendere omaggio al  tema della campagna del WAAD di quest’anno dal titolo  Break barriers together for autism. Let’s build an accessible society”, cioè “Abbattiamo insieme le barriere per l’autismo. Costruiamo una società accessibile” .

Sostieni anche tu  ANGSA nelle sue battaglie per difendere i diritti delle persone malate di autismo, per maggiori informazioni su come contribuire alla causa puoi consultare il sito http://angsa.it/cosa-puoi-fare/.

 

Nicola Minerva

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 26 MARZO

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 12 MARZO

CHI SALVA GLI ANIMALI DAL FREDDO?

Le fredde e rigide temperature invernali  ci rendono facili vittime dei malanni di stagione, ma anche i nostri amici animali soffrono particolarmente il freddo e le sue conseguenze, specialmente quelli abbandonati.

Per salvaguardare la loro salute Aidaea Onlus, Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente, ha lanciato una campagna straordinaria di adozioni per l’inverno 2017.

Aidaea è una associazione no profit fondata per proteggere gli animali, prevenire e reprimere ogni forma di loro maltrattamento e tutelare l’ambiente naturale. Ha tra i suoi obiettivi quelli di difendere gli animali di affezione e prevenire il randagismo, di sviluppare e diffondere la pratica della sterilizzazione e di aiutare i rifugi promuovendo le adozioni.

Nel corso della sua attività e grazie ai suoi volontari è riuscita a far adottare diverse centinaia di animali ed in una sezione del suo sito ha raccolto e documentato tutte le storie più belle, vissute dall’associazione e dai suoi amici a quattro zampe, per rendere quei momenti indelebili.

La campagna straordinaria adozioni inverno 2017 è incentrata sulla ricerca di una casa per quegli animali provenienti dai canili  travolti dal gelo, tra cui: Mulan e i suoi fratelli (6 cuccioli salvati dalla neve), Cloe e le sue bellissime sorelline, Tricia (bellissima setterina di 9 mesi), Ignazia (cucciola di 7 mesi), Mila (spettacolare cucciolona in cerca di casa) e tanti altri cani in cerca di una famiglia e di qualcuno che si prenda cura di loro riempiendoli d’ amore.

Per maggiori informazioni su questa campagna adozioni chiama i numeri 327 2018759, 340 4036345, 347 7169048  o consulta il sito http://www.aidaea.it 

 

PHI Foundation è un’associazione che si occupa di sostenere ed aiutare tutti gli operatori che si muovono nell’ambito del Terzo Settore, attraverso l’informazione e la promozione di raccolte fondi.

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Nicola Minerva

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 05 MARZO

Gli strumenti messi a disposizione da Google per creare keywords e annunci efficaci

Google offre la possibilità al settore No Profit di promuoversi sui motori di ricerca. Considerando la grande competizione tra le varie Onlus per risultare tra le prime posizioni nei motori di ricerca, diventa strategico saper impostare efficacemente keywords e annunci.

Supponiamo ad esempio che la nostra Onlus voglia promuovere i propri regali solidali costruendo una campagna in Google Ad Grants. Il primo passo da compiere per capire le difficoltà di posizionamento è analizzare la keyword difficulty, ossia quanto la parola chiave “regali solidali” sia già usata nella costruzione degli annunci dei competitors. A tale scopo risultano utili  3 strumenti:

  • allintitle: scrivendo questa parola prima di “regali solidali”, Google ci mostra il numero di pagine che hanno “regali solidali” nel titolo.
  • allintext: scrivendo questa parola prima di “regali solidali”, Google ci mostra il numero di pagine che hanno “regali solidali” nel testo.
  • allinurl: scrivendo questa parola prima di “regali solidali”, Google ci mostra il numero di pagine che hanno “regali solidali” nella url.

Dai risultati di queste 3 ricerche ci accorgeremmo dell’alto grado di competitività sulla campagna “regali solidali” e quindi della difficoltà di posizionarci tra i primi risultati di ricerca considerando anche che le Onlus più grandi utilizzano il programma Google Adwords a pagamento che garantisce un miglior posizionamento.

