COSI: IL DONO HA CONTAGIATO L’ITALIA

Cosi il dono ha contagiato L’Italia

 

Il dono è diventato un patrimonio della Repubblica e la Giornata istituita dal Parlamento due anni fa è servita a liberare energie e idee che stanno migliorando l’Italia“. A conclusione del “2° Giro dell’Italia che dona“, la campagna portata avanti per il Giorno del Dono, socializzato come #DonoDay2017, che ha visto crescere l’adesione e la partecipazione anche quest’anno.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno raccolto la sfida proposta ed hanno contribuito a contaminare positivamente l’Italia con messaggi, esempi, testimonianze, eventi e pratiche. Queste azioni fanno bene ad un Paese che deve riscoprire la solidarietà e la generosità come vettore di crescita civile ed economica“.

Le scuole e i giovani sono stati assoluti protagonisti del Giorno del Dono 2017, grazie alla preziosa collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur): 10.000 studenti di 64 istituti scolastici sono stati coinvolti nel video-contest #DonareMiDona con la realizzazione di 62 cortometraggi. I vincitori delle tre sezioni del contest – Premio IID, Premio Giuria Tecnica e Premio Giuria Popolare – sono stati ricevuti da Papa Francesco nell’udienza privata che si è svolta in Vaticano il 2 ottobre.

Quasi 150 sono state le amministrazioni comunali che hanno partecipato alla campagna (raddoppiate rispetto al 2016) con iniziative o adesioni morali. Oltre 250 gli enti del terzo settore che hanno dato il loro contributo con iniziative o adesioni e circa 20 le imprese che hanno voluto celebrare il Giorno del Dono, a dimostrazione che i valori dell’inclusione e della solidarietà non sono estranei all’economia, ma sono il segno di una responsabilità sociale sempre più presente nel tessuto economico.

Grazie alle 150 iniziative e ai mezzi di comunicazione coinvolti, stimiamo che il Giorno del Dono abbia raggiunto attivamente 150.000 cittadini. A esaltarne il senso e la necessità sono stati prima di tutto Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il giorno del dono, per il Papa, “è un’opportunità stimolante prima di tutto per i giovani: perché possano scoprire che il dono è una parte di noi stessi che viene gratuitamente regalata all’altro, non per perderla, ma per aumentarne il valore”.

Chi sperimenta l’azione concreta di solidarietà – ha ricordato invece il Capo dello Stato – coltiva la speranza di un mondo migliore e contagia con questi suoi sentimenti il mondo che lo circonda. Dai tanti esempi che il nostro Paese ci offre possiamo trarre alimento e forza per una coscienza civica più forte. In questa prospettiva, l’impegno, che tocca tutti gli ambiti in cui l’azione volontaria si esprime e acquista una valenza sociale, merita di essere incoraggiato e sostenuto”.

“Continueremo a lavorare su questa strada, coltivando alleanze e sinergie con il mondo della scuola, con tutto il terzo settore, con enti pubblici e aziende affinché la cultura del dono si affermi sempre più come patrimonio imprescindibile della nostra società“.

 

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Sebastiano de Falco

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LO SPORT HA IL POTERE DI CAMBIARE IL MONDO

Lo sport ha il potere di cambiare il mondo.

La vittoria dei Mondiali di Rugby, da parte della Nazionale sudafricana, fu la scommessa vincente di Nelson Mandela.

L’uomo che più di tutti, ha creduto nell’integrazione razziale, e nell’unione di un popolo intero, attraverso lo sport.

Furono ventisette, gli anni di carcere, che Nelson Mandela scontò nell’angusta prigione di Robben Island. Da quella cella, nacque la consapevolezza e il sogno, di riuscire ad unire il popolo sudafricano, creando per la prima volta nella storia, una squadra composta da giocatori bianchi e neri.

Nelson Mandela fu eletto Presidente del Sudafrica nel 1994, un anno dopo, il Sudafrica avrebbe dovuto ospitare gli attesissimi Mondiali di Rugby.

Il 24 Giugno del 1995 gli Springboks, guidati dal grande Capitano François Pienaar, batterono la squadra della Nuova Zelanda, dei temibili All Blacks, a loro volta capitanati dallo storico Jonah Lomu.

L’impresa del Sudafrica è esemplare, poiché testimonia l’importanza dell’unione oltre le differenze razziali.

Oggi, molte organizzazioni non profit si spingono oltre i loro limiti e cercano, affrontando molte difficoltà, di costruire ponti di dialogo dove tutti non vedono altro che chiusura e ostilità.

Le difficoltà che ci sono per sostenere tutte le attività del terzo settore, sviluppare economie solidali, e difendere il bene comune, possono rappresentare dei percorsi, nei quali, l’esempio di Nelson Mandela può offrire utili soluzioni.

Oltre le differenze, c’è un sentiero e una responsabilità comune verso la quale dobbiamo rivolgerci.

Come recitavano i versi della poesia di William Ernest Henley, molto amata da Nelson Mandela, durante il periodo di reclusione nel carcere di Robben Island:

Io sono il Padrone del mio Destino, Io sono il Capitano della mia Anima.”

La scelta è nostra. Il Destino è nelle nostre mani.

 

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Antonio Di Mare

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ANIMA GIAPPONESE UNIVERSO INTERIORE

Anima Giapponese: Universo Interiore

Vi siete mai domandati perché ad un giapponese non viene quasi mai chiesto di aprirsi?

La risposta è molto semplice:

quasi tutti i giapponesi sono persone introverse, oltre a questo, hanno un’intimità che è tenuta in grandissima considerazione.

Con l’interiorità dei giapponesi si viaggia su un campo minato.

Il loro universo interiore è un cataclisma.

Un vero e proprio tsunami!

Uno tsunami che può essere ascrivibile alla base di ogni processo creativo.

In effetti, alla fonte della creatività, c’è sempre uno stato emotivo molto vicino al caos.

Un caos però che è solo apparente.

Oltre il caos c’è simmetria e desiderio.

Dinamismo, che attende di prendere forma.

La creatività non appartiene unicamente ai grandi artisti o ai creativi.

Il più delle volte può essere molto più vicina di quanto si pensi.

E’ la prospettiva con la quale si osservano le cose, ad essere fondamentale.

Il caos è forse la dimensione più comune, all’interno della quale, oggi, si muovono molte aziende, comunità, ed organizzazioni che operano nel non profit e nel terzo settore.

Proprio le difficoltà che vivono queste realtà giorno per giorno, costituiscono il loro (in)sicuro suolo d’argilla.

Le organizzazioni non profit, e molte aziende che lavorano nel terzo settore, (soprav)vivono nel loro caos quotidiano.

La fine del caos, risiede nell’equilibrio e nella bellezza di un progetto ben strutturato.

L’innovazione sociale di un progetto ben collaudato, sfida le leggi del caos, e in molti casi può definirsi una lucida follia.

Trasparenza, efficienza e garanzia, come contromisure per sedare ogni tipo di caos.

Le campagne di fundraising, raccolta fondi, e le attività sul territorio, possono essere solida pietra sulla quale strutturare e rendere ben sicuro ogni tipo di lavoro.

La fragranza di un profumo può scatenare sentimenti sopiti senza chiedere permesso.

Un autentico tsunami.

Un autentico tuffo nell’universo interiore dell’anima dei giapponesi.

https://www.youtube.com/watch?v=xvGmNwbWRKs

 

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Antonio Di Mare

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ARTICOLI DELLA SETTIMANA 8 OTTOBRE 2017

PAPA ABBRACCIA I RAGAZZI DEL DONO

Il Papa abbraccia i ragazzi del Dono:
“fate la stupenda esperienza del dono”

 

“Donare fa sentire più felici noi stessi e gli altri; donando si creano legami e relazioni che fortificano la speranza in un mondo migliore”.

 

Così Papa Francesco ha esortato i giovani studenti delle Scuole medie inferiori e superiori italiane in Udienza Privata, in rappresentanza dei 10 mila ragazzi coinvolti nel contest nazionale #DonareMiDona in occasione del Giorno del Dono fissato per legge il 4 ottobre. Sono loro gli autori dei cortometraggi che si sono aggiudicati i premi ed hanno potuto ascoltare dal vivo le parole di Papa Francesco.

“Il dono più grande che Dio ha fatto a ciascuno di noi -ha detto Papa Francesco aprendo il suo intervento- è la vita; e la vita fa parte di un altro dono divino originario che è il creato”.

“Il dono -ha poi aggiunto il Santo Padre– non è un concetto astratto, un generico richiamo al regalo – tanti regali possono essere interessati, non gratuiti –, ma un atteggiamento e un’azione che hanno le proprie radici nel messaggio del Vangelo”. “Tutti, specialmente i ragazzi e i giovani sono chiamati a fare la stupenda esperienza del dono”.

Il giorno del dono, per il Papa, “è un’opportunità stimolante prima di tutto per i giovani: perché possano scoprire che il dono è una parte di noi stessi che viene gratuitamente regalata all’altro, non per perderla, ma per aumentarne il valore”.

“I volti di questi ragazzi sono la testimonianza più viva del nostro impegno per la cultura del dono. Sono solo una rappresentanza di migliaia di studenti, amministratori locali, imprenditori, volontari e responsabili delle organizzazioni del terzo settore che ogni anno, dal 2015, si rimboccano le maniche e danno corpo e anima alla campagna per il Giorno del Dono”.

Nella sala Clementina del Palazzo Apostolico c’erano i ragazzi del Liceo Scientifico Paritario Enrico Fermi di Milano: nel video “Dono- Nodo” che ha vinto il premio della Giuria Tecnica, animano un flashmob itinerante che “lega” al senso del dono gli ignari e increduli passanti a Milano. Il premio IID è andato invece all’Istituto Comprensivo Sandro Pertini di  Martinsicuro (Teramo) che ha realizzato il video “A scuola di Volontariato”: nel corto il dono della loro giornata passata insieme ai ragazzi con disabilità di un centro diurno. La giuria popolare ha invece incoronato la Scuola di Primo Grado Vittorio Alfieri  + Conservatorio di Cagliari con quasi 5000 voti: il loro video, “Il dono è…” celebra il dono della vita e i ragazzi diventano ironicamente “pacchi regalo” che rotolano fra le stanze della scuola.

Ad incontrare Papa Francesco c’erano anche i rappresentanti del Comune, dell’azienda e della realtà non profit che si sono resi protagonisti del 2° Giro dell’Italia che Dona, vincendo il contest dedicato alle iniziative più interessanti: l’AMMP- Associazione Maria Madre Provvidenza Onlus di Torino, con l’iniziativa di raccolta di generi alimentati “I Cinque pani”; il Comune di Savignano sul Panaro con “Scusa ti va di donarmi i tuoi “scarti”? Grazie di cuore!” che ha visto la raccolta di materiale donato dai cittadini e imprese per finanziare progetti scolastici locali e l’associazione “Charly’s Taekwondo Foundation”; l’impresa L’Antina di Vigevano con l’iniziativa “Realizziamo una #copertacollettiva!”.

Martedì 3 ottobre ore 10.30 l’iniziativa romana del Giorno del Dono 2017 al Parlamentino del Cnel: l’evento “Donare fa Cultura” ha visto la partecipazione di una selezione, composta da più di 100 studenti, delle scuole che hanno partecipato al contest #DonareMiDona e la premiazione ufficiale dei vincitori. I ragazzi hanno ascoltato la testimonianza di alcuni volontari e le loro storie. Nel pomeriggio, sempre di martedì 3 ottobre, l’emittente televisiva TV2000 ha dedicato una parte del programma “Siamo noi” al Giorno del Dono 2017 e oggi mercoledì 4 ottobre alle 11.30 nella Sala Stampa della Camera dei Deputati la conferenza stampa finale con la presentazione di tre indagini dedicate al non profit.

 

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Sebastiano de Falco

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MUAY THAI : un’arte marziale non solo per il corpo

Giorgio e Nick circa 20 anni fa si appassionano alla Muay Thai, antica ma attualissima arte marziale praticata da persone di entrambi i sessi e di qualsiasi età . La passione e l’interesse che questa disciplina suscita nei due ragazzi, crea fra loro un forte spirito di squadra.

La Muay Thai nasce in Thailandia e, come la maggior parte delle arti marziali, arricchisce lo spirito, migliora la postura del corpo aumentandone la capacità  di movimento e la resistenza ed aiuta a trovare un equilibrio psicofisico.

La passione porta i due amici ad andare fino in Thailandia, a diventare maestri di questa disciplina e ad esportarla in Italia, fondando il Muay Thai Institute, Boxe Thai Italia, società  per la promozione sportiva non a scopo di lucro.

La loro filosofia di vita viene trasmessa nei vari corsi che tengono in diverse palestre nella provincia di Milano. Si, perchè il loro scopo non è solo dare ai ragazzi la possibilità  di creare un gruppo di aggregazione intorno ad uno sport, ma di essere un vero e proprio punto di riferimento che aiuti le persone ad essere più sicure di sè e a difendersi in caso di pericolo.

Giorgio e Nick, infatti, in collaborazione con alcune palestre, hanno dato vita a dei corsi di Difesa Personale Anti-aggressione per ragazze. Il pericolo che purtroppo le donne vivono ogni giorno per strada ai nostri tempi è molto alto e avere consapevolezza del proprio corpo e della propria forza diventa fondamentale.

Oltre al problema della sicurezza delle donne, hanno pensato che la Muay Thai potesse essere anche uno strumento utile per contrastare il fenomeno del bullismo e in collaborazione con una delle parrocchie di Sesto San Giovanni stanno organizzando dei corsi Antibullismo per i ragazzi che vanno dai 10 ai 17 anni.

Lo sport è una forma di aggregazione che invita i ragazzi a prendersi cura del proprio corpo e a stare insieme in modo sano. La Muay Thai è un’arte marziale che aiuta anche la mente e lo spirito, aiuta a prendere consapevolezza di sè, insegna a reagire alle avversità  e a difendersi dai pericoli esterni.

Quando corpo e mente sono in perfetto equilibrio la persona può raggiungere uno stato di vero benessere, questo è uno degli insegnamenti fondamentali che Giorgio e Nick vogliono trasmettere.

Se sei curioso, se vuoi solo vedere o se vuoi anche provare il Muay Thai puoi contattare i due maestri scrivendo a giorgio@gardel-gardel.it o a nick66@virgilio.it o potete visitare il sito di Muay Thai Institute .

 

Laura Giacometti

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