piattaforme di crowdfunding

Piattaforme crowdfunding, quale scegliere? Social Lending

Piattaforme crowdfunding, quale scegliere? Social Lending

 

Piattaforme Crowdfunding

Le piattaforme di crowdfunding sono la soluzione standard per chiunque voglia portare avanti un progetto di finanziamento dal basso. Trovare il giusto portale per promuovere la propria raccolta fondi non è così semplice come si potrebbe immaginare.

In Italia sono presenti circa 69 portali (attivi) per la raccolta fondi online. Rispetto all’ultima mappatura delle piattaforme di crowdfunding, si nota un forte incremento: nel maggio 2014 si contavano 41 piattaforme attive, con un aumento ad oggi del +68% (report dell’università cattolica di Milano).

In una buona strategia di Fundraising avere le idee chiare è sempre un vantaggio. Non sai quale piattaforma di crowfunding utilizzare? Non sai da che parte cominciare o dove andare?

Di recente ci siamo occupati di visionare piattaforme di crowdfunding italiane relative alla categoria Donation based.
Oggi, invece, andremo ad analizzare le piattaforme di crowdfunding cosiddette Lending based.

Il social lending è un modo differente di concepire il mondo del credito. Domanda e Offerta si incontrano online, con una semplice intermediazione tecnica da parte di un gruppo vigilato dalla Banca d’Italia. Insomma, in poche parole: individui che prestano denaro ad altri individui secondo regole predefinite dal canale di scambio.

Ma quali sono queste Piattaforme? Andiamo a scoprirlo assieme

#Smartica

Inserita da Forbes tra le prime 10 piattaforme di social lending in Europa, Smartika permette agli utenti di prestarsi soldi online senza intermediari bancari e finanziari.

La piattaforma di crowdfunding mette a disposizione un canale privilegiato per dialogare con il mondo del credito. 

#Prestiamoci

Startup italiana autorizzata da Banca d’Italia per la gestione di una piattaforma di social lending (prestiti personali da privati a privati online).

L’innovativa piattaforma individua un tasso per ciascuna persona: se una persona ha un livello di rischio elevato, il tasso d’interesse è elevato, viceversa se il soggetto ha un livello di rischio molto più contenuto avrà dei tassi d’interesse molto vantaggiosi.

Il punto forte delle piattaforme di crowdfunding non sta solo nell’offrire una soluzione “chiavi in mano”, ma anche nel fatto che, attraverso le loro attività si sviluppano conoscenze e esperienza che si rivelano spesso fondamentali.

 

Phi Foundation

 

Galassia Crowdfunding: Come muoversi nella galassia del Crowdfunding??

Galassia Crowdfunding: Come Muoversi

Galassia Crowdfunding: Come muoversi nella galassia del Crowdfunding??

 

Galassia Crowdfunding: Le idee non bastano. Servono i finanziamenti per trasformare un’idea in un impresa. Una delle nuove opportunità che si presenta sul mercato è la raccolta di fondi on line (crowdfunding). Ma come muoversi? Da dove cominciare? A quali affidarsi?

La sola idea non basta. Per trasformare una startup in vera e propria impresa servono finanziamenti. Uno degli strumenti più utilizzati dalle startup, ma non solo da loro, per recuperarli sul mercato è il crowdfunding, ovvero la raccolta di fondi on line.

Ma come muoversi ? dove andare? che cosa cercare in Rete quando si decide di intraprendere questa strada? Esistono infatti decine di piattaforme e di siti più o meno accreditati che offrono questo genere di servizio, ma di chi fidarsi? Quale scegliere?

Questa è la domanda che sempre più spesso ci si pone quando si è di fronte a questa scelta. Un indagine condotta dagli Osservatori del Politecnico di Milano, ha stilato la lista delle principali piattaforme di crowdfunding in Italia, cercando anche di indicare vantaggi e svantaggi della loro offerta.

Ecco un breve decalogo con consigli e informazioni per orientarsi in questa articolata e confusa galassia da sfruttare come una vera e propria “bussola”, in grado di indicare la rotta giusta.

La lista comprende 55 piattaforme ed è divisa in base alla diversa tipologia di finanziamento: reward based (raccolta fondi che, in cambio di donazioni in denaro, prevede una ricompensa, come il prodotto per il quale si sta effettuando il finanziamento, o un riconoscimento, come il ringraziamento pubblico sul sito della nuova impresa), donation based (modello utilizzato soprattutto dalle organizzazioni no profit per finanziare iniziative senza scopo di lucro), lending based (microprestiti a persone o imprese), equity based (modello regolamentato dalla Consob: in cambio del finanziamento versato è prevista la partecipazione del finanziatore al capitale sociale dell’impresa, diventandone così socio a tutti gli effetti), ibride (basate su più modalità di finanziamento).

Galassia Crowdfunding: REWARD-BASED (20 piattaforme)

Eppela. “Attraverso il crowdfunding a nessun creativo o aspirante startupper il futuro è precluso”: è questa la mission di Eppela. I progetti da finanziare abbracciano diversi campi: dall’arte al no profit, dal cinema all’innovazione sociale, dalla tecnologia alla musica e al fumetto. Be Crowdy Piattaforma di crowdfunding per progetti culturali e artistici. Permette ad artisti e promoter di proporre i propri progetti e finanziarli tramite l’aiuto della community. Com-Unity portale di crowdfunding di proprietà della Banca Interprovinciale Spa, che ha l’obiettivo di dare un’opportunità a chi ha un’idea e intende realizzarla, utilizzando al meglio le possibilità offerte dalla rete e dal mondo dei social network. Kendoo piattaforma di crowdfunding dedicata soprattutto a progetti web, news, social media, mobile, ecommerce. Musicstarter piattaforma destinata esclusivamente ai progetti di musica: dalla raccolta fondi per concerti, ai festival, ai videoclip, alla nascita e promozione di dischi. BookaBook. Piattaforma dedicata esclusivamente ai libri, in cui lettori e scrittori possono realizzare e finanziare insieme libri inediti. For ITALY. Piattaforma dedicata alla raccolta fondi per progetti riguardanti la cultura italiana. Gigfarm. Piattaforma di crowdfunding dedicata ai concerti dal vivo. Il portale, infatti, permette ad artisti e promoter di entrare in contatto direttamente col proprio pubblico, pubblicando il progetto musicale e proponendolo al popolo della Rete che ne valuterà il valore decidendo se finanziarlo o meno. Giffoni Innovation Hub. Piattaforma dedicata alle startup culturali e alle opere artistico-culturali. WeRealize. Piattaforma riservata ai progetti di design. Permette a designers e makers di cercare fondi online per realizzare progetti innovativi e in serie limitata. Wowcracy. Piattaforma dedicata ai progetti di moda. Agis.co. Trasformare un’idea in realtà, tra ispirazione e strumenti pratici. Questo l’obiettivo di questa piattaforma di crowdfunding che offre anche servizi come scouting, tutoraggio, assistenza manageriale.