Dobbiamo allora individuare parole chiave che ci permettano di intercettare un pubblico profilato che possa essere interessato ai nostri regali solidali e non a quelli di altre Onlus. Potremmo allora ricorrere a una long tail keyword, composta da più parole, ad esempio “regali solidali natale collane”.

I risultati che Google ci restituirà saranno sicuramente inferiori a quelli ottenuti dalla query “regali solidali” avendo di solito le keyword a coda media e lunga una competitività più bassa, ma il vantaggio è quello di intercettare un target di nicchia e qualificato ossia maggiormente predisposto a scegliere il nostro tipo di regali.

Un altro utile strumento che Google mette a disposizione per la creazione di nuovi annunci è Keyword Planner, il quale fornisce un elenco di idee, parole chiave e gruppi di annunci sulla base di quelli che le persone più utilizzano nelle loro query di ricerca. Tali suggerimenti ci aiutano anche a individuare una serie di keywords che potremmo utilizzare per creare contenuti correlati a quelli dei regali solidali (ad esempio, bomboniere solidali o regali solidali aziendali). Questi suggerimenti sono infine preziosi indicatori per costruire i contenuti nella sezione delle FAQ.

Mai dimenticare che l’algoritmo di Google interpreta l’intento che sta dietro all’uso che l’utente fa della parola chiave quando la digita sulla sua barra di ricerca. Ciò significa che non basta impostare keywords che rispondano alle query degli utenti ma è necessario anche che i contenuti del sito soddisfino la user intent. Solo creando contenuti di valore che incontrano le intenzioni di ricerca delle persone è possibile scalare e posizionare i propri annunci tra i primi risultati di ricerca.

Dunque quando l’utente atterra sulla landing page in cui sono mostrati i nostri regali solidali, dovrà trovare su questa pagina contenuti che lo motivino all’azione finale ossia alla scelta di uno dei regali proposti. Quindi non potrà mancare la spiegazione su come verrà usato l’eventuale contributo e  l’impatto che avrà sul progetto sottostante.

In conclusione Google va considerato come un ponte tra la nostra Onlus e il mondo fuori costituito da utenti, donatori e prospect potenzialmente interessati alla nostra mission. Il ponte però è molto trafficato. Per questo dobbiamo mettere in atto strategie che permettano di creare corsie preferenziali al fine di intercettare il nostro pubblico di riferimento.

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Vanessa Doddi

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 26 FEBBRAIO

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 19 FEBBRAIO

PICCOLO GESTO UN GRANDE PROGETTO

PICCOLO GESTO UN GRANDE PROGETTO

PICCOLO GESTO UN GRANDE PROGETTO

 

PICCOLO GESTO UN GRANDE PROGETTO:

Un’ iniziativa di grande valore sociale il Centro Socio educativo PANDUJI offre l’occasione ai minori diversamente abili di avere un luogo di riferimento.

Questo è il racconto del noto comico di Zelig Antonio Cornacchione che è stato invitato ed essere testimonial della campagna di Fundraising per sostenere il Progetto:

”qualcosa di concreto possiamo farlo per i nostri amici del PANDUJI; anche un piccolo gesto, un contributo può servire e soprattutto … non è difficile”

 PICCOLO GESTO UN GRANDE PROGETTO  Il centro Educativo PANDUJI è il primo e unico Servizio Diurno socio-assistenziale che può ospitare anche i minori con disabilità dei 9 Comuni del Rhodense. Attivato nel 2014 da Cura e Riabilitazione ONLUS il Centro oggi accoglie 13 bambini tra i 4 e i 15 anni e 6 adulti.

Equipe formata da educatori, psicologi, psicomotricisti, arte terapisti e neuropsichiatri garantisce ai ragazzi numerose attività per migliorare le autonomie, la socializzazione e il livello culturale.

 

La frequenza è sempre personalizzata in base ai bisogni, per permettere soprattutto ai minori di mantenere la scuola e gli appuntamenti riabilitativi. Ma le richieste di inserimento sono in continuo aumento e i posti limitati.

Per questo Cura e Riabilitazione si è impegnata nel progetto di ampliamento del CSE PANDUJI, ristrutturando uno spazio adiacente di 100mq, così da poter inserire altri 9 ragazzi. Nella nuova ala è previsto anche l’allestimento di una palestra specifica per la psicomotricità.

 

Il CSE PANDUJI prende il nome da un bambino abbandonato della Tanzania affetto da linfoma, che nel 2013 fu accolto per il periodo di terapie da una famiglia italiana. Di fronte alle grandi problematiche relazionali del ragazzo la famiglia chiese a Cura e Riabilitazione di essere sostenuta, giungendo gradualmente all’inserimento in una comunità della Cooperativa.

 

Durante la sua permanenza con la sua vivacità ha saputo entrare nei cuori di tutti, oltre a mettere a soqquadro la casa un giorno sì e l’altro pure. Indimenticabile il giorno in cui chiese di poter ricevere il Battesimo.

Una volta guarito venne dimesso per permettergli di tornare nella sua Africa, dove è morto prematuramente in un incidente nell’ottobre 2014

Donare, anche un piccolo contributo, fa bene all’anima e ci rende più felici.

 

ENTRA ANCHE TU NELLA GRANDE FAMIGLIA PHI

 

Francesco Dal Pino

PHI Foundation

UN CASO EDITORIALE E I SUOI NUMERI

UN CASO EDITORIALE E I SUOI NUMERI

UN CASO EDITORIALE E I SUOI NUMERI:

UN CASO EDITORIALE E I SUOI NUMERI

Oggi, non puoi più dire:

“Apro una salumeria”.

Ti danno retta solo se dici:

“Voglio avviare una

Startup innovativa

per il selling on domand

di insaccati sliced”

UN CASO EDITORIALE E I SUOI NUMERI

UN CASO EDITORIALE E I SUOI NUMERI: Pertanto anche noi di PHI Foundation ci adeguiamo al nuovo linguaggio e come si dice in gergo moderno, qui di seguito troverete i dati emersi dall’analisi di marketing eseguita sulle startup non profit oriented.

Tutte le info sono state rilevate, confrontate ed incrociate con i dati emersi dai vari sistemi analitici degli strumenti digitali utilizzati per la divulgazione e il consolidamento del business model durante le attività di penetrazione del mercato e di brand awareness della PHI Foundation.

Gli istrumenti di analytics esaminati e comparati sono stati quelli resi disponibili da Cpanel, WordPress, Google, Facebook, Linkedin, Twitter e al fine di agevolare una più fluida e migliore lettura dei dati da parte degli utenti i risultati sono presentati in modo semplificato.

 

Analisi ultimi dodici mesi

 

  • 10.000.000 impressions motore di ricerca;
  •   1.200.000 sessioni;
  •   2.300.000 pagine visitate;
  • 90 secondi media per visita;

 

  • 15.000.000 sessioni pagine social;
  •      350.000 utenti coinvolti;
  •        85.000 like nei post;

 

  • 60.000 condivisioni dal blog PHI Foundation;

 

  • 11.000 mail ricevute di manifestazione interesse;

 

UN CASO EDITORIALE E I SUOI NUMERI

I traguardi fin qui raggiunti danno forza e incoraggiano ancor di più la PHI Foundation nel perseguire con determinazione la propria mission, con costanza e dedizione nell’opera di sostegno delle organizzazioni non profit nel loro percorso di accrescimento di visibilità e raccolta fondi,  sforzandoci di dare il maggior supporto possibile nell’organizzazione e nello sviluppo dell’attività digitale delle ONP orientate verso la Social Innovation.

 

UN CASO EDITORIALE E I SUOI NUMERI

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 05 FEBBRAIO

FESTIVAL DI SANREMO: 67° EDIZIONE

FESTIVAL DI SANREMO: 67° EDIZIONE

FESTIVAL DI SANREMO: 67° EDIZIONE

FESTIVAL DI SANREMO: 67° EDIZIONE: La Rai per il prossimo Festival di Sanremo pagherà per sole cinque serate al conduttore Carlo Conti ben 650.000 (seicentocinquantamila euro) oltre ad altri emolumenti per la conduzione di altri programmi sulla Rai.

Sempre per il Festival di Sanremo la Rai pagherà per soli 15 minuti di apparizione ben 50.000 (cinquantamila euro) per ciascuno dei signori Mika, Ricky Martin e Tiziano Ferro (per un totale di centocinquantamila euro), nello stesso tempo a Maurizio Crozza per le cinque serate ben 100.000 (centomila euro); e tutto questo a fronte di una perdita di 400 milioni (quattrocentomilioni euro) nel bilancio aziendale della Rai.

Inoltre c è di più, nelle cinque serate del Festival di Sanremo, Carlo Conti eseguirà la raccolta fondi e ci chiederà di donare 2 (due euro) via telefono fisso o cellulare a favore delle zone terremotate dell’Italia centrale.

Vi facciamo notare che risulterebbe, ben 26 milioni (ventiseimilioni euro) la somma che gli italiani hanno generosamente già donati con il telefono, ma i fondi sono ancora bloccati a Roma.

La richiesta per pulire la strada dell’hotel Rigopiano in Abruzzo come ben sapete era partita già dalle sette del mattino e (sembrerebbe) gli fu risposto che non potevano liberare la strada dalla neve poiché l’unica turbina disponibile in tutta la provincia di Pescara in pieno inverno, era rotta e la riparazione sarebbe costata 25.000 (venticinquemila euro).

La provincia di Pescara non disponeva dei 25.000 (venticinquemila euro) per riparare la turbina guasta a causa dei tagli dei fondi del governo.

Tutti conosciamo purtroppo l’esito catastrofico di Rigopiano e il dolore che difficilmente riusciremo a rasserenare e comunque lascerà dei segni indelebili.

Adesso carissime amiche ed amici dimostriamo con atti concreti il nostro sdegno spengiamo la televisione e Non Guardiamo il Festival di Sanremo per le cinque serate programmate, mostriamo fermamente la nostra irritazione davanti a tutto quello che accade quotidianamente intorno a noi, dimostriamo di esistere, andiamo alla finestra e urliamo a squarciagola “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”.

Diamo un segnale forte e concreto della nostra indignazione, boicottiamo il Festival di Sanremo. Facciamo crollare l’audience. Penso sia il minimo che si possa fare per solidarierà, anche per le vittime di Rigopiano.  Forse se ci fossero stati quei (ipotetici) 25.000 euro si sarebbero salvati tutti.

Solidarietà e nel rispetto di tutte le persone che sorreggono il paese Italia con lo stipendio di soli 1.200 euro al mese, per chi riceve pensioni da fame dopo una vita di lavoro, per i disoccupati, per le famiglie che non riescono ad andare avanti e dare una vita dignitosa con delle prospettive ai propri figli, non guardiamo il Festival di Sanremo bensì andiamo alla finestra e gridiamo “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”.

AMO LA MUSICA E LE CANZONI, MA ANCOR DI PIU’ I MIEI FRATELLI DISAGIATI E TERREMOTATI.

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

CORRI CON AMIP PER SOSTENERE LA RICERCA PEDIATRICA

Il 2 Aprile 2017 si terrà la 23° edizione della Maratona di Roma, un classico appuntamento annuale che si svolge lungo le strade e le piazze della città Eterna, ed anche quest’anno l’associazione AMIP (Associazione Malati di Ipertensione Polmonare) parteciperà a questa tradizionale corsa.

AMIP correrà la Maratona di Roma per raccogliere fondi a sostegno di un progetto di ricerca pediatrica sull’ipertensione polmonare presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

AMIP è una Onlus  nata il 12 Maggio 2000, con l’obiettivo di aiutare i malati di ipertensione polmonare che spesso si ritrovano a combattere da soli contro un male più forte di loro, fondata da Maria Pia Proia, una donna affetta proprio da questa grave patologia.

AMIP offre ai malati supporto psicologico e, attraverso materiale informativo di vario genere (dai manuali ai DVD), spiega loro come conoscere e convivere con l’ipertensione polmonare. Mette anche a loro disposizione una linea telefonica, un gruppo di auto-aiuto, conferenze e corsi di aggiornamento. Nel corso della sua attività AMIP ha svolto numerose collaborazioni con l’Istituto Superiore di Sanità e con il Ministero della Salute e partecipato a diverse iniziative tra cui il progetto “Medicina Narrativa”.

Ogni anno organizza inoltre incontri di gruppo in cui mette a disposizione dei pazienti, in modo gratuito per due giorni in albergo, la competenza dei medici più qualificati.

Il progetto di ricerca pediatrica sostenuto da AMIP è incentrato sul verificare, nei bambini malati di ipertensione polmonare, l’esistenza di autoanticorpi potenzialmente connessi allo sviluppo della malattia e, di conseguenza, l’efficacia dell’immunoassorbimento nella cura. Ciò allo scopo di studiare nuove strategie terapeutiche per la cura di bambini ed adulti affetti da questa grave patologia.

Corri anche tu con AMIP e sostieni la ricerca pediatrica sull’ipertensione polmonare: per partecipare come maratoneta solidale o unirti al gruppo della stracittadina puoi chiamare il numero 0633250970 o inviare una mail all’indirizzo amip.onlus@yahoo.it .

 

PHI Foundation è un’associazione che si occupa di sostenere ed aiutare tutti gli operatori che si muovono nell’ambito del Terzo Settore, attraverso l’informazione e la promozione di raccolte fondi.

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Nicola Minerva

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 29 GENNAIO

DONARE CON FIDUCIA E’ UN DIRITTO delle comunità solidali

DONARE CON FIDUCIA UN DIRITTO

DONARE CON FIDUCIA UN DIRITTO

 

DONARE CON FIDUCIA UN DIRITTO

DONARE CON FIDUCIA UN DIRITTO – PHI Foundation – Il terremoto che ha colpito l’Italia centrale (aggravato dalle avversità climatiche), ha messo in ginocchio il cuore del Paese ma è stato anche occasione, ancora una volta, per rendere evidente la generosità di cui sono capaci gli italiani. Il mondo del volontariato in prima linea, le organizzazioni, i territori e i singoli cittadini in modo anche spontaneo, si sono attivati e continuano a farlo anche in queste ore in cui l’emergenza sembra essere un amaro pane quotidiano. Per questo tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo, anche se piccolo.

Amareggia molto quindi apprendere di quanto riescano ad essere virali notizie circa “problematiche” sui fondi raccolti tramite sms solidale. Informazioni come queste sono in grado di minare la fiducia, radice stessa del verbo donare, poiché creano un clima di disfattismo che non fa bene a chi lavora per il bene comune.

È, infatti, di pochi giorni fa la notizia, alimentata soprattutto dal dibattito via social, in merito alla destinazione dei fondi raccolti tramite sms solidale subito dopo il terremoto, informazioni che hanno richiesto l’intervento diretto del Dipartimento della Protezione Civile: i soldi non sono spariti, né sono stati sottratti da nessun altro soggetto, né tantomeno dalle compagnie telefoniche stesse, che hanno già versato alla Protezione Civile la maggior parte dei fondi raccolti.

Si specifica: “La cifra raccolta, che supera i 25 milioni di euro, è, infatti, destinata alla fase di ricostruzione post emergenza, quella sulla quale si spengono i riflettori, quella in cui non si fanno le maratone televisive o le dirette tv, quelle però più preziose per chi vive nei territori colpiti“. Al contrario, come riportato nella nota del Dipartimento, per la fase di gestione dell’emergenza sono destinate tutte le necessarie risorse attraverso i fondi pubblici.

PHI Foundation da sempre lavora su temi come fiducia e trasparenza, poiché donare con fiducia e in tutta sicurezza, è un diritto di ognuno di noi. Le sensibilità espressa tramite le donazioni devono essere gratificate e incoraggiate, al tempo stesso, al donatore, devono essere dati gli strumenti giusti per potersi orientare e proteggere, tanto dalle notizie fuorvianti quanto da appelli non veritieri.

Per questo la PHI Foundation ha ideato “Certified” al fine di mantenere il donatore costantemente informato sullo stato di sviluppo dei singoli progetti con l’opportunità di interagire e partecipare attivamente, farsi coinvolgere, nello spirito della Social Innovation Community.

ENTRA ANCHE TU NELLA GRANDE FAMIGLIA PHI

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

 

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 22 GENNAIO

PHI CITY PROGRAM: INNOVAZIONE E TECNOLOGIA

Il PHI City Program è la realizzazione e sviluppo a livello locale della filosofia e del pensiero della Social Innovation, quel movimento che PHI Foundation intende sostenere e sviluppare.

Per PHI Social Innovation si intende un modo più pragmatico e concreto di realizzare i progetti sociali. Si può parlare di una tipologia di innovazione capace di creare nuovi saperi, tecnologie, strumenti e forme organizzative con finalità di natura Etica.

La PHI Social Innovation Community deve essere considerata una risorsa strategica per tutti quelli che vogliono pensare allo sviluppo della società in modo nuovo e concreto per rispondere alle difficoltà del momento e cercare di risolvere alcuni problemi della nostra società.

PHI Foundation Social Innovation Community è una comunità fondata sulla condivisione di valori etici con attitudine al cambiamento e alle innovazioni culturali, scientifiche e tecnologiche, al fine di soddisfare i bisogni sociali della collettività ed affrontare le nuove sfide per la crescita.

Social Innovation è creazione di nuove idee, prodotti, servizi che soddisfano bisogni sociali e simultaneamente creano nuove collaborazioni e relazioni. 

Il termine Social Innovation esprime, infatti, un doppio significato: innovazione intesa come utilizzo di tecnologie e innovazionone realizzata da una comunità e non da un unico individuo o un organismo; diventa così un risultato collettivo che richiede accordi, condivisione, co-adaptation e dialogo.

Si ha, infatti, innovazione sociale solo quando persone e organizzazioni svolgono un ruolo attivo e collaborativo nella realizzazione concreta dei processi innovativi, attraverso la creazione di reti sociali; soddisfare i bisogni della collettività ed affrontare le nuove sfide per lo sviluppo.

Le nuove comunità dovranno avere una grande capacità di vivere i cambiamenti derivanti: dall’evoluzione scientifica e tecnologica, dal confronto culturale, sociale ed economico con le altre comunità con cui bisogna cooperare e competere, dalle incertezze e dai rischi presenti nei piani per garantire un benessere minimo o una cittadinanza inclusiva.

Tutto questo può essere gestito al meglio solo attraverso la bussola della Social Innovation che implica una strategia per la formazione di smart-people, i quali devono vivere secondo i principi dello smart-living in delle smart-communities o smart-cities.

Quest’ultime da intendere come città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governante partecipativa.

Tutto questo spinge a puntare prioritariamente sulla smart-education (sviluppo di piattaforme territoriali di e-learning, di public digital library, ecc.), cittadinanza attiva (strumenti di open-government, legalità, uso responsabile del territorio, ecc), capacità di vivere il cambiamento (strumenti e azioni che agevolino il cambiamento delle regole sociali e la capacità di realizzare e utilizzare le innovazioni).

In tutte queste azioni è certamente rilevante il ruolo dell’ingegneria e distintamente quella legata all’ICT (Information & Communication Technology).

PHI Foundation Social Innovation Community è tutto questo ed altro ancora…….

Per chiedere informazioni sul Social Innovation City Program.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

PHI CITY PROGRAM NEL TERZO SETTORE

Aderire al network PHI City Program, significa impegnarsi nel realizzare quegli obiettivi e quei progetti che rientrano nei programmi di PHI Foundation operativi nel terzo settore e in particolare orientati al Non Profit.

Alle organizzazioni che aderiranno al programma sarà offerto supporto e consulenza in termini di visibilità e di opportunità nella creazione del proprio network locale. Inoltre sarà data la possibilità di costituire una “PHI Local”, una vera e propria “costola” di PHI Foundation, una forte presenza territoriale con funzioni coordinate insieme alla PHI Foundation Community.

Le PHI Local saranno il frutto di singola organizzazione o aggregazioni di più entità locali alle quali PHI Foundation fornirà tutto il suo contributo in termini di sviluppo relazionale sia con gli enti locali che con tutta la filiera di attori che si occupano di tematiche sociali in quel territorio, nazionale e internazionale.

Alcune delle attività e dei servizi che PHI Foundation mette a disposizione delle PHI Local sono: la formazione gratuita all’utilizzo ottimizzato degli strumenti digitali, la creazione di una Social Community; la realizzazione campagne Fundraising; vendere e comprare tramite il Market Place; la possibilità diventare un PHI Member e molto altro. 

Per chiedere informazioni sul Social Innovation City Program.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation