Ricerca contro il cancro

Ricerca contro il cancro

In autunno vestiti di rosa e aiuta la ricerca

 

Ricerca contro il cancro: Domenica 23 ottobre si è tenuta a Milano la camminata non competitiva promossa dall’azienda di calzature e pelletteria PittaRosso “Pink is good” per promuovere la ricerca contro il cancro, che nel 2015 aveva attirato al Castello Sforzesco 8.500 partecipanti e 55.500 donatori tutti rigorosamente vestiti con il fiocco rosa. Quest’anno, oltre alla classica “Pink parade”, ha proposto ai runners 10km di corsa cronometrata con lo scopo di coinvolgere più persone in quel progetto di sensibilizzazione ai tumori femminili che la Fondazione Umberto Veronesi, ente no profit che si occupa di finanziare la ricerca contro il cancro attraverso l’erogazione di borse di studio per medici e ricercatori, rinnova puntualmente ogni anno. Nessun volto noto a testimoniare la validità di questo progetto ma solo quello di Lucia, donna e mamma di 36 anni, che racconta di come ha sconfitto il tumore al seno e di come vi siano ancora migliaia di vite “rosa” che la ricerca per il cancro potrebbe cambiare

Ricerca contro il cancro

Ed è sempre della ricerca che ci parla quella che è sicuramente la più grande realtà coinvolta nella lotta contro il cancro in Italia: l’AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Ente privato senza scopo di lucro, questa associazione che proprio in questi giorni fino al 6 novembre è impegnata ne: “Le Giornate AIRC”, è stata fondata nel 1965 grazie all’iniziativa di alcuni ricercatori dell’Istituto dei Tumori di Milano, fra cui Umberto Veronesi e Giuseppe della Porta, avvalendosi del prezioso sostegno di noti imprenditori milanesi e contando sulla generosità di soci e donatori che fanno parte di quella categoria umana per cui è fondamentale la giusta informazione, l’attenta prevenzione e la continua ricerca per sconfiggere il tumore, quel “mostro” che ad oggi, come riportato da AIRC qui, colpisce circa 363.000 persone ogni anno solo in Italia.

Iniziative sempre più frequenti in tutto il Belpaese quindi per sollecitare la sensibilità dei più e la coscienza di tutti perché sostenere la ricerca contro il cancro, in fondo, significa sostenere tutti noi.

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AMICI DI MARCO ONLUS

AMICI DI MARCO ONLUS

Arriva la MILANO RELAY MARATHON 2017 degli AMICI DI MARCO ONLUS

 

AMICI DI MARCO ONLUS: A pochi giorni dalla Amici di Marco ONLUS, associazione no profit che prende il nome da Marco Ladavas, ragazzo prematuramente scomparso nel 2003, è già pronta per una nuova marathon che si terrà il 2 aprile. Lo scopo di AMO -così la chiamano coloro che la sostengono fedelmente- è di raccogliere fondi per aiutare i bambini e i ragazzi in alcune delle nazioni più povere della terra.

AMICI DI MARCO ONLUS

E’ una nobile causa ma sempre più difficile in un momento storico in cui chiunque di noi è costretto a fare i conti in tasca prima di lasciarsi andare a qualche piccola offerta che, incredibilmente, in molti paesi lontani potrebbe dare vita a veri e propri miracoli. Paesi lontani come l’Eritrea dove l’associazione senza scopo di lucro Amici di Marco ONLUS vorrebbe costruire un centro giovanile nella città di Decamerè o per la quale si sta adoperando per consentire una costante fornitura di latte in polvere per i bambini dell’orfanotrofio di Hebo. Ma anche come l’Etiopia dove uno degli obbiettivi di questa ONLUS è quello di portare avanti il progetto di presidio igienico (dalla disinfezione di una sala operatoria alla potabilizzazione delle acque) già cominciato nel 2014 al centro “Dawn of Hope”, asilo, scuola elementare e sede di laboratori di avviamento al lavoro per adulti a Bahir Dar. E la lista dei desideri non finisce qui perché da ben 10 anni la famiglia di Marco, radunatasi in seguito alla morte del ragazzo nell’associazione Amici di Marco ONLUS, si impegna con dedizione e serietà per contribuire concretamente al sostegno di bambini poveri e di famiglie disagiate attraverso ponderate attività di fundraising che avvicinino ai loro obbiettivi tutti coloro che sono interessati ad aiutare il prossimo con speranza e positività. My name is hope è il sottotitolo di questa corsa solidale e nell’attesa che il lieto fine sia ad attenderli dietro la porta per non sbagliare, andiamo a correre con gli Amici di Marco ONLUS!

PHI Foundation è un’associazione che si occupa di sostenere ed aiutare tutti gli operatori che si muovono nell’ambito del Terzo Settore, attraverso l’informazione e la promozione di raccolte fondi.

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IN VESPA FINO IN LAPPONIA: IL VIAGGIO DEL SORRISO

VESPA FINO IN LAPPONIA: IL VIAGGIO DEL SORRISO

IN VESPA FINO IN LAPPONIA: IL VIAGGIO DEL SORRISO

 

La Lapponia, la sede del villaggio di Babbo Natale: questa la meta dell’incredibile avventura, il Viaggio del Sorriso, che Alessandro Pozzi vivrà a bordo della sua vespa per battere il guinness dei primati, percorrendo quasi 4 mila chilometri in soli 8 giorni.

Un viaggio che Alessandro Pozzi affronterà al fine di sostenere le iniziative della fondazione Il Ponte del Sorriso Onlus, per aiutare i bambini ricoverati in ospedale.

Questa fondazione, nasce nel 2010, per volontà del Comitato Tutela Bambino in Ospedale (associazione che, dal 1992, sostiene i bambini ricoverati e le loro famiglie) e si occupa di: promuovere attività nei reparti per aiutare i bambini ricoverati con giochi, sorrisi, colori e spazi vivaci; gestire una casa di accoglienza, realizzata dalla stessa fondazione, per ospitare le famiglie dei bambini o delle donne che si rivolgono  all’Ospedale Del Ponte per le cure, ma risiedono lontano dal centro ospedaliero; sostenere l’ospedale donando arredi, apparecchiature, attrezzature e finanziando progetti di ricerca scientifica.

VESPA FINO IN LAPPONIA: IL VIAGGIO DEL SORRISO

Sono ben  400 i volontari operativi che prestano servizio nei reparti per Il Ponte del Sorriso e circa 10 mila i bambini che ogni anno usufruiscono della attività della fondazione, per un totale di ben 70 mila ore di volontariato donate ogni anno e di circa 3 milioni di euro investiti per le attività nei reparti, nell’ Ospedale del Ponte e nella casa di accoglienza.

Il Viaggio del Sorriso permetterà ad Alessandro Pozzi non solo di recapitare direttamente a Babbo Natale, nel suo villaggio in Lapponia, le letterine che i bambini del reparto di pediatria scriveranno nei prossimi mesi, ma anche di fare da volano per raccogliere fondi destinati a questi bambini, per regalar loro un sorriso per ogni kilometro che macinerà a bordo della sua vespa.

Il viaggio partirà nella prima settimana di Agosto 2017 da Varese: Alessandro Pozzi, a bordo della sua vespa d’epoca color crema del 1959, attraverserà Svizzera, Germania, Danimarca e Svezia per arrivare fino in Finlandia, all’estrema regione delle Lapponia, precisamente a Rovaniemi.

Sostieni anche tu il Viaggio del Sorriso e le altre iniziative promosse dalla fondazione il Ponte del Sorriso con una semplice donazione, senza dimenticare che  “Un bambino in ospedale non è un piccolo adulto, ma prima di tutto un bambino”.

 

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Strumenti finanziari per il non profit

Strumenti finanziari per il non profit

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Welfare e benessere sociale

La crisi economica che ha colpito i nostro Paese negli ultimi anni ha fatto si che il mondo non profit percorresse nuove strade verso la raccolta fondi, cercando e trovando nuovi strumenti finanziari che potessero sostenere e supportare gli importanti progetti a sfondo sociale che da sempre portano avanti. In passato i bisogni sociali riguardavano la sola famiglia interessata, o al massimo si allargavano alla comunità di appartenenza. Il reale cambiamento arriva quando personaggi come Adriano Olivetti introducono il concetto di benessere sociale basato sul principio secondo cui il profitto aziendale deve essere reinvestito per il bene della comunità. L’imprenditore credeva nell’idea di comunità e il suo sogno era quello di creare una fondazione composta da classi sociali disparate, enti pubblici, università, così da eliminare ogni differenza economica, ideologica e politica.

Oggi il problema principale del welfare è l’invecchiamento inesorabile della popolazione. In quest’ottica aumenta la richiesta di assistenza da parte degli anziani da un lato, mentre diminuiscono le risorse, umane in primis, per contribuire alla spesa sociale dall’altro. E’ proprio in questo contesto che prende piede una proposta di Shared Social Responsability, con in fine di unire e coordinare diversi attori: Pubblica Amministrazione, organizzazioni non profit, imprese sociali, organizzazioni for profit, volontariato, imprese. In questo senso l’Italia ebbe un primato di best practice, grazie alla Lee istitutiva delle cooperative sociali. Oggi si è un po’ perso l’entusiasmo a causa del pesante scenario fiscale al quale sono sottoposte questo tipo di imprese non profit.

Raccolta fondi oggi

Ecco che in uno scenario simile la nostra popolazione da il meglio, cercando e proponendo nuovi strumenti finanziari per sopperire alla carenza di intervento da parte dello Stato e per smuovere gli animi degli addetti ai lavori nella ricerca di soluzioni alternative.

Il non profit oggi può contare su molteplici tipologie di fundrasing, che spaziano dai bandi nazionali a quelli europei, dalle donazioni private ai social bond. Un ampio scenario al quale attingere, scegliendo di volta in volta la soluzione più adatta a sostenere il progetto.

Di ultima generazione è il crowdfunding, strumento innovativo per le ONP di raccolta fondi che permette di creare un maggior coinvolgimento dei propri stakeholders.

Il crowdfunding ha radici ben radicate nel tempo, dove crowd sta per folla e funding sta per finanziamento. Oggi è stato reinterpretato come raccolta fondi dell’era digitale. La sua rapida diffusione odierna è dovuta, soprattutto, all’espansione del fenomeno dei social media, utilizzati appunto per la raccolta di capitali. In altre parole le piattaforme digitali sono uno spazio di condivisione, nel quale vengono scambiate idee e progetti con capitali da parte di un gruppo di persone accomunati da valori simili. L’aspetto positivo dei social media è proprio la capacità di coinvolgere il maggior numero possibile di persone e sostenitori, in grado di raggiungere ogni luogo: elemento fondamentale per la buona riuscita di un progetto.

Oltre al crowdfunding esistono altri strumenti finanziari, molto simili a quelli utilizzabili da persone fisiche.

Tra questi i social bond, obbligazioni tradizionali che vanno a sostenere economicamente iniziative non profit. Il meccanismo è molto simile a quelli dei bond tradizionali, ossia hanno un limite prestabilito per il rimborso, prevedono un pagamento periodico degli interessi, possono avere tasso fisso o variabile. Il concetto che sta alla base è mutuato dal social impact bond anglosassone, dove la matrice è però un ente pubblico. Per noi, con una impostazione banco-centrica, l’ente di riferimento resta la banca. Oggi la potenzialità dei social bond non è ancora stata misurata.

Accanto a questi i mini-bond, ovvero obbligazioni emesse da un’impresa non quotata con l’obiettivo di raccogliere nuove risorse economiche grazie ad una diversificazione delle fonti di finanziamento, diminuendo la relativa dipendenza dagli istituti di credito. Si tratta, in altre parole, di uno strumento complementare al finanziamento bancario tradizionale, al quale molte cooperative sociali sono interessate, soprattutto quelle legate al settore agroalimentare.

Restano validi i tradizionali bandi, nazionali ed europei, ai quali partecipare con le idee progettuali. In pratica sono questi gli strumenti maggiormente utilizzati dalle ONP, che predispongono un ufficio apposito per la ricerca bandi. Sono fondamentalmente le fondazioni bancarie ad offrire il maggior numero di bandi ai quali partecipare, una su tutti è la Fondazione Cariplo, che da anni si prodiga affinché il mondo del non profit possa avere gli strumenti necessari per intervenire in maniera profonda sui bisogni della collettività. Diversi gli ambiti di intervento, dai servizi ala persona alla cultura. Un ampio scenario nel quale intervenire con idee progettuali vincenti e, soprattutto, un network sostanzioso.

Accanto ai bandi nazionali vi sono i bandi europei, ai quali è complesso partecipare per i numerosi requisiti richiesti. Tra questi vi è la presenza di un network internazionale consistente. Possiamo dire che è difficile ottenere finanziamenti europei, ma non impossibile. Se avete un’idea degna di attenzione, vincente e siete attorniati da un network di persone e realtà con le quali condividete i valori e vision, andate a prendervi il vostro posto al sole in Europa e date valore alle vostre idee.

Gli strumenti finanziari sono diversi, la raccolta fondi ha molteplici possibilità di intervento. Non vi resta che provare e riprovare, per fare del bene attraverso il non profit, mettendo sempre il bene comune al centro delle vostre idee.

 

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UNA MANO ALLA VITA

UNA MANO ALLA VITA

 

UNA MANO ALLA VITA SABATO 26 NOVEMBRE AUDITORIUM CARIPLO DI MILANO

Concerto a favore di UNA MANO ALLA VITA ONLUS

Sul palco per il decimo anno i Gospel Times

Special guest: Rejoice Gospel Choir e Enrico Intra

UNA MANO ALLA VITA

Una Mano Alla Vita: PHI Foundation presenta Una Mano alla Vita Onlus che sarà lieta di invitarvi al concerto che si terrà Sabato 26 Novembre alle ore 20:30 presso l’Auditorium Cariplo di Milano (Largo Gustav Mahler) per festeggiare il  trentesimo  anno  della propria costituzione.  L’evento è a sostegno dei progetti dell’Associazione che fornisce assistenza gratuita domiciliare ed in hospice a malati terminali. Nel corso della serata, dedicata alla musica blues, jazz e gospel, si esibiranno il gruppo Gospel Times, il Rejoice Gospel Choir diretti da Gianluca Sambataro e con la partecipazione straordinaria di Enrico Intra.

26 Novembre 1986 – 26 Novembre 2016. Trent’anni di attività e progetti di Una Mano alla Vita Onlus. Un percorso non sempre facile, ma contrassegnato dal raggiungimento di  traguardi importanti. Lo spettacolo proposto è “più di un concerto”, porterà agli ascoltatori una vera e propria carica di energia e di emozioni per festeggiare una duplice ricorrenza: il trentesimo anno di attività dell’Associazione e la decima edizione del concerto che i  Gospel Times hanno dedicato a Una Mano alla Vita. Ne risulterà un evento che verrà ricordato, oltre che per l’interessante omaggio offerto agli spettatori, anche e particolarmente per la vivacità dell’evento che saprà divertire, coinvolgere ed entusiasmare tutto il pubblico presente.

UNA MANO ALLA VITA Onlus, associazione senza fini di lucro, nasce nel 1986 con l’obiettivo di sviluppare e sostenere iniziative sanitarie, assistenziali e sociali per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti in fase  irreversibile e per il supporto alle loro famiglie. L’associazione è riconosciuta giuridicamente dalla Regione Lombardia, è iscritta nel Registro delle Onlus ed è Socio fondatore della Federazione Cure Palliative. Da trent’anni propri medici, psicologi ed infermieri che vengono inseriti in strutture sanitarie pubbliche a titolo completamente gratuito, curano e assistono a domicilio e in hospice i malati terminali con l’utilizzo delle cure palliative.  Maggiori informazioni sul sito www.unamanoallavita.it 

UNA MANO ALLA VITA

Il gruppo dei  GOSPEL TIMES nasce nel 2005 su iniziativa della cantante newyorkese Joyce E. Yuille unitamente a musicisti di alto livello come Julia St. Louis, Kenneth Bailey, Will Weldon Roberson. Artisti dalle personalità e caratteristiche diverse ma tutti accomunati dalla volontà di trasmettere, attraverso un vasto repertorio di traditional e spiritual,  il vero “sound gospel”. In questo concerto al gruppo originario si aggiungeranno il ballerino e coreografo Wendell Simpkins,  Josie St.Aimee e Scheol Dilu Miller. Il gruppo dei Gospel Times sarà accompagnato dai musicisti Stefano Calzolari al piano, Michele Bonivento all’organo, Franco Penatti alla batteria, Sandro De Bellis alle percussioni e Emilio Foglio alla chitarra.

Il REJOICE GOSPEL CHOIR nasce nel 2001 grazie all’iniziativa di Paola Gestori. Rejoice significa: “ Gioisci! Esulta! Fai festa! ” e questo è lo spirito che anima il coro, che mira a trasmettere a chi l’ascolta la stessa carica di gioia e di energia di chi canta. Il RGC è diretto e preparato vocalmente da Gianluca Sambataro, pianista jazz e gospel, che dal 2003 ne segue il progetto artistico e ne arrangia il repertorio dando quell’impronta di originalità che lo caratterizza.

ENRICO INTRA pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, ma anche organizzatore e ideatore di eventi e situazioni che hanno inciso nel tessuto socioculturale italiano. Si è affermato giovanissimo negli anni ’50 ed è stato tra i primi musicisti italiani ad elaborare un concetto “europeo” di jazz.

Grazie di cuore a voi tutti per il sostegno che ci avete dato in passato e che vorrete darci in futuro: vogliamo potervi raccontare i nostri prossimi trent’anni.

I biglietti per la serata sono acquistabili al prezzo di 31,50/21 euro platea e 26,25/15,75 euro balconata e galleria presso l’Auditorium Cariplo di Milano, sul sito www.vivaticket.it o direttamente presso Una Mano alla Vita Onlus in Via G. Govone 56 a Milano Tel. 0233101271-3476028473, email: umav@unamanoallavita.it – eventi@unamanoallavita.it e sul sito www.unamanoallavita.it

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America: Il mito Cowboy vince lotta per i diritti del mondo

America: Il mito Cowboy vince lotta per i diritti del mondo

Il mito in America del Cowboy bianco vince sulla lotta per i diritti del mondo no profit

America

In un paese come l’ America, dove le donne hanno impiegato un secolo per conquistare quei privilegi e diritti di cui da sempre godevano i maschi bianchi, l’elezione di Donald J. Trump rappresenta davvero una sconfitta.

Il presidente neo-eletto degli Stati Uniti ha palesato in campagna elettorale una visione misogina del mondo. Per questo associazioni no profit che si battono per l’empowerment femminile come il Global Fund for Women esprimono il timore che il nuovo Presidente riporti indietro i progressi ottenuti nel campo della parità di genere.

Ma a venir minacciati non sono solo i diritti delle donne, anche quelli dei migranti, dei rifugiati e dei musulmani che vivono negli Stati Uniti.

Con l’elezione di Donald J. Trump le divisioni aumenterebbero, con gravi rischi per tutti.

America

Ma il pericolo più grande per l’ America è che frange estremiste legate ai movimenti di supremazia razziale possano sentirsi autorizzate a colpire le minoranze che vivono nel paese.

Linda Sarsour, attivista di origine palestinese ed Executive Director dell’Arab American Association esprime estrema preoccupazione per le politiche future nei confronti dei migranti musulmani e dei figli dei migranti. Il giorno dopo le elezioni i suoi figli non sono voluti andare a scuola per paura di possibili aggressioni.

Durante la corsa alla Casa Bianca, uno degli slogan di Donald J. Trump è stata la proposta di chiudere gli ingressi di musulmani negli Usa per ostacolare il rafforzamento dell’Isis. Ora le comunità arabe sono confuse e temono schedature di massa. La paura e la richiesta di sicurezza, saranno temi centrali nei dibattiti dei mesi a venire.

America

Preoccupate sono anche le Organizzazioni no profit che tutelano i diritti delle comunità messicane. Come Border Angels (Ángeles de la Frontera), che offre assistenza legale ai Messicani che attualmente vivono negli Stati Uniti e allestisce dei centri di soccorso lungo il confine tra California e Messico per ridurre la mortalità lungo le rotte migratorie tra i due paesi.

Una buona fetta del mondo americano del no profit teme di essere lasciato fuori dal programma politico del neo presidente e di dover dunque venire in soccorso da solo ai bisogni delle persone più svantaggiate nei campi dell’istruzione, della salute, della cultura e dei diritti. Si chiede altresì se dovrà fronteggiare una diminuzione della raccolta fondi di fine anno perché quando le persone si sentono insicure e sfiduciate nel futuro, sono meno disposte ad aiutare gli altri.

A questo punto non ci rimane che sperare che gli slogan politici di Donald J. Trump in fase pre-elettorale nei confronti delle donne e delle minoranze etniche non vengano portate negli uffici della Presidenza. E che la retorica venga messa da parte per lasciare il posto ad azioni concrete di promozione della dignità delle donne, delle minoranze etniche e degli obiettivi sociali perseguiti da tutte le associazioni no profit. Non solo negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo.

Una domanda però rimane aperta: l’ America tornerà ad essere grande come ha promesso Donald J. Trump? O, al contrario, rischia di diventare più piccola?

 

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Sostegno deboli e bisognosi

Sostegno deboli e bisognosi

Sostegno deboli e bisognosi

 

Sostegno deboli e bisognosi – 13 ottobre  – Giorgio D’Ambrosio e la sua compagna hanno bussato alla porta della PHI Foundation rivolgendosi a Sebastiano De Falco hanno chiesto aiuto e sostegno per la loro particolare situazione.

Sostegno deboli e bisognosi. Riportiamo qui di seguito il testo integrale della mail inviata da Giorgio D’Ambrosio a Sebastiano De Falco invitando tutti i lettori a prendere contatto con Giorgio tramite il social network Facebook:

Testo della mail inviata da Giorgio D’ambrosio a Sebastiano De Falco:

“Siamo una coppia sposata da 17 anni e siamo tutti e due invalidi civili al 100%; la mia invalidità è dovuta alla polio mentre mia moglie soffre di schizofrenia acuta. Non abbiamo una nostra abitazione ma siamo ospiti del comune presso una baracca (casetta asismica) le nostre giornate le trascorriamo dentro casa dato la malattia di mia moglie alla vita giornaliera debbo pensare io, dal bucato al cucinare, dalla spesa quotidiana al riassetto della casa (per quanto possibile) in merito ai parenti sia da parte mia che da parte sua siamo stati allontanati per colpa dei nostri handicap, è mio dovere dire anche che non siamo seguiti neanche dai servizi sociali voglio lanciare questa raccolta fondi per l’acquisto di un pedicab elettrico in modo da poter stimolare mia moglie ad uscire di casa, accompagnarla presso qualche centro di aggregazione od altro che possa servirle come stimolo per una vita dignitosa.”

 

Sostegno deboli e bisognosi

Sosteniamo i meno fortunati aiutiamoli ad avere una vita dignitosa degna di essere vissuta.

 

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Aiutare ci farà sentire meglio

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A Natale Regala un Sorriso

A Natale Regala un Sorriso

Per Natale regala un sorriso: Fondazione Floriani e il suo metodo di cura per i malati inguaribili

 

A Natale Regala un Sorriso: Quante volte ci è capitato di usare con tono stizzito il termine “palliativo”? La Fondazione Floriani supera tale associazione mentale per scavare a fondo nell’etimologia di questa parola e ci racconta come qualcosa di palliativo sia fondamentale in molti casi della vita soprattutto se a ricevere quel qualcosa sono malati inguaribili.

A Natale Regala un Sorriso

Si chiamano Cure Palliative quelle cure che la Fondazione Floriani, associazione senza scopo di lucro, ha l’obbiettivo di diffondere e applicare per curare ogni aspetto della sofferenza dei malati terminali: fisico, psicologico, spirituale e sociale.

Riconosciute dall’ OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità grazie alla Legge n’38 del 2010, queste cure vengono continuamente aggiornate tramite la ricerca scientifica e lo studio grazie al sostegno di donatori e volontari della Fondazione Floriani che si occupano dell’attività di fundraising a 360 gradi: dalla piccola donazione di un pensionato ad  investimenti più importanti che prevedono l’utilizzo di fondi per l’istituzione di Corsi di Medicina Palliativa presso le università italiane.

Nata nel 1977 per volere di Virgilio e Loredana Floriani, entrambi scomparsi, Fondazione Floriani continua negli anni a far conoscere l’importanza di queste cure attraverso iniziative mirate all’attività di raccolta fondi come FONDACO che, per festeggiare la 20^ edizione, anche quest’anno apre le porte dello Studio Zeta di Milano (qui le indicazioni stradali per raggiungere le bancarelle) dalle h.11 del 26 novembre con un delizioso brunch e si chiude con un aperitivo il 29 dello stesso mese.

Solita location e storiche bancarelle in questa iniziativa di fundraising di Fondazione Floriani quindi, ma non solo: particolarissimi oggetti home made attendono i milanesi a caccia dei regali di Natale quest’anno a FONDACO… e chissà mai che, tra un pensierino alla mamma, uno alla moglie o uno al fidanzato, a qualcuno di noi, prima di tornarsene a casa e lasciare la Mostra Mercato di questa ONLUS, venga il desiderio di lasciare a chi è più sfortunato di noi una donazione che gli possa regalare una delle cure più efficaci che ci sia: un sorriso.

 

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Google Grants: Come Funziona?

Google Grants: Come Funziona?

Google per il no profit: come funziona Google Grants

 

Google Grants: Sono diverse decine di migliaia le associazioni no profit in Italia, sintomo di un settore in continua evoluzione. Anche per loro il web è diventato strumento essenziale di visibilità e relazione con volontari e donatori.

Google Grants: Come Funziona?

Google non si è fatto sfuggire l’occasione e, da un paio di anni a questa parte, ha gradualmente introdotto servizi per il no profit.

Google per il no profit mette a disposizione delle organizzazioni onlus diversi tools:

  1. Youtube for good permette di accedere a funzioni avanzate come il live streaming e il donate button
  2. Google apps per il no profit elimina i costi dell’IT e favorisce una collaborazione più efficace del personale
  3. Ad Grants è la versione no profit di

Come funziona google per il no profit (Ad Grants)?

Semplice ed efficace, google Ad Grants consente sia ai principianti, sia ai professionisti di lanciare più facilmente campagne di advertising grazie a soluzioni ideate esclusivamente per le organizzazioni no profit di ogni tipo e dimensione.

I benefici dei servizi che google mette in campo per le no profit sono:

  1. Il costo per clic (CPC) massimo è pari a $ 2,00 USD.
  2. Puoi usufruire di pubblicità AdWords gratuita per un valore di $ 10.000 USD (fino a $ 40.000 USD per i partecipanti del programma Grantspro) al mese.

Google Grants

Ora, Come posso rendere più visibile la mia associazione no profit?

Molte organizzazioni si sono già messe all’opera. Ecco alcune funzioni e consigli che possono aiutarti a rendere più visibile la tua onp grazie a Google per il no profit:

Raggiungi un pubblico più vasto

Google Grants ti permette di impostare campagne Adwords gratuite per un valore di $ 10.000 USD al mese. La piattaforma messa in campo da google mostrerà i tuoi annunci di ricerca alle persone in cerca di organizzazioni no profit.

Attraverso questo servizio si ha la possibilità di intercettare la domanda latente, ovvero raggiungere persone che ignorano l’esistenza della tua associazione.

Scrivere annunci performanti non è facile, per cui eccoti un breve articolo che spiega come cavarsela negli oscuri meandri di google Adwords in poco tempo.

Incrementa le donazioni

Google Ad Grants rende più semplice agli utenti fare donazioni per la tua causa. Se è più facile donare, gli utenti saranno più propensi a farlo.

donazioni

Informazioni più dettagliate

Dopo aver pubblicato gli annunci, attraverso google analytics e il monitoraggio delle conversazioni puoi entrare in possesso di informazioni utili che ti aiuteranno a performare meglio il tuo annuncio.

Mi raccomando, ricorda, la strategia dell’associazione dovrà essere intelligentemente integrata con tutti i canali web. Una campagna di raccolta fondi di successo sfrutta tutti gli elementi che la rete mette a disposizione. E’ impensabile riservare a google o ad un altro canale una strategia separata da quella che è l’attività dell’ong. 

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Volterra il Crowdfunding per salvare l'anfiteatro romano

Volterra: Crowdfunding per salvare Anfiteatro romano

A Volterra il Crowdfunding per salvare l’anfiteatro romano

Volterra

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A Volterra il Crowdfunding per salvare l’anfiteatro romano

 

Volterra il Crowdfunding per salvare l’anfiteatro romano

Volterra, nasce la piattaforma di crowdfunding per tutelare e valorizzare lo scavo dell’anfiteatro romano rinvenuto lo scorso luglio durante la bonifica di corsi d’acqua secondari. Al via la campagna di Fundraising “emozionale”.