Galassia Crowdfunding: EQUITY BASED (14 piattaforme)

Starsup. È stato il primo portale di equity-crowdfunding autorizzato dalla Consob per la raccolta online di capitali di rischio da parte di startup innovative. Si propone di far incontrare idee interessanti e persone disposte a sostenerle finanziariamente. Siamosoci. Accorciare le distanze tra impresa, innovazione, ricerca e finanza agevolando l’apporto di risorse verso l’imprenditoria innovativa. Questo l’obiettivo di Siamosoci, piattaforma di social investing. Assiteca crowd. Portale di equity crowdfunding che si propone comeuna piattaforma innovativa rivolta ad investitori attenti alle nuove modalità di investimento proposte dai mercati”. Ecomill. Sostenibilità, innovazione e aggregazione sociale. Sono questi i valori da promuovere secondo Ecomill, piattaforma dedicata a progetti ad alto valore innovativo nel settore energetico e ambientale. Equinvest. “Il nuovo marketplace che collega startup innovative, che necessitano di raccogliere capitali di rischio, ed investitori, sia retail che professionali, potenzialmente interessati ad investire in società ad alto rendimento”: ecco la presentazione di questa piattaforma di venture capital online. Muum Lab. È il primo portale di equity crowdfunding del Sud, dedicato a progetti relativi a energia, agroindustria, Ict, real estate. Next Equity Crowdfunding Marche. Prima piattaforma di equity crowdfunding nelle Marche, nata grazie a un accordo con l’Università di Camerino per aiutare le idee innovative nate dentro e fuori l’ateneo. The Ing Project. La società The Ing Project Srl ha lanciato Tip Ventures, portale di raccolta fondi in capitale di rischio, che in realtà è double face: alla prima forma di raccolta reward-based (soldi in cambio di omaggi), si è unito il finanziamento dietro acquisto quote. We are starting. Piattaforma di equity crowdfunding che nasce con l’obiettivo di “dare visibilità a imprenditori con idee brillanti, consentendo alle loro startup di crescere e svilupparsi, grazie a piccoli investimenti alla portata di tutti”. Fundera. Piattaforma dedicata esclusivamente al settore cleantech, con l’obiettivo di aiutare a finanziare startup, progetti ed iniziative che promuovono tecnologie e servizi a basso impatto ambientale.
DONATION BASED (6 piattaforme)

Let’s donation. “Il Profit sostiene il No Profit”: è questo lo slogan di questo portale donation based nato per finanziare progetti sociali locali, nazionali ed internazionali. ShinyNote. “ShinyNote nasce con l’idea e il proposito di soddisfare il bisogno degli individui di trovare uno spazio condiviso di espressione affettiva ed emotiva”. Così si presenta questa piattaforma, dedicata soprattutto ai progetti di solidarietà. Retedeldono. Piattaforma di crowdfunding  per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit. Iodono. È il primo sito di personal fundraising in Italia. Ha l’obiettivo di permettere alle persone di donare online e di raccogliere fondi per le ONP e per le cause a loro più vicine. Leevia. Piattaforma di crowdfunding destinata a progetti di beneficenza promossi dalle organizzazioni non profit.

Galassia Crowdfunding: LENDING BASED (2 piattaforme)

Smartika. Inserita da Forbes tra le prime 10 piattaforme di social lending in Europa, Smartika permette agli utenti di prestarsi soldi online senza intermediari bancari e finanziari. Prestiamoci. È l’unica startup italiana autorizzata come finanziaria da Banca d’Italia per la gestione di una piattaforma di social lending (prestiti personali da privati a privati su Internet).

IBRIDE  (13 piattaforme)

Starteed. Piattaforma che  non solo lancia campagne di crowdfunding (reward e donation) per aiutare gli aspiranti imprenditori a realizzare i propri progetti ma offre anche la possibilità di vendere il prodotto sulla piattaforma stessa. Inoltre offre soluzioni tecnologiche per l’opzione ‘doityourself’ e per la creazione di piattaforme reward ed equity. Forward. L’arte dalla tua parte. Piattaforma di condivisione tra artisti e comunità web. Finanziamenti reward e lending Proposizione. La particolarità di questa piattaforma è la possibilità di utilizzare i social network per far incontrare ideatori dei progetti e finanziatori. Funditaly. Portale di crowdfunding cooperativo che aiuta chi ha un’idea a realizzarla, grazie al sostegno finanziario e sociale della comunità. Due le opzioni di finanziamento: attraverso il modello ‘reward based (chi ha sostenuto un progetto riceverà in cambio una ricompensa) e attraverso campagne ‘donation based’ (solo donazioni senza budget minimo). De Rev. “Un’azienda leader in Italia nel mercato del crowdfunding, della democrazia partecipativa e della comunicazione virale sui social media”. Così si definisce questa piattaforma di crowdfunding che ospita sia raccolta fondi (reward e donation) per startup innovative sia raccolta firme per progetti e iniziative vari. Produzioni dal Basso PdB. “La piattaforma di crowdfunding per finanziare qualsiasi forma di autoproduzione, senza filtri e senza nessuna intermediazione”: è quanto si legge sul sito di quella che è la prima piattaforma di crowdfunding in Italia, nata nel 2005. Finanziamenti: reward  e donation. BuonaCausa. È un network dallo spirito “ethic” dedicato, appunto, alle buone cause: aziende, associazioni, donatori possono finanziare (in forma reward e donation) progetti di valore sociale. CrowdfundingItalia. “Dona per sostenere un progetto o raccogli fondi per crearne uno tuo”: è questo l’invito di questa piattaforma di crowdfunding generalista (finanziamenti in forma reward e donation). Donordonee.  Portale di “community funding” che utilizza il “gioco del dono” per finanziare (in forma reward e donation) progetti non profit e per aiutare i propri membri, eleggendone 6 al giorno, a realizzare le proprie idee, sempre in ambito di utilità sociale. Ginger. Il nome di questa piattaforma è un acronimo di Gestione Idee Nuove e Geniali in Emilia Romagna. E il nome la dice lunga. Perché l’obiettivo è finanziare (in forma reward e donation) progetti innovativi a livello territoriale.

 

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Tratto da un articolo su “Startup ecosystem” di Concetta Desando

PHI Foundation

Donation Based Quale piattaforma di Crowdfunding utilizzare?

Donation Based: Quale piattaforma utilizzare?

 Donation Based

Quale piattaforma di Crowdfunding utilizzare?

Donation Based

 

Donation Based

Le piattaforme di crowdfunding sono la soluzione standard per chiunque voglia portare avanti un progetto di finanziamento dal basso. Trovare il giusto portale per promuovere la propria raccolta fondi non è così semplice come si potrebbe immaginare.
In Italia sono presenti circa 69 portali (attivi) per la raccolta fondi online. Rispetto all’ultima mappatura delle piattaforme di crowdfunding, si nota un forte incremento: nel maggio 2014 si contavano 41 piattaforme attive, con un aumento ad oggi del +68% (report dell’università cattolica di Milano).
In una buona strategia di Fundraising avere le idee chiare è sempre un vantaggio. Non sai quale piattaforma di crowfunding utilizzare? Non sai da che parte cominciare o dove andare? Ecco una lista che può darti una mano a scegliere:
Di recente ci siamo occupati di visionare le prime piattaforme di crowdfunding relative alla categoria Reward based.
Oggi, invece, andremo ad analizzare le piattaforme di crowdfunding cosiddette Donation based:

Let’s donation

Portale di donation based nato per finanziare progetti sociali locali, nazionali ed internazionali.

