RIPARTIRE INSIEME: EREDI E NON REDUCI

RIPARTIRE INSIEME: EREDI E NON REDUCI

RIPARTIRE INSIEME: EREDI E NON REDUCI

 

RIPARTIRE INSIEME: EREDI E NON REDUCI: Dalle parole di Matteo Renzi al Lingotto, oltre a tutti i ringraziamenti ai partecipanti e (in particolare ai volontari), emerge che non vi è prospettiva di sviluppo senza un vero e risolutivo cambiamento, quindi, “ripartire insieme” andando incontro, anzi, “rivendicare il futuro” come “eredi e non reduci” di un passato verso il tramonto.

 

Matteo Renzi parla della lotta per l’uguaglianza e garanzie di riscatto sociale delle pari opportunità, di promuovere il capitale umano, affrontare la sfida educativa rivendicando un futuro progressista in direzione di una società etica con solidi valori, rilanciando contenuti e ideali, contemporaneamente restituire una speranza al paese al fine di garantire solide prospettive alle generazioni future.

 

Matteo Renzi propone partecipazione e coinvolgimento lanciando una provocazione da progressista e innovatore, “realizziamo insieme lo sviluppo dell’innovazione sociale con progetti di interesse comune e sostanzialmente rivolti a dare lavoro ai meritevoli e progresso in assoluta trasparenza restaurando un clima di fiducia tra il cittadino e le istituzioni”.

 

L’innovazione sociale è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali che la politica tradizionale sembra sempre più in grado di affrontare, la responsabilizzazione dei gruppi e degli individui, e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

“Eredi non Reduci”

 

Phi Foundation Social Inovation Community

è il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

 

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

SERVIZI PUBBLICI PAGATI CON MONETA SOCIALE

SERVIZI PUBBLICI CON MONETA SOCIALE

SERVIZI PUBBLICI CON MONETA SOCIALE

 

SERVIZI PUBBLICI PAGATI CON MONETA SOCIALE

SERVIZI PUBBLICI PAGATI CON MONETA SOCIALE: La città settentrionale di Zugo, del cantone svizzero Zugo, ha deciso di consentire, per alcuni servizi pubblici come parte di un giro di prova, pagamenti in moneta sociale locale (moneta complementare locale – Local Crypto Social Money.

 

Per alcune prestazioni comunali (che includano servizi di pubblica utilità), sarà concessa la possibilità di pagarli con moneta sociale locale, fino a 200 franchi di valore.

 

Il periodo di prova è destinato a valutare la vitalità economica a lungo termine di accettare in pagamento per i servizi pubblici la crypto valuta.

La città di Zugo, è conosciuta come “la crypto valley”, un’area geografica, dove lavorano molte start-up tecnologiche che sviluppano in orientamento della crypto valuta con riferimento alla tecnica denominata (blockchain-based).

 

Il sindaco di Zugo dice: “Vogliamo esprimere la nostra apertura a creare un clima favorevole allo sviluppo delle nuove tecnologie in particolare orientato alle crypto money … il nostro obiettivo è di soddisfare le esigenze imprenditoriali al fine di consolidare la crescita ottimale nel nostro ambiente fiorente delle crypto money”.

 

Pertanto, innovazione tecnologica nel rispetto dellinnovazione sociale la quale è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali con la responsabilizzazione e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

La Social Innovation si concentra sulle nuove tipologie di lavoro e avanzate forme di cooperazione (modelli di business o capitalismo Etico), in particolare attività sostenibili con il fine di aumentare la qualità della vita.

 

“Insieme siamo in grado di nutrire il seme di altruismo che è insito in ognuno di noi”

 

Phi Foundation Social Inovation Community

è il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività 

 

LA MONETA COMPLEMENTARE EVOLUZIONE SOCIALE UN BENE COMUNE

 

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

Sebastiabo de Falco

PHI Foundation

SUICIDO ASSISTITO PER UN ALTRO ITALIANO

SUICIDO ASSISTITO PER UN ALTRO ITALIANO

 

SUICIDO ASSISTITO PER UN ALTRO ITALIANO

 

SUICIDO ASSISTITO PER UN ALTRO ITALIANO

Le ultime ore di Dj Fabo: “Via da quest’inferno

Fabo prima di perdere conoscenza ha scherzato con gli amici: “Mettete sempre le cinture

Fabo Per attivare l’immissione del farmaco ha dovuto mordere un pulsante

Il post della fidanzata Valeria dalla Svizzera: “Vorrei che questa notte non finisse mai

Il corpo sarà cremato, le ceneri potrebbero essere portate nella sua amata India

SUICIDO ASSISTITO PER UN ALTRO ITALIANO

 

“Ognuno di noi riceve la vita, non se la da e questo è evidente e pertanto ne siamo dei servitori, dei ministri. Responsabili, intelligenti, ma senza potere mai dominare la vita nostra e tanto più degli altri”.

PHI Foundation Social Innovation Community

È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività

“Insieme siamo in grado di nutrire il seme di altruismo che è insito in ognuno di noi”

ENTRA

ANCHE TU

NELLA

GRANDE FAMIGLIA

PHI FOUNDATION

LA PRIMA

SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

INNOVAZIONE SOCIALE: LA PAROLA MAGICA

INNOVAZIONE SOCIALE: LA PAROLA MAGICA

INNOVAZIONE SOCIALE: LA PAROLA MAGICA

 

Innovazione Sociale è una corrente filosofica che si concentra sull’evoluzione concettuale delle persone, sulle idee e le soluzioni che creano valore sociale a beneficio della comunità sia nel profit sia nel non profit volgendosi ad un welfare sostenibile.

 

Esaminiamo i processi attraverso i quali sono generate le innovative rivoluzioni ideologiche e tecnologiche, osserviamo la fecondazione intersettoriale alla base dei tre meccanismi fondamentali che stanno guidando la contemporanea Social Innovation:

  • Scambio di idee e valori;
  • Rigenerazione dei ruoli e relazioni;
  • L’integrazione del capitale privato a sostegno degli investimenti pubblici e la filantropia.

In definitiva, i problemi più difficili e importanti non possono essere compresi, e tanto meno risolti, senza il coinvolgimento del terzo settore, organizzazioni non profit, investimenti pubblici e privati.

 

Innovazioni Sociali, nuove strategie, concetti idee, organizzazioni che soddisfano esigenze sociali in diversi settori dal lavoro, l’educazione, la salute, al fine di sviluppare e rafforzare le comunità. Nella Social Innovation vi sono compresi i processi sociali innovativi e partecipativi, quali per esempio le tecniche e software open source, innovazioni orientate a scopi ed utilizzi sociali come microcredito, il volontariato e l’apprendimento a distanza, e molto altro ancora.

 

La Social Innovation si concentra sul processo di innovazione e cambiamento che prende forma favorendo l’organizzazione interna delle imprese al servizio della produttività e del bene comune (Corporate Social Responsibility) responsabilità sociale d’impresa con link diretto l’enciclopedia digitale Wikipedia simbolo della Social Innovation Partecipativa e dei concetti intrinseci.   https://it.wikipedia.org/wiki/Responsabilit%C3%A0_sociale_d’impresa

La Social Innovation si concentra sulle nuove tipologie di lavoro e avanzate forme di cooperazione (modelli di business o capitalismo Etico), in particolare attività sostenibili.

 

L’innovazione sociale è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali che la politica tradizionale sembra sempre più in grado di affrontare, (vedi quanto affermato da Matteo Renzi), la responsabilizzazione dei gruppi e degli individui, e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

Quindi, l’innovazione sociale è spesso presentata come un modo per aumentare la qualità dei servizi sociali e la loro economicità, offrendo equivalente, se non superiore, i risultati nonostante i notevoli vincoli di bilancio.

 

“Insieme siamo in grado di nutrire il seme di altruismo che è insito in ognuno di noi”.

 

Phi Foundation Social Inovation Community

è il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività 

 

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

#RENZI: INSIEME VERSO IL CAMBIAMENTO

Matteo Renzi dimettendosi da tutte le cariche è divenuto un uomo libero ritornando in possesso del proprio tempo che sta impiegando nel visitare altre nazioni (privatamente senza giornalisti e telecamera) come nel suo ultimo viaggio negli Stati Uniti d’America dove vi è andato al fine di valutare nuove idee e prospettive e distintamente (l’evoluzione delle energie alternative o come la tecnologia cambia il mercato del lavoro e riduce l’occupazione oltre molte altre preziose info).

 

Giro il mondo per ossigenare il cervello! Dichiara Renzi, sostenendo che fermare il progresso e la tecnologia o pensare di rallentare è assurdo, «Le invenzioni – dalla stampa all’automobile – hanno avuto sempre ricadute sociali ed il compito adesso è di affrontare i problemi che derivano dalla rivoluzione digitale e i costi in termini di perdita posti di lavoro».

 

Renzi continua: molti sventolano il “reddito di cittadinanza” come risposta all’assenza di lavoro e soluzione di tutti i mali, ma garantire uno stipendio a tutti non risponde all’articolo Uno della Costituzione Italiana che parla di lavoro non di stipendio. Il lavoro non è solo stipendio, ma anche dignità. Il reddito di cittadinanza nega il primo articolo della nostra Costituzione.

 

«Serve un lavoro di cittadinanza» In questi tempi di forti cambiamenti dobbiamo rivoluzionare il welfare. Niente rassegnazione o ripiegamenti su se stessi, via quindi il tono irritato quando si parla di tecnologia e innovazione mentre vi sono grandiose opportunità che si possono cogliere cambiando il concetto di lavoro come sinora lo abbiamo interpretato.

 

Coltivare dei sogni, continua Renzi nell’intervista concessa al giornale Il Messaggero: «spostando il reddito dalla rendita all’innovazione» e quindi al lavoro poiché non dobbiamo credere alle profezie di una società senza lavoro (jobless society), tantomeno a coloro che si rassegnano proponendo una rendita, come il “reddito di cittadinanza”, che dà ai giovani un messaggio sbagliato di ripiegamento su se stessi, ma occorre ricreare le opportunità per i giovani che hanno voglia di fare orientandosi alla Social Innovation.

 

Il cambiamento in atto si muove velocemente con il “terzo settore” protagonista congiuntamente ad un “capitalismo etico” dirigendosi verso modelli concettuali della “Social Innovation” e al fine di garantirsi il successo, questa strada la dobbiamo percorrere (costruire) insieme.

https://phifoundation.com/insieme-verso-cambiamento/

https://phifoundation.com/phifoundation-cose-la-social-innovation-community/

https://phifoundation.com/noi-siamo-il-cambiamento/

 

ENTRA NELLA PRIMA SOCIAL INNOVATION COMMUNITY

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

INSIEME VERSO IL CAMBIAMENTO

INSIEME VERSO IL CAMBIAMENTO

 

INSIEME VERSO IL CAMBIAMENTO

 

INSIEME VERSO IL CAMBIAMENTO:

 

Il termine “Social Innovation” evince un duplice significato: inteso come utilizzo di mezzi e strumenti tecnologici ed Innovazione realizzata mediante un’ampia ed estesa partecipazione della comunità (democrazia partecipata) con idee evolutive a sostegno del terzo settore e non solo, bensì, volgendosi distintamente sia all’area profit sia al non profit.

 

PHI Foundation, la prima “Social Innovation Community” con il fine di perseguire e conseguire il benessere della collettività, elemento mancante al presente ordine economico. L’attuale sistema economico, produce benessere, ma non per tutti i ceti sociali e il principio di sussidiarietà può e deve essere trasformato da nuovi valori, come, la Social Innovation che si avvale di straordinari strumenti economici, in grado di tornare a considerare la libertà ed il benessere sociale facce della stessa medaglia.