A Volterra il Crowdfunding per salvare l’anfiteatro romano

La giunta comunale ha deciso: “di mettere in campo – si legge nella delibera – ipotesi e strategie volte a riportare alla luce l’importante ritrovamento archeologico, mediante un progetto di comunicazione cross mediale volto a comunicare il ritrovamento del sito archeologico e la sua evoluzione; creare una community intorno ai temi del ritrovamento e attivare l’attenzione della collettività, di investitori e finanziatori; attivare una campagna di fundraising “emozionale” volta a raccogliere favori e contributi da parte della società civile a livello internazionale, al fine di avviare un processo di raccolta fondi in considerazione degli sviluppi e delle dinamiche dal punto di vista culturale e turistico che potrebbero aprirsi.”

A Volterra il Crowdfunding per salvare l’anfiteatro romano

In accordo con la Sovrintendenza e assieme agli assessorati della Cultura e dell’innovazione tecnologica, verrà lanciata quindi una piattaforma di crowdfunding in grado di recuperare le risorse necessarie per poter riportare alla luce una parte importante di quella che è stata definita una tra le cinque scoperte potenzialmente più interessanti al mondo per l’anno 2016.

A Volterra il Crowdfunding per salvare l’anfiteatro romano

 

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La Stanza dei Compiti!

La Stanza dei Compiti!

La Stanza dei Compiti!

 

Progetto Arca partecipa alla competizione online lanciata da Aviva Community Fund con un progetto dedicato ai suoi piccoli ospiti e alla loro educazione. Si chiama “La Stanza dei Compiti” e potremo votarlo dal 18 febbraio all’8 marzo.
I progetti vincitori saranno co-finanziati con donazioni fino a 10.000 euro.

“La Stanza dei Compiti” vuole essere uno spazio in cui sviluppare un programma educativo e di sostegno allo studio per i bambini del Centro di Accoglienza milanese per Famiglie in Emergenza di Progetto Arca.

Il Centro è provvisto di stanze con bagni e di zone pranzo comuni, ma non dispone ancora di un luogo adatto ad accogliere bambini, che provengono da condizioni di emarginazione e di povertà grave, e che hanno vissuto il trauma di aver perso la propria casa, perciò bisognosi di un’attenzione speciale.
“La Stanza dei Compiti” nasce per colmare questa necessità, e offrire ai nostri giovani ospiti un ambiente sereno e stimolante dove concentrarsi nello studio, seguire corsi di recupero e preparare le lezioni del giorno dopo. Un posto in cui possano studiare e scoprire il piacere dello studio, seguiti da educatori che lavorino anche con le famiglie, spesso non scolarizzate e poco consapevoli del valore della scuola per il futuro dei propri figli.

Il contributo di Aviva Community Fund è importante perché ci permetterà di acquistare tutta una serie di materiali utili per allestire una vera stanza dei compiti con lavagna interattiva, arredi a misura di bambino e cancelleria per la scuola. Grazie al finanziamento, potremo anche organizzare un anno di laboratorio di Arte Terapia.

Ora, per realizzare tutto questo, abbiamo bisogno di quanti più voti possibili!
Registrati sul sito Aviva Community Fund e vota subito la “Stanza dei Compiti”.

Per maggiori informazioni clicca qui.

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Scuola SmArt: School Raising Crowdfunding

Scuola SmArt: School Raising Crowdfunding

Il crowdfunding per una scuola SmArt

Mancano poco più di dieci giorni alla chiusura della campagna di crowdfunding più ambiziosa nella storia della piattaforma School Raising: 15000 € l’obiettivo della raccolta.

 

Scuola SmArt: School Raising Crowdfunding

Di cosa si tratta

Il progetto si chiama “Be smArt per creare un Lab” e vuole creare un laboratorio innovativo digitale per la scuola che lo ospiterà: l’Istituto Malignani di Udine.

E’ un grande progetto ed è difficile racchiuderlo e descriverlo in poche righe.

Il progetto innoverà un’aula già esistente dell’istituto, trasformandola strutturalmente e dotandola di strumenti tecnologici che favoriscano creazione, partecipazione e nuovi metodi didattici e verrà aperto alla comunità e in orario extrascolastico.

Connessione, collaborazione e co-progettazione sono motore, conseguenza e obiettivo del laboratorio SmArt.

I soggetti coinvolti sono molti: docenti e studenti sono i protagonisti, accompagnati per la progettazione dall’associazione Animaimpresa e supportati da diverse imprese del territorio. L’interesse per lo SmArt Lab è arrivato anche da parte di una dottoranda del Politecnico di Milano.

Scuola SmArt: School Raising Crowdfunding

La campagna di crowdfunding

E’ forte lo spirito di innovazione sociale che viene comunicato non soltanto dal progetto stesso ma anche dalla scelta di lanciare una campagna di crowdfunding per finanziarne, in parte, le spese.

I docenti e gli studenti della scuola sono stati i protagonisti. Hanno seguito e studiato i dettagli della campagna, hanno scelto i rewards, hanno creato il video e organizzato numerose iniziative per coinvolgere la comunità.

Anche la rilevanza mediatica è stata notevole, portando i ragazzi in onda anche su Striscia La Notizia con Cristina Gabetti che ci ha ricordato che: “Persone motivate, aperte al dialogo e alle nuove tecnologie possono realizzare i loro sogni in tutti gli ambiti. Osate.”

 

I ragazzi del Malignani di Udine ci stanno ancora credendo e hanno sicuramente imparato tanto. La loro campagna di crowdfunding resterà attiva fino, bastano anche soltanto 5 € per contribuire al loro sogno e le ricompense per le donazioni più consistenti sono particolari.

Loro hanno osato. Sono soltanto alcuni tra i numerosi progetti lanciati su School Raising, la prima piattaforma di crowdfunding per la scuola.

Chi ha il coraggio di farsi ispirare dal loro esempio, crederci e mettercela tutta?

 

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DONODAY è partito: Italia che Dona

DONODAY è partito: Italia che Dona

DONODAY è partito: Italia che Dona

 

Con la legge n. 110 del 14 luglio 2015, Il Parlamento ha istituito di celebrare il 4 ottobre il DONODAY, ovvero, la giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra culture e religioni diverse, con l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza e solidarietà da parte dei cittadini sul mondo del volontariato e delle sue varie forme di supporto a cui ciascuno di noi, anche nel proprio piccolo, può contribuire a sostenere.

DONODAY è partito: Italia che Dona. I protagonisti del DONODAY saranno gli studenti delle scuole medie di primo e secondo grado, invitati a partecipare all’iniziativa in programma quest’anno attraverso la realizzazione di un video contest “Donare, molto più di un semplice dare”.

Cliccando sul seguente potrete vedere i video caricati dagli studenti sino ad oggi e votare il vostro preferito.

Proprio il 4 ottobre si terrà a Roma la premiazione dei primi 3 video, realizzati dagli studenti delle scuole che hanno aderito alla campagna social su invito del MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca).

Oltre alle scuole possono aderire anche i comuni; per partecipare dovranno organizzare eventi di raccolta fondi o di sensibilizzazione con il contest “UN DONO IN COMUNE”, coinvolgendo le associazioni di volontariato del proprio territorio. Si possono consultare i regolamenti per l’iscrizione da parte delle scuole o dei comuni.

DONODAY è partito: Italia che Dona. L’iniziativa DONODAY è nata dall’ Istituto Italiano della Donazione per valorizzare il GIORNO DEL DONO e sensibilizzare la cultura del donare.

Tutte le organizzazioni che parteciperanno alla giornata del DONODAY verranno inserite sulla piattaforma online dell’Istituto della Donazione e segnalata la presenza sulla cartina dell’Italia con i seguenti colori:

ROSA: Comuni che hanno aderito al Giorno del Dono
AZZURRO: Scuole che hanno partecipato al video contest “Donare, molto più di un semplice dare”
GIALLO: Iniziative delle Associazioni che partecipano al 1° Giro dell’Italia che dona.

DONODAY è per tutti, chiunque voglia partecipare e contribuire a divulgare le informazione sul GIORNO DEL DONO può farlo richiedendo i braccialetti dell’iniziativa e pubblicando una foto sui vari social.
Potete trovare tutte le informazioni al seguente

 

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Sebastiano de Falco: primo maggio con Marina

Sebastiano de Falco: primo maggio con Marina

Sebastiano de Falco: primo maggio con Marina

 

Sebastiano de Falco: Primo Maggio con Marina & Sebastiano

Sebastiano de Falco: Un anno è trascorso da quando Marina Galatioto è stata ospite a Lugano (CH) presso gli uffici dell’organizzazione non profit PHI Foundation incontrando il leader Sebastiano de Falco, cogliendo immediatamente l’opportunità di affrontare il tema della mission perseguita e cioè il sostegno alle altre organizzazioni non profit e principalmente in tre punti:

 

  1. Sostegno nella digitalizzazione delle ONP;
  2. Dare la massima visibilità online – offline;
  3. Supporto nella raccolta fondi.

 

Il risultato dell’incontro è stato documentato dettagliatamente da Marina nell’articolo pubblicato su Linkedin che riportiamo di seguito quattro articoli di riferimento a Business Check Up il nuovo strumento di Due Diligence che possiamo affermare molto intelligente e immediato Business Check-Up, la soluzione ai nuovi modelli finanziari per un’idonea documentazione, lo Strumento Finanziario di esamina e valutazione Capitale Operativo e risoluzioni eventuali punti critici emersi dall’analisi bilanci e riscontro degli Adeguati Assetti, Portafoglio Crediti e flussi Capitale Circolante, rileva Rating Finanziario e Rating ESG, Pre-Money Valuation, Business Plan, con il fine di realizzare una Presentazione conforme alle richieste di Banche, Finanziarie, Assicurazioni, Investitori.

https://it.linkedin.com/pulse/business-check-up-best-pratice-il-business-check-up-wdvdf?trk=organization_guest_main-feed-card_feed-article-content#:~:text=Business%20Check%20Up%2C%20consente%20di,su%20tutti%20i%20comparti%20aziendali.

https://it.linkedin.com/pulse/business-check-up-violazione-dellobbligo-di-predisporre-wanaf?trk=article-ssr-frontend-pulse_more-articles_related-content-card

https://it.linkedin.com/pulse/business-check-up-per-verificare-stato-di-salute-apabf?trk=article-ssr-frontend-pulse_more-articles_related-content-card

https://it.linkedin.com/pulse/innovativa-due-diligence-il-business-check-up-tejzf?trk=article-ssr-frontend-pulse_more-articles_related-content-card

 

 

Dove sono evidenzianti gli argomenti salienti dell’attività della PHI Foundation indirizzata al sostegno del terzo settore orientato al non profit.

 

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La Social Innovation (Innovazione Sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali della comunità mediante la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Live-streaming: uno strumento che non può mancare nella social media strategy di una No Profit

Live-streaming: social media strategy

Live-streaming: uno strumento che non può mancare nella social media strategy di una No Profit

 

Live-streaming: Cos’è il live-streaming?

Live-streaming: Per una No Profit la classica lettera di direct marketing non è sufficiente per mantenere l’engagement del target di riferimento e sempre più è divenuta fondamentale l’integrazione di strumenti di promozione sia offline che online. La multicanalità, di conseguenza, prevede la prassi di comunicare in modo diversificato a seconda del canale scelto allo scopo di catturare l’attenzione al momento giusto e con il messaggio giusto.

Ad esempio, uno degli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma Facebook per consentire un’interazione più coinvolgente, è il servizio Live-streaming. Questo può fare la differenza per trasformare la relazione con i propri utenti in una esperienza unica. Per varie ragioni:

1)      il Live-streaming ha un’immediatezza che i video registrati non hanno. Pensiamo alla potenza evocativa che potrebbe avere una ripresa live di un medico di Emergency mentre sta operando in sala o un video di Action Aid che riprende in diretta la somministrazione a un bimbo malnutrito di cibo altamente proteico, oppure alla capacità di coinvolgimento emotivo che susciterebbe una intervista live rilasciata ad Amnesty International da un condannato alla pena di morte;

2)      gli utenti possono interagire istantaneamente con la diretta e commentare quello che stanno vedendo. L’interazione live dà la possibilità alla tua campagna di sensibilizzazione o di raccolta fondi, di ricevere feedback immediati, capire quali sono le eventuali criticità e quindi le aree di miglioramento;

3)      il Live-streaming permette di aumentare la audience a ogni sessione. Attraverso l’email marketing puoi raggiungere gli utenti che sono già nella tua lista o, se anche acquisti “contatti freddi”, non è detto che questi siano veramente interessati alla tua attività. Mentre il Live-streaming può aprirti a segmenti nuovi e interessati, a cui prima non avevi pensato. Eventi, dibattiti o campagne: qualsiasi momento può essere trasformato dalla tua No Profit in un’occasione per intrattenere dal vivo più users.

4)       il Live-streaming trasforma il tuo content in “dialogante” e “vivente”. Immaginate una campagna per il 5×1000 come ne potrebbe essere avvantaggiata. L’utente sarà più favorevole a firmare nella dichiarazione dei redditi a favore della tua associazione No Profit dopo che lo hai fatto entrare nella “umanità” del brand avvicinandolo ai tuoi valori e alla tua missione con un linguaggio comune e accessibile a tutti.

Infine c’è una novità: Facebook ha annunciato l’aggiornamento dell’algoritmo che porterà alla riorganizzazione della classificazione dei video sulla bacheca degli utenti privilegiando quelli di maggiore durata, a differenza di quanto avveniva prima.

Allora che aspetti? Trasmettere in diretta da Facebook è molto semplice: basta un clic sull’icona Live.

Il tuo pubblico sarà più gratificato nel seguire in diretta le attività della tua No Profit perché gli starai dando un pezzettino di te, della tua vita di tutti i giorni.

La vita è possibilità, è valorizzare le esperienze di ciascuno e interrogarsi sugli eventi che accadono, il live-streaming può facilitare proprio questo percorso.

PHI Foundation è un’associazione che si occupa di sostenere ed aiutare tutti gli operatori che si muovono nell’ambito del Terzo Settore, attraverso l’informazione e la promozione di raccolte fondi.

Se vuoi aiutarci in questo compito, sostienici attraverso un contributo cliccando su questo link.

 

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Amici di Joaquim Gomes

Amici di Joaquim Gomes

Amici di Joaquim Gomes

Gomes: L’articolo di oggi parla di un gruppo di solidarietà internazionale gli “Amici di Joaquim Gomes” e dei suoi progetti di donazioni e adozioni.

Gomes: Adottare un progetto di solidarietà internazionale in Brasile: una scelta importante se credi che la beneficenza possa portare allo sviluppo a lungo termine di singoli bambini e di intere comunità di persone.

Siamo una Associazione piccola, ma vorremmo il tuo aiuto per fare qualcosa di grande: migliorare le condizioni di vita di bambini e famiglie in gravissima crisi e dare una mano a risolvere in modo duraturo problemi come la fame, lo sfruttamento della prostituzione e la mancanza di istruzione.

Il Brasile è un Paese teoricamente in via di sviluppo, ma con aree molto povere in cui le condizioni sono drammatiche.
Come ci ha spiegato il delegato di Terra Madre, Elinho, in un articolo, alcune parti del Brasile ed in particolare il Nordest non sono toccate dal benessere economico che cresce nel Sud, ma anzi ne sono state svantaggiate.

Le condizioni di vita non sono migliorate ma peggiorate a causa dello sfruttamento del lavoro, a gestito iun regime di vera e propria schiavitù e della droga, una piaga sociale sempre più diffusa e difficile da debellare.
L’inflazione ha peggiorato la situazione di tutti, tanto che i soldi raccolti fino agli anni passati dalla nostra Associazione ora non bastano più per sostenere tutte le nostre attività. Anche per questo il tuo aiuto ci occorre più che mai.

Puoi darci una mano da subito con una donazione una tantum effettuata con bonifico al conto corrente ONLUS Amici di Joaquim Gomes

Prima che tu effettui la donazione, ci piacerebbe che conoscessi i nostri progetti.

Se vuoi, scrivici a info@amicojg.it ti ricontatteremo via mail o se preferisci via telefono e ti parleremo dei progetti, aiutandoti a capire come funzionano e quale scegliere per la donazione, oltre a darti garanzie su come verranno utilizzati i tuoi soldi.

I nostri referenti sono alcune missioni in Brasile, ed i nostri volontari visitano periodicamente il territorio che aiutiamo: questo ci garantisce che tutto l’ammontare che viene donato ai nostri progetti sia effettivamente speso per chi è in difficoltà. Questo per noi è molto importante e crediamo lo sia anche per te.

 

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La Terapia del Sorriso: Perché Ridere fa Bene alla Salute

Terapia del Sorriso: Ridere fa Bene alla Salute

La Terapia del Sorriso: perché Ridere fa Bene alla Salute

 

Da qualche tempo si sente sempre più spesso parlare di quella che viene definita la terapia del sorriso.

Studi scientifici, tra cui un’originale ricerca presentata a Orlando, in Florida, all’American College of Cardiology, mostrano la stretta correlazione tra riso e buon umore e la capacità dell’organismo di mantenere o recuperare una buona salute rispetto a diverse patologie.

Ridere fa buon sangue non sarebbe dunque soltanto un vecchio proverbio legato all’immaginario e alla saggezza popolare.

Vediamo quali sono i benefici di una sana risata e di una buona terapia del sorriso.

Cinque motivi seri per farsi una bella risata

  • Ridere favorisce la respirazione e la circolazione sanguigna
  • Ridere ha una funzione depurativa dell’organismo, grazie al rilascio di anidride carbonica
  • Ridere abbassa i livelli di colesterolo nel sangue
  • Ridere combatte la stitichezza attraverso la movimentazione dell’apparato intestinale
  • Ridere riduce lo stress e favorisce un profondo rilassamento muscolare

Terapia del Sorriso: Le origini

Pionieri della terapia del sorriso sono gli americani Micheal Christensen e Paul Binder. Nel 1986 il primo, clown professionista, fonda infatti insieme all’amico e collega “The Clown Care Unit“, la prima unità speciale di clown dottori che ha l’intento di portare sorrisi e sollievo all’interno degli ospedali psichiatrici.

A rendere la terapia universalmente nota al grande pubblico è, alla fine degli anni ’90, il film “Patch Adams”, diretto da Tom Shadyac e magistralmente interpretato da Robin Williams.

L’attore veste i panni di Hunter Doherty “Patch” Adams, il medico statunitense che nel 1971 fonda il Gesundheit Institute, dimostrando come la clownterapia sia in grado di provocare una migliore e più reattiva risposta immunitaria nell’organismo.

Terapia del Sorriso: Soccorso Clown Onlus

Numerosissime anche in Italia le associazioni che fanno della terapia del sorriso la propria missione, portando gioco e divertimento non solo negli ospedali, ma anche in istituzioni come scuole e carceri.

Tra queste, Soccorso Clown Onlus, membro fondatore di Efhco (European Federation of Healthcare organizations).

Attiva da più di vent’anni, l’associazione visita ogni anno più di 40.000 bambini insieme alle loro famiglie e più di 1.000 anziani su tutto il territorio italiano ed europeo.

I soccorso-clown sono veri e propri professionisti dell’Arte del Teatro e del Circo, che affiancano medici e infermieri con l’intento di animare e trasformare la quotidianità ospedaliera, coniugando un approccio clinico e uno più squisitamente umano.

Stelvio Challange 2018

Nella sezione eventi dell’associazione spicca la nuova edizione della Stelvio Challange, una gara ciclistica europea organizzata da Soccorso Clown Onlus in collaborazione con la sua equivalente olandese, la Fondazione Pim.

Grazie all’amore per lo sport e per la natura, ciclisti e appassionati della montagna che vorranno iscriversi, si raduneranno il prossimo 29 giugno contribuendo alla raccolta fondi a sostegno dell’operato dei soccorso-clown al Policlinico Umberto I di Roma.

 

Se i benefici della terapia del sorriso sono sempre più apprezzati e riconosciuti nelle corsie degli ospedali, utile sarebbe ricordali anche a scuola, in ufficio e tra le mura domestiche: forse, ridere di gusto almeno una volta al giorno potrebbe in qualche modo cambiarci la vita.

 

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Patreon: siamo tutti dei Mecenati

Patreon: siamo tutti dei Mecenati

Con Patreon: siamo tutti dei Mecenati

 

Patreon: La piattaforma di Crowdfunding Patreon nasce a San Francisco nel Maggio 2013 da un’idea di Samuel Yam e Jack Conte.

Lo scopo è quello di aiutare da una parte i creativi a trovare fondi per poter portare avanti i propri progetti, dall’altra a premiare gli utenti che credono e sostengono i loro artisti preferiti.

Su Patreon un utente normale crea un account da Patron: Come tale si impegna a versare un dollaro o quanto vuole a un determinato Creator (tale promessa è detta pledge). Questi, tramite il suo account da Creator, realizza contenuti originali per la piattaforma. A seconda del tipo di Creator questi può realizzare fumetti, video, fotografie, canzoni, disegni…

 

Patreon:

Le donazioni possono essere singole o mensili anche se purtroppo capita che alcuni utenti furbetti promettono i fondi, accedono ai contenuti esclusivi e poi a fine mese cancellano la pledge, di fatto non sostenendo il loro artista. E poi il mese successivo riconfermano la pledge ottenendo così contenuti senza pagare.

Tutto ciò potrebbe assomigliare un po’ a quanto accade su Kickstarter, ma c’è una sostanziale differenza fra un Kickstarter e un Patreon: nel primo caso si sostengono progetti molto grandi, invenzioni, grandi produzioni… su Patreon, invece, è tutto più ridimensionato, si finanziano progetti più piccoli.

In generale Patreon funziona meglio se siete creatori di contenuti e avete già un discreto seguito, altrimenti difficilmente riuscirete a sbarcare il lunario in questo modo.

 

Patreon:

La piattaforma è attiva anche in Italia, di base Patreon nasce come una piattaforma di crowfunding, ma con sostanziali differenze rispetto alle piu classiche piattaforme: qui siamo più nel campo del mecenatismo.

Ci sono due tipi di utenti su Patreon: i Patron e i Creator. I Patron unendo le loro pledge aiutano gli artisti a continuare a creare, mentre i Creators producono contenuti che poi inviano ai loro Patron. Qui troviamo artisti di ogni genere: fumettisti, disegnatori, creatori di video, fotografi…

La società ha firmato più di 125.000 “patroni” nei suoi primi 18 mesi. Alla fine del 2014, il sito ha annunciato che alcuni avventori stavano finanziando con oltre 1 milione di $ al mese alcuni Creators del sito.

Quasi la metà degli artisti producono video di YouTube, mentre il resto sono scrittori, disegnatori webcomics o produttori podcast .

Qualsiasi creazione di contenuti che possa essere considerato pornografico è assolutamente vietato.

Ma perché bisognerebbe usare questa piattaforma?

Bè dal punto di vista dei Creators è abbastanza evidente, è un ottimo strumento per veder valorizzato il proprio lavoro dal punto di vista economico e professionale. Dal punto di vista dei donatori (Patron) oltre a investire su artisti nei quali si crede e contribuire alla produzione artistica degli stessi, si ha la possibilità di usufruire delle loro creazioni a costi più moderati rispetto a quanto si spenderebbe sul mercato.

A tutto questo si aggiunge anche l’aspetto edonistico, foraggiando e sostenendo, infatti, alcuni artisti nella loro creatività si contribuisce alla realizzazione di vere e proprie opere d’arte, un po’ sullo stile di Mecenate.

 

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Famiglia Bruno Gulotta

Famiglia Bruno Gulotta

LA FAMIGLIA DI BRUNO GULOTTA

 

Raccolta fondi. Bruno Gulotta era un padre di famiglia e lascia un vuoto incolmabile e un dolore lancinante, ma anche problemi concreti che noi di PHI Foundation vogliamo iniziare a risolvere insieme a voi.

 

AIUTIAMOLI CON UNA DONAZIONE

Donazione e raccolta fondi. PHI Foundation desidera ringraziare i cittadini che hanno voluto esprimere cordoglio e solidarietà con la famiglia di Bruno Gulotta. Il dolore sarà a lungo incurabile, ma da subito abbiamo sentito un’altra pressante urgenza: aiutare chi è rimasto solo.

 

Martina e i suoi due figli, piccolissimi, devono affrontare una perdita indescrivibile. Forse non possiamo aiutarli ad affrontare il dolore, ma possiamo e vogliamo aiutarli a rendere un po’ meno pesante questo tremendo fardello. E chiediamo a tutti voi di aiutarci ad aiutarli.

 

È stato creato uno speciale conto su Paypal per raccogliere donazioni. Il denaro servirà a Martina e ai bambini per ripartire e incamminarsi su una strada che, temiamo, non potrà che essere una lunga e faticosa salita. Cercheremo di essere accanto a loro in ogni modo, e crediamo che questo sia uno dei modi migliori e più concreti di farlo.

 

Il conto può ricevere donazioni di ogni entità, e ogni centesimo conta. Siamo certi che alcuni vorranno ma si vedranno nell’impossibilità di farlo, e che tanti altri mostreranno più generosità di quanto sarebbe lecito aspettarsi. Ancora prima di cominciare vi ringraziamo tutti con tutto l’affetto di cui siamo capaci.

 

Il conto, noterete, è a nome di Roberto Buonanno e non di Bruno. Questo perché è stato proprio Roberto, a creare il nuovo conto per la famiglia di Bruno. E l’ha fatto usando i suoi dati già registrati presso il servizio. Abbiamo ritenuto che non ci fosse tempo per fare diversamente, né ci è sembrato adeguato disturbare i famigliari di Bruno con sollecitazioni del tutto inopportune.

 

AIUTA LA FAMIGLIA DI BRUNO

Ci rendiamo conto che qualcuno potrebbe non gradire. Abbiamo agito con il massimo della buona fede, e rispettiamo le scelte di tutti. Se decidete che non vi piace, vi chiediamo solo di rispettare le persone che stanno soffrendo, e di evitare commenti che in altri momenti sarebbero senz’altro legittimi.

Per fare una donazione bisogna andare sulla pagina dedicata al conto Famiglia Bruno Gulotta. Prima di tutto scrivete nella casella quanto volete donare. Cliccate sul pulsante blu SUCC e fate l’accesso a PayPal. Tornerete alla stessa schermata dove potrete rivedere la quantità di denaro inviato e il costo reale, incluse le commissioni applicate da Paypal. Cliccando su INVIA DENARO ORA l’operazione si conclude. L’indirizzo email dell’intestatario è themagicvendor@gmail.com

Grazie ancora alle migliaia di persone che hanno fatto sentire la propria solidarietà nel sito PHI Foundation e sulla nostra pagina Facebook, Linkedin, Twitter, Google +

 

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Un maglione natalizio per aiutare i bambini

Un maglione natalizio per aiutare i bambini

Un maglione natalizio per aiutare i bambini di Save the Children

 

Chi di noi non ha adorato il buffo maglione natalizio indossato da Colin Firth nel film Il Diario di Bridget Jones? Bene, Natale è ufficialmente alle porte e Save the Children ci offre un ottimo motivo per indossarne uno anche noi. Torna infatti per il secondo anno consecutivo in Italia il Chrismas Jumper Day, l´evento natalizio a tema “maglione buffo” ideato dall’Organizzazione internazionale dedicata ai bambini in difficoltà.

Un maglione natalizio per aiutare i bambini

L’appuntamento è per il 15 dicembre, il luogo, invece, puoi sceglierlo tu. Chiunque, infatti, può decidere di aderire al Chrismas Jumper Day organizzando una festa natalizia in ufficio, a casa o a scuola e contribuire, così, a donare un sorriso ai tanti bambini di cui Save the Children si occupa in tutto il mondo.

Partecipare è semplice. Basta iscriversi scegliendo di aderire all´evento benefico come singolo o gruppo classe, e poi invitare amici, colleghi, parenti o compagni di scuola (rigorosamente indossando un maglione natalizio) a divertirsi insieme e a donare piccole o grandi cifre a favore dei bambini meno fortunati.

“Metti un maglione e dai ai bambini un futuro migliore” è infatti lo slogan scelto da Save the Children per lanciare anche in Italia un´iniziativa che nei Paesi di lingua anglosassone è già una moda. Poco importa che il tuo jumper abbia le renne, un pupazzo di neve, gli omini di pan di zenzero o il volto di Babbo Natale. Anzi, come ci ricorda lo spot di lancio dell´iniziativa di cui è protagonista Manuel Agnelli, il giudice di X Factor e cantante della band Afterhours, “più il maglione è buffo, più il divertimento è assicurato”.

E se in tanti vi starete chiedendo “ma io dove lo trovo un maglione natalizio?”, niente paura, Save the Children ha pensato anche a questo: registrandovi sul sito dell’evento, riceverete gratuitamente il Jumper Kit contenente istruzioni e decorazioni per realizzare il vostro Christmas jumper “fai da te”, insieme a qualche spunto per raccogliere le donazioni che, inviate all’organizzazione, serviranno a finanziare i tanti progetti che essa ha all’attivo in tutto il mondo.

A questo punto non resta che “indossare” il Natale e divertirsi facendo del bene al prossimo, con un maglione natalizio puoi aiutare dei bambini ad essere più felici.

 

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