Shiny Note

Questa piattaforma di crowdfunding nasce con l’idea di soddisfare il bisogno degli individui di trovare uno spazio condiviso di espressione affettiva.

Rete del dono

portale di crowdfunding per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati da organizzazioni non profit.

Iodono

È il primo sito di personal fundraising in Italia. L’obiettivo principale è quello di permettere alle persone di donare online e di raccogliere fondi per le ONG.

Leevia

Piattaforma di crowdfunding destinata a progetti di beneficenza promossi dalle organizzazioni non profit.

Il punto forte delle piattaforme di crowdfunding non sta solo nell’offrire una soluzione “chiavi in mano”, ma anche nel fatto che, attraverso le loro attività si sviluppano conoscenze e esperienza che si rivelano spesso fondamentali.

 

Phi Foundation

Donors: 5 video da cui prendere spunto per dire grazie ai donatori

Donors: 5 video per dire Grazie ai Donatori

Donors: 5 video da cui prendere spunto per dire grazie ai donatori

 

Donors: In una buona strategia di video marketing per il non profit non può mancare la realizzazione di una filmato che metta al centro i donatori e non l’associazione.

Donors: Ringraziare chi con impegno ha sposato la tua causa è fondamentale. Raccontare e rendere partecipe il donatore dei suoi successi e perché no, anche degli insuccessi, renderà la tua onp trasparente e “tangibile”.

Pensateci e, nel frattempo, guardate i video che seguono: ecco 3 splendidi esempi di comunicazione che arriva dritta al cuore, con poco rumore e grande efficacia (se avete altri esempi da segnalare o pensieri da scrivere, ricordate che lo spazio Commenti è a vostra disposizione).

Se dopo aver visto questi video hai riflettuto e per la tua campagna di raccolta fondi sei deciso ad integrare una strategia di video marketing potrebbe interessarti anche questo articolo, 3 idee di video marketing per la tua raccolta fondi.

Molte no profit sanno dell’importanza che la comunicazione video ha in una strategia di raccolta fondi, ma spesso non hanno ben chiaro come sfruttare adeguatamente questo potente mezzo. La chiave per evitare di commettere errori risiede nella pianificazione. Il video marketing deve essere parte integrante di una strategia di raccolta fondi e come ogni buona strategia che si rispetti per avere successo deve essere elaborata e preparata con molta cura.

Il 2015 è stato senz’altro l’anno dell’ascesa del video marketing. Su Facebook ogni giorno vengono visualizzati più di 8 miliardi di video.

Le previsioni di alcuni esperti di marketing indicano che, nel corso del 2017, i video arriveranno a raggiungere il 69% dell’intero traffico web. Mentre nel 2018 le stime indicano che la percentuale raggiungerà addirittura il 79%. Questi dati possono essere messi al servizio del no profit? Ecco 3 idee di video marketing per la tua raccolta fondi?

 

Phi Foundation

Alzheimer: Crowdfunding Alzheimer ed Arte

Alzheimer: Crowdfunding Alzheimer ed Arte

Alzheimer: Crowdfunding Alzheimer ed Arte

 

Il morbo di Alzheimer è una forma di demenza degenerativa progressivamente invalidante che compare, nella maggior parte dei casi, dopo  i 65 anni.

L’Alzheimer esordisce causando al paziente un sintomo caratteristico, cioè la difficoltà  nel ricordare eventi recenti, e l’aspettativa media di vita post diagnosi è compresa tra i 3 ed i 9 anni.

Per aiutare i malati di Alzheimer e le loro famiglie l’ Associazione Artistico Culturale Scruscio, in collaborazione con le due associazioni no profit,  Familiari Alzheimer Palermo e La Grande Famiglia Onlus organizza una campagna di crowdfunding per la realizzazione di un laboratorio artistico terapeutico rivolto agli ospiti dell’Alzheimer Caffè di Palermo.

Il laboratorio Memoryplace avrà l’obiettivo di fornire ai malati di Alzheimer la possibilità di superare i loro blocchi espressivi e comunicativi, di rievocare i loro ricordi e le loro emozioni legate al passato, di stimolare le loro capacità percettive e di rafforzare la loro coordinazione oculo-manuale, il tutto tramite una serie di strumenti artistici.

Secondo alcuni studi, infatti, l’arte ha la capacità di sollecitare parti del cervello che restano intatte anche dopo la comparsa della demenza e di fornire uno stimolo intellettuale cosi intenso da portare al malato grandi benefici, sia nell’immediato che a medio termine.

Memoryplace si svolgerà in diverse giornate nel corso di un intero mese e, nello specifico, consisterà in percorsi artistici di diverso genere,  che spazieranno dalla pittura con tecnica Suminagashi, alla manipolazione della creta per la riproduzione di forme geometriche ed antropomorfe da ricomporre in una scultura di libera espressione artistica, alla creazione di silhouette con il metodo sedia di Lavater.

La campagna di crowdfunding si svolgerà tramite il sito www.becrowdy.com , una piattaforma di crowdfunding reward-based per progetti culturali e artistici, grazie alla quale gli artisti e i promoter possono proporre i propri progetti e finanziarli tramite l’aiuto della community.

Attraverso questa piattaforma l’artista/promoter può creare una campagna dedicata al suo progetto, indicando il budget da raggiungere e la sua durata e, per incentivare le donazioni da parte della community, attribuire delle ricompense ad ogni quota versata.

Allo scadere del tempo prefissato, se il budget indicato viene raggiunto o superato, l’artista/promoter riceve la somma raccolta (lasciando solo l’8% di trattenute a BeCrowdy); in caso contrario le somme versate vengono restituite ai rispettivi donatori.

La promoter di questa  campagna Memoryplace è Valentina Butera, presidente e fondatrice dell’associazione Scruscio, appassionata d’arte e laureata in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Contribuisci anche tu a questa campagna di crowdfunding con una donazione, darai la possibilità a tanti malati di Alzheimer di poter mantenere viva la propria memoria e riceverai anche una pergamena, con dedica di ringraziamento dell’Associazione La Grande Famiglia Onlus.

PHI Foundation è un’associazione che si occupa di sostenere ed aiutare tutti gli operatori che si muovono nell’ambito del Terzo Settore, attraverso l’informazione e la promozione di raccolte fondi.

Se vuoi aiutarci in questo compito, sostienici attraverso un contributo cliccando su questo link.

 

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PHI Foundation

 

Givingtuesday, ovvero la giornata globale del dono

Givingtuesday, ovvero la giornata globale del dono

Givingtuesday, ovvero la giornata globale del dono

 

Givingtuesday: la settimana del 23 novembre è stato il Givingtuesday, ovvero la giornata globale del dono alimentata dai social media e da collaborazione e attività di rete, come recita lo slogan nella home page del sito dedicato, un’iniziativa che ricorda il giorno del dono organizzato in Italia. Una giornata ad oggi più diffusa nel mondo dell’associazionismo anglosassone e di molti altri paesi, ma che potrebbe facilmente diffondersi anche in Italia ed in altri paesi, seguendo il trend di altre iniziative. Il Giving Tuesday si svolge il martedì dopo il Giorno del Ringraziamento americano. Nato nel 1992 come risposta al Black Friday e al Cyber Monday, giornate dedicate a commercio e consumo e ideato dal centro culturale 92nd street Y

Quest’anno la giornata è arrivata alla sua quinta edizione, crescendo e diventando un fenomeno mondiale nel corso degli anni. Questa impressione è confermata anche dai dati raccolti da Blackbaud, piattaforma che si occupa della raccolta fondi e dell’analisi dei dati, che afferma che nei soli Stati Uniti tra il 2014 e il 2015 si è registrato un incremento del 52% delle offerte.

Nel corso del 2015 il Givingtuesday ha coinvolto 700.000 mila persone in attività di raccolta fondi ed ha permesso alle associazioni di raccogliere circa 116.000.000 di dollari in 70 Paesi nel mondo. Un ottimo risultato non solo in termini di raccolta fondi ma anche di coinvolgimento di volontari.

Le ONP si sono quindi organizzate per coinvolgere e fidelizzare i propri donatori abituali, ma anche per attrarne di nuovi. La comunicazione è ormai già partita, attraverso mailing, pagine dedicate nei siti web, social media e anche attraverso piattaforme di crowdfunding, e guardando i dati relativi alla raccolta fondi e alle storie raccontate nelle pagine web dedicate è proprio quest’ultima modalità che si è rivelata di successo per alcune campagne.

Tra le campagne di maggior successo in Gran Bretagna vi è quella realizzata dall’organizzazione inglese Send a cow, che si occupa di combattere la povertà nelle aree rurali, che ha promosso le proprie attività attraverso la realizzazione di un video che grazie al coinvolgimento dei propri sostenitori e ad una comunicazione attentamente studiata, è diventato virale in rete con circa 665.000 visualizzazioni.

Un altro esempio di grande successo è la campagna realizzata da una casa di riposo di Tunbridge Wells, nel Kent, che ha partecipato lo scorso anno per la prima volta al GivingTuesday raccogliendo ben 56.000 sterline, niente male!

Aspettando che questa iniziativa sbarchi ufficialmente anche in Italia segnate la data sul calendario per il 2017 ed iniziate a scaldare i motori.

 

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How to Write the Perfect Press Release for Your Crowdfunding Campaign

Campaign: Your Crowdfunding Campaign

Campaign: How to Write the Perfect Press Release for Your Crowdfunding Campaign

Ancora un altro interessante ed utile articolo scritto dal fondatore di Crowdster, Josef Holm

Per scelta editoriale pubblichiamo l’articolo in lingua originale.

 

Campaign: One of the most critical components of a crowdfunding campaign is the ability to garner enough press to get new and interested backers to contribute to your endeavor.  There are multiple ways to appropriately execute a strategy to achieve this goal and the ability to write a clear, concise, and compelling press release is akin to your “coming out” party, announcing your campaign to the world.

The purpose of this blog post is to share some insights on how to craft the perfect press release for your crowdfunding campaign.

Campaign: The Three Key Questions: Why, Who, Where

Before you ever write a press release, you need to answer the three key questions that will ultimately help you determine not only what to include in your press release, but where to syndicate it for ultimate exposure:

1.      Why:  Why should anyone care about your project?

As a project creator, often times your passion overtakes and blinds your own vision when it comes to attracting others outside of your direct circle of influence.  The why of your campaign must be crafted in a way that conveys “What’s In It for them” fashion, where them equals your potential backers.  How can what you are doing impact their lives in a positive way?  Do you have a product that solves a very specific problem?  Is your cause something that a large crowd of people can rally around?  Ultimately, framing your why in a way that is not about you, but about them, will allow you to increase your base of potential backers exponentially.

2.      Who:  Who are the people who are likely to care about your why?

Not that you have the WHY crafted, the next task is identifying WHO is likely to care about your WHY.  One of the biggest mistakes in PR and outreach initiatives is syndicating to demographics that have no interest in the project.  You wouldn’t go around selling Ice to an Eskimo, would you?  The point here is that without knowing who your target market it, you are just randomly throwing things against the PR wall and hoping that something sticks.  With all that said, it is important to get your demographics right, from the industry, so the location, to the category, and finally, down to the individual levels so you can ultimately identify the Where, which is the third key question.

3.      Where:  Where do the Who that care about your Why congregate?

The most important of the three questions is the WHERE.  You know WHO cares about your WHY now, but locating where to market and focus your outreach is the most important piece of the process.  This is where the Krowdster can help you the most.  From the PR perspective, now that you have your who identified, you can then download targeted media lists with thousands of journalists who can help you get the word out further. Krowdster offers highly targeted crowdfunding media lists on over 170 categories for download. But before you send out an email announcing your campaign, we now need to discuss how to actually write the press release.

Campaign: Ways to Craft a Press Release

A theme in our Krowdster blog posts has always been, Success leaves Clues.  If this is the first time you are ever crafting a press release, then the best way to go about it is to google another project in the past that had a successful campaign that is similar to yours.  Once identified, search Google news for that specific crowdfunding campaign so you can see what press releases and press in general that they garnered.  You will use their template as your own so that you can model your own release after it.

You ultimately want to explain the following 6 components in your press release, similar to what you ultimately will be reporting in your crowdfunding project:

  • Who
  • What
  • Where
  • When
  • Why
  • & How Much

Additionally, you must include links to your website & your crowdfunding campaign in the press release so that anyone who reads it will be able to go to a website or campaign page to either get more information or directly contribute to your crowdfunding campaign.  Most creators will end up sending out press releases on the 1st day of launch, so make sure you include your crowdfunding campaign link in the press release.  The last step is where to promote and syndicate your press release.

Ways to Promote a Press Release

Now that your press release is crafted, Krowdster plays a pivotal role in syndicating your press release to journalists, bloggers, and PR contacts.  Krowdster’s powerful Crowdfunding Press Release service allows you to post your press release to hundreds of news and media sites as well as associated press journalists and editors.

How It Works:

  1. Get a professional crowdfunding press release for your campaign, written by one of our experienced press release writers.
  2. You can set exactly when to submit your press release.
  3. Your press release will be syndicated to 350+ media sites
  4. Add images, videos, the link to your campaign page and your contact information.
  5. Includes submission to major search engines and news search engines.
  6. Your press release will be tweeted to our 100k+ Twitter community daily for seven days.
  7. You will receive a distribution report with links where your press release was published.

 

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Josef Holm, founder of Crowdster

Phi Foundation

I progetti di Crowdfunding possono fallire

Progetti Crowdfunding: possono fallire?

I progetti di Crowdfunding possono fallire

Nonostante vi sia una quota di successo, capita spesso che un progetto di crowdfunding fallisca.

Ciò dipende da numerose cause specifiche, ma esistono anche dei motivi generali.

Vi spieghiamo quali sono i sette errori principali e come evitarli.

 

1. Progetti Crowdfunding Pianificazione inadeguata

Progetti Crowdfunding: Succede in continuazione che i promotori di progetti sottovalutino il lavoro necessario per pianificare un operazione di crowdfunding e si ritrovino poi in difficoltà. Nel peggiore dei casi possono anche perdere delle donazioni. Questo si può evitare con una pianificazione accurata.

► Chi si prende all’inizio il tempo per una pianificazione scrupolosa, ha in seguito meno problemi. “Grazie” (omaggi), comunicazione, passaggio di fase e video del progetto devono essere programmati col massimo anticipo possibile. A tale scopo si può usare una tabella Excel e inserire tutti gli elementi in una sequenza temporale.

 

2. Progetti Crowdfunding Mancanza di spunti per il progetto

Un progetto che non entusiasma le masse ha poche possibilità di successo. Le campagne di crowdfunding si basano (quasi) sempre su un progetto. È dunque importante trovare uno spunto per un progetto. Lo conferma anche Natalia, promotrice del progetto di PHI Foundation «Forte MED», che ha riscosso un enorme successo: «Volevamo già da tempo lanciare un progetto di crowdfunding, ma ci mancava lo spunto giusto. Il raggiungimento dei playoff ci ha consentito di motivare le persone a effettuare donazioni.» In questo modo i sostenitori sanno come vengono impiegati i soldi e questo rappresenta un grosso vantaggio anche per la comunicazione.

► Senza uno spunto può essere difficile motivare le persone a fare donazioni. Lanciate quindi il vostro crowdfunding con uno spunto motivante ed emotivo che faccia breccia sul vostro gruppo target.

 

3. Progetti Crowdfunding Video del progetto inadeguato

Non per niente è obbligatorio pubblicare un video del progetto: è infatti importantissimo per avere successo. Con un video ben fatto potete presentare il vostro progetto e voi stessi molto meglio che con un semplice testo. Non è utile solo per farsi conoscere dagli altri, ma anche a livello interno per creare motivazione e portare a buon fine il progetto.

► Prendetevi il tempo necessario per realizzare il video del progetto: dal copione, alle riprese fino alla post-produzione. In questo modo create una base solida per il successo del progetto.

 

4. Mancanza di comunicazione

Una comunicazione e promozione unilaterale, non pianificata o insufficiente rappresenta un errore fatale quando si tratta di raccogliere fondi.

► Pubblicizzate al meglio il vostro progetto, sia a livello analogico sia digitale. Non potete mai comunicare abbastanza. Potete utilizzare tutti i canali a vostra disposizione, come social network, blog del progetto, volantini, passaparola.

 

5. Scarso impegno da parte del promotore del progetto

Un progetto di crowdfunding richiede un notevole impegno da parte del promotore del progetto in ogni fase. Come promotori del progetto dovete essere i principali sostenitori della causa e coloro che la promuovono di più. L’acquisizione di fan, la comunicazione, l’organizzazione dei “Grazie” (omaggi), il controllo delle donazioni ricevute… tutto ciò richiede tempo che dovete assolutamente prendervi.

► Fate in modo da dedicare almeno un appuntamento settimanale al progetto di crowdfunding e confrontatevi regolarmente con il team.

 

6. Aspettative sbagliate nei confronti della «crowd»

L’Italia è un paese in cui si dona molto, ma nessuno fa una donazione per un progetto che non gli sta a cuore. «Non ci si può aspettare che un progetto di crowdfunding funzioni da solo, tanto meno nella fase iniziale», questa l’esperienza di Natalia, promotrice del progetto «Forte MED».

► Chi abbandona il progetto di crowdfunding a se stesso non avrà mai successo. Soprattutto nella fase iniziale, è fondamentale pubblicizzarlo bene.

 

7. Tempistica sbagliata

Un elemento da non sottovalutare: se lanciate il progetto al momento sbagliato, potete davvero rovinare l’inizio della campagna. Avviare bene la fase di finanziamento è uno dei fattori più importanti per il successo.

► Concordate il progetto di crowdfunding con il vostro team. Possibilmente non dovrebbero essere in corso altre attività importanti nella vostra associazione o area. Tenete anche conto della disponibilità del vostro gruppo target: ad esempio non è consigliabile lanciare il progetto prima delle vacanze estive.

 

PHI FOUNDATION SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Sociale: Raccolta fondi per il sociale attraverso i social network

Sociale: Raccolta fondi attraverso i social network

Sociale: Raccolta fondi per il sociale attraverso i social network

 

Il mondo del sociale è un settore fondamentale per il nostro Paese, soprattutto considerando la crisi economica in cui versa negli ultimi anni. Fondamentale soprattutto per dare risposte ai problemi del tessuto sociale che non possono essere affrontati in maniera celere dagli Istituti preposti. Manca però, in tutto ciò, un piano strategico ed un protocollo di azioni combinate che possano dettare le linee guida della raccolta fondi. Tale attività ad oggi è disciplinata soltanto per gli aspetti fiscali; manca totalmente un’azione condivisa dalle molteplici associazioni non profit nel muoversi e gestire la raccolta fondi. Operazione fondamentale per una efficace attività di fundraising.

Fundraising attraverso i social network

Fundraising attraverso i social network

L’importanza delle ONP

Come anticipato, il settore del non profit riveste un ruolo fondamentale per la nostra realtà italiana; molto spesso è una delle attività produttive principali, come lo è ad esempio per le attività artistiche, sportive o di intrattenimento dove le realtà non profit superano le imprese tradizionali, impiegando un numero di circa quasi 700 mila lavoratori retribuiti. Questo aspetto dovrebbe suscitare in ognuno di noi delle domande in merito al nostro futuro, prendendo in considerazione la possibilità e la fattibilità di investire maggiormente in attività legate al non profit. Tale pensiero oggi sopraggiunge grazie anche alla considerazione della Responsabilità Sociale d’impresa; pensiero secondo il quale l’aspetto meramente economico di una attività imprenditoriale non deve tralasciare un aspetto più sociale, nell’interesse del benessere comune dei dipendenti dell’azienda, ma soprattutto della società intera. Come non portare il pensiero ad Adriano Olivetti, che fece del benessere dei propri dipendenti il motore produttivo della sua azienda. Da lui tutti noi dovremmo apprendere e riproporre in un’ottica di innovazione sociale le sue lungimiranti azioni.

Una rete per il sociale

Mancando un piano di azione condiviso, è opportuno fare in modo che il mondo del sociale possa aggregarsi, unirsi in una rete in  cui mezzi e strumenti siano condivisi per aiutare le diverse associazioni nella campagna di promozione online della loro attività. Il tutto con il fine ultimo di incentivare e agevolare la raccolta fondi. Penso soprattutto a quelle piccole ONP, costituite da personale per lo più volontario, molto spesso in pensione, che non sono in grado di gestire, in termini di risorse, azioni concentrate sulla raccolta fondi. Una rete di supporto, con strumenti dedicati e a basso costo o meglio ancora gratuiti, potrebbe colmare questa mancanza e sollevare le sorti di una piccola realtà che per la comunità di appartenenza risulta fondamentale.

Una rete per il sociale

Una rete per il sociale

I social network per il sociale

Laddove pecca il sociale, arriva il web con i suoi social network. L’uso delle piattaforme social e dei social network possono migliorare l’efficacia dell’operato del terzo settore nelle diverse loro attività, dal fundraising al dialogo con le istituzioni e la società civile. Il web offre alle ONP una vasta gamma di strumenti per promuovere la propria attività e per fare raccolta fondi in maniera immediata e soprattutto innovativa. Lo stesso Google ha realizzato una sezione dedicata al non profit, Google for non profit appunto, che offre vantaggi e strumenti precisi alle ONP beneficiarie. Si tenga presente che ben il 76% delle persone che intendono fare una donazione ad una associazione non profit, cerca online informazioni: sia tramite i motori di ricerca ma anche attraverso i social network, dove i video sono gli strumenti che maggiormente attirano l’attenzione dei potenziali donatori, stimolando l’engagement. Si stima che il 57% degli utenti, effettui una donazione dopo aver visto un video in cui si racconta l’ONP.