 

PHI Foundation “Social Innovation Community” è una comunità fondata sulla condivisione di valori etici con attitudine al cambiamento e innovazioni culturali, scientifiche e tecnologiche, al fine di soddisfare i bisogni sociali della collettività ed affrontare le nuove sfide per la crescita.

 

PHI Social Innovation Community, sono idee, creatività, metodologie innovative al fine di trasformare principi teorici e ricerca nella prosperità della comunità sempre più attenta alla sostenibilità e sviluppo, rappresentando il cambiamento nel modo di fare le cose, un elemento innovativo nel contesto della collettività e presentando una risposta costruttiva a problemi di ordine economico e sociale. Contribuendo, in questo modo, al miglioramento degli individui e delle comunità e nel lungo termine può essere fonte di trasformazione sociale e motrice di cambiamento dal basso verso alto (Bottom Up).

 

PHI Social Innovation Community deve essere considerata una risorsa strategica per tutti quelli che vogliono pensare allo sviluppo della società in modo nuovo e concreto per rispondere alle difficoltà del momento e cercare di risolvere alcuni problemi attuali della nostra società.

 

“Insieme siamo in grado di nutrire il seme di altruismo che è insito in ognuno di noi”.

 

L’obiettivo è di far crescere, ossia sviluppare, creando valore produttivo di utilità sociale, per opera di una responsabilità sociale diffusa che incoraggia il raggiungimento di comuni benefici, perseguiti dalla PHI Foundation in modo pragmatico grazie alla Social Innovation Community, dove si può parlare di una tipologia d’innovazione capace di creare nuovi saperi, tecnologie, strumenti e forme organizzative con finalità di natura Etica.

 

Phi Foundation Social Inovation Community

è il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività 

 

ENTRA ANCHE TU NELLA GRANDE FAMIGLIA PHI

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

RICERCA DELLA PAROLA PERDUTA : Più che di una Parola “Perduta”, si tratta di conoscenze, esperienze e pratiche smarrite facendo nascere

RICERCA PAROLA PERDUTA

RICERCA DELLA PAROLA PERDUTA

 

RICERCA DELLA PAROLA PERDUTA

RICERCA DELLA PAROLA PERDUTA : Più che di una Parola “Perduta”, si tratta di conoscenze, esperienze e pratiche smarrite facendo nascere la consapevolezza della necessità del recupero dello stato perduto.

Tutte le tradizioni dell’umanità, in forma velata o esplicita, pongono alla base dell’attuale condizione umana di sofferenza e degradazione un dramma cosmico: il dramma dell’oscuramento intellettuale dell’Uomo Spirituale, l’Uomo Universale.

Rimane, però, nell’uomo una scintilla divina luminosa che lo rende capace di ricevere il Verbo, di intendere il messaggio subliminale che consente all’uomo individuale degradato di riprendere coscienza della sua natura profonda luminosa e di restaurare il suo stato originale di Uomo Spirituale libero e indiviso.

Ecco, lo stato di disagio, di assenza, di mancanza in cui ci dibattiamo alla ricerca della Parola, del Verbo.

La Parola è perduta, si è smarrita nella Notte dei Tempi.

La Chiave di lettura del significato della Vita e del suo rinascere nell’Immortalità è smarrita.

Il senso Escatologico dell’esistenza ci sfugge.

 

“In principio era il Verbo”

 

Ne possiamo dedurre che a monte del Verbo dovrà esistere un’Idea, un Progetto, che sarà manifestato trasmettendolo con il Verbo.

Questo suono emesso dà luogo ad una figura geometrica che “feconda” la Madre-Materia, e questa “partorisce la vita” d’accordo con il progetto iniziale.
Questo è il processo creativo, è il Verbo che Geometrizza dando nuove forme alla materia.

Infatti, il grande Pitagora affermava che: “Dio Geometrizza”e che “la Geometria delle forme è musica solidificata”. Il suono può pertanto generare forme soniche e strutturare la materia.  La materia è forma sonica solidificata.

Galileo Galilei, con alcuni suoi esperimenti effettuati nel 1630, cercò di dimostrare l’intima connessione fra suono e materia: infatti, scoprì che i modi di vibrazione di una membrana possono essere visualizzati cospargendo la superficie vibrante con polvere sottile. La polvere si sposta per effetto della vibrazione e si accumula progressivamente nei punti della superficie in cui la vibrazione è nulla.

Il suono, pertanto, struttura la materia con forme e reticoli nodali che ricordano dei mandala (un diagramma circolare costituito, di base, dall’associazione di diverse figure geometriche, le più usate delle quali sono il punto, il triangolo, il cerchio e il quadrato; Il disegno riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddismo sia nell’Induismo ed altre forme ricorrenti in natura come ad esempio nei cristalli di neve).

In tempi più recenti si é ipotizzato un sottile potere attraverso il quale il suono strutturerebbe la materia. Per esempio: imponendo una vocalizzazione in antico sanscrito come l’OM (Aum), conosciuto dai buddisti ed induisti come il suono della creazione e corrispondente al Verbo, al Logos, la polvere sottile cosparsa sulla membrana risponde alle vibrazioni sonore generando un cerchio con un punto centrale.

Tale simbolo, per le antiche popolazioni indiane rappresenta lo stesso Mantra o Parola Sacra;

Per gli Alchimisti è il simbolo dell’oro;

Nell’antico Egitto era il simbolo di Ra, il dio del sole;

Nella filosofia orientale rappresenta la conoscenza spirituale del terzo occhio, la rosa divina, il segno dell’illuminazione;

Per i Pitagorici il punto cerchiato rappresentava la monade, la verità divina, la “Prisca Sapientia”, l’unità di mente e anima;

Gli Antichi lo chiamavano “occhio di Dio” ed è all’origine dell’occhio onniveggente.

Un suono che si fa simbolo universale per ricondurci all’Uomo Universale … forse “Nulla è per caso”.

Quando Dio disse: “E che la Luce sia …” questa si separò dalle tenebre e illuminò la coscienza dell’uomo.

