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DEDICATO ALLE VITTIME DI BERLINO

ATTENTATO AL MERCATINO DI NATALE A BERLINO

 

Per tutti noi questo è un giorno molto duro e la lotta senza tregua contro il terrorismo non deve intaccare né i valori, né lo stile di vita scelto dalle democrazie.

Profondo cordoglio, amicizia, nonché solidarietà, sono importanti manifestazioni di sostegno nelle ore buie del lutto che coinvolge tutti i continenti.

Confidiamo che la piena mobilitazione al fine di lottare contro il flagello del terrorismo e l’attuazione delle misure decise a livello europeo riportino la serenità smarrita.

Il crimine commesso contro i cittadini civili sconvolge per la sua crudeltà e cinismo, ma non per questo dobbiamo farci prendere dallo sconforto ponendo in dubbio il futuro.

Gli ultimi eventi fanno desumere che vi è un orripilante disegno che vuole indurci allo sgomento con il fine di far calare l’oscurità sulla civiltà umana.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

REALIZZIAMO INSIEME LA FAVOLA DEL NATALE

Anche quest’anno è arrivato il Natale e come sempre diveniamo tutti più buoni, altruisti, solidari, e questa volta lo potremo dimostrare cercando di aiutare una famiglia sfortunata che tramite noi più volte si è appellata alla bontà e solidarietà della comunità esponendo il loro drammatico caso.

Un primo appello giunto alla nostra redazione e scritto direttamente da Giorgio D’ambrosio, pubblicato nel nostro blog e nei social media il 12 novembre 2016:

https://phifoundation.com/fundraising-solidale-novembre-2016/

Il secondo appello è stato pubblicato il 20 novembre 2016:

https://phifoundation.com/fundraising-solidale-novembre/

il terzo appello è stato pubblicato il 24 novembre 2016:

https://phifoundation.com/raccolta-fondi-famiglia-disabile/

Appelli che nonostante l’ampia partecipazione non hanno prodotto il sostegno concreto necessario alla famiglia D’Ambrosio e quindi anche per onorare le favole di Natale facciamo emergere il meglio di noi stessi e doniamo con il cuore permettendo alla famiglia D’Ambrosio di non sentirsi abbandonata e anche un po’ per noi stessi al fine di continuare a credere nel miracolo del Natale.

Eventuali donazioni potranno essere eseguite direttamente alla famiglia D’Ambrosio:

POSTEPAY EVOLUTION N.5333 1710  2126 3039 Intestato a Giorgio D’Ambrosio.

Contatto telefonico e WhatsApp +39-328-2174795 Giorgio D’Ambrosio.

Essere buoni fa star bene e sentire meglio dentro, aiutiamo la famiglia D’Ambrosio.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

La cultura del dono premiata

AMMP Giorgio Valsania, Ai.Bi. e Cesvi vincono il bando “Giorno del Dono 2016”
per la ricostruzione sociale post terremoto

 

Lugano, 7 dicembre 2016PHI FoundationSebastiano de Falco – Si è tenuto il 30 novembre 2016, nella prestigiosa cornice della sede di rappresentanza del Banco Popolare in Roma, l’evento organizzato da Istituto Italiano della Donazione e Banco Popolare per fornire una fotografia dello stato di salute del non profit italiano e comunicare i vincitori del bando “Giorno del Dono 2016” per la ricostruzione post terremoto.

“Sono felice di poter annunciare – sottolinea Edoardo Patriarca, Presidente IID – che il comitato di valutazione ha ritenuto i progetti presentati da Associazione Maria Madre della Provvidenza (AMMP) Giorgio Valsania Onlus, Ai.Bi. Amici dei Bambini e Cesvi Onlus come i più meritevoli di ricevere la sovvenzione di 11.000 Euro ciascuno. Si tratta di tre progetti molto diversi tra loro ma accomunati da un elevato grado di concretezza e dalla capacità di rispondere in tempi brevi alle necessità reali dei territori più colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso. I progetti vincitori infatti da un lato danno grande attenzione ai più fragili attraverso un’analisi accurata dei loro bisogni e, dall’altro, favoriscono la cooperazione e la coesione sociale delle persone e degli enti colpiti, senza trascurare la capacità di azione coordinata e di rete di più realtà operative”.

 AMMP Giorgio Valsania con il progetto “Missione Centro Italia 2016” vuole portare sollievo ai cittadini di Cittareale (AQ), di Norcia (PG) e di Posta (RI) che si sono visti togliere tutto dal recente terremoto. Da subito l’associazione ha ritenuto necessario fare qualcosa di concreto per risolvere nell’immeditato l’Posta che ha colpito le popolazioni terremotate, pertanto ha realizzato insieme alla Croce Giallo Azzurra di Torino, l’Associazione l’Accoglienza e la Protezione Civile di Caselle T.se la “Missione Centro Italia 2016”, che è suddivisa in tre step operativi: dotare Cittareale e Norcia di 4 roulotte, fornire Posta di una nuova sede dei Vigili del Fuoco e consegnare alla città di Norcia 60 moduli abitativi destinati alle famiglie sfollate del territorio.

“Un Paese ci vuole” (citazione di Cesare Pavese) è il progetto presentato da Ai.Bi. Amici dei Bambini che punta a contribuire alla ricostruzione del tessuto sociale dei territori colpiti attraverso un’attività di sostegno psicologico e laboratoriale rivolto ai più giovani con il coinvolgimento di tutte le generazioni. Tre gli aspetti su cui puntare: un laboratorio dedicato agli adolescenti e famiglie del territorio di Amatrice (RI) e frazioni, che saranno coinvolti in una riflessione attiva sulla proprie radici, sul proprio presente e sulla visione del futuro; uno sportello psicologico itinerante ad opera di psicoterapeuti con maturata esperienza nel campo della prevenzione e della cura degli effetti psicologici del trauma ed, in fase conclusiva, un’azione mirata alla sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni che prevede anche la realizzazione di un corto dedicato.

Cesvi è stata premiata per il progetto “Terremoto in Centro Italia – Supporto urgente agli allevatori delle aree colpite”. L’intervento di Cesvi a sostegno dei produttori agricoli terrà conto della lettura dei bisogni svolta da Coldiretti Rieti a partire dalla zona di Amatrice e si propone di supportare il ripristino delle attività di produzione e vendita diretta, con lo scopo di evitare l’abbandono delle campagne e favorire la ripresa economica nelle aree colpite dal sisma. Ciò sarà possibile attraverso la fornitura di attrezzature che possano permette il ripristino della produzione, come carrelli per la mungitura, impianti di raschiatura, refrigeratori, serbatoi per la lavorazione del latte. Sulla base della lista di necessità fornita da Coldiretti, si darà in una prima fase di intervento la priorità alle aziende che si dedicano alla produzione del latte vaccino e che stanno riscontrando difficoltà nel ripartire.

