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DIGITAL STORY LUNGA UN CURRICULUM

DIGITAL STORY LUNGA UN CURRICULUM

UNA DIGITAL STORY LUNGA UN CURRICULUM

 

Digital Story: Tutte le esperienze compongono il nostro curriculum che parla di noi con lo scopo di trasmettere la nostra formazione e professionalità facendo trapelare anche alcuni aspetti della nostra vita.  Chi siamo, a cosa aspiriamo, quali sono le nostre priorità, ciò che si legge nel curriculum coincide? Molti individui prestano la loro opera per “buone cause” per acquisire esperienza e fare pratica, specializzarsi, ma non solo, anche al fine di legittimare la loro professionalità tramite certificazioni o attestati di riconoscimento dell’opera “pro bono” compiuta.

DIGITAL STORY

A proposito di curriculum desideriamo mettere in evidenza due nostri nuovi “Volontari Digitali” nelle persone di Giorgio D’ambrosio  e sua moglie Sabina Santucci  (la quale in questi giorno ha festeggiato il suo compleanno, anche in formula digitale, pubblicando su facebook tutte le foto del lieto evento).

Giorgio e Sabina due nuovi che riscuotono molto successo espandendo anche la propria visibilità (online – offline) e ampliando la cerchia delle amicizie ma soprattutto sostenendo la causa della PHI Foundation nel divulgare il verbo della Social Innovation.

Cos’è la Social Innovation e cosa si intende con questa espressione?

La Social Innovation è un cambiamento nel modo di fare le cose, un elemento innovativo nel contesto della collettività. Un’interruzione rispetto alle soluzioni generalmente utilizzate e presenta una risposta costruttiva a problemi di ordine economico e sociale.

DIGITAL STORY

La Social Innovation contribuisce così al miglioramento degli individui e delle comunità.

Nel più lungo termine e qualora operata da movimenti sociali sufficientemente autorevoli, la Social Innovation può essere fonte di trasformazione sociale e motrice di cambiamento.

La Social Innovation deve essere considerata una risorsa strategica per tutti i Paesi che vogliono pensare allo sviluppo della società in modo nuovo.

Possiamo dire che orientarsi alla Social Innovation oggi è un modo concreto per rispondere alle difficoltà del momento e cercare di risolvere alcuni problemi della nostra società.

La Social Innovation è fatta di idee, creatività, metodologie innovative per trasformare principi teorici e ricerca nella prosperità della comunità sempre più attenta alla sostenibilità e allo sviluppo.

Possiamo dire che per Social Innovation si intende un modo più pragmatico e si può parlare di una tipologia di innovazione capace di creare nuovi saperi, tecnologie, strumenti e forme organizzative con finalità di natura Etica.

Social Innovation è creazione di nuove idee, prodotti, servizi che soddisfano bisogni sociali e nello stesso tempo creano nuove collaborazioni e relazioni.

Il termine Social Innovation esprime, infatti, un doppio significato: innovazione intesa come utilizzo di tecnologie e innovazione realizzata da una comunità e non da un unico individuo o un organismo. Diventa così un risultato collettivo che richiede accordi, condivisioni co-adaptation e dialogo. Si ha, infatti, innovazione sociale solo quando persone e organizzazioni svolgono un ruolo attivo e collaborativo nella realizzazione concreta dei processi innovativi, attraverso la creazione di reti sociali (soddisfare i bisogni della collettività e affrontare le nuove sfide per lo sviluppo). Le nuove comunità dovranno avere una grande capacità di vivere i cambiamenti derivanti: dall’evoluzione scientifica e tecnologica, dal confronto culturale sociale ed economico con le altre comunità con cui bisogna cooperare e competere, dalle incertezze e dai rischi presenti nei piani per garantire un benessere minimo o una cittadinanza inclusiva. Tutto questo può essere gestito al meglio solo attraverso la bussola della Social Innovation, che implica una strategia per la formazione di smart-people, i quali devono vivere secondo i principi dello smart-living in delle smart-communities o smart-cities. Queste ultime da intendere come città dove gli investimenti nel capitale umano e sociale, nei processi di partecipazione, nell’istruzione, nella cultura, nelle infrastrutture per le nuove comunicazioni, alimentano uno sviluppo economico sostenibile, garantendo un’alta qualità di vita per tutti i cittadini e prevedendo una gestione responsabile delle risorse naturali e sociali, attraverso una governance partecipata.