Quale Principio fa da precursore ad un fatto del genere?

  • Una parola è composta da lettere;
  • Ogni lettera corrisponde ad un suono;
  • Ogni suono equivale ad un numero;
  • Ogni numero ad una vibrazione;
  • Ogni vibrazione crea una figura geometrica;
  • Ogni figura geometrica è un seme che feconda la materia creando vita.

Si può dedurre da tutto ciò che le vibrazioni del suono, attraverso la Geometria, determinano i Principi assoluti della Matematica e che tutto nell’universo fu creato con il Verbo, la Geometria e il Numero.

Possiamo notare che un filo rosso si dipana nella storia dell’uomo attraverso miti e leggende tutte riconducibili al senso di “perdita” di una parola che potesse stravolgere l’ineluttabilità della fine della vita ridando a noi, miseri mortali, le chiavi di un potere che desse la conoscenza, l’immortalità.

“conosci te stesso”, diceva Pitagora

“non sapete di essere dei”, diceva Ermete Trismegisto.

Urge ritrovare la Parola “Perduta” che equivarrebbe a ritrovare sé stessi e la vera natura dell’uomo, ossia prendere coscienza che da questo concetto nasce la consapevolezza della necessità del recupero dello stato “Edenico Perduto”, dove l’uomo creava con il verbo “geometrizzando” e il Mondo era un Paradiso, e “gli dei camminavano a braccetto con gli uomini”.

La parola “filosofia” (philosophia) inizia proprio con la lettera PHI e filosofia significa “amore per la sapienza”, PHI ha quindi un significato molto antico, accademico ed erudito, ma anche ……

PHI, ventunesima lettera dell’alfabeto greco, è utilizzata in matematica nella sua forma minuscola per indicare la formula della “sezione aurea” poiché è l’iniziale dello scultore ed architetto greco Fidia, che si ritiene sia stato il primo ad utilizzare in modo consapevole tale particolare sezione nelle sue opere, anche se, nella costruzione delle piramidi di Giza è riscontrato un concetto analogo del PHI “golden ratio”.

PHI, “bellezza nella sua perfetta esternazione”, il numero aureo “Φ” definito 1,618 ha una strettissima correlazione con la sequenza di Fibonacci che descrive in natura il processo di Creazione ed Evoluzione.

PHI, il simbolo del flusso magnetico e latitudine di un punto sulla superficie terrestre, il suo insieme ci presenta una realtà semplice e armonica, giunge per ricordarci che apparteniamo al progetto dell’Anima Universale.

PHI, fuoco interiore che ci rafforza portandoci con dedicazione al compito del nostro spirito il quale ha, come fine, la protezione dei giusti, generando ordine e armonia verso il bene universale.

PHI, rappresenta l’esplorazione del mistero e raffigura la perfezione, è l’archetipo percepibile del ciclo continuo, dell’eterno ritorno, della non fine e non inizio, così come l’emblema dell’Eterno.

PHI, ha un significato mistico come simbolo di salvezza che i viventi associano al valore della Pace.

Oggi la “sezione aurea” è rappresentata dal terzo settore e poiché la nostra mission è sostenere le organizzazioni non profit la denominazione che meglio ci descrive, è “PHI Foundation” Social Innovation Community.

 

ENTRA ANCHE TU NELLA GRANDE FAMIGLIA PHI

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

DONARE CON FIDUCIA E’ UN DIRITTO delle comunità solidali

DONARE CON FIDUCIA UN DIRITTO

DONARE CON FIDUCIA UN DIRITTO

 

DONARE CON FIDUCIA UN DIRITTO

DONARE CON FIDUCIA UN DIRITTO – PHI Foundation – Il terremoto che ha colpito l’Italia centrale (aggravato dalle avversità climatiche), ha messo in ginocchio il cuore del Paese ma è stato anche occasione, ancora una volta, per rendere evidente la generosità di cui sono capaci gli italiani. Il mondo del volontariato in prima linea, le organizzazioni, i territori e i singoli cittadini in modo anche spontaneo, si sono attivati e continuano a farlo anche in queste ore in cui l’emergenza sembra essere un amaro pane quotidiano. Per questo tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo, anche se piccolo.

Amareggia molto quindi apprendere di quanto riescano ad essere virali notizie circa “problematiche” sui fondi raccolti tramite sms solidale. Informazioni come queste sono in grado di minare la fiducia, radice stessa del verbo donare, poiché creano un clima di disfattismo che non fa bene a chi lavora per il bene comune.

È, infatti, di pochi giorni fa la notizia, alimentata soprattutto dal dibattito via social, in merito alla destinazione dei fondi raccolti tramite sms solidale subito dopo il terremoto, informazioni che hanno richiesto l’intervento diretto del Dipartimento della Protezione Civile: i soldi non sono spariti, né sono stati sottratti da nessun altro soggetto, né tantomeno dalle compagnie telefoniche stesse, che hanno già versato alla Protezione Civile la maggior parte dei fondi raccolti.

Si specifica: “La cifra raccolta, che supera i 25 milioni di euro, è, infatti, destinata alla fase di ricostruzione post emergenza, quella sulla quale si spengono i riflettori, quella in cui non si fanno le maratone televisive o le dirette tv, quelle però più preziose per chi vive nei territori colpiti“. Al contrario, come riportato nella nota del Dipartimento, per la fase di gestione dell’emergenza sono destinate tutte le necessarie risorse attraverso i fondi pubblici.

PHI Foundation da sempre lavora su temi come fiducia e trasparenza, poiché donare con fiducia e in tutta sicurezza, è un diritto di ognuno di noi. Le sensibilità espressa tramite le donazioni devono essere gratificate e incoraggiate, al tempo stesso, al donatore, devono essere dati gli strumenti giusti per potersi orientare e proteggere, tanto dalle notizie fuorvianti quanto da appelli non veritieri.

Per questo la PHI Foundation ha ideato “Certified” al fine di mantenere il donatore costantemente informato sullo stato di sviluppo dei singoli progetti con l’opportunità di interagire e partecipare attivamente, farsi coinvolgere, nello spirito della Social Innovation Community.

ENTRA ANCHE TU NELLA GRANDE FAMIGLIA PHI

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

 

NOI SIAMO IL CAMBIAMENTO

La Social Innovation è sostenuta da una corrente filosofica internazionale d’idee che influiscono su tutte le sfere di competenza a 360 gradi orientandosi alla creazione di un nuovo modello di società che meglio risponda alle esigenze delle comunità e sostenga saldamente lo sviluppo futuro.

Dall’espressione concettuale della Social Innovation nasce “PHI City Program” un progetto studiato e pianificato da PHI Foundation con l’intento di connettere idee e persone all’interno di una community che abbia come scopo principale quello di innovare e valorizzare l’ecosistema culturale e sociale, attraverso la promozione di nuove pratiche relazionali e la creazione di nuove reti di contatti interpersonali.

PHI Foundation adotta un approccio partecipativo coinvolgendo le Organizzazioni Non Profit locali nello sviluppo del progetto nelle singole aree d’influenza.

PHI Foundation mediante lo sviluppo del City Program vuole mettere in rete e in connessione tra loro i cittadini di un circoscritto ambito territoriale e stimolare l’ecosistema culturale locale per promuovere un’innovazione sociale nell’ambito del terzo settore e in particolare delle attività orientate al Non Profit.

L’obiettivo è di qualificare le competenze e incrementare la consapevolezza dei cittadini già attivi sui temi di innovazione sociale, sviluppo locale e partecipazione, individuando le criticità e le potenzialità più caratteristiche del territorio; elaborando innovativi modelli di finanziamento che coinvolgano il pubblico e il privato, progettando iniziative di raccolte fondi mediante molteplici strumenti come il Crowdfunding e Fundraising civico per progetti sociali e culturali che riguardino la comunità locale di riferimento, con lo scopo di sviluppare il territorio.

80a7ffac-94b0-435b-9f1c-6a4b60f63247-large

Aderire al entwork PHI City Program, significa impegnarsi nel realizzare quegli obiettivi e quei progetti che rientrano nei programmi di PHI Foundation che operano nel terzo settore e in particolare orientati al Non Profit.

Alle organizzazioni che aderiranno al programma, sarà offerto supporto e consulenza in termini di visibilità e di opportunità nella creazione del proprio network locale. Inoltre sarà data la possibilità di costituire una “PHI Local”, una vera e propria “costola” di PHI Foundation, una forte presenza territoriale con funzioni coordinate insieme alla PHI Foundation Community.

Le PHI Local saranno il frutto di singola organizzazione o aggregazioni di più entità locali alle quali PHI Foundation fornirà tutto il suo contributo in termini di sviluppo relazionale sia con gli enti locali sia con tutta la filiera di attori che si occupano di tematiche sociali in quel territorio, nazionale e internazionale.

Alcune delle attività e dei servizi che PHI Foundation mette a disposizione delle PHI Local sono: la formazione gratuita all’utilizzo ottimizzato degli strumenti digitali, la creazione di una Social Community; la realizzazione campagne Fundraising; vendere e comprare tramite il Market Place; la possibilità diventare un PHI Member e molto altro. 

a1794725-4414-42cc-9d61-8015747577e8-large

Il PHI City Program è la realizzazione e sviluppo a livello locale della filosofia e del pensiero della Social Innovation, quel movimento che PHI Foundation intende sostenere e sviluppare.

Per PHI Foundation “Social Innovation Community” si intende un modo più pragmatico e concreto di realizzare i progetti sociali. Si può parlare di una tipologia di innovazione capace di creare nuovi saperi, tecnologie, strumenti e forme organizzative con finalità di natura Etica.

La PHI Social Innovation Community deve essere considerata una risorsa strategica per tutti quelli che vogliono pensare allo sviluppo della società in modo nuovo e concreto per rispondere alle difficoltà del momento e cercare di risolvere alcuni problemi della nostra società.

PHI Foundation Social Innovation Community è una comunità fondata sulla condivisione di valori etici con attitudine al cambiamento e alle innovazioni culturali, scientifiche e tecnologiche, al fine di soddisfare i bisogni sociali della collettività ed affrontare le nuove sfide per la crescita.

Social Innovation è creazione di nuove idee, prodotti, servizi che soddisfano bisogni sociali e simultaneamente creano nuove collaborazioni e relazioni

Il termine Social Innovation esprime, infatti, un doppio significatoinnovazione intesa come utilizzo di tecnologie e innovazione realizzata da una comunità e non da un unico individuo o un organismo; diventa così un risultato collettivo che richiede accordi, condivisione, co-adaptation e dialogo.

Si ha, infatti, innovazione sociale solo quando persone e organizzazioni svolgono un ruolo attivo e collaborativo nella realizzazione concreta dei processi innovativi, attraverso la creazione di reti sociali; soddisfare i bisogni della collettività ed affrontare le nuove sfide per lo sviluppo.

Le nuove comunità dovranno avere una grande capacità di vivere i cambiamenti derivanti: dall’evoluzione scientifica e tecnologica, dal confronto culturale, sociale ed economico con le altre comunità con cui bisogna cooperare e competere, dalle incertezze e dai rischi presenti nei piani per garantire un benessere minimo o una cittadinanza inclusiva.

Tutto questo può essere gestito al meglio solo attraverso la bussola della Social Innovation che implica una strategia per la formazione di smart-people, i quali devono vivere secondo i principi dello smart-living in delle smart-communities o smart-cities.

Quest’ultime da intendere come città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governante partecipativa.

Tutto questo spinge a puntare prioritariamente sulla smart-education (sviluppo di piattaforme territoriali di e-learning, di public digital library, ecc.), cittadinanza attiva (strumenti di open-government, legalità, uso responsabile del territorio, ecc), capacità di vivere il cambiamento (strumenti e azioni che agevolino il cambiamento delle regole sociali e la capacità di realizzare e utilizzare le innovazioni).

In tutte queste azioni è certamente rilevante un futuro orientato al digitale, il ruolo dell’ingegneria e distintamente quella legata all’ICT (Information & Communication Technology).

Sviluppo dell’economia condivisa, economia circolare, economia sociale, applicazione dei concetti di responsabilità sociale delle imprese, PHI è tutto questo ed altro ancora…….

 

COGLI L’ATTIMO ENTRA NELLA GRANDE FAMIGLIA PHI

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

PHI CITY PROGRAM: INNOVAZIONE E TECNOLOGIA

Il PHI City Program è la realizzazione e sviluppo a livello locale della filosofia e del pensiero della Social Innovation, quel movimento che PHI Foundation intende sostenere e sviluppare.

Per PHI Social Innovation si intende un modo più pragmatico e concreto di realizzare i progetti sociali. Si può parlare di una tipologia di innovazione capace di creare nuovi saperi, tecnologie, strumenti e forme organizzative con finalità di natura Etica.

La PHI Social Innovation Community deve essere considerata una risorsa strategica per tutti quelli che vogliono pensare allo sviluppo della società in modo nuovo e concreto per rispondere alle difficoltà del momento e cercare di risolvere alcuni problemi della nostra società.

PHI Foundation Social Innovation Community è una comunità fondata sulla condivisione di valori etici con attitudine al cambiamento e alle innovazioni culturali, scientifiche e tecnologiche, al fine di soddisfare i bisogni sociali della collettività ed affrontare le nuove sfide per la crescita.

Social Innovation è creazione di nuove idee, prodotti, servizi che soddisfano bisogni sociali e simultaneamente creano nuove collaborazioni e relazioni. 

Il termine Social Innovation esprime, infatti, un doppio significato: innovazione intesa come utilizzo di tecnologie e innovazionone realizzata da una comunità e non da un unico individuo o un organismo; diventa così un risultato collettivo che richiede accordi, condivisione, co-adaptation e dialogo.

Si ha, infatti, innovazione sociale solo quando persone e organizzazioni svolgono un ruolo attivo e collaborativo nella realizzazione concreta dei processi innovativi, attraverso la creazione di reti sociali; soddisfare i bisogni della collettività ed affrontare le nuove sfide per lo sviluppo.

Le nuove comunità dovranno avere una grande capacità di vivere i cambiamenti derivanti: dall’evoluzione scientifica e tecnologica, dal confronto culturale, sociale ed economico con le altre comunità con cui bisogna cooperare e competere, dalle incertezze e dai rischi presenti nei piani per garantire un benessere minimo o una cittadinanza inclusiva.

Tutto questo può essere gestito al meglio solo attraverso la bussola della Social Innovation che implica una strategia per la formazione di smart-people, i quali devono vivere secondo i principi dello smart-living in delle smart-communities o smart-cities.

Quest’ultime da intendere come città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governante partecipativa.

Tutto questo spinge a puntare prioritariamente sulla smart-education (sviluppo di piattaforme territoriali di e-learning, di public digital library, ecc.), cittadinanza attiva (strumenti di open-government, legalità, uso responsabile del territorio, ecc), capacità di vivere il cambiamento (strumenti e azioni che agevolino il cambiamento delle regole sociali e la capacità di realizzare e utilizzare le innovazioni).

In tutte queste azioni è certamente rilevante il ruolo dell’ingegneria e distintamente quella legata all’ICT (Information & Communication Technology).

PHI Foundation Social Innovation Community è tutto questo ed altro ancora…….

Per chiedere informazioni sul Social Innovation City Program.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

PHI CITY PROGRAM NEL TERZO SETTORE

Aderire al network PHI City Program, significa impegnarsi nel realizzare quegli obiettivi e quei progetti che rientrano nei programmi di PHI Foundation operativi nel terzo settore e in particolare orientati al Non Profit.

Alle organizzazioni che aderiranno al programma sarà offerto supporto e consulenza in termini di visibilità e di opportunità nella creazione del proprio network locale. Inoltre sarà data la possibilità di costituire una “PHI Local”, una vera e propria “costola” di PHI Foundation, una forte presenza territoriale con funzioni coordinate insieme alla PHI Foundation Community.

Le PHI Local saranno il frutto di singola organizzazione o aggregazioni di più entità locali alle quali PHI Foundation fornirà tutto il suo contributo in termini di sviluppo relazionale sia con gli enti locali che con tutta la filiera di attori che si occupano di tematiche sociali in quel territorio, nazionale e internazionale.

Alcune delle attività e dei servizi che PHI Foundation mette a disposizione delle PHI Local sono: la formazione gratuita all’utilizzo ottimizzato degli strumenti digitali, la creazione di una Social Community; la realizzazione campagne Fundraising; vendere e comprare tramite il Market Place; la possibilità diventare un PHI Member e molto altro. 

Per chiedere informazioni sul Social Innovation City Program.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

INIZIAMO CON LA SOCIAL INNOVATION CITY PROGRAM

Social Innovation City Program è un progetto studiato e pianificato da PHI Foundation con l’intento di connettere idee e persone all’interno di una community che abbia come scopo principale quello di innovare e valorizzare l’ecosistema culturale e sociale, attraverso la promozione di nuove pratiche relazionali e la creazione di nuove reti di contatti interpersonali.

Phi Foundation adotta un approccio partecipativo coinvolgendo le Organizzazioni Non Profit locali nello sviluppo del progetto nelle singole aree d’influenza.

PHI Foundation mediante lo sviluppo del City Program vuole mettere in rete e in connessione tra loro i cittadini di un circoscritto ambito territoriale e stimolare l’ecosistema culturale locale per promuovere una innovazione sociale nell’ambito del terzo settore e in particolare delle attività Non Profit.

La speranza è di qualificare le competenze e incrementare la consapevolezza dei cittadini già attivi sui temi di innovazione socialesviluppo locale e partecipazione, individuando le criticità e le potenzialità più caratteristiche del territorio; elaborando innovativi modelli di finanziamento che coinvolgano il pubblico e il privato, progettando iniziative di raccolte fondi mediante molteplici strumenti come il Crowdfunding e Fundraising civico per progetti sociali e culturali che riguardino la comunità locale di riferimento, con lo scopo di sviluppare il territorio.

Per chiedere informazioni sul Social Innovation City Program.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

 

UN MERAVIGLIOSO INIZIO SETTIMANA

Iniziamo bene la settimana e meravigliosamente la giornata di oggi con un grande bacio e un ottimo caffè, logicamente siete tutti invitati e non dimenticate di mettere “MI PIACE” alla pagina di PHI Foundation.

 

Nella redazione di PHI Foundation tutti i membri ci mettano l’anima e particolarmente i web editor con i loro tutor sempre alla ricerca di nuove notizie da trasmettere a tutti Voi, i “Followers”; tramite il blog e le pagine dedicate nei social network gestite dagli stupendi social media manager con entusiasmo e perseveranza.

 

Sfortunatamente i nostri ITC manager chiedano ancora qualche giorno di pazienza per il lancio della nuova piattaforma web ma garantiscano che l’attesa sarà ben ricompensata.

 

L’ufficio stampa è in fibrillazione ma resiste, invitando tutta la famiglia, (poiché questo desideriamo considerare voi tutti, membri della grande famiglia PHI Foundation) essere ancora un pò pazienti e nel contempo seguiteci e condividete.

 

PHI FOUNDATION SOCIAL INNOVATION COMMUNITY 

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Perché dovremmo vedere la mostra di Armin Linke al PAC

Ho scoperto il lavoro di Armin Linke un pò di tempo fa, grazie al documentario Future Archaeology. Girato in Palestina con Francesco Mattuzzi, in collaborazione con il collettivo Decolonizing Architecture, è un film stereoscopico 3D dove si immagina il riuso dell’architettura dell’occupazione. 

Il rapporto tra uomo e spazio è da sempre il filo conduttore di Armin Linke e della sua ricerca artistica. Nell’ultimo progetto ha chiesto a scienziati e geografi, tra cui Franco Farinelli e Bruno Latour, di selezionare e commentare alcune fotografie presenti nel suo archivio. Il risultato è una mostra dove le immagini dialogano tra loro, creando narrazioni nuove e inaspettate. «L’apparenza di ciò che non si vede è una scenografia in cui le immagini sono il punto di partenza per le conversazioni e le associazioni individuali».

Possiamo infatti camminare lungo la mostra con la sensazione di spostarci sopra un palcoscenico: le opere sono montate su pannelli, che lo spettatore attraversa mentre interagisce con fotografie e installazioni sonore.

Le aree tematiche della mostra, allestita al PAC di Milano, spaziano dalla rappresentazione della natura agli sviluppi tecnologici, passando per i mutamenti ambientali. Ci sono più di centotrenta immagini, attraverso le quali lo sguardo è chiamato a interrogarsi sul mondo in cui viviamo e su come lo percepiamo. Secondo Armin Linke l’immagine fotografica è un’entità aperta, un dispositivo che innesca una discussione. Il percorso espositivo diventa perciò una traccia che favorisce molteplici letture, per comprendere la società contemporanea e le tante voci che la compongono.

immagine-mostra

In particolare Linke si concentra sul come progettiamo gli spazi: «Possiamo capire il mondo in cui viviamo solo dotandoci di strumenti di lettura sociale e tecnica del modo in cui lo progettiamo». Per comprendere il mondo quindi abbiamo bisogno di posare lo sguardo sulle «infrastrutture nascoste», – come le telecomunicazioni e i sistemi di dati- che caratterizzano le arene politiche e sociali.

Il problema, secondo Bruno Latour, è che gli elementi più importanti del modo in cui ci organizziamo la vita sono invisibili. Per questo le immagini di Armin Linke sono preziose: svelano il limite tra realtà e finzione, individuale e collettivo, interno e esterno.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di conoscere le trasformazioni politiche e tecnologiche in cui siamo immersi. Il paesaggio globalizzato è l’espressione di un mondo profondamente interconnesso: il cambiamento sociale può partire anche dai gesti domestici di individui consapevoli. Se capiamo queste trasformazioni possiamo unirci nel compiere scelte più informate e non delegare a gruppi di potere decisioni importanti che ci riguardano.

immagine-mostra-2

La Social Innovation passa anche attraverso queste scelte e questo nuovo modo di concepire la società, gli spazi e le decisioni che riguardano la vita di tutti i giorni dei cittadini. Il PHI City Program vuole sensibilizzare e rendere concrete queste nuove filosofie sociali, attraverso la cooperazione di tutti e il coinvolgimento sociale in tutti i settori e gli strati della società.

 

Francesca Prandelli

PHI Foundation

OLTRE PHI CITY PROGRAM PHILOSOPHY

Il PHI City Program è la realizzazione a livello locale della filosofia e del pensiero della Social Innovation, quel movimento che PHI Foundation intende sostenere e sviluppare.

Per PHI Social Innovation si intende un modo più pragmatico e concreto di realizzare i progetti sociali. Si può parlare di una tipologia di innovazione capace di creare nuovi saperi, tecnologie, strumenti e forme organizzative con finalità di natura Etica.

La PHI Social Innovation Community deve essere considerata una risorsa strategica per tutti quelli che vogliono pensare allo sviluppo della società in modo nuovo e concreto per rispondere alle difficoltà del momento e cercare di risolvere alcuni problemi della nostra società.

PHI Foundation Social Innovation Community è una comunità fondata sulla condivisione di valori etici con attitudine al cambiamento e alle innovazioni culturali, scientifiche e tecnologiche, al fine di soddisfare i bisogni sociali della collettività ed affrontare le nuove sfide per la crescita.

Social Innovation è creazione di nuove idee, prodotti, servizi che soddisfano bisogni sociali e simultaneamente creano nuove collaborazioni e relazioni.

Il termine Social Innovation esprime, infatti, un doppio significato: innovazione intesa come utilizzo di tecnologie e innovazione realizzata da una comunità e non da un unico individuo o un organismo; diventa così un risultato collettivo che richiede accordi, condivisione, co-adaptation e dialogo.

Si ha, infatti, innovazione sociale solo quando persone e organizzazioni svolgono un ruolo attivo e collaborativo nella realizzazione concreta dei processi innovativi, attraverso la creazione di reti sociali; soddisfare i bisogni della collettività ed affrontare le nuove sfide per lo sviluppo.

Le nuove comunità dovranno avere una grande capacità di vivere i cambiamenti derivanti: dall’evoluzione scientifica e tecnologica, dal confronto culturale, sociale ed economico con le altre comunità con cui bisogna cooperare e competere, dalle incertezze e dai rischi presenti nei piani per garantire un benessere minimo o una cittadinanza inclusiva.

Tutto questo può essere gestito al meglio solo attraverso la bussola della Social Innovation, che implica una strategia per la formazione di smart-people, i quali devono vivere secondo i principi dello smart-living in delle smart-communities o smart-cities.

Quest’ultime da intendere come città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governance partecipata.

Tutto questo spinge a puntare prioritariamente sulla smart-education (sviluppo di piattaforme territoriali di e-learning, di public digital library, ecc.), cittadinanza attiva (strumenti di open-government, legalità, uso responsabile del territorio, ecc), capacità di vivere il cambiamento (strumenti e azioni che agevolino il cambiamento delle regole sociali e la capacità di realizzare e utilizzare le innovazioni).

In tutte queste azioni è certamente rilevante il ruolo dell’ingegneria ed in particolar modo di quella legata all’ICT (Information & Communication Technology).

Phi Foundation Social Innovation Community è tutto questo ed altro ancora…

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

SVILUPPO LOCAL PHI CITY PROGRAM

Aderire al network PHI City Program, significa impegnarsi nel realizzare quegli obiettivi e quei progetti che rientrano nei programmi di PHI Foundation operativi nel terzo settore e in particolare orientati al Non Profit.

Alle Organizzazioni che aderiranno al programma sarà offerto supporto e consulenza in termini di visibilità e di opportunità nella creazione del proprio network locale.

Inoltre sarà data la possibilità di costituire una “PHI Local”, una vera e propria “costola” di PHI Foundation con una forte presenza territoriale e con ruoli e compiti indicati e coordinati con PHI Foundation Community.

Le PHI Local saranno il frutto di singola organizzazione o aggregazioni di più entità locali alle quali PHI Foundation fornirà tutto il suo contributo in termini di sviluppo relazionale sia con gli enti locali sia con tutta la filiera di attori che si occupano di sviluppo e di tematiche sociali in quel territorio.

Alcune delle attività e dei servizi che PHI Foundation si impegna a mettere a disposizione delle PHI Local sono: il Discovery territoriale; la realizzazione di Eventi Locali; la creazione di una Social Community; il Market Place.

Entra in PHI Foundation Social Innovation Community.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

 

PROPOSTA INDECENTE PER IL WEEK-END

22 ottobre 2016 – oggi – Siete tutti invitati per l’aperitivo sul lago di Lugano cogliendo l’occasione di sorseggiare un ottimo drink mentre gioirete di una bellissima e suggestiva vista .

Si prega di annunciarsi via WhatsApp al numero telefonico +41-79-8638955.

 

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

L’Umanesimo nel tempo del 4 punto 0

19 ottobre 2016 – Vi chiederete quale sia la relatività tra l’immagine di testata con gli argomenti qui presentati, eppure guardando bene, vi troverete delle analogie come sono state percepite da Sebastiano de Falco.

L’Umanesimo come la Social Innovation è un periodo storico in cui si caratterizza un più ricco e più consapevole fiorire di riflessioni considerate come strumento di elevazione spirituale dell’uomo.

Si parla di Umanesimo filologico o di Social Innovation filologico per distinguere le attività intese più generalmente alla creazione filosofica e all’elaborazione di una nuova civiltà.

Con riferimento, esplicito e implicito, all’Umanesimo quale periodo storico, il termine “Social Innovation” è usato infine per caratterizzare ogni orientamento che riprenda il senso e i valori affermatisi nella cultura: dall’amore delle cose che ci circondano alla concezione dell’uomo e della sua ‘dignità’ quale autore della propria storia, punto di riferimento costante e centrale della riflessione filosofica.

Non c’è futuro senza passato. Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine illustra bene quale sarà lo spirito della Social Innovation, ossia di quei concetti che – nel corso dei prossimi anni – permetterano la ‘riscoperta’ della nostra identità.

Nondimeno tale riscoperta non condurrà a imitare gli antichi, bensì, beneficiare della loro conoscenza e dei loro insegnamenti al fine di ritrovare l’identità perduta, e rinascere come moderni.

Questa straordinaria rifioritura nello spirito della Social Innovation avrà il suo epicentro in PHI Foundation per poi diffondersi ovunque.

Sebastiano de Falco

PHI Foundation

Google Ad Grants: Social Innovation

Stupendo lunedì 17 ottobre 2016 – Sebastiano de Falco in nome di PHI Foundation e per gentile concessione di Google ha il privilegio di comunicare quanto segue:

sic-banner-3

PHI Foundation è beneficiaria di un premio Google Ad Grants.

 

Il programma Google Ad Grants sostiene organizzazioni non profit registrate che condividono la filosofia dei servizi rivolti alla comunità propria di Google per aiutare il mondo in settori quali scienza e tecnologia, istruzione, salute pubblica globale, ambiente, patrocinio dei giovani e arti.

 

Google Ad Grants è un programma pubblicitario che consente alle organizzazioni non profit di fare pubblicità online gratuitamente tramite Google AdWords.

immagine-statistica-prima

Desideriamo ringraziare ancora una volta Google per la preziosa opportunità di sviluppo concessa a PHI Foundation.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation