Primolegno : Non Profit incontra la Creatività

Primolegno : Non Profit incontra la Creatività

Primolegno : quando il non profit incontra la creatività

 

Dalla Brianza arriva un’idea unica nel suo genere: Primolegno.

Primolegno è il progetto no-profit sostenuto dall’azienda Galimberti.

L’azienda Galimberti e la cultura del legno 

La Galimberti rappresenta una delle ditte italiane più importanti nel settore manifatturiero del legno. L’azienda si occupa precisamente di costruzioni di tetti, travi e parquet in legno, con l’utilizzo degli scarti di lavorazione per il riscaldamento.

Fu nel 2016 che nacque l’idea di fare degli scarti della lavorazione qualcosa di più. Da questa intuizione particolare nacque quello che oggi è Primolegno.

Gabriele Galimberti è, assieme al fratello Giuseppe, l’amministratore dell’azienda e anche l’ideatore di Primolegno. Gabriele racconta che un giorno prese alcuni degli scarti rimasti durante la lavorazione e li donò ai due figli per portarli a scuola e giocare con i compagni. Un gesto quasi banale, ma che si rivelò di successo. Da quel giorno, appunto, Primolegno è arrivato in diversi istituti del territorio lombardo, sostenuto da genitori, insegnanti e da associazioni no-profit del luogo.

Sì, perché l’idea è stata accolta con grande entusiasmo da parte dei dirigenti scolastici e dai genitori che hanno visto rispettivamente nei loro alunni e nei loro figli la voglia di creare e sperimentare. In diverse scuole del lecchese sono nati diversi laboratori creativi, grazie a questi scarti i bambini hanno potuto dare sfogo alla loro arte. Tra le altre, una scuola si è distinta particolarmente aggiudicandosi, qualche mese fa, il premio miglior presepe della Diocesi di Milano. Ed è inutile dire che il presepe era per l’appunto ideato e costruito dai bambini di quella scuola con gli scarti di legno, decorati con nastrini e bottoni colorati.

Primolegno e l’educazione alla sostenibilità 

Primolegno è, quindi, un progetto molto interessante soprattutto perché è no-profit. L’azienda Galimberti, infatti, non chiede nulla in cambio degli scarti di lavorazione. Questi sono donati generosamente a tutte quelle classi scolastiche e a tutti quegli educatori che vogliono dare un insegnamento importante ai più piccoli: il riciclo degli oggetti.

Spesso i bambini prendono ad esempio il comportamento degli adulti e non valorizzano gli oggetti dopo averli usati, Primolegno mira a sensibilizzare i bambini e a sottolineare che si può dare una seconda vita ad un oggetto già utilizzato; grazie a questo riciclo creativo è inoltre possibile ridurre la quantità dei rifiuti altrimenti destinati alle discariche e realizzare nuovi oggetti a costo zero.

Primolegno è creatività, sostenibilità ed ecologia.

Tuttavia poche aziende in Italia si cimentano in progetti del genere e forse per mancanza di interesse perdono la bellezza di un lavoro straordinario e socialmente proficuo.

 

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Redazione

PHI Foundation

PHI FOUNDATION: UNA MANO PER LA SCUOLA 2017

“PHI FOUNDATION: UNA MANO PER LA SCUOLA 2017”
56.000 euro di prodotti alle organizzazioni iscritte a IO DONO SICURO

L’iniziativa ci vede da anni al fianco di COOP Lombardia
per raccogliere prodotti scolastici a favore delle famiglie più bisognose.

Grande successo anche quest’anno per il progetto “Una mano per la scuola” che ci ha visto protagonisti insieme a COOP Lombardia impegnati ad aiutare le famiglie in difficoltà nel periodo critico quanto oneroso del ritorno sui banchi di scuola.

Anche quest’anno infatti COOP Lombardia, insieme a 13 Organizzazioni Non Profit selezionate, ha dato ai propri acquirenti la possibilità di regalare alle famiglie più bisognose prodotti per la scuola. Nelle giornate del 7, 8, 9 e 10 settembre (domenica 10 settembre solo per i punti vendita di Coop Lombardia che hanno osservato l’apertura domenicale), i clienti ed i soci COOP hanno incontrato e concretamente aiutato le Organizzazioni Non Profit presenti nei punti vendita per la raccolta di materiale scolastico.

I materiali raccolti, il cui valore stimato ha raggiunto circa 56.000 Euro, saranno destinati a sostegno di numerosi progetti che le Organizzazioni non profit iscritte a IO DONO SICURO stanno realizzando in Italia e all’estero. IO DONO SICURO è l’unico database in Italia composto solo da realtà non profit verificate.

Siamo soddisfatti di questo ottimo risultato. Ringraziomo COOP Lombardia per averci scelto anche quest’anno come partner dell’iniziativa e per la grande opportunità che offre alle Organizzazioni non profit trasparenti e virtuose verificate”.

 

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Sebastiano de Falco

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New Generation Nosy Faly: un’isola che cresce

Nosy Faly, un’isola del Madagascar dove vivono circa quattromila persone, una natura incontaminata, un mare che si estende a perdita d’occhio e un cielo stellato, di quelli che si possono ammirare solo in navigazione in mare aperto. Un luogo periferico al mondo ma che diventa il cuore di un progetto grande: New Generation Nosy Faly, la Onlus fondata da Nicoletta Bruno e Danilo Farias nel 2013.

Abbiamo raggiunto Nicoletta, per ascoltare proprio da lei la storia di questo sogno, che è ormai una realtà  concreta e radicata sull’isola di Nosy Faly.

Cosa ti porta in Madagascar e, più precisamente, a Nosy Faly?

“Nel 2012 un mio collega dentista mi chiede di raggiungerlo in Madagascar per rendere operativo un dispensario. Accetto la sua proposta e decido di partire; Danilo si propone di venire insieme a me come volontario. L’arrivo a Nosy Faly avviene per pura casualità : alcune suore ci chiedono di accompagnare una sessantina di bambini presso una colonia estiva e noi accogliamo la richiesta. Eccoci arrivati su un’isola che da quel momento entrerà  nei nostri cuori”.

Cosa ricordi di quel primo incontro con l’isola?

“Dopo un viaggio di tre ore stipati su un pulmino sovraccarico di una sessantina di bambini, dai tre anni in su, arriviamo a Nosy Faly. Un’isola praticamente deserta, dove troviamo ad accoglierci solo una grande casa vuota. Ricordo che ciascun bambino ha steso ordinatamente la propria stuoia per dormire. Ognuno di loro aveva in dotazione una stuoia, un bicchiere di plastica e uno spazzolino, che gli avevamo regalato per insegnare loro a fare l’igiene orale.

All’ora del pasto i bambini si mettevano in fila per ricevere nel piatto del brodo, cucinato sul fuoco in grandi pentoloni. Poi ognuno ripuliva il piatto con la sabbia, lo sciacquava in mare e riponeva con cura quanto gli era stato dato.

Ecco, il mio primo ricordo sono loro, i bambini“.

Cosa hai provato in quei giorni sull’isola?

“Ero in un posto incredibile, che mi permetteva un immenso contatto con la natura ma dentro di me sentivo un profondo senso di vuoto, una grande desolazione.

Danilo, al contrario, vedevo che si riempiva dei colori, degli odori, dei suoni di quella terra, diceva che era il luogo in cui avrebbe desiderato trascorrere parte della sua vita per realizzare qualcosa di concreto.

Al rientro in Italia abbiamo subito provato a dare forma a ciò che avevamo sentito dentro, ai nostri pensieri: nasce così l’Associazione New Generation Nosy Faly Onlus, e si concretizza la scelta di Danilo di trasferirsi stabilmente sull’isola, interrompendo la sua carriera di ballerino e insegnante di danza qui in Italia“.

Che cosa è quindi New Generation Nosy Faly, e quali sono i suoi obiettivi?

“E’ la riposta che abbiamo pensato di dare ad una terra che ti si offre davanti con le sue bellezze ma che ti mostra con altrettanta schiettezza quali e quanti sono ancora i bisogni e le necessità  di una comunità che cerca di sopravvivere al meglio.

L’Associazione New Generation Nosy Faly nasce nel 2013 grazie al supporto di tanti sostenitori e volontari, con un duplice obiettivo: sanitario ed educativo”.

Ci puoi spiegare meglio cosa avete fatto e state continuando a fare in ambito sanitario?

“Innanzitutto abbiamo cercato di creare le condizioni per migliorare la qualità  di vita della popolazione. La situazione sanitaria a Nosy Faly è critica: le malattie veneree sono molto diffuse, e i bambini ne sono spesso i portatori; gli incesti tra consanguinei hanno portato ad una elevata incidenza di nascituri con problematiche fisiche e psichiche; prima del nostro intervento non vi era sul territorio possibilità  di accedere a cure mediche.

Abbiamo quindi agito immediatamente sul contesto ambientale: nel 2013 abbiamo portato la luce sull’isola, e abbiamo reso fruibile un pozzo per l’approvvigionamento di acqua potabile. E’ stato istituito un presidio medico, con un dispensario cui attualmente accedono mediamente quindici persone al giorno, con ogni tipo di bisogno. Nei periodi in cui sono stata presente io, giungevano quotidianamente da ogni parte dell’isola circa ottanta persone per ricevere cure dentarie.

Abbiamo anche coinvolto la popolazione cercando di agire sulla prevenzione in ambito sanitario, in particolare con le donne rispetto al tema della sessualità  e della contraccezione”.

 

Dal punto di vista educativo in quale direzione state agendo?

“Educazione, istruzione e formazione al lavoro sono le nostre parole chiave. Puntiamo sulle nuove generazioni perchè acquisiscano competenze e abilità  in ambito lavorativo per migliorare il loro futuro, quello della loro comunità , del loro territorio.

Prima se un bambino voleva andare a scuola doveva percorre più di otto chilometri per raggiungerla: l’istruzione scolastica era praticamente inaccessibile! Non vi era nessuna attenzione rispetto al fatto che i ragazzi studiassero e si formassero: per gli uomini il destino E’ diventare pescatori, per le donne diventare mamme a tredici/quattordici anni.

Per darti alcuni elementi concreti: nel 2014 è stata realizzata la scuola materna, che ad oggi ospita circa sessanta bambini. Nel 2016 è stata inaugurata la scuola elementare che, nelle cinque classi, accoglie circa trecento bambini.

E ci tengo ad aggiungere che abbiamo deciso di costruire una scuola laica, che vede la compresenza di bambini cristiani, musulmani e animisti. Non vogliamo che esistano discriminazioni, per noi è importante lo scambio, l’integrazione, nel rispetto degli equilibri di una comunità che da subito si è mostrata pronta ad accoglierci”.

E’ stata costruita anche una casa famiglia, so che ci tenete molto.

“Si, il desiderio di realizzarla è nato subito, appena Danilo ha deciso di stabilirsi a Nosy Faly. E’ stata completata nel 2015 ed ora accoglie sedici bambini“.

Tanti progetti realizzati…quale è stata, secondo te, la chiave che vi ha permesso di vedere accolte le vostre proposte dalla comunità  locale?

“Sicuramente l’essere partiti dal territorio, creando delle relazioni stabili e significative con figure autorevoli, che potessero fare da ponte tra noi e la popolazione, e coinvolgendoli nella realizzazione di ciascun progetto. La comunità  ci ha ben accolto perchè da subito ha compreso che apportavano beneficio alla loro società , senza volerla snaturare”.

Tanti obiettivi raggiunti ma ancora molto da fare, tante idee e il crescente bisogno di volontari, giusto Nicoletta?

“Giusto! Abbiamo appena concluso il “Progetto Sarti” grazie alla presenza di una volontaria giunta dal Portogallo. Abbiamo comprato venti macchine da cucire a manovella, per non usare l’elettricità , e abbiamo reso possibile a donne e uomini che lo desiderassero la frequenza di un corso della durata di tre settimane che permettesse loro di acquisire questa competenza.

Tempo fa alcuni volontari hanno fatto funzionare dei pannelli solari e si sono adoperati per insegnare ai ragazzi piccole riparazioni elettriche.

Stiamo lavorando affinchè, grazie anche all’aiuto di donazioni dall’Italia, prenda avvio in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico, il “Progetto Academy” che darà  la possibilità a bambini e ragazzi di formarsi nelle arti, danza e musica. Un modo per formare, educare, diffondere la cultura.

Le competenze e le abilità  di ognuno sono ben accette, la ricerca di volontari che vogliano dedicare almeno due settimane del loro tempo a Nosy Faly è sempre attiva. Quindi vi aspettiamo, perchè, come dice Danilo: – Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo -” (Mahatma Gandhi).

 

Sara Petoletti

PHI Foundation

INSIEME A COOP LOMBARDIA SI AIUTA CHI HA BISOGNO

Insieme a COOP Lombardia Aiuta chi ha bisogno: dal 7 al 10 settembre acquista nei negozi COOP Lombardia prodotti per la scuola e donali a chi ne ha bisogno.

Torna, dopo il successo delle ultime quattro edizioni, “UNA MANO PER LA SCUOLA”, il progetto che vede protagonisti PHI FOUNDATION, ISTITUTO ITALIANO DELLA DONAZIONE (IID) e COOP LOMBARDIA, con l’obiettivo di aiutare concretamente le famiglie bisognose in Italia e all’estero, nel periodo critico quanto oneroso del ritorno sui banchi di scuola.

Coop Lombardia, attraverso Organizzazioni Non Profit selezionate, con questa iniziativa offre ai propri clienti e soci la possibilità di REGALARE PRODOTTI DI CANCELLERIA AI BAMBINI DI FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ. PHI Foundation e l’Istituto Italiano della Donazione, partner dell’iniziativa dal suo primo lancio, collabora quest’anno proponendo 13 ASSOCIAZIONI FACENTI PARTE DI IO DONO SICURO, unico database in Italia composto solo da Organizzazioni Non Profit verificate.

Le associazioni non profit presidieranno i singoli punti vendita ed illustreranno i progetti ai quali verranno devoluti I PRODOTTI SCUOLA COOP. Nelle giornate del 7, 8, 9 E 10 SETTEMBRE (domenica 10 settembre solo per i punti vendita di Coop Lombardia che osserveranno l’apertura domenicale), I CLIENTI ED I SOCI COOP troveranno all’interno dei punti vendita i volontari delle associazioni che distribuiranno ai clienti le shopper nelle quali riporre i prodotti donati che si potranno riconsegnare all’uscita.

Ogni cliente COOP potrà così “DARE UNA MANO” in modo semplice e concreto.

Hanno scelto di aderire all’edizione 2017 di “UNA MANO PER LA SCUOLA”:

A SMILE FOR CAMBODIA;

CESAR – FONDAZIONE MONS. CESARE MAZZOLARI ONLUS;

COOPERATIVA SOCIALE COMIN;

FAV – FONDAZIONE AMBROSIANA PER LA VITA;

FONDAZIONE ARCHÈ ONLUS;

FONDAZIONE PER LA PROMOZIONE UMANA E LA SALUTE – PRO. SA ONLUS;

GRUPPO ALEIMAR ONLUS;

KOINÈ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS;

INFORM-AZIONE DONNA BAMBINI ANCORA ONLUS;

INSIEME INTELLIGENTI;

MANI TESE ONG ONLUS;

MLFM – MOVIMENTO PER LA LOTTA CONTRO LA FAME NEL MONDO;

PROJECT FOR PEOPLE ONLUS.

Lo scorso anno 13 associazioni facenti parte di IO DONO SICURO hanno partecipato all’iniziativa raccogliendo materiali per un valore stimato di CIRCA 54.000 EURO.

 

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È il nuovo modo di concepire l’engagement sociale al servizio della collettività e del non profit

 

La Social Innovation (Innovazione Sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali della comunità mediante la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

UNA MANO PER LA SCUOLA 2016: 54.000 euro di prodotti IO DONO SICURO

PHI Foundation – 21 ottobre 2016 – Sebastiano de Falco – L’iniziativa vede da anni Istituto Italiano della Donazione (IID) al fianco di COOP Lombardia per raccogliere prodotti scolastici a favore della famiglie più bisognose

Grande successo anche quest’anno per il progetto “Una mano per la scuola” che ha visto protagonisti Istituto Italiano della Donazione (IID) e COOP Lombardiaimpegnati ad aiutare le famiglie in difficoltà nel periodo critico quanto oneroso del ritorno sui banchi di scuola.

Anche quest’anno infatti, COOP Lombardia insieme ad alcune Organizzazioni Non Profit selezionate, ha dato ai propri acquirenti la possibilità di regalare alle famiglie più bisognose prodotti per la scuola. Nei primi due week-end di settembre i clienti ed i soci COOP hanno incontrato e concretamente aiutato le Organizzazioni Non Profit presenti nei punti vendita per la raccolta di materiale scolastico.

I materiali raccolti, il cui valore stimato ha raggiunto circa 54.000 Euro, saranno destinati a sostegno di numerosi progetti che le Organizzazioni non profit iscritte a IO DONO SICURO stanno realizzando in Italia e all’estero. IO DONO SICURO è l’unico database in Italia composto solo da realtà non profit verificate.

“Siamo soddisfatti di questo ottimo risultato – dichiara Edoardo Patriarca, Presidente IID. “Ringrazio COOP Lombardia per averci scelto anche quest’anno come partner dell’iniziativa e per la grande opportunità che offre alle Organizzazioni non profit trasparenti e virtuose verificate dal nostro Istituto”.

Anche Alfredo De Bellis, Direttore Politiche Sociali COOP Lombardia, afferma: “Mai avremmo immaginato che il progetto ‘Una mano per la scuola’ avrebbe riportato un così ampio successo, che va crescendo di anno in anno. Gli ottimi risultati raggiunti ed il seguito riscontrato tra i nostri clienti ci spingono a pensare di riproporre il progetto anche negli anni a venire e far si che goda di sempre maggiore seguito e respiro”.

Entusiastica anche la voce dei referenti delle Organizzazioni Non Profit che hanno preso parte all’iniziativa. “Ringraziamo l’IID e Coop Lombardia per aver riproposto questa importante iniziativa, che ha permesso a tutti i clienti Coop di mostrare la loro grande generosità. Comprando quaderni, penne, matite e tanto altro, hanno dato la possibilità a tanti bambini in difficoltà di tornare sui banchi di scuola con tutto l’occorrente per affrontare al meglio l’anno scolastico. WeWorld, che ha partecipato per il terzo anno consecutivo alla manifestazione, ha visto crescere la risposta e l’entusiasmo dei partecipanti – dipendente e clienti Coop, volontari WeWorld. Con il risultato raggiunto quest’anno, siamo stati quindi in grado di aiutare i ragazzi dei nostri centri Frequenza200, in Lombardia, il progetto nazionale di WeWorld che si occupa di contrastare la povertà educativa” afferma Stefano Piziali, Head of Advocacy & Italian Programs Dept. di WeWorld.

 

Sebastiano de Falco

PHI Foundation