Tutto questo spinge a puntare prioritariamente sulla smart-education (sviluppo di piattaforme territoriali di e-learning, di public digital library, ecc.), cittadinanza attiva (strumenti di open-government, legalità, uso responsabile del territorio, ecc), capacità di vivere il cambiamento (strumenti e azioni che agevolino il cambiamento delle regole sociali e la capacità di realizzare e utilizzare le innovazioni). In tutte queste azioni è certamente rilevante il ruolo dell’ingegneria e in particolar modo di quella legata all’ICT (Information & Communication Technology).

Sabina e Giorgio insieme agli altri membri della comunità PHI Foundation sostengono il divulgarsi del pensiero della Social Innovation e con il loro supporto digitale contribuiscono allo sviluppo della nuova Entità Partecipativa e di condivisione, certificata con il prezioso Attestato redatto in carta pergamena  a riconoscimento della loro efficace opera.

L’innovazione sociale è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali che la volontà delle persone sembra sempre più in grado di affrontare con la responsabilizzazione degli individui, e la volontà di cambiare le relazioni sociale.

 

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Sebastiano de Falco: primo maggio con Marina

Sebastiano de Falco: primo maggio con Marina

Sebastiano de Falco: primo maggio con Marina

 

Sebastiano de Falco: Primo Maggio con Marina & Sebastiano

Sebastiano de Falco: Un anno è trascorso da quando Marina Galatioto è stata ospite a Lugano (CH) presso gli uffici dell’organizzazione non profit PHI Foundation incontrando il leader Sebastiano de Falco, cogliendo immediatamente l’opportunità di affrontare il tema della mission perseguita e cioè il sostegno alle altre organizzazioni non profit e principalmente in tre punti:

 

  1. Sostegno nella digitalizzazione delle ONP;
  2. Dare la massima visibilità online – offline;
  3. Supporto nella raccolta fondi.

 

Il risultato dell’incontro è stato documentato dettagliatamente da Marina nell’articolo pubblicato su Linkedin che riportiamo di seguito quattro articoli di riferimento a Business Check Up il nuovo strumento di Due Diligence che possiamo affermare molto intelligente e immediato Business Check-Up, la soluzione ai nuovi modelli finanziari per un’idonea documentazione, lo Strumento Finanziario di esamina e valutazione Capitale Operativo e risoluzioni eventuali punti critici emersi dall’analisi bilanci e riscontro degli Adeguati Assetti, Portafoglio Crediti e flussi Capitale Circolante, rileva Rating Finanziario e Rating ESG, Pre-Money Valuation, Business Plan, con il fine di realizzare una Presentazione conforme alle richieste di Banche, Finanziarie, Assicurazioni, Investitori.

https://it.linkedin.com/pulse/business-check-up-best-pratice-il-business-check-up-wdvdf?trk=organization_guest_main-feed-card_feed-article-content#:~:text=Business%20Check%20Up%2C%20consente%20di,su%20tutti%20i%20comparti%20aziendali.

https://it.linkedin.com/pulse/business-check-up-violazione-dellobbligo-di-predisporre-wanaf?trk=article-ssr-frontend-pulse_more-articles_related-content-card

https://it.linkedin.com/pulse/business-check-up-per-verificare-stato-di-salute-apabf?trk=article-ssr-frontend-pulse_more-articles_related-content-card

https://it.linkedin.com/pulse/innovativa-due-diligence-il-business-check-up-tejzf?trk=article-ssr-frontend-pulse_more-articles_related-content-card

 

 

Dove sono evidenzianti gli argomenti salienti dell’attività della PHI Foundation indirizzata al sostegno del terzo settore orientato al non profit.

 

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La Social Innovation (Innovazione Sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali della comunità mediante la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Redazione

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PHI Smart City Program

PHI Smart City Program

Social Innovation Community: #PHI Smart City Program

 

PHI Smart City Program è un progetto studiato e pianificato da PHI Foundation con l’obiettivo di connettere idee e persone all’interno di una Community estesa che abbia come scopo quello di innovare e valorizzare l’ecosistema culturale e sociale, attraverso la promozione di nuove pratiche relazionali e la creazione di nuove reti di contatti interpersonali.

PHI Foundation adotta un approccio partecipativo coinvolgendo Organizzazioni Non Profit locali nello sviluppo del progetto nelle singole aree d’influenza.

Il progetto PHI Smart City Program vuole mettere in rete e in connessione tra loro i cittadini di un circoscritto ambito territoriale e stimolare l’ecosistema culturale locale per promuovere Innovazione Sociale nell’ambito delle attività del terzo settore.

L’obiettivo è di qualificare le competenze e incrementare la consapevolezza dei cittadini già attivi sui temi di innovazione sociale, sviluppo locale e partecipazione, individuando le criticità e le potenzialità più caratteristiche del territorio; elaborando innovativi modelli di crescita economica locale adottando nuovi strumenti, progettando iniziative sociali e culturali che riguardino la comunità locale di riferimento.

Alle organizzazioni che aderiranno al programma “Local PHI City Program” sarà offerto supporto e consulenza in termini di visibilità e di opportunità nella creazione della propria Local Community.

Inoltre sarà data la possibilità di costituire una “PHI Local” o aderire al network di “PHI City Program” anche mediante un organizzazione Non Profit preesistente.

Tra gli obiettivi delle PHI Local vi è il supporto all’evoluzione e crescita del terzo settore nell’area locale, frutto di aggregazioni di più associazioni locali alle quali PHI Foundation fornirà tutto il suo contributo in termini di sviluppo relazionale sia con gli enti locali che con tutta la filiera di attori che si occupano di tematiche sociali in quel territorio.

Alcune delle attività e dei servizi che PHI Foundation si impegna a mettere a disposizione delle PHI Local, oltre alla formazione gratuita, sono: Massima Visibilità con lo sviluppo online di una Social Community e realizzazione di Eventi Locali, flusso e ottimizzazione delle risorse finanziarie tramite strumenti di marketing innovativo.

PHI Smart City Program

Un nuovo modo di concepire l’impegno sociale, accrescere l’economia locale, creare nuovi posti di lavoro, tutelare il bene comune.

Entra anche tu a far parte della “Community PHI Smart City Programm” di PHI Foundation Social Innovation Community.

 

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Redazione

PHI Foundation

POPULISMO O NON POPULISMO

POPULISMO O NON POPULISMO

POPULISMO O NON POPULISMO

 

Prima di parlare di Populismo, desidereremo ringraziare tutti coloro che ci seguano amici e non, informandoli che l’articolo del giorno 20 giugno 2017 https://phifoundation.com/nostra-italia-uno-strano-paese/ ha ottenuto un ottimo audience con una performance altissima sia nei social sia nelle visite dirette alla pagina web di riferimento.

 

L’audience è stato superiore all’articolo di riflessione pubblicato alcuni giorni prima  https://phifoundation.com/pensar-male-si-peccato/ forse per un impostazione grafica errata meno coinvolgente o per il titolo, ma comunque realistico.

 

Torniamo al punto principale dell’argomento di cui desidereremo parlare oggi e cioè: Il Populismo! Il famigerato Populismo, di cui tutti si fanno scudo (dialetticamente tutti si riempiono la bocca), ci domandiamo, ma costoro con il dito indice puntato tendenzialmente a colpevolizzare e utilizzando il termine come se fosse il diavolo, conoscono il significato?

 

POPULISMO O NON POPULISMO

Il termine “Populista” nasce dalla traduzione della lingua russa di (народничество narodničestvo) “Il Movimento Populista”, è stato infatti, un movimento politico e intellettuale  sviluppatosi in Russia tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento che proponeva un miglioramento delle condizioni di vita delle classi contadine. In una società di massa esso mette in discussione il ruolo della classe dirigente, esaltando il popolo, in conformità a principi e programmi.

 

Per chi interessato a documentarsi meglio consigliamo di visitare Wikipedia e il vocabolario Treccani.

 

Si potrebbe definire il “Populismo” coinvolgimento delle masse che convergano verso l’evoluzione della comunità partendo dal basso, un mutamento orientato all’Innovazione Sociale, dove il terzo è indispensabile il non profit particolarmente.

 

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La Social Innovation (Innovazione Sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali della comunità mediante la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Alessandro Roma

PHI Foundation

 

 

Papa Francesco Incontra gli Studenti

Papa Francesco Incontra gli Studenti

Papa Francesco Incontra gli Studenti

DONODAY, SCUOLE E PAPA FRANCESCO

Le scuole DonoDay incontrano Papa Francesco

 

Le scuole che vinceranno il video contest “DonareMiDona Scuole – Racconta la tua idea di dono”, organizzato dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), saranno invitate a partecipare all’incontro con il Santo Padre che si terrà lunedì 2 ottobre alle ore 12.00, in occasione delle celebrazioni del Giorno del Dono.

Papa Francesco Incontra gli Studenti

“Sono profondamente commosso che il Santo Padre abbia accettato di dare udienza privata insieme ai tanti insegnanti e studenti delle scuole che in questa terza edizione di #DonoDay2017 ci sostengono nel grande progetto di diffusione della cultura del dono che è il Giorno del Dono. – ha dichiarato il Presidente di PHI Foundfation Sebastiano de Falco – Nel rendere omaggio al Santo Padre è con orgoglio che ricorderemo tutti i nomi delle scuole aderenti al Giorno del Dono ed anche di tutti i Comuni, le Imprese e le associazioni che si iscriveranno sulla piattaforma www.phifoundation.com”

Papa Francesco Incontra gli Studenti

Al fine di affermare la bellezza del dono, in tutte le sue forme, desideriamo sottolineare, anche di fronte al Santo Padre, l’importanza di lavorare partendo proprio dalle giovani generazioni.

 

Per chi non lo avesse già fatto, è ancora possibile far aderire la propria scuola entro il 9 settembre.

 

Per tutte le informazioni sul progetto DonoDay Scuole.

 

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La Social Innovation (Innovazione Sociale) è caratterizzata dalla capacità di rispondere ai bisogni sociali della comunità mediante la responsabilizzazione degli individui e la volontà di cambiare le relazioni sociali.

 

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Redazione

PHI Foundation

 

Social Innovation Summit 2022

Social Innovation Summit 2022

Social Innovation Summit 2022

Social Innovation Summit 2022: Il vertice per l’innovazione sociale,

 

Social Innovation Summit 2022: Rappresenta una convention mondiale che riunisce pensatori ribelli e cigni neri. Lo scopo principale è riunire i luminari per esplorare la prossima grande idea e non solo di parlare della prossima grande cosa, ma per costruirla.

Le varie sessioni e relativi speakers tratteranno temi molto cari a PHI Foundation quali: volontariato basato sugli skills, il valore del training, nuove generazioni del valore nel business, il modello di business basato sulla condivisione e innovazione sociale, usare il potere dello sport per ispirare cambi sociali, tecnologie a supporto del cibo sociale, realizzare piccoli progetti invece di fallire su grandi progetti.

Manifestazione che si tiene due volte all’anno in città diverse nel mondo o globo che esso sia, e questa volta o meglio quest’anno si svolgerà a Washington, DC negli stati uniti d’america, buon viaggio e scrivetici se potete.

Social Innovation Summit

Ripetiamo il testo solo affinché possiate meglio ricordare poiché il fatto eclatante rappresenta una convention mondiale di enorme importanza non solo sociale che riunisce pensatori ribelli e cigni neri. Lo scopo principale è riunire i luminari per esplorare la prossima grande idea e non solo di parlare della prossima grande cosa, ma per costruirla.

Le varie sessioni e relativi speakers tratteranno temi molto cari a PHI Foundation quali: volontariato basato sugli skills, il valore del training, nuove generazioni del valore nel business, il modello di business basato sulla condivisione e innovazione sociale, usare il potere dello sport per ispirare cambi sociali, tecnologie a supporto del cibo sociale, realizzare piccoli progetti invece di fallire su grandi progetti.

 

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Redazione

PHI Foundation

 

ITALY: PROGETTO DONO PER MINORI A RISCHIO

ITALY O MEGLIO ITALIA: PROGETTO DONO PER MINORI A RISCHIO

 

 

Italy o meglio Italia: progetto dono per minori a rischio. La campagna di PHI Foundation per il Giorno del Dono 2018 è già nel vivo e si arricchisce con una nuova iniziativa aperta alla partecipazione degli enti non profit aderenti a IO DONO SICURO: un bando di raccolta fondi per il finanziamento di un progetto sociale rivolto a minori sul territorio italiano.

 

Sono aperte le adesioni al bando #DonoDay2018, riservato per quest’anno nell’avvio sperimentale alle organizzazioni aderenti a IO DONO SICURO, il database composto da sole organizzazioni verificate, e realizzato in collaborazione con UBI Banca e Fondazione Accenture. I progetti, che devono trovare attuazione in Italia e rivolgersi a beneficiari minorenni in condizioni di fragilità, potranno essere candidati fino su IdeaTRE60, la piattaforma digitale di Fondazione Accenture dedicata all’innovazione sociale. La pagina dove è possibile scaricare il regolamento del bando e candidare il proprio progetto è giornodeldono2018.ideatre60.it.

 

Il presidente di PHI foundation Sebastiano de Falco sottolinea così gli elementi di novità dell’iniziativa: “Per la prima volta – afferma Sebastiano de Falco – Si promuove una raccolta fondi nazionale in risposta non a un’emergenza, ma a uno dei bisogni strutturali del Paese. Un intervento reso possibile dalla collaborazione con partner nazionali, cui auspichiamo possano unirsi altri soggetti per dare ulteriore forza alla campagna di raccolta fondi. La nostra azione vuole dare più forza al lavoro di sensibilizzazione sul tema del dono, rivolgendosi direttamente ai cittadini a cui chiediamo di donare qualcosa per dare un futuro diverso ai minori a rischio. Questa iniziativa, insieme alle attività con le scuole e i Comuni, grazie alle collaborazioni con MIUR ed ANCI, va nella direzione di diffondere sempre di più la cultura del dono nella società italiana”.

 

 

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Alessandro Roma

PHI Foundation

20 MAGGIO TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA

9 MAGGIO TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA

30 MARZO TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA

TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA 31 DICEMBRE 2017

TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA 17 DICEMBRE 2017

TUTTI GLI ARTICOLI DELLA SETTIMANA 26 NOVEMBRE 2017

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 8 OTTOBRE 2017

DONARE FA COMUNITÀ: GIORNO DEL DONO

Donare fa Comunità: il 25 settembre
la tappa milanese del Giorno del Dono

Focus sulle storie di welfare comunitario e sui dati della raccolta fondi nel non profit

E’ il dono che crea comunità: ne sono convinti PHI Foundation, Istituto Italiano della Donazione (IID) Fondazione Cariplo: perché donare significa tessere relazioni di valore, praticare scelte libere e consapevoli dettate da autentica passione civile e capaci di andare oltre la logica dello scambio, generando progetti innovativi.

Per questo nella tappa milanese del 25 settembre, il Giorno del Dono incontra il progetto Welfare di Comunità e Innovazione sociale che Fondazione Cariplo, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità, ha lanciato per contribuire ad innovare gli attuali sistemi di welfare locali, portando avanti sperimentazioni di politiche sociali in grado di trasformare e rendere più efficaci e sostenibili le risposte ai problemi e ai cambiamenti del nostro tempo. Il progetto affronta temi come le nuove povertà, la cura degli anziani e dei minori, le politiche giovanili e la disabilità e propone nuove soluzioni basate sulla partecipazione delle comunità, in un’ottica di valorizzazione delle risorse e dei legami tra le persone.

Progetti che hanno in comune un’idea innovativa di welfare, capace di rafforzare la dimensione comunitaria: 27 progetti avviati e 30,4 milioni di euro di contributi deliberati a fronte di un valore pari a 67 milioni di euro. Dati ancora più importanti riguardano invece il coinvolgimento dei cittadini: 115 mila persone coinvolte, 1250 organizzazioni coinvolte nel progetto, 9 mila donatori attivati.

Le fondazioni comunitarie, nate proprio dalla volontà di catalizzare le risorse presenti nella comunità e di sostenere idee sul territorio, sono state protagoniste del Bando partecipando direttamente alle iniziative o costituendo con i partner fondi per garantire sostenibilità al progetto nel tempo. Un ruolo fondamentale che promuove la cultura del dono e una visione integrata delle attività di raccolta fondi nel territorio. Le fondazioni comunitarie sono state infatti garanti attraverso la propria credibilità e reputazione, della fiducia chiesta ai cittadini e sono state in grado di facilitare la costruzione di rapporti con imprese e soggetti del territorio.

Il racconto di questi progetti sarà al centro del convegno “Donare fa Comunità“, tappa milanese del 25 settembre del “2° Giro dell’Italia che Dona“, la campagna nazionale che raccoglie e unisce tutte le iniziative realizzate dal 23 settembre all’8 ottobre. Filo conduttore è il dono e l’occasione è il Giorno Nazionale del Dono, celebrato per legge il 4 ottobre. Durante l’evento verranno presentati i dati dello studio curato dall’Istituto italiano della Donazione “L’andamento delle raccolte fondi dati 2016 e previsioni 2017” giunto alla sua quindicesima edizione oltre al cartellone delle iniziative che da nord a sud disegnano la cartina del 2° Giro dell’Italia del Dono.

Il programma
L’appuntamento è per lunedì 25 settembre alle 9.30 alle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala 6 a Milano. La mattinata sarà coordinata dal giornalista del Corriere della Sera Giangiacomo Schiavi e il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti e quello dell’IID Edoardo Patriarca apriranno i lavori parlando di dono e comunità. A seguire l’intervento “Dono nella riforma del terzo settore” del sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Bobba, subito dopo la responsabile comunicazione dell’IID Ornella Ponzoniracconterà la partenza e l’itinerario del “2° Giro dell’Italia che dona”. Durante l’evento si potrà scoprire se gli italiani donano di più o di meno al non profit grazie ai numeri dell’indagine sull’andamento della raccolta fondi che verranno forniti dal segretario generale dell’IID Cinzia Di Stasio. Nella seconda parte dell’evento focus sul dono nel Welfare di Comunità con Filippo Petrolati (Fondazione Cariplo), Marco Cremonte (Goodpoint) e Guya Raco(Fundraiser per Passione). In chiusura le storie narrate dei progetti delle Fondazioni di Comunità col presidente della Fondazione Comunitaria del Verbano Cusio Ossola Maurizio De Paoli (progetto La cura è di casa), il presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona Cesare Macconi (progetto Fare legami) e il presidente della Fondazione Comunitaria Nord Milano Paola Pessina (progetto #Oltreiperimetri). Al termine dell’evento, per chi desidera, sarà possibile partecipare ad una visita guidata alle Gallerie d’Italia.

I progetti presentati
• Il progetto “La cura è di casa” si propone di sostenere gli anziani in situazioni di fragilità e le loro famiglie. Sviluppa a Verbania una rete di supporto e azioni di prevenzione e monitoraggio per costruire contesti comunitari volti a far restare gli anziani a casa propria con la cura di cui hanno bisogno.
• Investire in capitale umano attraverso la rigenerazione dei legami sociali per intervenire sulle situazioni di impoverimento e vulnerabilità: è questa la scommessa di #Oltreiperimetri, il progetto lanciato in nove comuni del rhodense e pensato per le famiglie e le persone che si trovano in un momento difficile in ragione di eventi naturali della vita: la nascita di un figlio, i carichi di cura dei genitori, le separazioni, la perdita del lavoro e l’indebitamento che ne è conseguenza diretta.
• Il progetto Fare Legami nella provincia di Cremona ha l’obiettivo di creare legami nella comunità e di intercettare i soggetti vulnerabili, per gestire i problemi in un’ottica partecipativa e preventiva attraverso l’attivazione delle risorse del territorio.

Clicca qui per informazioni e iscrizioni

 

Giorno del Dono 2017, un grazie a:
Ente promotore: Istituto Italiano della Donazione
Enti patrocinanti: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Anci, Responsabilità  Sociale Rai, ACRI, Assif, CNV Centro Nazionale per il Volontariato,  CSVnet, EUConsult Italia, Fondazione Sodalitas, Forum Terzo Settore, I Cantieri del bene comune.
Si ringrazia: Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo. Partner: Banco BPM.
Partner tecnici: Insolito Cinema, NP Solutions.
Media Partner: AIESEC Italia, Altreconomia, Avvenire, Buone Notizie – L’impresa del bene, Felicità Pubblica, Il Giornale della Protezione Civile, OnlusOnAir, PHI Foundation, Redattore Sociale, Tg1-Fa la cosa giusta, Tv2000, Uidu, Vita, Volontariato Oggi.
Istituti di ricerca partner: Gfk, Osservatorio di Pavia. Artista: Monica Martini
Membri del Comitato d’Onore del Giorno del DonoValeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; Leonardo Becchetti, Professore Ordinario di Economia Politica; Riccardo Bonacina, Direttore Vita Magazine; Don Virginio Colmegna, Presidente Casa della Carità; Giuseppe De Rita, Presidente Censis; Antonio Decaro, Presidente ANCI; Claudia Fiaschi, Portavoce Forum del Terzo Settore; Carlo Fratta Pasini, Presidente Banco BPM; Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo; Luca Mattiucci, Giornalista;Francesco Profumo, Presidente Compagnia di San Paolo; Giovanna Rossiello, Curatrice Tg1 Fa’ la cosa giusta; Elio Silva, Giornalista Il Sole 24 ORE; Adriana Spazzoli, Presidente Fondazione Sodalitas; Stefano Tabò, Presidente CSVnet;Marco Tarquinio, Direttore Avvenire; Stefano Zamagni, Presidente Fondazione Italia per il dono.

 

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Sebastiano de Falco

PHI Foundation

ARTICOLI DELLA SETTIMANA 17 SETTEMBRE 2017