Per scaricare le schede dei progetti vincitori clicca qui

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Lo stato di salute del terzo settore

Tre indagini dedicate al non profit
per raccontare il terzo settore che era, che è e che sarà

Lugano, 3 dicembre 2016 – PHI FoundationSebastiano de Falco – Si è tenuto il 30 novembre 2016, nella prestigiosa cornice della sede di rappresentanza del Banco Popolare in Roma, l’evento organizzato da Istituto Italiano della Donazione (IID) e Banco Popolare per fornire una fotografia dello stato di salute del non profit italiano e comunicare i vincitori del bando “Giorno del Dono 2016” per la ricostruzione post terremoto..

“Fotografando l’attenzione al tema della donazione nell’informazione televisiva lungo tutto un anno – ha spiegato Giovanni Sarani dell’Osservatorio di Pavia – è facile notare come nei telegiornali il tema del dono diventi notiziabile solo quando è trainato da notizie che riguardano questioni sociali più ampie, come emergenze umanitarie, immigrazione e povertà, fatti di cronaca, scienza e salute. In oltre due casi su cinque si è parlato di dono in occasione di campagne sociali mediatiche e maratone televisive, a seguire ogni qual volta un “vip” o un testimonial conosciuto dal grande pubblico fosse coinvolto”.

 Commenta Edoardo Patriarca, Presidente IID: “Dall’indagine dell’Osservatorio di Pavia si evince come in Italia vi sia la tendenza a mostrare prevalentemente notizie di carattere negativo con toni allarmisti, toni che diventano una costante nei racconti relativi a fenomeni che sembrano sfuggire al controllo dell’uomo, tanto per mancanza di volontà o di capacità, quanto per obiettiva impotenza, come nel caso dei terremoti e di altre catastrofi naturali. Queste scelte non contribuiscono a creare una cultura della donazione condivisa e non fanno bene alle donazioni. Il Giorno del Dono nasce anche per invertire questa tendenza”.

“Dalla nostra indagine 2016 “Gli Italiani e le donazioni” – ha aggiunto Paolo Anselmi, Vice Presidente Gfk Eurisko – emerge un calo di donatori di circa 5 milioni di donatori in 10 anni, una flessione parzialmente compensata dalla tenuta dei forti donatori, segno che la crisi ha colpito soprattutto i piccoli, in particolare i giovani, al punto che la donazione media tende a crescere. In questo contesto le associazioni devono porsi l’obiettivo di “stabilizzare” il comportamento di donazione aldilà delle emergenze, come ad esempio in occasione del terremoto, che suscitano ondate emotive di grande portata ma di breve durata, valorizzando anche le piccole donazioni ed, in particolare, i giovani. Non dimentichiamo infatti che i dati sui donatori fedeli sono confortanti perché tengono alta la bandiera della generosità degli italiani”.

 E il fattore fiducia è un aspetto importante su cui si basa tutta l’attività dell’Istituto: “L’IID svolge periodicamente un’indagine dedicata agli indici di efficienza economica dei propri associati. Questa ricerca – conclude Patriarca – ci mostra come i soci dell’Istituto dedichino alla propria missione ben l’80% circa delle proprie risorse ed, in media, spendano solo 20 centesimi per raccogliere un euro. Non va però dimenticato che vi sono importati differenze tra singole realtà e che quindi non è corretto avere come unico benchmark di valutazione la sola percentuale di investimento nella mission. Dall’indagine emerge chiaramente che le raccolte fondi più efficienti risultano essere quelle realizzate da organizzazioni con maggiore esperienza temporale in questa direzione e che possono permettersi un investimento per potenziarne ed innovarne le modalità. La raccolta fondi è un’attività di relazione da curare ogni giorno, anche alla luce del fatto che i privati si confermano essere la fonte di finanziamento principale”.

Per scaricare le indagini clicca qui

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

RACCOLTA FONDI FAMIGLIA DISABILE

 

Gentilissimi PHI Fondation e signor Sebastiano de Falco buon giorno, come anticipato telefonicamente vi chiediamo di pubblicare questo nostro disperato appello al fine di riuscire a salvare la nostra famiglia.

Sia io che mia moglie ci rivolgiamo a voi per un aiuto nel poter aprire una campagna raccolta fondi che ci aiuti a migliorare la nostra esistenza, come detto in precedenza siamo due invalidi civili con invalidità al 100% con pensione minima di neanche 300 euro a testa mensili.

Il nostro handicap è dovuto da parte mia dal virus della polio, mentre mia moglie soffre di psico schizofrenia acuta.

A voi vi abbiamo ampiamente illustrato della nostra situazione abitativa, cioè che abitiamo in una casetta asismica costruita dopo il terremoto del 1913 di Avezzano, casetta o baracca come si voglia chiamare.

La mia invalidità è dovuta a paralisi infantile procuratami dal virus della polio dopo tre ore dalla nascita.

All’età di sei anni sono condotto in collegio a Perugia, dove rimango sino alla chiusura dello stesso nell’80 per un totale di dieci anni.

Tornato a casa, sono rinchiuso in una camera adiacente alla stalla, dove ero costretto anche a mangiare per ordine di mio padre che mi aveva escluso del tutto dal nucleo familiare per colpa del mio handicap.

Questa vita da recluso l’ho portata avanti sino al dicembre del 1992 dopo di che torno a Perugia in una comunità, dove rimango per cinque anni, sono stato costretto a tornare a Perugia per evitare il peggio poiché una persona del nucleo familiare mi stava istigando al suicidio.

Di tutto quello che scrivo ne, potete chiedere informazione presso la locale stazione de carabinieri che sono gli unici ad avermi aiutato.

Nel novembre del 97 ritorno in “famiglia” ma dopo due giorni che sono tornato una persona del nucleo familiare mi minaccia di far staccare energia elettrica e m’invita ad andare via da casa e a non tornare più.

Su di me avrei da dire ma sono tutte cose negative e di quello che uno può pensare, è ancora peggio.

Anche mia moglie ha avuto un’infanzia non tanto buona data la sua malattia (psicosi schizofrenica acuta), malattia di cui la famiglia ha sempre negato l’esistenza, ha subito abusi di ogni genere senza poter far nulla per potersi difendere.

Più di una volta i sanitari si sono recati presso la sua abitazione per poterla aiutare ma erano cacciati di casa in modo brusco.

Vi posso ben dichiarare che benché mia moglie soffra di psicosi schizofrenica acuta, la sua famiglia ancora non si rende conto del suo malanno.

Aveva una sorella che io non ho conosciuto cui lei era molto legata che si è tolta la vita buttandosi in un laghetto artificiale dell’ENEL vicino la loro abitazione.

Ho conosciuto mia moglie nel 98 e nel maggio del 99 ci siamo sposati.

Il giorno delle nozze posso dire che benché io abbia un fratello e tre sorelle non ho visto nessuno di loro al mio matrimonio.

Una volta sposati, una delle mie sorelle inizia a sparlare di me con mia moglie dicendole che essendo stato a Perugia, avevo parecchie malattie, Sifilide, herpes ecc. invitandola a lasciarmi.

Mia moglie ha resistito sino a novembre del 99 dopo di che ha cominciato con le crisi dovendo ricorrere più di qualche volta alle cure ospedaliere con il T:S:O e da quel momento non è stata più bene.

Poiché non stavamo bene presso la casa materna per colpa dei “miei” che ci volevano cacciare a tutti i costi, nel 2001 il comune ci ha dato ospitalità presso una casetta asismica (baracca) costruita dopo il terremoto nella Marsica del 1913 sotto richiesta del C.S.M. di Avezzano.

Sono ormai parecchi anni che questa casetta sta cadendo a pezzi, dopo varie richieste sia verbali sia per iscritto che vanno avanti da più di 3-4 anni, dopo che l’ufficiale sanitario ha dichiarato inagibile e pericolante questa baracca, il sindaco o chi per lui fingono di non sapere e di non vedere lo stato attuale in cui io vivo.

E’ ben chiaro che chi legge quest’articolo ne può detrarre che io voglia essere un accattone, uno che mira a sensibilizzare i cuori, ma non è così.

HO REALMENTE BISOGNO DI AIUTO, VIVIAMO IN UNA SITUAZIONE AL DISOTTO DELLA SOPRAVIVENZA

QUESTA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI CHE VOGLIO APRIRE MI SERVE PER TROVARE UN ALLOGGIO AL QUANTO IDONEO PER UNA CIVILE CONVIVENZA IN QUANTO HO MIA MOGLIE CHE HA PROBLEMI SERI E CON CUI COMBATTO TUTTI I GIORNI

Gentilissimi PHI Foundation e signor Sebastiano de Falco, mi appello a voi affinché questo messaggio arrivi ai cuori delle persone.

Eventuali donazioni possono essere effettuate su:

POSTEPAY EVOLUTION N. 5333 1710 2126 3039 intestato a D’Ambrosio Giorgio

o sul conto corrente postale n. IBAN.IT20D0760105138250603650606 intestato a D’Ambrosio Giorgio

Aiutatemi ad aiutarmi o meglio aiutatemi ad aiutare mia moglie.

ABBIAMO REALMENTE BISOGNO DI AIUTO

Contatto telefonico +39-328-2174795 Giorgio D’ambrosio

 

Giorgio D’Ambrosio

PHI Foundation

MOZART TESTIMONIAL DELLE MALATTIE RARE

Lugano 21 novembre 2016 – PHI FoundationSebastiano de Falco – Nel mese di Novembre in Piemonte due giorni dedicati alle malattie rare che culmineranno sulle note di un celebre malato raro: Wolfgang Amadeus Mozart. “Malattie rare, Rare ma così tante” sarà un’importante occasione per la città di Cirié (TO) per conoscere le malattie rare che, pur essendo “rare”, ad oggi coinvolgono più di 700.000 persone in tutta Italia. Due importanti eventi nati dalla collaborazione dell’ASL TO4 con l’Associazione culturale iTechni in favore dell’Associazione Italiana Niemann Pick Onlus che dal 2005 si occupa della malattia di Niemann Pick e di altre malattie genetiche affini. Le due giornate sono patrocinate dalla città di Cirié, dal Comune di S. Carlo Canavese e dalla Federazione Malattie Rare Infantili. Questo il programma dei due eventi: Il 24 novembre alle ore 21:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Ciriè (TO), C.so Martiri della libertà n. 33, avrà luogo un “Dialogo con i cittadini” al quale interverranno: Dr. Diego Maria Papurello – Dir. SC Neurologia A sede di Cirié-Lanzo, ASL TO4 Dr. Roberto Freilone – Resp. SS Ematologia A e B, ASL TO4 Referente aziendale ASL TO4 malattie rare Dr.ssa Silvana Savoldi – Dir. Dip. Area Medica ASL TO4 Dir. Nefrologia e Dialisi di Cirié- Chivasso, ASL TO4 Dr. Adalberto Brach del Prever – Dir. SC Pediatria P.O. Unico Ciriè-Lanzo, ASLTO4 Luigi Bonavita – Fondatore Associazione Italiana Niemann Pick Onlus L’incontro, fortemente voluto dall’ASL TO4, è aperto al pubblico ed è stato organizzato per coinvolgere i cittadini rendendoli sempre più consapevoli dell’esistenza delle malattie rare e per ricordare che l’Azienda Sanitaria stessa, insieme all’Associazione Italiana Niemann Pick Onlus, rappresenta un punto di riferimento per questi pazienti. Ormai dal 2009 infatti, l’ASL TO4 ospita gratuitamente l’Associazione all’interno dell’Ospedale di Lanzo T.se e promuove insieme ad essa l’organizzazione di momenti di riflessione sulle malattie rare, facendo sì che diventino sempre più argomento di salute pubblica. Il 26 novembre alle ore 21:00 presso il Duomo di S. Giovanni Battista in Cirié (TO) verrà eseguito il “Requiem” di Wolfgang Amadeus Mozart – un noto malato raro – a cura dell’Orchestra Sinfonica “Estemporanea” e del Coro Polifonico Città di Rivarolo Canavese. Questo evento conclusivo ha lo scopo di creare un momento di incontro tra i cittadini, la musica classica e le malattie rare. Ospite di questa serata sarà infatti l’Associazione Italiana Niemann Pick Onlus con il suo fondatore Luigi Bonavita che spiegherà in breve le attività dell’Associazione sul territorio nazionale ed internazionale. I fondi raccolti durante il concerto saranno interamente devoluti al sostegno delle attività dell’Associazione.

L’Associazione Italiana Niemann Pick Onlus opera su tutto il territorio nazionale e dal 2005 è accanto ai malati rari con l’intento di migliorare la loro qualità di vita e quella dei loro famigliari: per questo sostiene la ricerca scientifica finanziando borse di studio, organizza e partecipa a convegni nazionali ed internazionali ed interviene quotidianamente per fornire aiuto alle famiglie nelle problematiche di carattere clinico, socio-assistenziale, scolastiche e burocratiche, intervenendo, qualora ve ne fosse bisogno, anche con un sostegno economico. Per maggiori informazioni, www.niemannpick.org L’ASL TO4, che si estende dalla cintura torinese verso la Valle d’Aosta nella zona a nord e verso la Francia nella zona a ovest, comprende 177 comuni suddivisi in 5 distretti sanitari. L’Azienda risponde ai bisogni di salute di circa 520.000 residenti con 80 strutture, tra le quali 5 Ospedali (Chivasso, Ciriè, Ivrea, Cuorgnè e Lanzo), 6 sedi principali di Distretto, 3 sedi principali del Dipartimento di Prevenzione, 10 Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) a gestione diretta e 3 Hospice. L’Associazione Culturale iTechni è composta da un gruppo di musicisti e da altri operatori culturali che, dal 2015, mettono a disposizione le loro competenze a servizio della solidarietà. Il Coro polifonico Città di Rivarolo Canavese nasce nel 1972 su iniziativa del rag. Giuseppe Ponchia ed è attualmente composto da circa 30 elementi. La Direzione è affidata al M° Maria Grazia Laino, diplomata in direzione di coro e direzione d’orchestra. L’orchestra Sinfonica Estemporanea – Arte, musica, teatro – nasce nel 2015, dalla collaborazione tra Lucia Marino e Tamara Bairo, musiciste che dopo quasi vent’anni di orchestra insieme, hanno deciso di dar vita a qualcosa di nuovo. Grazie a profondi legami di amicizia e stima con i musicisti provenienti dal Teatro Regio di Torino, dalla Filarmonica e dall’Orchestra della Rai, Estemporanea si è dedicata con entusiasmo a questo progetto in favore dell’Associazione Italiana Niemann Pick Onlus.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

FUNDRAISING SOLIDALE NOVEMBRE

In questi giorni abbiamo ricevuto un appello di richiesta aiuto che pubblichiamo integralmente così come ci è pervenuta.

 

Come detto in precedenza siamo due invalidi civili con invalidità al 100% con pensione minima di neanche 300 euro a testa mensili.

La mia invalidità è dovuta a paralisi infantile procuratami dal virus della polio dopo 3 ore dalla nascita.

All’età di 6 anni sono condotto in collegio a Perugia, dove rimango sino alla chiusura dello stesso negli anni 80 per un totale di 10 anni.

Tornato a casa vengo rinchiuso in una camera adiacente la stalla dove ero costretto anche a mangiare per ordine di mio padre che mi aveva escluso del tutto dal nucleo familiare per colpa del mio handicap.

Questa vita da recluso l’ho portata avanti sino al dicembre del 1992 dopo di che torno a Perugia in una comunità dove rimango per 5 anni, sono stato costretto a tornare a Perugia onde evitare il peggio dal momento che una persona del nucleo familiare mi stava istigando al suicidio.

di tutto quello che scrivo ne potete chiedere informazione presso la locale stazione de carabinieri che sono gli unici ad avermi aiutato.

Nel novembre del 97 ritorno in “famiglia” ma dopo due giorni che sono tornato una persona del nucleo familiare mi minaccia di far staccare energia elettrica e mi invita ad andare via da casa e a non tornare più.

Su di me ne avrei da dire ma sono tutte cose negative e di quello che uno può pensare è ancora peggio.

Anche mia moglie ha avuto un infanzia non tanto buona dato la sua malattia (psicosi schizofrenica acuta), malattia di cui la famiglia ha sempre negato l’esistenza, ha subito abusi di ogni genere senza poter far nulla per potersi difendere.

Più di una volta i sanitari si sono recati presso la sua abitazione per poterla aiutare ma venivano cacciati di casa in modo brusco.

Aveva una sorella che io non ho conosciuto a cui lei era molto legata che si è tolta la vita buttandosi in un laghetto artificiale del’enel vicino la loro abitazione.

Ho conosciuto mia moglie nel 98 e nel maggio del 99 ci siamo sposati.

Il giorno delle nozze posso dire che benché io abbia 1 fratello e 3 sorelle non ho visto nessuno di loro al mio matrimonio.

Una volta sposati, una delle mie sorelle inizia a sparlare di me con mia moglie dicendole che essendo stato a Perugia, avevo parecchie malattie, Sifilide, herpes ecc. invitandola a lasciarmi.

Mia moglie ha resistito sino a novembre del 99 dopo di che ha cominciato con le crisi dovendo ricorrere più di qualche volta alle cure ospedaliere con il T:S:O e da quel momento non è stata più bene.

Dal momento che non stavamo bene presso la casa materna per colpa dei “miei” che ci volevano cacciare a tutti i costi, nel 2001 il comune ci ha dato ospitalità presso una casetta asismica (baracca) costruita dopo il terremoto nella Marsica del 1913 sotto richiesta del C.S.M. di Avezzano.

Sono ormai parecchi anni che questa casetta sta cadendo a pezzi, dopo varie richieste sia verbali che per iscritto che vanno avanti da più di 3-4 anni, dopo che l’ufficiale sanitario ha dichiarato inagibile e pericolante questa baracca, il sindaco o chi per lui fingono di non sapere e di non vedere lo stato attuale in cui io vivo.

Mi rivolgo a lei Sebastiano de Falco affinché mi aiuti ad aprire una campagna raccolta fondi onde poter trovare una casetta anche in affitto per poter vivere un po’ degnamente avendo anche mia mogie che purtroppo per colpa della sua malattia ha capacità motorie al quanto e vistosamente ridotte.

Questa baracca dove vivo è piena di umidità, il soffitto sta crollando e rischiamo anche di rimanere travolti dai calcinacci, le mattonelle cadono per la troppa umidità.

Questo è da parte mia una richiesta di aiuto, mi rivolgo a Sebastiano de Falco della PHI Foundation ma anche a tutte le persone affinché questo mio grido di richiesta di aiuto arrivi ai cuori delle persone e non ci lascino soli.

Aiutatemi ad aiutarmi o meglio aiutatemi ad aiutare mia moglie.

Contatto whatsapp +39-328 -2174795 Giorgio D’ambrosio.

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Contatto whatsapp +39-328 -2174795 Giorgio D’ambrosio.

 

Giorgio D’ambrosio

PHI Foundation

Un giorno, per caso – Un jour, par hasard

Vi capitano mai quei pomeriggi lavorativi in cui c’è troppo da fare per giustificare un’assenza, ma tropo poco per dare effettivamente un senso al tempo passato in ufficio? A me è capitato di recente, un paio di settimane fa, nel mio ufficio di Losanna. Penso addirittura che piovesse, giusto per aggiungere un velo di noia circostante. E mentre ero impegnata ad annoiarmi, sul social professionale Linkedin per l’esattezza, un articolo in particolare mi ha riportata al qui ed ora. Non ricordo di cosa parlasse, non è importante. Ricordo però che, grazie a quel primo articolo, ne ho scoperti tanti altri, tutti diversi, e tutti simili. Tutti impegnati a dar voce a eventi, organismi o persone che effettivamente stavano e stanno a cuore degli autori.

A quel punto mi sono definitivamente svegliata, mi interessava solo saperne di più su questa comunità in grado di attribuire una tale importanza alla passione per l’umanità. Così ho scoperto PHI Foundation. E siccome, in modo contorto, credo che alcune casualità siano predestinate, ho mandato un curriculum vitae. Penso addirittura di averlo mandato per sbaglio in francese (come ho già detto, vivo a Losanna).

Ad ogni modo, il curriculum è arrivato a destinazione, e la curiosità deve essere stato reciproca, perché di lì a poco sono stata contattata da Sebastiano De Falco, membro di PHI Foundation. Una chiacchierata, un incontro, e il mio interesse per la fondazione e per ciò che avrei potuto svolgere grazie ad essa si è consolidato. Così adesso mi trovo qui, sempre a Losanna, a raccontare di come un giorno, per caso, mi è stata data la possibilità di scrivere per raccontare quel po’ di bene che viene fatto al mondo.

Mi chiamo Asia, ho 22 anni, vivo in Svizzera francese, e da questo momento scriverò articoli bilingui (italiano e francese) su qualsiasi cosa riesca a risvegliare la mia attenzione come quel primo articolo.

 

TRADUZIONE IN FRANCESE / TRADUCTION FRANCAISE

 

Un jour, par hasard

 

Ça vous arrive jamais de vous retrouver au boulot, alors qu’il y a trop de travail pour justifier une absence, mais en même temps trop peu pour attribuer du sens au temps passé au bureau ?  Ça m’est arrivé récemment, il y a quelques semaines, dans mon bureau de Lausanne. Je pense même qu’il pleuvait, ce qui rajoutait une couche d’ennui générale. Et pendant que j’étais occupée à m’ennuyer, sur le réseau professionnel Linkedin plus précisément, un article m’a ramenée au ici et maintenant. Je ne me rappelle pas de quoi il parlait, ce n’est pas important. Mais par contre, je me rappelle que, grâce à ce premier article, j’en ai découverts d’autres, tous différents, et tous similaires. Tous engagés pour donner une voix à des événements, des organismes, ou à des personnes dont les auteurs se souciaient et se soucient vraiment.

A cet instant-là, je me suis définitivement réveillée, mon seul intérêt étant celui d’en savoir plus à propos de cette communauté en mesure d’attribuer une telle importance à la passion pour l’humanité. Et c’est comme ça que j’ai découvert PHI Foundation. Et, étant donné que, d’une façon un peu tordue, je crois que parmi toutes les casualités, il y en a certaines qui sont prédestinées, j’ai envoyé un curriculum vitae.

Bref, mon curriculum a été bien reçu, et la curiosité doit avoir été réciproque, car pas longtemps après, j’ai été contactée par Sebastiano De Falco, membre de PHI Foundation. Une discussion, une rencontre, et mon intérêt envers la fondation et ce que j’aurai pu mettre à l’œuvre grâce à elle a été confirmé. Et donc maintenant je me retrouve là, pour raconter comment un jour, par hasard, on m’a offert la possibilité d’écrire pour raconter le bien qu’on fait au monde.

Je m’appelle Asia, j’ai 22 ans, j’habite en Suisse Romande, et à partir de ce moment je vais écrire des articles bilingues (en italien et en français) à propos de chaque chose capable de réveiller mon attention comme ce premier article.

 

PHI Foundation

Asia Fioravera

 

 

FUNDRAISING SOLIDALE NOVEMBRE 2016

In questi giorni abbiamo ricevuto un appello di richiesta aiuto che pubblichiamo integralmente così come ci è pervenuta.

 

Come detto in precedenza siamo due invalidi civili con invalidità al 100% con pensione minima di neanche 300 euro a testa mensili.

La mia invalidità è dovuta a paralisi infantile procuratami dal virus della polio dopo 3 ore dalla nascita.

All’età di 6 anni sono condotto in collegio a Perugia, dove rimango sino alla chiusura dello stesso negli anni 80 per un totale di 10 anni.

Tornato a casa vengo rinchiuso in una camera adiacente la stalla dove ero costretto anche a mangiare per ordine di mio padre che mi aveva escluso del tutto dal nucleo familiare per colpa del mio handicap.

Questa vita da recluso l’ho portata avanti sino al dicembre del 1992 dopo di che torno a Perugia in una comunità dove rimango per 5 anni, sono stato costretto a tornare a Perugia onde evitare il peggio dal momento che una persona del nucleo familiare mi stava istigando al suicidio.

di tutto quello che scrivo ne potete chiedere informazione presso la locale stazione de carabinieri che sono gli unici ad avermi aiutato.

Nel novembre del 97 ritorno in “famiglia” ma dopo due giorni che sono tornato una persona del nucleo familiare mi minaccia di far staccare energia elettrica e mi invita ad andare via da casa e a non tornare più.

Su di me ne avrei da dire ma sono tutte cose negative e di quello che uno può pensare è ancora peggio.

Anche mia moglie ha avuto un infanzia non tanto buona dato la sua malattia (psicosi schizofrenica acuta), malattia di cui la famiglia ha sempre negato l’esistenza, ha subito abusi di ogni genere senza poter far nulla per potersi difendere.

Più di una volta i sanitari si sono recati presso la sua abitazione per poterla aiutare ma venivano cacciati di casa in modo brusco.

Aveva una sorella che io non ho conosciuto a cui lei era molto legata che si è tolta la vita buttandosi in un laghetto artificiale del’enel vicino la loro abitazione.

Ho conosciuto mia moglie nel 98 e nel maggio del 99 ci siamo sposati.

Il giorno delle nozze posso dire che benché io abbia 1 fratello e 3 sorelle non ho visto nessuno di loro al mio matrimonio.

Una volta sposati, una delle mie sorelle inizia a sparlare di me con mia moglie dicendole che essendo stato a Perugia, avevo parecchie malattie, Sifilide, herpes ecc. invitandola a lasciarmi.

Mia moglie ha resistito sino a novembre del 99 dopo di che ha cominciato con le crisi dovendo ricorrere più di qualche volta alle cure ospedaliere con il T:S:O e da quel momento non è stata più bene.

Dal momento che non stavamo bene presso la casa materna per colpa dei “miei” che ci volevano cacciare a tutti i costi, nel 2001 il comune ci ha dato ospitalità presso una casetta asismica (baracca) costruita dopo il terremoto nella Marsica del 1913 sotto richiesta del C.S.M. di Avezzano.

Sono ormai parecchi anni che questa casetta sta cadendo a pezzi, dopo varie richieste sia verbali che per iscritto che vanno avanti da più di 3-4 anni, dopo che l’ufficiale sanitario ha dichiarato inagibile e pericolante questa baracca, il sindaco o chi per lui fingono di non sapere e di non vedere lo stato attuale in cui io vivo.

Mi rivolgo a lei Sebastiano de Falco affinché mi aiuti ad aprire una campagna raccolta fondi onde poter trovare una casetta anche in affitto per poter vivere un po’ degnamente avendo anche mia mogie che purtroppo per colpa della sua malattia ha capacità motorie al quanto e vistosamente ridotte.

Questa baracca dove vivo è piena di umidità, il soffitto sta crollando e rischiamo anche di rimanere travolti dai calcinacci, le mattonelle cadono per la troppa umidità.

Questo è da parte mia una richiesta di aiuto, mi rivolgo a Sebastiano de Falco della PHI Foundation ma anche a tutte le persone affinché questo mio grido di richiesta di aiuto arrivi ai cuori delle persone e non ci lascino soli.

Aiutatemi ad aiutarmi o meglio aiutatemi ad aiutare mia moglie.

Contatto whatsapp +39-328 -2174795 Giorgio D’ambrosio.

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Contatto whatsapp +39-328 -2174795 Giorgio D’ambrosio.

 

Giorgio D’ambrosio

PHI Foundation

GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO

Il Presidente IID Patriarca interviene alla
92ª Giornata Mondiale del Risparmio

Patriarca: “Risparmio e donazione, due facce della stessa medaglia”

PHI FoundationSebastiano de Falco – A Roma, 27 ottobre 2016 – Si è tenuta, nella prestigiosa cornice di Palazzo della Cancelleria a Roma, la 92ª Giornata Mondiale del Risparmio organizzata come ogni anno dall’Acri sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. All’evento dal titolo “La cultura del risparmio per la crescita” sono intervenuti Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia e delle Finanze; Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia; Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri; Antonio Patuelli, Presidente dell’Abi. In questa occasione sono stati presentati anche i risultati dell’indagine su “Gli Italiani e il Risparmio”, realizzata da Ipsos per Acri e giunta alla sua sedicesima edizione.

“Risparmio e donazione sono due facce della stesa medaglia – dichiara Edoardo Patriarca, Presidente dell’Istituto Italiano della Donazione – anzi, per maggior chiarezza desidero usare parole più specifiche:  risparmio consapevole e donazione responsabile sono due azioni che non posso prescindere l’una dall’altra. I patrimoni di tante famiglie italiane possono infatti tradursi in donazioni fatte con fiducia ma solo se chi riceve, dalla più tradizionale impresa sociale alla più innovativa piattaforma di crowdfunding, sa comunicare con trasparenza la qualità dei propri interventi: è quindi un obbligo per tutti i soggetti di terzo settore investire in credibilità e affidabilità, come deve fare qualsiasi altro soggetto virtuoso che voglia relazionarsi con altri interlocutori. L’Istituto che ho l’onore di presiedere da sempre lavora in questa direzione e agisce per sostenere e promuovere il buon terzo settore”.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation 

SOLO X PERSONE FORTI E VINCENTI

Oggi festa di Ogni Santi e quindi termina il ponte che ha permesso la lieta e ambita pausa; un meritato riposo per me Sebastiano de Falco dopo un periodo non facile.

Sono sempre felice, sai perché? Perché io non mi aspetto niente da nessuno, l’attesa fa sempre male.

I problemi non sono eterni e hanno sempre una soluzione.

L’unica cosa che non ha soluzione è la morte.

Non permettere a nessuno di Offenderti, di umiliarti.

Non devi assolutamente farti abbassare l’autostima.

Le urla sono l’arma dei vigliacchi, di coloro che non hanno……… ragione.

Troverai sempre persone che ti vogliono attribuire la colpa del loro fallimento, ma ognuno avrà ciò che merita…. Goditi la vita, perché è molto breve, amala pienamente, e sii sempre felice e sorridente, vivi la tua vita intensamente.

E ricorda: Prima di discutere, respira; Prima di parlare; ascolta; Prima di criticare, esamina; Prima di scrivere, pensa; Prima di far male, senti; prima di arrenderti, prova; Prima di morire, VIVI……!

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

PROPOSTA INDECENTE PER IL WEEK-END

22 ottobre 2016 – oggi – Siete tutti invitati per l’aperitivo sul lago di Lugano cogliendo l’occasione di sorseggiare un ottimo drink mentre gioirete di una bellissima e suggestiva vista .

Si prega di annunciarsi via WhatsApp al numero telefonico +41-79-8638955.

 

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

L’Umanesimo nel tempo del 4 punto 0

19 ottobre 2016 – Vi chiederete quale sia la relatività tra l’immagine di testata con gli argomenti qui presentati, eppure guardando bene, vi troverete delle analogie come sono state percepite da Sebastiano de Falco.

L’Umanesimo come la Social Innovation è un periodo storico in cui si caratterizza un più ricco e più consapevole fiorire di riflessioni considerate come strumento di elevazione spirituale dell’uomo.

Si parla di Umanesimo filologico o di Social Innovation filologico per distinguere le attività intese più generalmente alla creazione filosofica e all’elaborazione di una nuova civiltà.

Con riferimento, esplicito e implicito, all’Umanesimo quale periodo storico, il termine “Social Innovation” è usato infine per caratterizzare ogni orientamento che riprenda il senso e i valori affermatisi nella cultura: dall’amore delle cose che ci circondano alla concezione dell’uomo e della sua ‘dignità’ quale autore della propria storia, punto di riferimento costante e centrale della riflessione filosofica.

Non c’è futuro senza passato. Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine illustra bene quale sarà lo spirito della Social Innovation, ossia di quei concetti che – nel corso dei prossimi anni – permetterano la ‘riscoperta’ della nostra identità.

Nondimeno tale riscoperta non condurrà a imitare gli antichi, bensì, beneficiare della loro conoscenza e dei loro insegnamenti al fine di ritrovare l’identità perduta, e rinascere come moderni.

Questa straordinaria rifioritura nello spirito della Social Innovation avrà il suo epicentro in PHI Foundation per poi diffondersi ovunque.

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Google Ad Grants: Social Innovation

Stupendo lunedì 17 ottobre 2016 – Sebastiano de Falco in nome di PHI Foundation e per gentile concessione di Google ha il privilegio di comunicare quanto segue:

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PHI Foundation è beneficiaria di un premio Google Ad Grants.

 

Il programma Google Ad Grants sostiene organizzazioni non profit registrate che condividono la filosofia dei servizi rivolti alla comunità propria di Google per aiutare il mondo in settori quali scienza e tecnologia, istruzione, salute pubblica globale, ambiente, patrocinio dei giovani e arti.

 

Google Ad Grants è un programma pubblicitario che consente alle organizzazioni non profit di fare pubblicità online gratuitamente tramite Google AdWords.

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Desideriamo ringraziare ancora una volta Google per la preziosa opportunità di sviluppo concessa a PHI Foundation.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

SOGNANDO UN MONDO MIGLIORE

12 ottobre 2016 – Sebastiano De Falco, pensando al PHI City Program e sviluppo della Social Innovation Community.

 

L’appiattimento delle ideologie, delle visioni critiche sul mondo, ma ancor più profondamente della centralità dell’uomo nell’interpretare o modificare la realtà, ossia si potrebbe proprio dire della mancanza di un umanesimo, invece che portare idee più libere, pacificanti, oggettive, in seno all’occidente contemporaneo, ha voluto dire, per una serie di ragioni storico-filosofiche, alcuni direbbero paradossalmente “ideologiche”, appiattimento e livellamento anche delle idee, sfiducia relativistica nel confronto che queste produce e articola, ma non nel relativismo che queste atomizza e allontana, non meno cristallizzazione in anacronistiche visioni, non più supportabili da una concreta prassi nel contesto attuale anche politico, oppure nuove forme di barbarie senza ideologie né idee, e di conseguenza, per reazione, sfiducia in ciò che è umano, opinabile, dialettico, storico alla fin fine, e fiducia, alcuni direbbero quasi “feticistica” o addirittura “teologica”, in ciò che è unificante, ossia tecnico, numerico, economico, burocratico.

Questa fiducia, privata dell’ampio respiro ideale della critica filosofica, della prospettiva relativizzante della storia e dell’esperienza artistica nella sua connotazione inattuale, ossia dell’umanità intesa come fulcro creativo, però non è esente dal creare contraddizioni reali, etiche, storiche e politiche, ossia da vivere anch’essa in un rimosso inconfessabile, in un terrore silente ma onnipresente, ossia che questa forma contemporanea di razionalismo sia produttrice suo malgrado di irrazionalismo, che l’efficienza si dimostri infine inefficiente, il progressismo regresso, lo sviluppo involuzione, l’ordine caos, l’unione disunione, tutte contraddizioni taciute, inaccettabili, sempre inattese, a volte insanabili, che minano questa stessa fede razionale nel mondo contemporaneo e nei suoi valori.

Inoltre se anche la razionalità tecnica o burocratica, caricata di quella fervida fiducia che si ripone in un culto infallibile, dimostrasse la sua fallibilità, il suo essere temporanea e così i suoi valori, considerati come universali, finali, “escatologici” per certi versi, invece si dimostrassero storici e positivi, connaturati all’umanità e alle sue intrinseche contraddizioni, allora vorrebbe dire che tutto è fede, e quindi tutto ermeneutica, interpretazione, aperta alle derive di ciò che storicamente diviene e proprio per questo creativa, non unitaria o unificabile, se non per astrazione o formalismo, bensì in realtà molteplice, imprevedibile effetto di una volontà umana troppo umana, quindi inconscia, talvolta anche violenta o incontrollabile, ossia l’opposto di ciò che si presume essere la fede contemporanea in ciò che è tecnico, razionale, automatico, burocratico.

Anche il migliore dei mondi possibili custodisce in sé un lato oscuro rimosso e non potrebbe essere altrimenti. Più si ricerca l’unità ideale e più cresce la frammentazione reale. Inoltre paradossalmente è proprio la presenza silente di questo rimosso violento e terrificante, che amplifica la fede nella stabilità dell’ordine visibile, nell’avvenire progressivo e totalizzante che questo solo sembra garantire, supponendo così che tra la manifestazione del mondo ordinato e la rimossa violenza, o il remoto terrore, non ci sia nessuna connessione diretta o indiretta, come se fossero in realtà due universi distinti e non comunicanti, che procedono paralleli sfiorandosi di tanto in tanto, sempre violentemente data l’opposta natura che li caratterizza, ma senza compenetrarsi né generarsi in qualche modo a vicenda, come se scegliendo l’uno si allontanasse di conseguenza l’altro.

Si può dire che l’appiattimento delle visioni critiche sul mondo contemporaneo e l’assenza indotta di umanesimo spirituale sia quindi congeniale ad un mondo unificante, materialistico, tecnico e anti-dialettico, che riesce a tollerare compiutamente solo se stesso, di conseguenza nessuna opposizione effettiva, o perfino nessuna dialettica radicale interna a sé, né quindi libera espressione dell’umanità in definitiva, che possa essere considerata razionale, legittima, affidabile, generatrice di senso, costruttrice di mondo. In questo senso ciò che si oppone o differisce deve avere sempre e comunque la maschera del caos, della violenza, dell’assurdità, della follia, della morte, ossia i volti nascosti e rimossi di questo stesso mondo contemporaneo.

 

Sebastiano De Falco

PHI Foundation

 

 

PHI Foundation: Giorno del Dono 2016

4 ottobre 2016 – ore 11,00
Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari – Camera dei Deputati
Via Campo Marzio 78, Roma

Sebastiano de Falco Says: Tutto pronto per il grande evento #DonoDay2016 dedicato agli studenti che si terrà a Roma il 4 ottobre. Oltre 200 i ragazzi già iscritti per la seconda edizione del Giorno del Dono, che quest’anno ha visto mobilitarsi tutto il Paese con oltre 100 iniziative territoriali per disegnare il 1° Giro dell’Italia che dona. Nella prestigiosa cornice della Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari verranno premiati i vincitori del video contest “Donare molto più di un semplice dare” al quale hanno partecipato 50 scuole, per un totale di oltre 1500 ragazzi entusiasti di raccontare la propria idea di dono. Ricco anche il dibattito sui social, con circa 90.000 visualizzazioni per la piattaforma  che ospita i video e più di 36.000 votanti per eleggere il vincitore della categoria “Giuria Popolare”.

È necessario iscriversi entro il 30 settembre. I giornalisti devono indicare se e quale attrezzatura porteranno all’evento e, solo in questo caso, dovranno recarsi all’ingresso di Via della Missione 8.
Presentarsi almeno 30 minuti prima per la registrazione. Per accedere agli uomini è richiesto di indossare la giacca.
 


PROGRAMMA

L’urgenza del dono
Edoardo Patriarca, Presidente IID
Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Piero Fassino, Presidente ANCI

Gli Italiani e le donazioni – Aggiornamento 2016
Paolo Anselmi, Vice Presidente Gfk Eurisko
Andrea Caretta, Presidente Osservatorio di Pavia

Parliamo di dono con…
Leonardo Becchetti, Professore Ordinario di Economia Politica presso l’Università di Roma Tor Vergata
Don Virginio Colmegna, Presidente Casa della Carità Angelo Abriani
Francesco Nespolo, Press Offider TNT Italia
Francesco Profumo, Presidente Compagnia di San Paolo
Giovanna Rossiello, Curatrice TG1 Fa la cosa Giusta
Stefano Zamagni, Presidente Fondazione Italia per il dono

Premiazioni
1. Video contest “Donare, molto più di un semplice dare” per le scuole medie e superiori –
in collaborazione con il MIUR
Premio Giuria Tecnica, Premio Giuria Popolare e Premio IID.
2. Contest “Un dono in comune” dedicato alle Amministrazioni Comunali che hanno aderito al Giorno del Dono – in collaborazione con ANCI

Presentazione del progetto “Quasi Amici”
Nelson Bova, Giornalista Rai

Arte, Spirirualità e Sostenibilità
Giuseppe La Spada, Artista multidisciplinare – Docente a contratto Accademia di Brera e IED

Moderano
Riccardo Bonacina, Direttore Vita Magazine
Giulio Sensi, Direttore Volontariato Oggi

Scopri di più


Per partecipare compila entro il 30 settembre l’apposito modulo cliccando qui
I posti sono limitati, si accetteranno le iscrizioni fino al loro esaurimento.

Per accedere agli uomini è richiesto di indossare la giacca
Presentarsi almeno 30 minuti prima per la registrazione

Sebastiano de Falco says: non dimentichiamoci dei terremotati    cr53on-xeaalb45

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PHI Foundation a poche settimane da D-Nest International Inventors Exhibition 2016

Sebastiano de Falco Says: A meno di un mese dalla sua inaugurazione, fissata per le ore 11.00 del 13 Ottobre prossimo nel PalaExpo di Venezia (proprio all’imbocco del Ponte della Libertà verso Venezia), l’International Inventors Exhibition si presenta con i primi dati sull’organizzazione.

 

L’evento globale per presentare idee, progetti e prodotti innovativi può contare su presenze internazionali, avendo avuto la conferma di importanti partecipazioni, oltre che dall’Italia, da Paesi europei quali Germania, Polonia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Corea del Sud e perfino dalla tormentata Siria.

 

Quella che si appresta a diventare un punto di riferimento per idee innovative e loro possibili finanziatori (la programmazione dell’evento è su base quadriennale) sarà visitabile dal 13 al 16 Ottobre (dalle ore 9.00 alle ore 20.00) ed è un’iniziativa di Dnest web, società spin-off dell’Università di Verona, impegnata nella promozione e tutela internazionale delle idee attraverso la piattaforma.

 

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I visitatori dell’ international inventors exhibition, oltre agli spazi espositivi destinati agli inventori, troveranno anche alcune installazioni dedicate all’evoluzione del trasporto ferroviario, alla storia dello zampirone (ideato a Mestre), alla tecnica millenaria e tuttora attuale dell’affresco. La curiosità dei visitatori sarà inoltre stimolata da un filmato, in visione continua, sulle invenzioni più singolari, che hanno costellato il mondo della creatività industriale.

 

Ogni giorno, dalle 9.30 alle 17.00, saranno in programma incontri tematici con la partecipazione di esperti, nonchè docenti universitari italiani e stranieri: si inizierà il 14 ottobre con il confronto sul tema “ Agricoltura sostenibile per lo sviluppo mondiale”; seguirà il 15 ottobre il convegno su “Sviluppo urbano per una vivibilità intelligente” e si chiuderà la domenica, dibattendo su “Didattica e innovazione”.

 

Infine, lo spazio dell’International Inventors Exhibition si espanderà oltre i confini fisici del PalaExpo Venezia per coinvolgere la vicina darsena, dove sarà ormeggiata e visitabile la barca a vela attrezzata dal veneziano Pier Luigi Surace per permettere, anche ai portatori di difficoltà motorie, una navigazione in assoluta sicurezza, godendo della più affascinante esperienza, che il mare possa offrire; sono allo studio anche uscite dimostrative in laguna.

 

PHI Foundation: #Donoday2016 è di tutti

Scopri come essere protagonista del Giorno del Dono 2016
Cosa aspetti? “Donare rende felici”

Info da Sebastiano de Falco della PHI Foundation, 26 settembre 2016 –Il 4 ottobre si avvicina a grandi passi e tutto è pronto per celebrare il Giorno del dono 2016 con oltre 100 eventi in tutt’Italia ed un grande appuntamento a Roma presso la Camera dei Deputati dedicato ai ragazzi delle scuole. Sottolinea Edoardo Patriarca, Presidente dell’Istituto Italiano della Donazione (IID): “Il vero successo dell’iniziativa sarà decretato da quanto ognuno di noi saprà fare proprio questo progetto, sia con azioni concrete nel proprio quotidiano sia con la propria partecipazione in prima persona a quanto è stato preparato lungo tutto un anno“. Molti i modi per dare il proprio contributo a #DonoDay2016.

Dona responsabilmente
In seguito al terremoto che ha colpito il Centro Italia, IID ha lanciato la campagna #le7regole, principi semplici ma fondamentali per fare donazioni in tutta sicurezza.

Diventa protagonista del 1° Giro dell’Italia che dona
Con il lancio del video “Donare rende felici” IID invita tutti a scoprire l’iniziativa sul territorio più vicina tra quelle presenti nel fitto calendario del 1° Giro dell’Italia che dona, oltre 100 tappe animate da associazioni, imprese e comuni che stanno avendo luogo dal 23 settembre al 7 ottobre e che uniscono la penisola da nord a sud in un unico grande appuntamento di solidarietà e reciprocità.

Dona grazie a Banco Popolare
Per la prima volta IID insieme a Banco Popolare lanciano una raccolta fondi dedicata #DonoDay2016 che quest’anno sarà interamente devoluta alla ricostruzione “sociale” e territoriale dei comuni colpiti dal sisma del 24 agosto. Chiunque lo desidera può fare una donazione.

Scegli il tuo video preferito
Guarda i video delle 50 scuole in concorso per la seconda edizione del video contest “Donare, molto più di un semplice dare”, brevissimi cortometraggi che hanno ottenuto più di 80 mila visualizzazioni e circa 20.000 preferenze. Il 4 ottobre a Roma verranno premiati i video vincitori delle tre categorie: Premio Giuria Tecnica, Premio Giuria Popolare, Premio IID.

Scatta un foto #IlDonoXme
Partecipa alla seconda edizione della campagna social #ilDonoXme. Contribuire è semplice e gratuito: basta scattare una foto che rappresenti la propria idea di dono e postarla con l’hashtag #ilDonoXme e con il tag a Istituto Italiano Donazione sui propri profili social. Per rendere ancora più creative le proprie foto da quest’anno è possibile richiedere il braccialetto ufficiale del Giorno del Dono. Tutte le foto saranno condivise sui canali Facebook, Twitter e (nuovo arrivato) Instagram IID, nonché all’interno della pagina #ilDonoXme del sito.

PHI – Terremoto: per non dimenticare

Il tempo scorre e spesso siamo propensi a dimenticare, anche se il nostro Sebastiano de Falco ripone tanta fiducia nelle persone ed è pienamente convinto che tutti faranno la cosa giusta aiutando tangibilmente i meno fortunati.

 

Al fine di facilitare tutti quelli che sono intenzionati ad aiutare il prossimo con un gesto semplice ma efficace qui di seguito troverete la giusta via da percorrere.

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Aiutare chi ne ha bisogno, può fare bene al proprio animo, aiutare chi è caduto in disgrazia, sarebbe una causa giusta e umana.

 

Aiutare gli altri, aiuta spesso se stessi, perché si è consapevoli che si sta dando voce e forza a chi non può difendersi.

 

Grazie, a tutte le persone che ci ascolteranno, e per l’aiuto che possono dare, a tutti i bisognosi.

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Un personale ringraziamento della PHI Foundation e di Sebastiano de Falco a tutte le Organizzazioni Non Profit e ONG che sono intervenute a sostegno dei terremotati, un caloroso abbraccio alle migliaia di Volontari presenti sul territorio che insieme alle autorità coordinate della Protezione Civile hanno e stanno svolgendo un gran lavoro.

 

Un immenso grazie alle forze di Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Militari e Civili che hanno salvato molte vite umane spesso aiutati delle unità cinofili e detto in modo più semplice dai fedeli amici dell’uomo il Cane.

 

Un pensiero per tutte le vittime e i loro familiari a quali desideriamo esprimere  la nostra più integra solidarietà e disponibilità a sostenere  contatti@phimail.org

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Nel concludere vogliamo ricordare a tutti i governati che tanto hanno promesso durante tutti questi giorni di non lasciar cadere ancora una volta nell’oblio quanto da loro garantito.