Anche Linkedin, così come Google, offre un servizio apposito per le Onlus:

  • accesso gratuito all’account “Talent Finder”, per un valore di circa mille dollari l’anno;
  • accesso al gruppo dedicato “Non profit Board Connect”;
  • accesso esclusivo alle guide tutorial di Linkedin.

Twitter offre una serie di informazioni e strumenti dedicati alle ONP per coadiuvarle nel diffondere il loro messaggio ottenendo al contempo il maggior numero di followers ed una maggiore interazione con il pubblico degli stakeholders. Lo stesso Facebook ha inserito il tasto “DONA ORA” per le associazioni non profit, per unire il fundraising alla comunicazione digitale nell’ottica di un social marketing innovativo.

Concludendo…

Il punto fondamentale da tenere presente in una campagna di raccolta fondi online è il target verso il quale ci si indirizza. È cosa nota, ormai, che tutti noi viviamo con lo smartphone sempre a portata di mano. Innovare in questo senso il fundraising è un passo necessario da compiere, anche per le piccole realtà locali che rispondono ai bisogni della comunità. Semplificare le modalità di donazione, rendendole fruibili in ogni modo e in ogni dove, è il primo passo verso un protocollo di azione condiviso tra le molteplici ONP. Dall’altra parte, offrire alle ONP un elenco costantemente aggiornato del panorama web e delle diverse possibilità offerte in merito al social marketing e al fundraising, potrebbe essere un ulteriore passo verso un’azione condivisa non solo dalle ONP, ma dagli stessi donors che decidono di sostenere le singole attività del mondo non profit.

 

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Greenpeace lancia una campagna per salvare l’artico

Greenpeace lancia campagna per salvare l’artico

Greenpeace lancia campagna per salvare l’artico

 

Greenpeace lancia una campagna di raccolta fondi per salvare l’artico. Il cambiamento climatico e il continuo e indiscriminato sfruttamento delle risorse petrolifere attorno al Polo Nord, stanno mettendo a rischio l’ambiente artico e la sopravvivenza degli orsi polari.

Greenpeace l’ONG che si batte per l’ambiente

Greenpeace è una ONG internazionale che da più di quarant’anni si batte per dare un futuro migliore alle generazioni del domani. Da sempre attiva per le tematiche ambientali, Greenpeace, ancora una volta ci ricorda l’importanza del rispetto e della cura per l’ambiente che ci circonda, mostrandoci le conseguenze delle nostre azioni.

La campagna per l’artico

La campagna lanciata da Greenpeace, stavolta mira a salvaguardare l’incontaminato Mar Glaciale Artico. L’aumento della temperatura terrestre e il derivante cambiamento climatico, stanno comportando un lento e continuo scioglimento dei ghiacci. Il ritiro dei ghiacci rischia di compromettere il normale andamento delle correnti marine con conseguenze climatiche gravi per tutto il pianeta, oltre che per l’artico e la sua fauna.

L’inquinamento

Lo scioglimento dei ghiacci sta aprendo la strada per lo sfruttamento delle risorse del Mar Glaciale Artico da parte delle compagnie petrolifere. Questa corsa per il depauperamento delle risorse rischia di inquinare per sempre l’ambiente naturale e i suoi abitanti: gli orsi polari. Già a rischio estinzione, questi grossi mammiferi, dovranno fare i conti con le industrie petrolifere e il loro inquinamento.

Gli orsi polari

L’orso polare o orso bianco, è una specie animale che vive nelle zone del Polo Nord, nel Mar Glaciale Artico. La sua sopravvivenza è appesa a un filo a causa del continuo ritiro della banchisa polare, unico habitat dell’orso.

Aiutiamo l’artico

In questo toccante video, Greenpeace racconta la drammatica situazione dell’artico e degli orsi polari. Invitando tutti noi a partecipare a questa raccolta fondi tramite SMS per riuscire a salvaguardare le distese incontaminate che circondano il Polo Nord e per assicurare un futuro ai suoi abitanti. Tutte le informazioni necessarie al sito Greenpeace.

 

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Equity Crowdfunding: mese di fermento in Italia

Equity Crowdfunding: mese di fermento in Italia

Equity Crowdfunding: mese di fermento in Italia

Anche questi ultimi giorni di giugno richiamano l’attenzione verso il fenomeno dell’equity crowdfunding in Italia.

Equity Crowdfunding

Durante quest’ultimo mese si è percepito fermento attorno a tale strumento.

Già qualche settimana fa circolavano con entusiasmo le notizie riguardanti la campagna di equity crowdfunding di Synbiotec lanciata su NextEquity che aveva raggiunto l’obiettivo di 1 milione di euro, battendo così il record per l’ammontare della raccolta. Gli entusiasmi erano anche giustificati dal fatto che Synbiotec è stata la prima ed unica PMI innovativa ad aver finora intrapreso la strada della raccolta di capitale di rischio tramite portali online.

Soprattutto, grazie a questo risultato, l’Italia ha visto raddoppiare negli ultimi sei mesi il totale raccolto tramite equity crowdfunding e quasi duplicato anche il numero totale di campagne concluse con successo, come ci mostrano i dati raccolti dall’Osservatorio sul Crowd-investing del Politecnico di Milano.

I numeri restano ancora esigui rispetto ai nostri vicini, ma dalla giusta prospettiva si può notare nuovo movimento, dopo che la normativa, prima che venisse modificata, aveva frustrato le migliori intenzioni e aspettative.

Le novità

Negli ultimi dieci giorni cinque nuove campagne sono state lanciate su tre portali diversi.

Gli attori sono Primary System Research S.p.A. che ha scelto il portale WeAreStarting, NexApp che ha promosso il suo motore di ricerca su Opstart e le tre startup (Trapezita, Indigènio e Forever Bambù) accolte da EquityStartup.

Quest’ultimo porta con sé novità dirompenti, oltre il lancio di tre campagne in contemporanea. Non soltanto è il primo portale lanciato da un’associazione di categoria, AscomFidi Nord-Ovest, ma nasce con una partnership con Intermonte SIM S.p.A., che si offre come intermediario cui intestare fiduciariamente le quote di startup o PMI innovative acquistate sul portale di equity crowdfunding.

L’obiettivo è la creazione di un mercato secondario in cui poter scambiare le stesse.

Il fermento continua

Anche quest’ultima settimana del mese richiama l’attenzione sul fenomeno dell’equity crowdfunding.

Un evento inedito infatti è stato organizzato al Politecnico di Milano , e vedrà la presentazione del primo report sul crowdinvesting in Italia; in programma anche una tavola rotonda sulle prospettive per l’Italia riguardo al fundraising nell’era digitale.

 

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Redazione

Phi Foundation

SETTIMANA 7 OTTOBRE GLI ULTIMI ARTICOLI

PHI Foundation Sharing Economy: L'economia del Futuro

Sharing Economy: L’economia del Futuro

Sharing Economy: L’economia del Futuro

 

L’Unione Europea si è finalmente pronunciata in materia di Sharing Economy. Esattamente dopo la chiusura della consultazione pubblica relativa alla proposta di legge depositata alla Camera, in Italia.

Da tempo si discute sull’evoluzione di tale fenomeno, sul suo peso economico e sociale e soprattutto sul fatto che necessiti di una regolamentazione. Gli Stati si sono spesso mossi in tal senso per limitare casi specifici, tra i quali spiccano i casi di Uber ed Airbnb. Ed è per questo che le linee guida appena indicate da Bruxelles diventano rilevanti.

Cos’è la Sharing Economy?

Non esiste una definizione univoca di Sharing Economy, o economia collaborativa.

La Commissione ne indica i confini per quanto interessa la sua Comunicazione, affermando che tale fenomeno “si riferisce a modelli di business in cui le attività vengono facilitate da piattaforme collaborative che creano un marketplace per l’uso temporaneo di beni o servizi spesso forniti da privati”. Riguardo quest’ultimo punto è interessante sottolineare come la proposta di legge depositata al Parlamento italiano affermi che “i beni che generano valore per la piattaforma appartengono agli utenti”.

Gli attori di questo fenomeno sono gli utenti operatori che offrono un servizio, gli utenti fruitori del servizio e le piattaforme su cui si incontrano domanda e offerta.

I dati raccolti da uno studio di Università Cattolica di Milano contano 186 piattaforme collaborative in Italia nel 2015, riguardanti trasporti, servizi di scambio di beni di consumo e turismo. Le più numerose sono le piattaforme di crowdfunding.

Le linee guida dell’UE in sintesi

La Commissione evidenzia cinque punti fondamentali su cui soffermare la riflessione: il mercato, la responsabilità, la protezione per i fruitori-consumatori, la definizione del rapporto di lavoro e le questioni fiscali.

Si legge chiaro tra le righe della Comunicazione che la Sharing Economy crea opportunità, per consumatori, imprenditori e anche per un utilizzo delle risorse maggiormente sostenibile, potendo così anche contribuire a quel progetto di sviluppo della circular economy, caro alla Commissione europea.

Per questo la Comunicazione spinge verso la creazione di un ambiente favorevole per lo sviluppo di questi modelli economici collaborativi e di fiducia per gli attori che vi operano.

Risalta la presa di posizione della Commissione sul fatto che divieti assoluti e restrizioni nell’accesso al mercato di nuovi soggetti devono rimanere l’ultima ratio.

Necessario assicurare protezione sociale e condizioni di lavoro eque, ma imprescindibile accogliere e supportare in maniera pro-attiva le opportunità dell’innovazione, anche tramite certezza e apertura normative e leggerezza procedurale.

Prospettive

L’Italia ha proposto la sua soluzione. Vedremo nei prossimi mesi se e come verrà implementata, anche alla luce delle linee guida dell’Unione Europea.

Poi saranno i dati a dimostrarci se l’equilibrio tra promozione e protezione sarà stato raggiunto.

 

 

PHI Foundation Comunità Innovazione Sociale

 

 

Redazione

Phi Foundation

SETTIMANA 2 OTTOBRE GLI ULTIMI ARTICOLI

PROGETTO

PROGETTO COSTRUZIONE ORFANOTROFIO

BAMBINI: PROGETTO COSTRUZIONE ORFANOTROFIO

 

 

Ciao a tutti,

con grande gioia vi annuncio che oggi parte ufficialmente la Campagna di Raccolta Fondi per Fondazione Minerva ed in particolare per la costruzione di un Orfanotrofio nel remoto villaggio di Dhading in Nepal. Di seguito trovate la descrizione in dettaglio del progetto oltre alla sua filosofia ed al budget necessario per la realizzazione.

 

Inoltre, per chi si fosse perso qualcuno dei mie 7 articoli dedicati a questa iniziativa e che ho pubblicato sul blog di Phi Foundation, vi allego anche i link per approfondire e vivere insieme a me questa bella ed importante iniziativa.

 

 

Un rinnovato e sentito ringraziamento a Phi Foundation per il sostegno e la visibilità che mi ha sempre dato durante questi mesi.

Progetto per la costruzione di un Orfanotrofio (Fondazione Minerva)

Introduzione:

La casa verrà costruita nella remota parte occidentale del Nepal, Nilkantha – 12, Sankosh, Dhading. Sarà una organizzazione non-profit e ospiterà 30 bambini orfani. 

Questi bambini, che hanno perso i genitori nel terremoto del 2015 e nelle successive alluvioni che hanno colpito il paese, sono privi di istruzione, cure adeguate e supporto e sono spesso coinvolti nella raccolta di stracci o in altre attività antisociali per sopravvivere.

 

 

Mission del progetto:

Abbiamo iniziato  la costruzione di una casa di accoglienza che mira a fornire educazione, assistenza, supporto e protezione a 30 bambini orfani del remoto distretto di Dhading in Nepal. La costruzione di questa casa è fondamentale per allontanare questi bambini dalla strada e ridarli una vita e possibilmente un futuro.

 

 

La nostra mission in 4 punti:

  1. Supportare i bambini del Nepal occidentale che sono orfani, abbandonati o non supportati dai loro genitori.
  2. Fornire i bisogni di base (cibo, alloggio e abbigliamento, nonché istruzione e assistenza sanitaria.
  3. Gestire i loro bisogni emotivi (amore e compassione) permettendo loro di crescere in un ambiente familiare.
  4. Permettere ai bambini di sviluppare e realizzare il loro potenziale per superare la loro condizione di povertà nel lungo temine.

 

Sintesi del progetto:

La casa che verrà costruita sarà adeguata ad ospitare 30 bambini con ambienti comodi ed accoglienti per vivere dignitosamente e svolgere le varie attività previste per loro.

Questa casa avrà un tutor, un istruttore professionale, un cuoco, un account e un guardiano. Un medico e un dottore effettueranno regolari controlli sanitari e forniranno medicinali. Tutti i bambini riceveranno cibo nutriente  3 volte al giorno, articoli fissi inclusi libri, uniformi e vestiti regolari. Ogni bambino avrà l’opportunità di svolgere attività ricreative come sport, arte e varie attività all’aperto.

Oltre alle attività svolte all’interno della casa, i bambini verranno iscritti alla vicina scuola del villaggio per avere un’istruzione adeguata e apprendere la lingua inglese.

Fra le attività all’aperto è prevista una serie di gite di trekking durante il fine settimana.

 

 

Analisi d’impatto:

Il progetto sarà monitorato e valutato a intervalli regolari da un comitato consultivo di progetto costituito dal presidente dell’organizzazione. Le autorità dell’Agenzia di finanziamento e dell’amministrazione distrettuale locale saranno nominati membri del comitato consultivo del progetto. Tale comitato si riunirà periodicamente una volta ogni 3 mesi e fornirà consulenza su vari aspetti riguardanti l’attuazione del progetto e la revisione dei programmi ovvero le attività intraprese. Il comitato consultivo del progetto esaminerà anche i conti e le dichiarazioni verificate del domicilio dell’orfanotrofio.

 

 

Budget:

  1. Costo dell’installazione (una tantum)  

      Acquisizione di terreni = $ 20,000

      B. Costruzione dell’edificio (una tantum):

       

       Cemento                       = $ 4,000

       Giti/mattoni.                  = $ 2,000

       Canne.                          = $ 3,000

       Elettricità.                      = $ 2,000

       WC, bagno.                   = $ 2,000

       Salari.                            = $ 4,000 

       Pittura/decorazioni        = $ 2,000

       Porte/Finestre               = $ 1,000

      Totale.                            =  $20,000

  1. Costi annuali:

      Stipendi personale.         = $6,000

      Pasti giornalieri.               = $5,000

      Costi dell’istruzione          = $4,800

      Salute/Medicina               = $1,200

      Sport/Cancelleria             = $2,000

      Varie                                = $1,000

       Totale.                              = $20,000

Gran Totale (A+B+C)              = $60,000

 

 

Il vostro contributo è molto importante per la realizzazione di questo progetto!

Grazie!

Alessandro Vitaloni

Coordinate Bancarie Fondazione Minerva:

Citizens Bank International Ltd.

IBAN

0150000360CA

SWIFT

CTZNNPKA

 

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TERZO SETTORE: IL GRANDE CAMBIAMENTO

TERZO SETTORE: IL GRANDE CAMBIAMENTO

 

Terzo settore: il grande cambiamento in corso.

 

Il terzo settore sta cambiando, ecco come affrontare le sfide con gli incontri informativi IID

 

Dalla raccolta fondi ai nuovi strumenti finanziari: dieci incontri in dieci mesi accessibili in streaming, gratuiti per le ONP di IO DONO SICURO e aperti a tutti

 

Il terzo settore è in transito verso una nuova fase piena di sfide e occasioni: la riforma, con il nuovo codice, sta entrando nella fase operativa e gli Enti di Terzo Settore hanno in mano la possibilità di utilizzare e mettere a valore strumenti per migliorare la qualità e l’efficacia dell’impatto della loro attività.

 

Su queste premesse l’Istituto Italiano della Donazione ha costruito il calendario 2018 degli incontri (in)formativi: dieci seminari – gratuiti per le organizzazioni aderenti a IO DONO SICURO, frequentabili a prezzi accessibili per tutti gli altri – per formare gli Enti di Terzo Settore sulle nuove occasioni dettate dalla Riforma e non solo. Gli incontri si tengono in orario 14.30-17.30 nella sede IID di Milano e possono essere seguiti anche in streaming da remoto.

“L’offerta formativa dell’Istituto Italiano della Donazione – spiega il presidente di PHI Foundation Sebastiano de Falco – si sviluppa su due direzioni interconnesse: una orientata ad una visione più ampia, a orizzonti di sviluppo che la riforma e il fermento che la ha accompagnata hanno delineato; l’altra concentrata su una serie di strumenti operativi funzionali a riorientare, innovare ed allargare il perimetro delle pratiche”.

Evoluzioni e strumenti sono dunque i due binari tematici. Il primo appuntamento con la legislazione Non Profit si parlerà di 5 aspetti chiave della Riforma del Terzo Settore. Il secondo appuntamento il suo corso sarà incentrato sulle novità fiscali già in vigore dopo la riforma e lo scenario futuro. Spazio poi al servizio civile si parlerà di tutte le novità, anche adempimentali, per gli enti non profit e delle prospettive del servizio civile universale. Il quarto appuntamento si formerà i partecipanti sull’importanza della gestione dei dati tramite la costruzione del database e la profilazione dei donatori. Quinto appuntamento spazio al tema dei nuovi strumenti finanziari a sostegno del terzo settore. A giugno si parlerà di come misurare l’efficacia del proprio sito web attraverso Google Analytics. A luglio formazione sui fattori critici di successo nel corporate fundraising. Gli ultimi tre incontri saranno dopo la pausa estiva: il 20 settembre sul tema “organizzare eventi: donazioni, sponsorizzazioni e pubbliche relazioni”; il 25 ottobre sul tema “valutarsi per valere: comunicare l’impatto sociale“; infine a novembre l’ultimo incontro sul ruolo e l’attività del fundraising alla luce della riforma del terzo settore.

 

 

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Alessandro Roma

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20 MAGGIO TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA

9 MAGGIO TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA

Accordo Ferrovie dello Stato – Banca Etica: un progetto per la riqualificazione delle stazioni ferroviarie

Le vecchie strutture delle stazioni ferroviarie saranno donate gratuitamente alle associazioni no-profit e alle Onlus italiane.
È questo l’accordo siglato tra il gruppo Ferrovie dello Stato e Banca Etica.

Da stazioni abbandonate a centri sociali

Sono, infatti, migliaia le stazioni ferroviarie prive di personale e che giacciono nell’abbandono, tale accordo porterà ad una rinascita delle stesse in chiave sociale.

Difatti le stazioni diventeranno centri gestiti da associazioni no-profit e Onlus già attive sul territorio nazionale. Banca Etica si occuperà dei finanziamenti che serviranno per gestire la riqualificazione delle strutture. Queste stazioni sono infatti dimesse e non rappresentano più i luoghi dove iniziano e finiscono i viaggi, è chiaro quindi che il gruppo Fs abbia avvertito il bisogno di un cambiamento.
Sono circa 450 le prime stazioni che saranno interessate da quest’opera di riqualificazione e a breve il progetto si estenderà a tutte le altre.
Non è la prima volta che Ferrovie dello Stato si mostra così attento alle tematiche sociali. Già da qualche anno alcune aree delle principali stazioni italiane, non più funzionali alle attività ferroviarie, sono state riqualificate e riadattate ad altre funzioni. Adesso, invece, il piano di riqualificazione coinvolgerà piccole e grandi stazioni ferroviarie e i centri urbani di cui fanno parte.

Tutto ciò servirà a rendere queste strutture dei poli di aggregazione e attrazione sociale, arricchire il territorio di servizi e mantenere le strutture in ottime condizioni.

Il progetto di riqualificazione delle stazioni

 Si tratta soprattutto di un’occasione per mettere in pratica quelle iniziative di rigenerazione territoriale tanto declamate negli anni, ma spesso mai portate a buon fine. Questa volta però vi si inserisce la sostenibilità sociale e ambientale del progetto e specialmente l’azione del mondo del Terzo settore. In quest’ottica Ferrovie dello Stato e Banca Etica si impegnano a promuovere, sostenere e valorizzare i progetti secondo i fini stabiliti.

Da un lato Ferrovie dello Stato dovrà coinvolgere la Banca nella selezione dei soggetti destinatari delle aree oggetto di riqualificazione e comunicare ai soggetti selezionati le linee guida per usufruire dei servizi di Banca Etica.

Dall’altro Banca Etica, che è nata per gestire risorse finanziarie di famiglie e organizzazioni per il bene della collettività, dovrà organizzare la raccolta fondi per sostenere i progetti di riqualificazione attraverso bandi dedicati sulla propria rete di crowdfunding, promuovere eventi culturali per presentare i progetti e offrire servizi creditizi e bancari integrati.

La sfida della riqualificazione degli immobili inutilizzati e dei beni comuni è una di quelle più difficili, ma tra le più gratificanti. Rendere una struttura desolata un luogo pieno di vita rappresenta davvero una grande vittoria.

 

Daniela Leone

PHI Foundation

30 MARZO TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA